Cellulite e allattamento al seno cosa hanno in comune?

Apparently, even some Victoria’s Secret models have cellulite. fonte: http://www.futurederm.com/

Domenica siamo stati a un matrimonio di una mia compagna del Liceo e amica. Ovviamente ho incontrato alcuni dei miei compagni di scuola e vecchi amici.

Una delle persone che ho rivisto con più piacere ha un bambino che in questi giorni compie due anni e che avevo perso di vista da prima che rimanesse incinta.

Abbiamo chiacchierato un po’ e – come succede spesso in questi casi – siamo finite inevitabilmente a parlare di primi mesi dopo il parto. Anche lei, come me, non fa parte della categoria di mamme che sono riuscite a rimanere tranquille e gioiose ma ha avuto qualche piccolo problema che ha incrinato, per un po’, la serenità familiare.

Mi ha raccontato che mentre suo figlio dormiva come un angioletto, lei aveva dei grossi problemi con l’allattamento e questa cosa la faceva stare malissimo.

In gravidanza aveva avuto molto tempo per studiare, approfondire, navigare su Internet e si era convinta che sarebbe stata una di quelle mamme che allattano ad oltranza. Aveva partecipato a corsi preparto, riunioni con ostetriche e guru della tetta e aveva coach personali che le spiegavano che tutte possiamo allattare, che se non ci si riesce è per mancanza di reale volontà e che non esiste un problema al mondo che impedisca ad una donna di offrire cibo e salute al proprio bambino.

Poi è nato suo figlio.

Un bambino bellissimo e molto simpatico, per altro.
Nel frattempo si è aggravato suo padre che di lì a poco se ne sarebbe andato.

Lei ha cominciato fin da subito ad avere problemi di vario genere e a non riuscire ad allattare. Piangeva, stava sveglia in ogni momento per usare tiralatte, bere pozioni magiche e cercare di capire quale colpa stesse espiando e perché non riuscisse a fare la cosa che tutti gli ospedali e le ostetriche e i saggi raccomandano assolutamente e definiscono “la più naturale del mondo”.

Lei non ce la faceva.  Nessuno – quando lei spiegava il problema – ha proposto alternative, tutti la rassicuravano e incitavano a proseguire, proponendo percorsi anche difficili ma forse più consoni a lei.

Nessuno – tra coloro che avrebbero dovuto supportarla come specialisti – ha tentato davvero di aiutarla, calandosi nel suo personale invece di abbracciare il solo assioma del “tu DEVI allattare”.

Nel libro di Loredana Lipperini,  Ancora dalla parte delle bambine si racconta che negli anni ’70 i medici e le ostetriche raccomandavano l’allattamento misto per dare anche ai padri la possibilità di partecipare attivamente a questo momento così speciale e per lasciare alle mamme un po’ di libertà.

Era in uso – fin da subito – iniziare con l’allattamento misto.

Oggi parlare di latte in polvere può diventare motivo di arresto. Una madre che allatta il proprio figlio con il latte in polvere è una mezza madre.

Che non sia vero, che tuo figlio possa crescere bene comunque perché non è detto che allattare sia agile per tutti e non è detto che tutte le donne siano in grado di farlo e magari, pur provandoci, diventa una sofferenza tale che forse è meglio una mamma serena che inforca il biberon a una mamma disperata che allatta, lo scopri solo molto dopo.

La mia amica mi ha detto che se non avesse smesso di provare ad allattare, forse sarebbe piombata in una depressione nera e che ancora pensa a quei momenti con un’angoscia terribile. Suo padre stava morendo. Non era serena e non poteva esserlo e se avesse trovato qualcuno che le diceva che poteva essere una buona madre anche dando il biberon, forse il calvario psicologico si sarebbe arrestato prima.

E invece ovunque ti giri trovi emissari della maternità perfetta, della vita perfetta.

Gente che pensa di doverti dire come si deve vivere, accudire i figli, farli crescere, nutrire.

Mamme estatiche e estasiate che snocciolano consigli. So bene che allattare al seno è più sano che dare il biberon e trovo anche io abbastanza irritante la mamma che non allatta perché teme che il suo bel seno (magari ritoccato) possa rimetterci in bellezza.

Ma per dio, ci sono dei casi in cui allattare al seno non è per forza la soluzione più giusta.

Ed è terribile invece vedere come l’etica della COLPA sia l’unica modalità che sottende ogni azione.

Se qualcuno osa uscire dal seminato, prendere decisioni che non sono coerenti con il pensiero vigente o con la moda in corso, viene COLPEVOLIZZATO.

Ieri mi ha colpito molto trovare su Repubblica.it, nella sezione “Sei di moda”, una rubrica dedicata alle pagine dei giornaletti di gossip dedicate ai vip in vacanza.

Una foto ritraeva Valeria Marini su una barca. Anzi no, ritraeva la coscia di Valeria Marini su una barca. La coscia era quella di una donna bella, con un fisico longilineo ma burroso e la CELLULITE.

Il titolo dell’articolo era:

S.O.S DIETA

Nella didascalia si raccontava che la Marini tentava di coprire la cellulite con un PATETICO copricostume in pizzo ma che usciva lo stesso. Si diceva anche che lei aveva smentito e dichiarato che le foto erano ritoccate.

Tutti a star dietro a un po’ di cellulite.

Mi sono immaginata le lettrici del giornale nelle quali passa un freddo brivido di piacere nel constatare che i cuscinetti non hanno pietà nemmeno della DIVINA e a scuotere la testa. Mi sono immaginata la Marini che telefona al suo avvocato per invocare al ritocco e si fa prendere dal panico.

Mi sono immaginata anche la ragazza giovane che avremmo potuto essere quasi tutte noi, con la sua bella cellulite di serie, che mentre legge l’articolo si chiede se allora quei cuscinetti quasi invisibili passino davvero inosservati come lei spera.

Magari è una ragazza simpatica. Magari è pure bella. Con tutta probabilità ai ragazzi che frequenta non interessa una beneamata cippa della sua cellulite.

Ma

Ma c’è quel fottuto MA.

Anche lei indossa PATETICI copricostumi per mascherare l’imbarazzo.

Vuole dire che anche lei è un po’ PATETICA?

Vuole dire che anche lei – in peso forma ma con la cellulite – ha bisogno di far scattare un S.O.S. DIETA?

Penso alle madri che ugualmente partecipano a questi fantastici corsi preparto new age, filonatur, natural stail durante i quali un’ostetrica illuminata di divina luce svela i segreti della maternità all’insegna del benessere del pupo e dove le mamme stressate, iperattive vengono colpevolizzate per un infinito numero di motivi.

Me le immagino. Nel silenzio della stanza. Sole perché il marito è tornato al lavoro, con il loro pupetto di qualche settimana.

Me le immagino lottare, sudare, bestemmiare, piangere, maledirsi perché lui non ne vuole sapere, perché loro non riescono ad allattare, per una mastite, per la stanchezza, per qualsiasi fottuto motivo che impedisce di DIVENTARE LA MADRE CHE DOVREBBERO ESSERE.

Me le immagino.

E mi viene una gran rabbia nei confronti di questa società.

Per inciso: sono grassa, ho la cellulite e non sempre mi accorgo di qualche pelo superfluo. Domenica, al matrimonio c’era la piscina. Non potete nemmeno immaginare quanto mi sono divertita a fare i tuffi, nuotare, correre, spanzare insieme a Frollina e Tino.

Mi colava quel poco trucco che mi ero messa. Le mie carni si alleggerivano nell’acqua.

Ed ero bellissima e contenta.

La discussione ha preso la sua piega anche su FriendFeed.

36 commenti
  1. bismama dice:

    Devo dire che io ero una di quelle che VOLEVA ALLATTARE, con First. Non perchè lo imponesse la società, non solo perchè era il bene del bimbo, ma perchè lo volevo io! Per sentirmi completa.
    Questo è una ovvia conseguenza del retaggio culturale. Al primo problema, però, le puericultrici non mi hanno spiegato che era “normale”. No. Mi hanno regalato due kg di latte in polvere, facendomi sentire una merda. io VOLEVO allattare, mi eo preparata psicologicamente a farlo. Non avevo saputo impormi durante il parto e avevo fallito anche come mucca carolina. Era troppo per un solo cervello che aveva barattato i neuroni con gli ormoni!
    Con Second mi sono ripromessa di informarmi lucidamente prima della gravidanza. Avrei scelto quando ancora non ero incinta, se e come allattare.
    Ho scelto di allattare. Non perchè “usa così” o perchè “sennò sarei una mezza madre” ma solo perchè ho capito che era la cosa migliore per me. Per riprendermi ciò che mi avevano strappato nella prima esperienza. Ora lei ha un anno e la allatto ancora, anche baldanzosa.
    A chi mi prende in giro dicendo che la allatterò alla magiore età, io sorrido e rispondo – educatamente: “E sticazzi?”

    😀

    Grandi progressi eh?

    Per la cellulite……dobbiamo parlarne per forza?

  2. ClaudiaMart dice:

    non ho figli, ma ho alcune amiche per cui l’allattamento al seno è stato davvero duro. E nessuna di loro (nemmeno chi è riuscita ad allattare solo al seno) mi ha mai detto che è una bella esperienza. Sicuramente è il modo più naturale e sano, ma non è l’unico.
    Perchè noi donne ci lasciamo ingabbiare da questa etica della colpa? perchè ci sentiamo continuamente sottoposte a giudizio sul nostro valore come donne perfette e mamme esemplari? e poi: chi detta i canoni della perfezione e dell’esemplarità?!?
    Guardare la tv per soli 10 minuti fa comprendere quanto l’etica della colpa sconfini nel marketing e nella volontà di alimentare un mercato di consumi: dobbiamo essere belle, perfette, efficienti, mamme e lavoratrici, dobbiamo saper cucinare ed occuparci della casa…e non dobbiamo avere pruriti e bruciori perchè ci sentiamo in colpa pure per quelli!!
    ma questo mercato lo alimentiamo NOI DONNE, altrimenti non troverebbe terreno fertile… è questo che fa più male.
    Svegliamoci e viviamo dignitosamente, cercando di concentrarci su ciò che è veramente importante! per essere delle buone mamme credo che sia necessario amare i propri figli, sia con il biberon in mano che con la tetta fuori, no?

  3. bismama dice:

    Infatti. Io dicevo questo. Io ho scelto in base a informazioni fatte mie in un momento di non-vulnerabilità come può essere il puerperio e la luna di bimbo.
    Ho scelto di allattare per la nana ma anche per me, perchè IO in primis lo volevo e sapevo che se non ci fossi riuscita mi sarei sentita di nuovo fallita. Non perchè la società impone, perchè io volevo.
    Io do contro anche a chi si fa condizionare sul parto. Chi sceglie il Taglio Cesareo perchè “dicono che è meno rischioso”, “dicono che non fa così male”, “dicono che…”.
    Ma che dicono???
    Una persona dovrebbe saper argomentare le proprie scelte. Bisogna vagliare, soppesare pro e contro e una volta calcolati sceglier ciò che fa più al caso nostro. Della NOSTRA VITA. Non si sceglie in base ai modelli che la società impone.
    La società DEVE informare. Noi DOBBIAMO scegliere, dopo aver recepito informazioni obiettive.

    Questo è l’errore. La mancanza di informazione a-terroristica (soprattutto sul parto) e il proliferare di ignoranza causata dalle leggende metropolitane ancora in piedi.

    Per quanto riguarda la cellulite, tempo fa lessi uno studio su Psychologies mi pare…non ne sono certa. A un campione – ampissimo di uomini, quasi 100.000 – erano state mostrate delle donne con forme un pò morbide- un pò non tanto -, un pò formose e con un pò di cellulite. Delle donne NORMALI.
    E poi delle foto di modelle striminzite, senza cellulite, senza culo e senza tette.
    Il l’89% degli uomini preferiva la normalità!

    Rimasi “sconvolta”. Allora perchè tutte le donne si impongono la perfezione se poi l’uomo, con la luce accesa, ti guarda le tette e non i buchi della cellulite?
    E’ una cosa assurda. Voler assomigliare a Kate Moss e incazzarsi se tuo marito guarda la coscia della Marini.

  4. Brain dice:

    Chissà come si sarà sentita mia madre che, nel 1969 – quando sono nata – non aveva latte e ha dovuto da subito attaccarmi al biberon. Non me ne ha mai parlato; spero che fosse in pace con se stessa, e non oggetto di pubblica disapprovazione perché magari, agli occhi degli altri, non ci aveva provato abbastanza a farsi venire ‘sto benedetto latte.

  5. Panzallaria dice:

    @bismama: ovviamente sono d’accordo sul fatto che l’allattamento al seno fa bene e ovviamente questo post va nella direzione di non colpevolizzare, non significa dare un giudizio di merito maggiore all’una o l’altra scelta. Insomma, dico solamente che è importante che ognuno possa non sentirsi per forza inadeguato perché ha fatto diverso dal pensiero comune.
    anche la cellulite e il grasso sono meno belli della non cellulite e dal non grasso e essere grassi è prima di tutto un problema di SALUTE (di cui io stessa pago le conseguenze, per ciò non sono qui a decantarne i pregi praticamente inesistenti) ma che si venga eternamente COLPEVOLIZZATI per tutto mi sembra una violenza che ci autoimponiamo e su cui, ogni tanto, mi piace porre l’accento.

  6. bismama dice:

    @ Virgy io non ce l’avevo mica con te.
    Il mio discorso era generale. Il fatto che sia accaduto a me, nella prima gravidanza, di subire esperienze simili a ciò che hai subito tu, non mi sognerei nemmeno di “attaccarti” o colpevolizzarti.
    Ma scherzi?

    Io dicevo che la prima volta mi han presa alla gola proprio perchè in un momento di vulnerabilità. Non si può fare resistenza se nn si ha alle spalle una certa forza che viene dall’esperienza ma anche da un contorno di gente che ti sostiene. Io ci sono riuscita la seconda volta, perchè mi sono informata quando ero mentalmente lucida e poi ho avuto sostegno giusto. Giusto per me, non giusto assoluto.
    E’ un’esperienza personale.
    Ti ripeto che io non condanno chi non allatta, anzi. Condanno chi non allatta o chi sceglie l’innaturalità del cesareo senza che ci siano reali motivazioni. Perchè poi ,le scelte fatte dagli altri, ma subite da noi, lasciano strascichi interminabili e ferite aperte per lungo tempo.
    Tu hai dovuto subire proprio quello che ho subito io. La scelta degli altri. E ti assicuro che posso capirti come solo chi ha vissuto una cosa del genere può!
    Io ho ammesso il mio errore. Ho avuto fiducia nelle persone sbagiate purtroppo. Questo mi ha segnata e la seconda volta mi fidavo solo di me e di mio marito. Volevo fare un parto unassisted in casa. Risultato del terrorismo subito la prima volta.
    Non ero stata plagiata da nessuno circa la volontà di partorire naturalmente…..IO volevo farlo. Perchè questo la natura ha studiato. Questo è il modo NORMALE di partorire a meno che non ci siano complicanze. E nel mio caso, la prima volta, complicanze non ce n’erano!!! Mi hanno derubata di un momento della mia vita che non potrò mai riavere. Questo mi fa rabbia e mi fa parlare con le vene ingrossate.
    Ti auguro, col cuore che, se dovessi avere un secondo figlio, potrai avere una meravigliosa esperienza, così come è stato per me (che non significa parto naturale, ma solo un parto e un post parto sereno).
    Un abbraccio.

  7. rocciajubba dice:

    Allatti, non allatti, parto cesareo, parto naturale…tanto non va mai bene! Qualcuno che ha da ridire c’è sempre.
    Su come lo nutri, su come lo addormenti, su come lo cresci, su come lo svezzi…
    Ma FREGHIAMOCENE! Ma un bel FATEVI I FATTI VOSTRI non ci sta bene? Per me sì.
    Cellulite?
    Devo ammettere che io ci tengo a essere a posto, cerco di non debordare, se serve mi metto a dieta (raro che arrivi a tanto ma capita), mi trucco sempre, mi curo…perchè mi piaccio di più.
    Ho la cellulite ma sapete una cosa? Gli uomini ci provano lo stesso. Belli, simpatici e giovani e…ci provano con me!
    Quindi al diavolo le convenzioni e piacciamoci!

  8. Virgy dice:

    AAAah come è vero!!!
    Mi è successa una cosa del genere per il parto: non essendo una giovane puerpera e più che mai immune da ciccia in eccesso, mi hanno “fortemente consigliato” il cesareo. Il problema non me lo ponevo più di tanto perchè la mia Pasticcina fino alla 36^ settimana era comodamente in posizione da spiaggia, cioè trasversaale (del resto perchè non approfittare fino all’ultimo di tanto spazio “superfluo” della botticelliana madre? Botticelliana nel senso letterale, eh, badate!) quindi, mi dicevo, no problem, come fa ad uscire se no? Bè la ragazza ha poi preso la giusta posizione e i medici mi hanno imposto di decidere all’insegna dei più temuti inconvenienti di un travaglio “nelle mie condizioni” (cioè una sanissima 42enne con nemmeno un valore sballato se non quello della bilancia) e il bello è venuto dopo, quando all’uscita della sala parto -per me vissuta come una qualunque sala operatoria- hanno cominciato ostetriche ed infermiere a chiedermi come mai questa scelta se non era necessaria…e al corso post parto anche peggio! Non hai vissuto il momento che più ti lega a un figlio. come se solo soffrendo puoi essere una buona madre! e il senso di colpa si è insinuato in me facendomi avere un decorso pessimo: ferita infetta, febbre, 2 mesi di cure…e che palle! Come se io fossi une medico ginecologo dalle mille specializzazioni in grado di capire e difendermi e non una donna normale che cerca di fare la scelta migliore per la sua creatura altrimenti a rischio -secondo le loro scientifiche ipotesi, ma nel dubbio che fare?- ma quello che mi ferisce -ancora, sì!- è che la “colpevolizzazione” è venuta dalle donne, anche e soprattutto specialiste in materia: le migliori alleate per le madri, no?!
    Scusate lo sfogo, non ricordo se avevo già usato la mia esperienza come testimonianza, eventualmente scusate il bis.
    A proposito di cellulite: io vado in una piscina fighissima che però mi conviene come prezzo e struttura e non uso patetici parei perchè è patetico soffrire il caldo anche a bordo vasca, in spiaggia lo uso solo per non inzaccherarmi troppo i glutei prima di rimontare in macchina, tutto qui!
    Brava Panz, come sempre!!!

  9. Indracma dice:

    sono una mamma che ha allattato per 13 mesi…anche io perchè lo volevo e perchè sapevo che era la cosa migliore che potessi fare per me e per LUI. Al secondo mese sono entrata nel panico: oddio e se finisce?! Tutti pronti a dare latte artificiale, nessuno ad incoraggiarti sull’allattamento, la cosa poi non così naturale evidentemente che ci sia al mondo. La leche league mi ha aiutata e un angelo di nome Valentina a cui non smetterò mai di essere grata e che quel giorno mi disse: rilassati, fatti un bel bagno e butta tutto il latte artificiale, goditi momenti indimenticabili e vedrai che tutto andrà bene.
    Ho allattato finchè non è stato mio figlio a dire basta!da un giorno all’altro, ma io ero pronta a smettere insieme a lui.
    E oggi sono pronta per il secondo, con una differenza: sapere di voler ascoltare solo me stessa!

  10. bismama dice:

    @roccia e @Panz: PIACCIAMOCI…..sembra perchè io valgo della Loreal…..mi scompiffero! ahahahah

    Però piacciamoci è bello!

  11. Panzallaria dice:

    grazie a tutte per il momento. mi piace la piega che stanno prendendo i commenti e sottolineo nuovamente che questo post non vuole a sua volta colpevolizzare l’allattamento naturale (per altro ho allattato con la mia tetta per 6 mesi e sono tra le prime a sostenerne l’importanza) ma solo sottolineare il fatto che spesso – a seconda del contesto in cui ti trovi – finisce sempre che qualcuno ti impone una visione, spesso colpevolizzante e riduttiva, del tuo personale modo di agire, essere. E concordo con chi dice che sono le donne, spesso, le prime ad azzannarti alla gola quando le tue scelte non si accordano al modello vigente.

  12. Silvia Fre dice:

    Ciao Fra, ti dico la mia.
    Mia mamma non mi ha potuto allattare al seno, non ne aveva. Nonostante la pompetta che le faceva un male cane. Ma sono qui, viva, vegeta, un po’ sovrappeso, con la mia cellulite e tanta simpatia.
    Mia mamma è stata messa in croce perchè non ha avuto figli fino a 5 anni dopo il matrimonio e le zitelle della città che la conoscevano la torturavano un giorno sì e quell’altro anche per sapere se aspettava.
    La mia mamma… quanto le voglio bene.

  13. bismama dice:

    @virgy: ecco un bell’esempio di solidarietà e riappacificazione femminile. ^_^
    Baci!!

  14. Nuvola dice:

    Io ho allattato il mio ometto per 16 mesi e la mia piccolina ad un anno è ancora tetta dipendente. Credo che allattare al seno sia una cosa meravigliosa ma credo anche che l’amore materno, ovviamente, non si misuri a colpi di tetta o biberon. Anche io, quando allattavo il mio primo bimbo, pensavo che tutte non potessero ma dovessero allattare. Stordita da mille libri e dai consigli della Lega allattamento materno e dintorni pensavo che sarei stata una perdente a cedere al latte in polvere. Ed era facile giudicare chi non ci riusciva o non voleva. Perchè vi assicuro che molte non vogliono e tristemente perchè non vogliono rovinarsi fisicamente. Ma molte, e tra queste include un paio di mie amiche, non ci riescono per i motivi più diversi, ma che non le denigrano come mamme..Ho imparato che devo rispettare queste scelte così come va rispettata la mia. E’ difficilissimo scegliere di allattare e trovarsi con gli sguardi infastiditi quando sei in un ristorante, in spiaggia ( e la tua casa ovviamente non è dietro l’angolo) e vorresti sprofondare perchè ti senti additata come una maniaca della tetta! Per poi non parlare dell’imbarazzo della nudità quando il seno non è più prorompente come i primi mesi e quindi devi esporre quanto rimane del seno che fu! Più che pacche sulle spalle o elogi per il fatto di continuare ad allattare mi sento più spesso dire: “Allatti ancora? esagerataaaa!”. Ecco, i pregiudizi su chi continua ad allattare credo che superino di gran lunga quelli su chi non lo fa. Perchè pensano che sei una fissata, che vuoi dimostrare chissà che cosa. Invece vuoi semplicemente continuare ad allattare finchè puoi e te la senti perchè ti fa piacere e ti piacerebbe farlo senza essere vista come un estremista dell’allattamento ed una terrorista da chi non allatta. W le mamme che allattano e che non allattano, con la cellulite e senza foto ritocco. Che tanto quando ti vedono dal vivo il foto ritocco può andare a farsi benedire!

  15. Panzallaria dice:

    @nuvola: hai espresso molto più chiaramente quello che volevo dire io. grazie 😉 poi, cosa che ho imparato con il tempo ma che ora mi concedo il lusso di fare, allatta in pubblico, fallo, fallo con allegria e anche strafottenza e se qualcuno dà pacchette o ti guarda male, smascheralo pubblicamente. perché tante volte, i pregiudizi ipocriti rimangono in vita perché il disagio ci impedisce di ribattere, ribattendo invece si riesce a far crollare un po’ di finto perbenismo e ti assicuro che può essere anche MOLTO divertente

  16. Virgy dice:

    Scusa bismama ma ti ringrazio per darmi contro mentre non ho avuto la fortuna di poter fare come te “ho scelto in base a informazioni fatte mie in un momento di non-vulnerabilità” …io ho scelto in un momento di grande vulnerabilità e non sono stata in grado di “argomentare Le mie scelte” se non quello dell’informazione terroristica.
    Spero che forse intendevi dare contro a chi fa questo tipo di informazione e non a chi soffre appunto a caousa di ciò.
    Scusa Panz’ se rispondo ad una cosa privata sul TUO blog, ma mi sento profondamente turbata e piccata da affermazioni così…colpevolizzanti!

  17. maura dice:

    Io ho una bimba di due anni passati e la chiamo ciucciatetta. Allegramente lei continua a chiedermela e io a dargliela, la sera, la mattina, quando si può.
    E sè è vero che sei costretta a sentirti una mezza mamma se non allatti, prova a farlo oltre il limite consentito (da chi? e poi qual’è 6, 7, 159 mesi??)
    Non c’è nessuno che non ti dica..eh ma adesso basta…dai più intimi ai passanti. E si perchè ho allattato ovunque anche nella sagrestia della chiesa.
    Non so se sia bellissimo o brutto o cosa. E’ così perchè io e ciuccia siamo così.
    Non li sento più. Basta. Certo che quando sono piccoli e tu sei in balia di tutto quel che gira intorno ad un bimbo è faticoso non ascoltare gli altri ma sentire te. Ma sono arrivata ad una conclusione. La mamma ha ragione e se la mamma sei tu hai ragione tu.
    Smetteremo sicuramente, a nostro comodo.

  18. panz dice:

    @roccia: PIACCIAMOCI potrebbe diventare davvero una campagna di comunicazione sociale!

  19. Virgy dice:

    Ahhh m’era sembrato strano infatti…scusa il salto aggressivo ma come puoi ben capire ne soffro ancora ed è per questo che la mia reazione è stata così…boh? avevo male interpretato ma purtroppo si legge sempre prima col cuore che col cervello quando le emozioni sono così vive. ho sempre avuto stima delle partecipanti a questo blog di Panz -ancora pardon Fra- e mi sono sentita un pò frastornata perchè ti leggo spesso e condivido le tue opinioni. Meglio così, ricambio l’abbraccio e auguri per il recente compleanno…

  20. supermambanana dice:

    allora io volevo dire una cosa che ho gia’ detto altrove solo che non ricordo i percome e i perquando quindi ve la risorbite qua, con tante scuse. Premessa che io (a) son fuori giro visto che il mio piccolo fa 5 anni a settembre e (b) ho allattato tutti e due e non ho mai avuto un singolo problema che ce lo so che c’ho avuto un culo pazzesco. Dicevo, io non mi capacito che questa cosa dell’allattamento (o dello svezzamento, o dello spannolinamento, eccetera) diventi cosi’ un problema capitale. Come se perdessimo tutte di vista che da qui a 4 o 5 anni, per non parlare di da qui a 10-15 anni, la questione su come abbiamo allattato/svezzato/spannolinato perdera’ moltissima rilevanza, infatti ne avra’ molto poca.
    Per non parlare del fatto che mi piacerebbe vedere una certa coerenza, che a volte devo dire vedo ma non sempre, e cioe’: se mi devo accanire nel leggere, soffrire, informarmi, prendere decisioni difficili, eccetera per l’allattamento, tutta cosa buona e giusta, devo pero’ per coerenza fare lo stesso di qui a poco sul guardare la televisione, ad esempio, o sul mangiare le caramelle, o che ne so, sull’incoraggiare alla lettura, sull’intraprendere uno sport, su qualsiasi cosa possa influire sul carattere e/o fisico dei pargoletti ormai adolescenti. Certo con tutti i grani di sale del caso per il fatto che da piccoli ci sono molti meno fattori esterni che contribuiscono all’ecosistema. O no?

  21. supermambanana dice:

    e tanto per aggiungere flame (hihihihi sorriso sardonico): a me la cellulite e’ passata allattando 😛

    (per poi tornare drammaticamente 4 anni dopo, sigh)

  22. panz dice:

    non arrabbiatevi ma io sono convinta che anche fare la mamma, che non si nasce imparati, ci sia sempre qualcuno che lo fa con più o meno serenità. @supermam tu hai ragione e per esempio io faccio parte di quelle mamme ansiose che nei primi mesi hanno vissuto MALISSIMO tanto da farsi venire la depressione e poi guarire e diventare (spero) una persona migliore (anche se a me la cellulite non è mai scomparsa ;-)).
    Io vedo anche nel mio entourage personale delle persone che prendono con più filosofia le cose su cui io mi struggevo e che sanno fare spallucce alle aggressioni esterne, mentre io se qualcuno mi diceva che stavo sbagliando, entravo in crisi. (ricordo ancora i pianti per le battute acide della nazipediatra che in realtà è solo una persona molto rude ma non ce l’ha con me di persona).
    insomma, per dire che non credo che quel periodo lì sia assimilabile ad altre cose e che solo dopo ci si rende conto che problemi che ci sembravano enormi in realtà sono grandi stronzate (passatemi il francesismo ;-))

  23. supermambanana dice:

    e infatti panz, da cui la mia premessa. Solo che anche allora quando mi struggevo sul primo figlio (che mica ce la siamo fatte mancare la depressione post parto, eh? scherziamo) mi ha sempre fatto d’un gran bene incontrare persone gia’ avanti con la famiglia, guardare le lotte per impedire la terza barretta di Mars nel giro di un’ora, metteva molto in prospettiva la mia ansia allattantizia. C’e’ anche da dire che per me, quanto il mio primo e’ stato una malattia (nel senso napoletano del termine, la malaise insomma) tanto il secondo e’ stato la cura, che la seconda maternita’ me la son proprio goduta e mi ha ripagato delle ansie della prima.

  24. Serena dice:

    Io però vi dico la verità, tutta questa schiera di persone che vanno in giro a criticare e a spargere i lumi della maternità perfetta non le ho incontrate. Non so se faccio una selezione a priori, se ho un qualche filtro spontaneo, o se mi salva una incredibile autostima. E’ vero che io la maggior parte delle volte me ne frego.
    Io ho allattato al seno, senza troppi problemi a parte qualche ingorgo e il riflusso del Vikingo, e non mi è capitato di ricevere molte critiche, se non qualche sguardo di traverso quando ho allattato in pubblico in Italia con la stessa naturalezza con la quale lo si fa in Svezia. Probabilmente ho scandalizzato qualche maschietto che non è in grado di tenere a freno l’ormone alla vista della tetta, però io sinceramente me ne frego un po’. Sarà che le urla del Vikingo affamato sono sempre state per me un fattore decisamente più allarmante di qualche sguardo inquieto dei passanti.
    E per i passanti che si impicciano, sono d’accordo con panz, una bella frasetta ben detta, permette anche di rivoluzionare il mondo.

  25. roberta dice:

    ciao francesca,
    sono una lettrice silenziosa, vorrei ringraziarti per il tuo blog, le tue iniziative, per quello che dici, per la tua umanità, perché vai a fondo nelle cose : vedendo quello che succede nel mondo delle madri.
    io vedi, non sono mamma e non so se lo diventerò mai…
    quello che dici lo vedo attorno a me e anche qui nel blog: sebbene i commenti siano di mamme che non si credono perfette, ci sono sempre donne che vogliono insegnare e non se ne accorgono.
    purtroppo il problema è dentro di noi (donne) e ci vorranno un pò di generazioni per affrontare e vedere consciamente “quella colpa” che noi per prima ci buttiamo addosso e di conseguenza perché no? buttarla alle altre.
    saluto dicendo che semmai succederà che diventerò mamma, vorrei andarmene lontano… perché solo il pensiero di interagire con il mondo di donne (tranne panz e pochissime altre) che sento attorno a me sono terrorizzata.

  26. la coniglia dice:

    non posso parlare per esperienza diretta per quanto riguarda l’essere mamme perfette come ci impone la società, ma per quanto riguarda la cellulite e la dieta…accidenti come hai ragione!
    Ma chi ha deciso che tu sei bello e che l’altro è brutto? Chi ha deciso che tu vai bene e io no?
    La cosa più triste è che ragionare su queste cose è facilissimo, ma poi quando mi trovo all’atto pratico anche io mi trovo le coscie grasse (e se fossero quelle di un’amica le direi di smtterla di dir cazzate) e mi vedo brutta.
    Brava panz, mi fai molta invidia e tantissimo orgoglio 🙂
    Ti voglio bene!

  27. Chiò dice:

    ..sono d’accordo con tutte voi anche se non mi sono piaciute alcune frasi come io condanno chi… perché condannare? non vanno comprese anche le persone fragili che magari per vissuti personali hanno il terrore del dolore e cercano il cesario, oppure chi spaventata dalla fusione che rappresenta l’allattamento sente di essere fagocitata dalla maternità e casualmente il suo latte non viene come vorrebbe o passa subito al biberon? io ho un amica mamma premurosissima che per tutti e due i figli ha vissuto malissimo l’allattamento… soffriva tanto e una volta me lo confessò… non aveva reali problemi fisici, non più di quelli comuni, ragadi, capezzolo poco sporgente,delirio di una poppata dopo l’altra, io non avevo ancora figli ed ero lungi dal pensare di averne… nella mia completa ignoranza in materia ma fortunatamente empatica le ho detto…”se ti senti così, lui ne soffrirà più che se gli dai il latte artificiale…” e lei era addiritura arrivata a dirmi:” dirò a tutti che il latte non lo vuole più o che non ho latte… lo dico solo a te che fra un mese max gli tolgo il seno”… capite a che punto era arrivata? mentiva a tutti per non sentire commenti… a parte la sua fragilità e insicurezza questo è il prodotto del continuo giudizio che una madre subisce da quando è in attesa! Io il mio calvario l’ho vissuto dalla gravidanza grazie alla mia convinzione di fare l’analgesia epidurale, convinzione dettata dal mio “terrore” del dolore fisico ma anche dall’idea che anche il parto se si può vivere meglio.. perché no? la mia convinzione ha retto, malgrado un corso pre-parto iper a favore del parto naturale dello stile “maternità maggiore” dove ogni volta cercavano di convincere dell’errore di fare l’epidurale…. io ho preso le mie informazioni, mi sono documentata, e sono rimasta iremovibile, assumendomi i miei rischi… il primo parto infatti è stato meraviglioso…. senza dolore ma con tutte le sensazioni di lucidità!! il secondo invece io stessa ho pensato che l’avrei potuta fare anche senza, poi problemi sopraggiunti me lo hanno fatto vivere un po’ meno bene… questo a dire che davvero se tu sei lucida e convinta puoi portare avanti le tue scelte incurante di tutto, ma se la vulnerabilità e la poca conoscenza hanno il sopravvento? Non si è da biasimare… io anche per l’allattamento condivido quello che hanno detto alcune di voi… anche allattare dopo i sei mesi scatena biasimo, in molte donne, soprattutto e mi chiedo perché?? perché proprio le donne sono quelle che giudicano di più? perché si instaura un meccanismo terribile del tipo: “adesso te li rompo io i coglioni visto che me li hanno rotti tanto a me”… Io riguardo all’allattamento non mi ero mai posta problemi, sapevo che il latte viene in natura e che è normale averlo e nutrire così i bambini dalla notte dei tempi.. qual’è il problema? non capiterà a me di non averlo.. ero molto serena e molto sereno è stato il mio allattamento, mi sono trasformata in una mucca… dolore al capezzolo i primi tre mesi, con latte che colava copioso tanto da impedirmi i primi tempi una normale vita sociale, ma a 10-11 mesi della bimba ho incominciato a sentire l’ansia dell’anno che si avvicinava, data in cui tutti consigliavano di togliere il seno. Poi ho percepito il cambiamento simbolico che il mio seno incominciava ad avere per la piccola e forse ho percepito che da nutrimento diventava oggetto di una simbiosi forse troppo stretta con la piccola… e così anche a seguito delle solite “leggende metropolitane” che dicevano che dopo l’anno è durissimo togliere la tetta ho incominciato ad impormi la cosa… alla fine è andata bene ma mi chiedo se sia stato giusto in quel momento! col secondo sono molto più forte lo allatto ancora e so che non riuscirò a toglierlo a 13 mesi come ho fatto con l’altra, lui non vuole nessun surrogato dalla nascita… me ne frego quando la gente mi guarda e dice :” ah pperò lo allatti ancora? tra l’altro ha quasi un anno ma è grande come un bimbo di 18-20 mesi e da sdraiato attaccato alla tetta fa un certo effetto!!!!.. non mi sfiorano più i commenti, me ne frego caccio fuori il tettone ovunque sono e penso si fottano!!! chiunque voglia dirmi qualcosa….sono stanca di sentire consigli… lo stesso vale per la tematica addormentamento e nanna nel lettone… metodo fate la nanna e altre amenità…. io faccio quello che posso sono la mamma che riesco… ogni tanto vorrei scappare in Messico da sola… ognitanto quando siamo tutti e quattro a giocare e farci le coccole nel lettone peno che quello sia il distillato di felicità, il momento perfetto!… se uno pensa a come dovrebbe fare la mamma non vivrebbe più la propria maternità ma soprattutto la propria vita…. non giudichiamoci, non condanniamoci, siamo solidali… almeno tra noi mamme…. scusate la lunghezza del commento ma è un tema che mi sta terribilmente a cuore!!!! Ch

  28. roberta dice:

    una volta ho sentito questa testimonianza buffa di una mamma:
    “quando ero incinta, tutti i miei amici che avevano figli dicevano: ah che roba non dormiamo la notte, la bimba o il bimbo/i non ci fanno dormire” “e poi quando è nato il pargolo e io non dormivo la notte, mi dicevano: ah si mah, noi dormiamo benissimo! boh?”
    la dice lunga dello strano sadismo che prende a certa gente.
    rob
    p.s. grazie Chiò per quello che hai scritto.

  29. Mammamsterdam dice:

    Roberta, magari perché ora che ha partorito lei gli amici avevano figli un po’ più cresciuti che nel frattempo dormivano? 🙂 Perché la gente, io per prima, si scorda un sacco di cose che hanno a che fare con l’esperienza dei bambini piccoli finché qualcuno non glielo ricorda.

    Comunque vedo che sia l’allattamento, che la scelta cesareo/epidurale si o no, continuano a suscitare grandi passioni (anzi, rispetto a certe discussioni da cui ero scappata a gambe levate qualche anno fa, questa è straordinariamente civile e pacata, Panz, che gli fai alle lettrici, gli dai il valium?)

    Mettiamoci il cuore in pace che ogni maternità è storia a sé e che in effetti è meglio informarsi in momenti in cui siamo ancora un po’ capaci di intendere e di volere, anche se le cose serie te le dicono dopo. Io ho fatto e pensato tutto e il contrario di tutto e come per Supermambanana il primo è stato la scoperta della maternità con tutto il carico da 11 e il secondo la cura del carico.

    E comunque la cosa più bella è quella di confrontarsi, aiutarsi, coccolarsi, che di gente che dà addosso alle madri ce n’è tanta, noi stesse per prime ovviamente. Per me già se un giorno si arrivasse a un corso preparto mirato solo ed esclusivamente a disinnescare il senso di colpa oin agguato delle neomamme, sarebbe una rivoluzione epocale. Lo vogliamo mettere su noi?

  30. Panzallaria dice:

    hai ragione mammamsterdam, anche io sono orgoglioserrima di come si è condotta la discussione che in altri momenti era invece diventata la solita rissa ;-9
    grazie a tutti quanti. siete stati davvero un prezioso contributo

  31. Elisa - Mestiere di Mamma dice:

    Sono arrivata un po’ in ritardo…beh dico la mia.
    Mi è piaciuto questo post, perchè con la verve che ti contraddistingue hai centrato il segno su uno dei problemi, quello del non allattare. Poi c’è l’altro, quello di allattare. cioè: se non allatti c’è qualcuno che ti addita, indipendentemente dalla motivazione e lo stesso se allatti (magari in troppo in pubblico o troppo a lungo rispetto al comune pensare). Non riesco a leggere tutti i commenti (la carica dei 101 sta per finire :-))…comunque io sono pro pro pro allattamento, ho avuto i miei problemi anche io ma una volta risolti per me è stata una bellissima esperienza. Ma io dico anche caspita, meno male che c’è il biberon! Come avrebbe fatto mia cugina che prendeva il metadone e aveva anche la bimba con un sacco di problemi (che adesso invece ha 2 anni ed è un sole) ? E la mia vicina a cui le ragadi non sono guarite nemmeno con tutte le pratiche provate da 2 consulenti della leche league? E la tua amica con tutti i suoi casini di quel periodo? Il senso di colpa noi mamme dobbiamo buttarlo nel c… e avere la capacità di scegliere e farci rispettare. Viva l’allattamento ma viva anche il buon senso.

  32. Barbara dice:

    Cara Panzallaria,ho il pc solo da ottobre 2010 e navigo poco xciò t ho scoperta solo oggi 🙂 Ho una figlia d 10 anni ed una d 4 mesi,x entrambe ho akumulato molti kg. in gravidanza (x la 1^ 31kg. e x la 2^ 19kg)partendo da un peso d kg.50 (sn alta 1,68cm),dopo una bella dieta sn riuscita a tornare il mio peso iniziale e nn avevo cellulite,ho allattato la grande 8 mesi ed ho pure ricominciato a fumare…Qst gravidanza mi ha lasciato moltissima cellulite e una gran “panza”,probabilmente il mio corpo dopo 10 anni ha reagito in altro modo ma,x favore,dammi un consiglio,t ho trovata xkè cercavo una dieta contro la cellulite ke si potesse attuare anke in allattamento al seno,insomma qlk rimedio della nonna ke tentasse d risolvere il problema senza nuocere alla mia pikola.T ringrazio fin d’ora.X qnt riguarda l’allattamento hai visto,io ho scelto quello al seno,senza dubbi.Lo svezzamento l’ho fatto cucinando omogeneizzati e passati utiliozzando prodotti bio,lavorando è stata un po’ dura ma lo rifarò anke cn la 2^!Ciao!

  33. giulia dice:

    Io ho fatto cesareo.Anche se da me c’era l’opportunità della manovra di capovolgimento,essendo in questo ospedale mooolto per il parto naturale.mi sono rifiutata di fare la manovra,ovviamente mi hanno fatto sentire una m…a ma ma io me ne sono fregata.una volta nato il mio pupo di ben 4 chili non voleva saperne di attaccarsi,e anche li ovviamente vedendo il bambino piangere dalla fame e loro che se chiedevi il biberon sembrava fossi un alieno. Morale della favola: ho tirato il latte per un mese e mezzo per poi passare al biberon.Ho fatto cesareo e non mi sento una mamma da meno rispetto alle altre.

  34. Giulia dice:

    Io sono ancora con un solo piede nell’argomento (partorisco a fine anno), ma già certe allusioni/frasette mi fanno uscire di testa.
    Allatterò? E che ne so?! Se avrò latte, se il pupo si attaccherà, se non mi costerà la salute mentale si. Ma come faccio a saperlo adesso? Per caso prima di avere figli si è già imparate, si sa esattamente come ci si sentirà dopo, si conosce il carattere del bimbo che ci toccherà in sorte? Secondo me è sacrosanto informarsi e avere un’opinione, ma a un certo punto bisogna anche un po’ navigare a vista. Sennò questo tanto decantato istinto materno a che ci servirebbe?
    Devo ammettere che su tanti argomenti che riguardano gravidanza e maternità sono già un po’ imbufalita in partenza. Ho sentito troppe storie di epidurali negate con la supercazzola (aspettiamo ancora un po’, è presto…eh no oramai è tardi, sei troppo dilatata), ho visto troppe amiche e conoscenti piangere disperate perché non riuscivano ad allattare, faceva troppo male o non faceva per loro e le persone intorno – professionisti inclusi – che sapevano solo colpevolizzarle perche non erano capaci o non si impegnavano abbastanza. Ho visto troppe donne giudicate perchè osavano prendersi una serata libera lasciando l’erede al padre, non al mostro di Milwaukee, al PADRE, perché oramai erano mamme e il resto della loro vita se la dovevano scordare (a questo proposito ritengo geniale la replica di una mia carissima amica che all’ennesima benintenzionata che le chiedesse dove fosse sua figlia e perché non se la fosse portata dietro, rispose serafica: ‘l’ho lasciata in tangenziale, la riprendo dopo se non se l’è presa già qualcun altro’).
    Insomma, non sapevo neppure se fare il corso pre parto per la paura di trovarmi in mezzo a un gruppo di talebane pronte a immolarsi sull’altare della Holy Motherhood. Poi ho deciso che lo farò, sono pronta a fare milioni di domande e a rompere le palle su tutto:))
    Sulla cellulite non mi pronuncio. Dico solo che, se davvero fosse eliminabile per sempre con relativa facilità e poca spesa, nessuno ci guadagnerebbe. A chi le venderebbero poi tutte quelle cremine miracolose, tutti quei giornali che ne parlano manco fosse l’Isis? Il fatto che nove donne su dieci ce l’abbiano a partire dai quattordici anni o anche meno non ci dice niente? Meditate gente, meditate.

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