Io adotto la cultura e sto con i lavoratori dell’Arena del Sole! #aperticomunque #Bologna

Come blogger ho deciso di adottare la sera del 10 luglio 2013.  Ho deciso di farlo perché credo nella cultura. Ho deciso di farlo perché amo Bologna e Bologna senza i luoghi della cultura NON è niente. Ho deciso di farlo perché il teatro è una delle forme più popolari di cultura e perché la cultura – secondo me – dovrebbe essere ad accesso popolare. Poi uno decide. Può anche scegliere che non gli importa niente della cultura. Ma la cultura ci emancipa. La cultura ci rende liberi. La cultura ci apre le menti e se chiude uno dei luoghi naturalmente deputati all’arte e alla cultura, per me è un vero disastro.

Ora vi spiego.

Mi sono offerta volontaria, come blogger, di raccontare sui social network, il 10 luglio 2013,  la prima di una serie di serate che si chiama Aperti comunque e che è un’iniziativa autogestita dei lavoratori dell‘Arena del Sole, teatro stabile della città, attualmente in cassa integrazione e a rischio del posto di lavoro. Il programma lo trovate sul blog Il Sole dell’Arena. Sarà una settimana fitta di iniziative e artisti che hanno messo a disposizione il proprio talento a favore di questa iniziativa. Tra gli altri, Bergonzoni e Moni Ovadia.

La sera del 10 luglio saranno sul palco Alessandro Bergonzoni e suonerà l’amico Daniele Dall’Omo.

Si inizia alle 19 con una visita guidata nei luoghi del Teatro normalmente non visitabili.

Sarebbe bello che noi che ci occupiamo di web e digitale aiutassimo questa bella iniziativa autogestita: io il 10 ci sarò e farò liveblogging, ma le serate in programma sono tante, che ne dite di adottarne una anche voi? 

L’hashtag per raccontare tutti gli eventi e il progetto è #aperticomunque

Ma cosa sta succedendo all’Arena del Sole?

Ho voluto che me lo raccontasse una dei protagonisti di questa vicenda, una cara amica che lavora proprio in questo teatro. Insieme ai colleghi ha risposto ad alcune delle mie domande a proposito della vicenda.

Ecco qua l’intervista.

Com’è nata e perché l’iniziativa Aperti comunque?

Aperti Comunque è il risultato della condivisione delle riflessioni, delle incertezze delle  domande sul nostro futuro e sul futuro del ‘nostro’ teatro. È un’idea di quelle che capita di lanciare per scherzo, magari in pausa pranzo, ma che si rivela ben presto una scintilla: possiamo dire che è nata dall’incontro di un gruppo di lavoratori (amministrativi, tecnici, portieri, addetti stampa e sala dell’Arena del Sole) che si sono guardati negli occhi e si sono detti ‘perché no?! Possiamo e dobbiamo farlo!’.

Così come noi avvertivamo il bisogno di risposte, di orizzonti possibili, di conferme del valore del nostro lavoro, allo stesso modo abbiamo voluto dare un segno ai cittadini bolognesi che fruiscono di un bene comune quale è il teatro stabile pubblico. ‘Aperti Comunque’ ci sembrava un nome che ben potesse caratterizzare lo spirito dell’iniziativa: la flessibilità del nostro lavoro, la ricerca di sinergie con diverse realtà culturali della città, la solidarietà; nove serate in cui lo storico e suggestivo chiostro del teatro ospita, in un clima informale, artisti, pubblico ed operatori che condividono cultura!

Una volta chiesto ed ottenuto l’avvallo alla nostra dirigenza, è cominciato un periodo di lavoro intenso e frenetico, che tuttora ci vede impegnati a pieno ritmo. L’iniziativa ha carattere completamente volontario, il che significa che tutte le riunioni organizzative preparatorie si sono svolte quasi interamente fuori dall’orario lavorativo; allo stesso modo, la nostra presenza operativa nelle serate programmate non prevederà la timbratura del cartellino.

Credo che il lavoro di gruppo, all’interno del quale ognuno di noi ha provato a cimentarsi con nuovi ruoli e competenze, sia stato un utile e prezioso esercizio professionale ed umano.

E, devo dire, nonostante gli ostacoli, la fatica, le buone notizie che tardano ad arrivare, il nostro entusiasmo ci ha sempre sostenuto!

Come hanno reagito gli artisti che avete coinvolto a questa chiamata per il teatro principale della città?

Ecco, questo è stato un altro grande punto di forza. Dopo le prime 3 o 4 telefonate in cui gli artisti coinvolti hanno manifestato la loro disponibilità senza indugi né pretese alcune, abbiamo capito di essere compresi e sostenuti anche da coloro che il teatro lo vivono dal palcoscenico. Con alcuni di questi artisti, scrittori, musicisti non non abbiamo mai avuto il piacere di lavorare ma questo non ha costituito in alcun modo un deterrente, anzi! Coloro poi che, per impegni già presi o altre indisponibilità non hanno potuto confermare la loro presenza (tra questi Paolo Fresu, Ascanio Celestini, Valerio Mastandrea, Cristina Zavalloni), ci hanno comunque ampiamente dimostrato solidarietà ed affetto. Sentiamo, quindi, di rappresentare con il nostro impegno anche un po’ la loro voce.

Cosa succederà, da settembre, al teatro Arena del Sole

Al momento siamo in attesa del parere della Corte dei Conti in merito alla costituzione della Fondazione (deadline prevista per la fine del mese di agosto).

Nel frattempo è al vaglio la fattibilità e le modalità di attuazione di ipotesi alternative.

Noi, nel frattempo, continuiamo a lavorare!

 

Lucia Zanfi si è diplomata alla Scuola Interpreti e Traduttori nel 1999. Da Gennaio del 2000, comincia la sua esperienza in Nuova Scena: dapprima come collaboratrice dell’ufficio stampa e, successivamente, all’interno dell’ufficio organizzativo occupandosi dell’ospitalità delle compagnie.  Da sette anni a fianco di un altro collega, segue principalmente l’attività di produzione spettacoli.

 In futuro, spera di poter continuare a raccontare ai suoi bimbi che ogni mattina si reca al lavoro al ‘teatro grande che sta nel centro della città’!