Per la frollina

Frollina ed io

La Frollina mi chiede se dentro alla lavastoviglie, una volta fatto partire il programma, escano due mani e una spugna che lavano i piatti.

Non dorme più al pomeriggio, tranne quando è molto stanca o quando ci sono delle feste e allora le è caldamente consigliato, onde evitare rabbia e malumore serali. Domenica me la sono portata nel lettone. “Anche se non dormi stai qui, in silenzio e riposi un po’.” Lei se ne è stata zitta, zitta per 40 minuti. Nel frattempo sembrava di essere di fianco a Sandra Mondaini mentre sbatte i piedi sotto le lenzuola. Ravanava, girava, sbuffava: una caffettiera sarebbe stata più discreta nel promuovere la petizione “non voglio dormire”.

A un certo punto, nel silenzio, ha bisbigliato: “Mamma? Ti devo dire solo una cosa…”. Io avevo un po’ il latte alle ginocchia, che ero stanca e non volevo mollare il mio adorato pisolino. “Dimmiiii…” Ho strascicato.

“Ti voglio bene, grazie, ti amo!” ha esordito la mia mitraglietta dell’amore.

Ha aspettato un attimo, poi quando ha sentito la mia voce più dolce e accomodante, cullata dal cumulo narrativo di paroline d’ammore, ha proseguito: “Però non voglio dormire!”.

La nobile arte della ruffianeria è già introiettata a quattro anni.

Siamo arrivati a un patto, noi altri e la frollina. Dopo un anno e dico uno in cui non ha voluto indossare altro che gonne, ora sembrano tornati di moda i pantaloni, ma solo a giorni alterni. Dopo lunghe contrattazioni abbiamo firmato il Trattato e ora i due indumenti potranno essere alternati.

Che escano pantaloni dall’armadio! E’ stata dura, ma sono riuscita a spiegarle che – malgrado tutto – anche le “femmine” possono indossare pantaloni, pur senza perdere la loro specificità.

In compenso le stiamo preparando una sorpresa per Carnevale: dice che vuole vestirsi da “piratessa”. Le confezioneremo un costume nero e rosa, con tanta tulle, una benda, un fazzoletto da mettere in testa, un cappello da Pirata e uno strascico da principessa.

Perché, come dice lei, anche le piratesse portano le gonne rosa e sono così brave che i coccodrilli, a loro, mica gliela portano via la mano!

Amo molto questa bambina. Mi godo ogni stilla di infanzia. Ogni perla di saggezza. Ogni lacrimuccia di fantasia.

Nella speranza che tutto questo mondo non si perda e diventi solo fondamenta del suo domani.

Per lei, oltre che per me e per il senso etico che mi spinge a non stare ferma di fronte a ciò che trovo ingiusto, il 13 febbraio 2011 sarò in piazza, alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE Se non ora, quando che si terrà in tutte le piazze d’Italia. E’ il momento di unirsi: donne, uomini, destra, sinistra. E’ il momento di ribadire la nostra dignità di popolo e uscire dal fango.

Se non ora, quando?

Per saperne di più e se siete a BOLOGNA e volete venire questo giovedì al presidio in Piazza Nettuno, alle 18.30, per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio e decidere il da farsi il 13 febbraio

ecco il post sul sito dell’associazione Donne Pensanti

7 commenti
  1. Marlene dice:

    e che oggi ho lasciato mia figlia in lacrime all’asilo e mi sento un mostro, ma questo post mi sta strappando delle lacrime che avevo deciso di non buttar via così e invece…grande frollina e grandissima la mamma di frollina, tu si che sei una mamma speciale e lei se nè accorta!

  2. panz dice:

    @Marlene: frollina da qualche settimana mi chiede perché non rimaniamo a casa insieme durante il giorno e a me sempre mi si forma un baratro nel cuore…ma poi vado a prenderla a scuola e non vuole tornare a casa 😉

  3. la meringa dice:

    Scusa, “le confezioneremo” CHI??? Non vorrai farmi credere che tu e l’uomo attrezzo siete in grado di cucire pezzi di stoffa insieme??? 😉

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