Dietro le quinte degli impegni: frollina e la vita

Sta per iniziare un fine settimana molto intenso, dopo un altro fine settimana molto intenso.

Sabato scorso ha debuttato il calzino spaiato, a Milano, domani ci sarà la presentazione del libro “Statale 17” di Mamma Amsterdam, presentazione alla quale avrò l’onore di partecipare. Da Leggere Strutture, dove si terrà il tutto, alle 21 mi fionderò alla cena delle Geek, per la quale ho preparato anche delle slides.

E per fortuna proprio in queste settimane la blogosfera che frequento si occupa dello spinosissimo tema delle presentazioni power point che – se fatte male – ne hanno addormentati più della mosca tze tze.

Domenica sarò a Palazzuolo sul Senio, per la festa dei fiori, nell’ambito della presentazione del documentario “Il corpo delle donne”, a parlare di Donne Pensanti e dei nostri progetti.

Dietro alle quinte di tutte queste cose c’è grande lavoro.

Lavoro su donne pensanti (stiamo editando il libro e grazie a Marcella e Stefania è venuto anche esteticamente molto bello, ci stiamo occupando di fare comunicazione virale su programma e pubblicità svilenti e stereotipate e stiamo organizzando la presentazione dell’associazione. Che a giugno ci costituiamo, finalmente, come associazione).

Dietro alle quinte c’è la promozione dello spettacolo, per riuscire a venderlo ad altri teatri italiani e c’è il mio lavoro, quello che mi dà la possibilità di sperperare stipendi ma anche che mi sta facendo conoscere un sacco di cose professionalmente molto interessanti legate al Marketing Sociale, ambito in cui lavoro.

Dietro le quinte c’è però anche la mia famiglia. Frollina e Tino.

C’è la voglia di passare tempo con loro e la congestione dei “to do” che a volte – devo essere sincera – finisce che spengo pc e anche telefono e mi alieno nella mia vita, senza ascoltare le tantissime sollecitazioni esterne.

Perché quella bambina sta crescendo. Ho appena letto un post in cui Mammaimperfetta riassume molto meglio il concetto e la capisco profondamente.

La vita corre molto in fretta. Le settimane volano e ogni giorno questi figli crescono. Magari non te ne accorgi ma poi ti svegli una mattina che arrivano all’interruttore e passano ore a giocare da soli senza che tu abbia nemmeno capito come sia successo che fino a ieri gli cambiavi il pannolino e dovevi sempre tenere gli occhi su di loro.

Frollina per esempio ora ha una narrazione molto articolata. Racconta delle storie che mi incantano e le gioca e le vive che lo vedi proprio che entra nei libri fin con le cellule e quando guarda un cartone che le piace si immedesima totalmente, in un suo mondo pieno di novità.

Per dire che questi giorni di pioggia interminabili secondo lei sono perché il Sole ha preso le scale che sono le nuvole e ha deciso di andare in vacanza.

Con il suo dado della scuola (leggi: bidello).

Un giorno, lei ne è certa, il sole tornerà a casa sua risalendo quelle scale di nuvole e di nuovo uscirà il sereno. Dice che se vogliamo gli possiamo scrivere, al sole, per invitarlo a tornare in città dal mare.

Perché i bambini devono andare al parco. E fin quando il sole è al mare, tutti i bimbi sono costretti a stare in casa.

La guardo, bellissima,  e mi commuovo.

La ascolto e penso che una felicità così perfetta come quella che mi punge il cuore in certi momenti con lei non la proverò probabilmente in nessun altro caso.

E così mi fa da benzina questa bambina. Ma anche da vigile che vigila sui miei tempi materni. Affinché nulla se li mangi.

8 commenti
  1. Unanuvola dice:

    Grazie del tuo post per mamme che a volte si distraggono. Adesso spengo questo benedetto pc (come se non ne avessi abbastanza già in ufficio) e vado a giocare con il mio ometto e poi leggerò barbapapà va in vacanza e barbapapà a teatro per poi concludere con topo tip si lava i denti. Sono i nostri testi feticcio oramai. Poi andrò dalla piccolina che avrà voglia di attaccarsi al seno e vedrò addormentarsi anche lei. Vado,Notte e ancora grazie.

  2. lorenza dice:

    Come ti capisco… Quante volte penso le stesse cose in questo periodo in cui sto lavorando un sacco e sono spesso assente, e mi giustifico di fronte alle rimostranze dei miei figli dicendo loro che “quest’anno va così, l’anno prossimo vedremo”. Mi colpisce molto come tu stia lavorando per te stessa, trovo che sia davvero importante, e bello.

  3. rocciajubba dice:

    Allora siam tutte uguali. Per fortuna. Pensavo di essere l’unica a bocca aperta come un baccalà davatni alla Belvetta in crescita.

    Ah, se mi mandi l’indirizzo al mare del Sole facciamo mail-bombing anche lì (come alla Mary Star!!!!).

  4. carlotta dice:

    cara francesca, è un po’ che non mi faccio sentire, ma eccomi qui.
    Capisco cosa provi quando guardi la tua piccola e come ti sorprende ogni giorno con le sue uscite e i suoi racconti…
    A presto! ciao

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