Costruire un Camp per le donne. Perché ne abbiamo ancora bisogno

Partecipo molto volentieri a questa iniziativa organizzata da Monica di Pontitibetani e Stefania per segnalare Buone prassi al femminile.

Ne voglio approfittare infatti per raccontarvi di quello che sta succedendo nella grande rete delle donne e dei femminismi italiani. Non è un caso che io stia usando il plurale per una parola, femminismo, abusata, strumentalizzata e fuorviata tanto da aver perso quella potenza semantica e quel valore corale che invece, secondo me, dovrebbe avere.

Femminismo a Sud ha recentemente lanciato una proposta importante e che mi ha convinto più di quanto non abbia fatto la due giorni di Se non ora quando, perché tiene conto delle differenze, delle peculiarità, dei diversi approcci alla questione femminile e perché è inclusiva, dal basso, di tutto ciò che da anni si muove sul territorio italiano per favorire un modello differente di femminile e per promuovere la donna/persona come significato e non solo significante.

E’ stato lanciato il Feminist Blog Camp e all’appello della mailing list tra blogger e associazioni abbiamo risposto in tantissimi.

L’idea è quella di approfondire il tema del ruolo delle donne in Italia in tre giornate a Torino, il 28,29,30 ottobre 2011 per arrivare a proposte concrete e creare una RETE reale tra chi si occupa di questi temi. Il problema della ridondanza delle pratiche, delle periferie che non riescono a comunicare perché la Rete virtuale non sempre è mappata in modo globale e del pericolo di dispersione è un problema reale che – seppur è solo un paio di anni che mi occupo di questione femminile – ho toccato con mano e più volte anche io.

Quello che mi ha convinto di questa proposta di Femminismo a Sud è soprattutto il modo, perché, come ha scritto bene anche Giorgia Vezzoli di Vita da streghe , le rivoluzioni cominciano proprio nei modi. Il programma delle giornate (ancora in progress) è qualcosa da costruire INSIEME, tenendo conto delle richieste e istanze di blogger e associazioni attive.

I diversi approcci alla questione (sappiamo che le idee e ideologie sono tantissime) non vengono appiattiti o elisi in un comune denominatore, ma si vuole dare loro rilevanza, proprio per tracciare un percorso che sviluppi approcci a 360 gradi e giunga alla proposta di soluzioni concrete a problemi concreti.

Credo che la vera forza delle donne, quella che ci farà essere COMUNE DENOMINATORE al di là delle luci della ribalta del momento, ma concretamente e efficacemente, risieda proprio nella capacità di valorizzare, collettivamente, le diverse pratiche e pensieri, senza che per forza debba emergere una realtà piuttosto che un’altra.

Lo strumento di costruzione partecipata, oltre la mailing list è un wiki: http://www.inventati.org/femblogcamp/

Credo che questo sia un buon inizio per censirci, raccontarci, elaborare idee e proposte partendo dalle pratiche reali, nel mondo reale, di persone che si impegnano – spesso volontaristicamente – per un Paese in cui il grado di sensibilità e consapevolezza del ruolo cruciale femminile e delle sue diversità abbia valore.

E se adesso penso a una buona prassi al femminile, nessuna mi sembra più valida di questa.

Leggete tutti i post dedicati alle buone prassi al femminile seguendo l’hashtag su Twitter: #donnexdonne

 

8 commenti
  1. Francesca dice:

    Francesca,

    condivido del tutto la tua riflessione sul valore della Internet declinata al femminile.

    Rilancio volentieri l’iniziativa del Camp: sono convinta che le buone prassi diventano realmente tali quando riescono a superare le strumentalizzazioni e diventano un sentire condiviso.

    Grazie per il commento e l’entusiasmo: questa giornata di blogging, iniziata con tante soprese, finirà con l’innescare tanti circoli virtuosi. Una buona prassi anch’essa,insomma!

    ^_^

  2. Titti dice:

    Non conoscevo il Camp, però ci voleva davvero un’idea come questa. Organizzare e aggregare le risorse femminili, pur rispettando le caratteristiche di ognuna, è un progetto complesso, ma necessario. Non potrò muovermi per il Camp, ma cercherò di seguirne gli aggiornamenti e di lavorare nella rete in tal senso…

  3. deborah dice:

    L’idea mi pare bella, ma sarà aperto anche a chi non è proprio non mangia pane e rete?Tecnicamente, a una quasi web analfabeta come me , la partecipazione sembra piuttosto complessa

    • Panzallaria dice:

      Deborah per il momento la costruzione la stiamo facendo tra blogger ma la tre giorni e’ aperta a tutti e vedrai che sara’ molto facile partecipare!

  4. MaterEtLabora dice:

    Iniziativa molto bella Panz. Temo che non potrò esserci, ma c’è qualcosa che posso fare per dare una mano?

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  1. #Donnexdonne, una favola moderna. Forse. | IfratelliKaramazov ha detto:

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