C’è del marcio a Bologna

Il sindaco di Bologna si è dimesso. Flavio Del bono ha lasciato palazzo D’Accursio e ora dovrà rispondere alla magistratura.

Vi faccio una sintesi denoiartri della situazione.

Quando Del Bono lavorava in Regione decise che la cosa migliore era che la sua novella fidanzata, tale Cinzia (non Otherside), diventasse anche la sua segretaria. Come si sa, gli impegni di uomo delle Istituzioni sono talmente numerosi che poi vedersi è un casino e almeno – con la scusa del lavoro – si può andare a pranzo insieme, fare due chiacchiere davanti alla macchinetta del caffè, pomiciare in ascensore e cose così, che non siamo mica fatti di granito!

I due piccioncini si amano molto e lei segue lui nelle trasferte istituzionali. Non so se ha mai messo piede a Vibrate sul Membro, ma di sicuro sono stati accertati viaggi di lavoro (“missioni” mi pare si dica) a Siena e in altre amene località.

Come avremmo potuto fare tutti noi, alle trasferte di lavoro, vengono attaccati i fine settimana, in modo da unire l’utile al dilettevole, l’istituzionale all’amoroso. Niente di male fin qua.

Solo che contemporaneamente Flavione vuole acquistare una multiproprietà per la figlia maggiorenne a Malta e da qui cominciano tutti i casini. Paga la multiproprietà al suo amico Mirko (non quello dei Bee Hive) ma poi cambia idea e Mirko, invece di ridargli i soldi, gli fornisce un bancomat per foraggiare l’appassionata amante. Nulla di strano, direte voi, a chi non è mai capitato di ricevere il bancomat intestato ad un amico in cambio di denaro?

Il bancomat dei misteri viene usato da Cinzia, che con il suo stipendio di regionale non ce la fa (ma questi son fatti loro).

Poi un giorno l’idillio finisce. Cinzia viene spedita a lavorare altrove che pare brutto tirarsi i piatti in ufficio e la vita riprende a scorrere tranquilla.

Fino alla puntata 2568.

Giunti a questo punto della nostra soap opera, per tenere alta l’audience, gli autori dello sceneggiato “C’è un posto pubblico per te!” decidono di inserire un elemento di sorpresa: le elezioni comunali si avvicinano, Flavio è finalista e il suo nemico Cazzolaman tira fuori gli artigli.

Come un navigatissimo showman, durante una trasmissione radiofonica, Cazzolaman fa il nome di Cinzia e pronuncia frasi sibilline che sono destinate a lasciare un segno.

La puntata si conclude sul più bello, la pausa estiva del programma vede le elezioni di Flavio e l’argomento torna alla ribalta delle cronache in questi freddi giorni di fine gennaio, quando inizia la seconda serie dello sceneggiato.

Flavio, dopo aver passato mesi a giocare al Sindaco Imbianchino (che dopo il Presidente Operaio fa parte di un set di giochi in plastica molto amati dai bambini che sentono ancora la mancanza dei puffi) si trova in piena bufera.

Gli si contestano:

  • rimborsi spese per lui e la cinzia per viaggi non del tutto istituzionali
  • il bancomat sospetto

Lei pure è nei casini. Pare che abbia fatto tutto perché rivoleva il suo posto di lavoro in Regione e invece è stata mandata in quelle che lei considera retrovie ma fior fior di laureati si bacierebbero i gomiti.

Probabilmente la signora Cinzia c’ha un cv di tutto rispetto e gli mangia in testa a tutti questi fior fiore! 😉

La bufera ha soffiato talmente forte che al fine il del bono si è dimesso. Si è portato a casa la tuta e il pennello per ripulire la città e ha mollato Palazzo D’Accursio, dove spira vento di tempesta.

Io ho qualche domandina facile facile  ce l’avrei. Vorrei farla a lui (a prescindere che sia o meno innocente sul fronte del peculato), ma anche a tutti noi, che queste cose le subiamo e ci siamo talmente abituati alla cacchetta da non accorgerci nemmeno più di quando inizia a puzzare:

  1. In base a cosa il signor Ex Sindaco ha pensato che fosse ETICAMENTE corretto assumere alle sue dipendenze la propria compagna? Capisco il cv, capisco anche le pause caffè e tutto il resto, ma non c’erano fior fiore di laureati che potevano essere in grado di adempiere all’incarico senza che si configurasse il conflitto tra pubblico e privato?
  2. Come mai ha pensato fosse opportuno per una carica istituzionale – quale lui era anche prima – usare un bancomat di altri per pagare le proprie spese private, invece che scegliere una maggiore trasparenza???
  3. perché tutte queste cose non sono venute fuori in sede di Primarie PD quando si poteva evitare l’orribile scivolone che porge il fianco alla destra, demotiva gli elettori e mette Bologna in una situazione quanto meno complicata?
  4. Perché Cinzia – che accusa il sindaco di aver usato soldi pubblici per i loro viaggi amorosi – non ha parlato prima? Se tanto la infastidiva la situazione perché ha scelto, solo quando le sembrava opportuno a livello personale, di dire la verità?

Il 1 e 4 punto li considero per me i più importanti. A prescindere da quello che succederà in sede legale, è veramente nauseante il fatto che siamo ormai abituati alla SCORRETTEZZA da parte di coloro che dovrebbero darci, in quanto politici, l’ESEMPIO.

Sono certa che la soap opera non è finita, di sicuro la serie sta mietendo un gran successo e parte degli spettatori ride sotto i baffi.

Io penso che non possiamo dimenticare che non è solo una questione contingente. E’ una questione culturale e morale che urge la nostra attenzione.

Vi ricordo che Berlusconi, quando ricevette le foto incriminanti l’ex governatore del Lazio, lo chiamò per dirgli di acquistarle prima che lo facessero altri, invece di consigliargli (c0me dovrebbe fare la più importante carica dello Stato) di dire la verità o eventualmente denunciarne i misfatti.

Vi ricordo che l’unico motivo per cui Patrizia D’Addario ha scoperchiato il vaso di Pandoro è perché Berlusca le aveva promesso un condono edilizio che non è mai arrivato.

Siamo alla frutta

e a Bologna

c’è del marcio

come nel resto del Paese.

21 commenti
  1. elena dice:

    Ecco il punto! Dire che c’è “del marcio dappertutto” equivale a dire che “questa è la normalità”! Assuefarci a ciò è proprio quello che dobbiamo fortemente evitare! Dobbiamo INCA..ARCI TUTTI QUANTI!…se questa è la normalità, da destra a sinistra, è la fine dell’Italia e degli italiani onesti!..Io da parte mia mi c’inca..o da morire!
    Elena

  2. supertri dice:

    Finalmente anche noi bolognesi abbiamo il nostro bello scandalo polical-sessuale:-)
    Purtroppo la consuetudine in Regione è che i consiglieri si “portino” il personale preferito con loro e alla scadenza del mandato che è arrivato con il consigliere se ne va con lui. Quindi la libertà è massima…e questi sono i risultati.
    È triste vedere che quando si lasciano queste libertà la maggior parte degli individui se ne approfitta. Purtroppo….

  3. gio' dice:

    Un sospetto doveva venirci a tutti quanti già dallo slogan elettorale… ‘c’è Delbono a Bologna’…. che tristezza!!!

  4. sononera dice:

    Che schifo..nel Lazio veniamo fuori dalla storia che sai tu..che manco Beautiful..trans (che poi chissenefrega, potevano essere pure donne a pagamento, de gustibus..) pagati con i soldi dei contribuenti..e noi tiriamo a campare per vivere in una delle città più care del PIANETA dove le case costano un occhio della testa, mentre questi vanno nei loro villacchioni a leccarsi le ferite.

    Ora, nel suo “piccolo” del Bono..
    .parliamone sempre, e schifiamoci sempre senza dare a questi uomini NESSUNA GIUSTIFICAZIONE…

  5. fra dice:

    Guarda il mio moroso lavora in regione e conosce piuttosto bene la situazione. Del Bono è veramente un personaggio laido e trafficone. Vediamo adesso cosa farà il nuovo vice-sindaco, speriamo in bene perchè Bologna sta cadendo veramente sempre più in basso
    Baci
    fra

  6. Alex dice:

    Ma siamo tutti verginelle? Che chi viene eletto si porti appresso la segretaria o un membro di staff e’ cosa assolutamente normale. Se la persona e’ già dipendente della p.a. Questo si chiAma “comando” . Non ci trovo nulla di strano, il rapporto tra un manager e la sua segretaria e’ spesso ” a vita” e fatto di assoluta fiducia e dedizione. Se proprio vogliamo il problema vero e’ che a volte i “comandi” diventano a vita.
    Lui si tromba la segretaria? E’ adulto e divorziato, affari suoi.
    Ciò che mi fa indignare e’ che questi signori usino la cosa pubblica come cosa loro, ma anche che noi si cada dal pero su questo. Che i politici rubino un Po’ in fondo ci fa piacere perché un politico incorruttibile e’ un santo che non suda. Siamo senza speranza…

  7. Panzallaria dice:

    @alex: hai centrato il punto sul motivo dell’indignazione. però non mi risulta che lei prima lavorasse in regione e comunque un conto è portarsi dietro un membro dello staff, un conto è portarsi l’amante a far la segretaria secondo me. nel primo caso più che lecito affidarsi a persone fidate, nel secondo mi pare si chiami conflitto di interessi.
    per quanto riguarda le verginelle, io si, vorrei essere verginella, perché abituarsi alla cacca non è sempre positivo 😉

  8. Alex dice:

    Come si fa a dire segretaria si amante no? E se lui era gay ed era un segretario??? Dai questa e’ una cosa di cattivo gusto ma se puoi portarti il portaborse chi e’ poi lo decide la persona.
    Io resto convinto che non siamo pronti per avere dei governanti onesti, anzi ti dirò che nessun paese e’ pronto perché la politica e’ compromesso. Credo che dovremmo indignarci di meno e controllare di più che le reggole che ci siamo dati siano rispettate. Meno ipocrisia e più responsabilità .

  9. Lumaca a 1000 dice:

    l’altro giorno mentre leggevo questa storia credo su repubblica, ti ho pensata, mi sono chiesta se ne avresti parlato…sono stata esaudita 🙂
    leggendo il post mi sono ricordata di una cosa che non c’entra nulla ma che può tirarci su il morale, metto qui il link: http://www.youtube.com/watch?v=f7CPic_JLdE&NR=1
    nel nostro piccolo, spersi tra i monti, abbiamo l’onore o l’orrore di avere come sindaco un piccolo mastella…

  10. Lumaca a 1000 dice:

    c’è una cosa che non ho capito (ho appena visto l’intervista a del bono a otto e mezzo) ma si sarebbe “sputtanato” per quattrocento euro?
    non che sia meglio o peggio…ma per quattrocento euro??

  11. silvia dice:

    Io non ho più parole. stasera ho visto vendola a ballarò e finalmente ho respirato. la persona più saggia e preparata che si oppone in questo momento allo strapotere della destra e della sinistra. e ovviamente hanno cercato di farlo fuori. secondo me nessuno ha detto niente sulle dimissioni del sindaco di bologna perchè sotto c’è ben più di quattrocento euro.
    mi scende il latte alle ginocchia. non trovo più nemmeno le parole.

  12. panz dice:

    @silvia: io sono assolutamente d’accordo con te. anche per me queste dimissioni per le ragioni che sono emerse appaiono “anomale” e penso ci sia sotto molto di più. e anche io ho abbastanza il latte alle ginocchia.

  13. Giuliana Cupi dice:

    A costo di ripetermi, sottoscrivo tutto. L’altra sera ne parlavamo a tavola (vedi te come ci roviniamo la digestione) e citavo gli stessi precedenti: Lazio, Puglia…
    Poi quello che mi fa inc…are è la stupidità, appunto, di commettere queste leggerezze e doversi dimettere “per dimostrare” la propria innocenza che magari c’è davvero, ma con i tempi della giustizia italiana quando si concluderà il processo? Alloa chi si ricorderà di chi era ‘sto del Bono? Quello che rimarrà ben bene impresso è solo il messaggio: del bono = PD = corruzione, disonestà, etc = voto dall’altra parte.
    Premetto che non voterei PD neanche se mi tagliassero una mano a non farlo, ma insomma, stendergli anche il tappeto rosso…
    Giuliana

  14. dollenka dice:

    ti dico solo questa:
    l’altra mattina andando al lavoro, accendo l’autoradio e mi becco radio maria. lo speaker, un prete, parla di cinzia ( che, porca miseria, ha lo stesso nome della segretaria che ci prova con mio marito e che io odioooo.lo so, sono antica)e la descrive con queste parole:
    – le figlie di maria a volte sono anche un po’ figlie di eva!

    ma qui se mi mettessi a commentare la misoginia della chiesa, andrei fuori tema rispetto al tuo post.

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