L’antica ricetta dello scompiglio

Alla scuola materna di Petulonia i maschi giocano con i mostri e le femmine alle principesse con le bambole. I bambini rincorrono le bambine urlando “Uccidiamo le femmine!!!” e le bambine non danno le bambole ai bambini per paura che gli stacchino la testa.

Un giorno Rantolina – strega birichina – decide di fare uno scherzo ai bambini della scuola.

Per divertirsi un po’.

In cima alla montagna dove vive, prepara una pozione magica con caccole di porcospino, starnuti di lama e bava di cammello. Ci mette dentro anche qualche calzino spaiato di millepiedi e il gioco è fatto. L’antica ricetta dello scompiglio è pronta.

Rantolina sparge la pozione magica nell’aria proprio quando stanno arrivando a scuola Giuliana e Romolo, due bambini della stessa classe.

Per l’effetto dello scompiglio magico di Rantolina, Giuliana diventa un bambino e Romolo una bambina!

Così quando entrano a scuola, Giuliana vorrebbe giocare alle principesse con le sue amiche ma i maschi lo tirano dalla loro parte, lo chiamano Giulio e gli affidano il dinosauro più cattivo di tutti.

Romolo vorrebbe fare la guerra con i mostri, invece le bambine – che lo chiamano Romina – gli mettono in braccio un bambolino che fa i capricci e gli dicono che deve farlo smettere.

Giulio da principio comincia a piangere: non ha nessuna voglia di far combattere dinosauri!  Romina tenta di staccare la testa al bambolino: si annoia molto a fare quei giochi!

La strega Rantolina, che si è trasformata in una lumaca, guarda la scena arrampicata su un albero, fuori dalla finestra.

Sghignazza felice: si sta divertendo molto e si sente più malefica del solito.

Dopo aver pianto un po’, Giulio osserva meglio il dinosauro. Ha denti potenti, occhi di fuoco e artigli acuminati! Lo fa combattere con altri dinosauri e comincia a divertirsi.

Romina non riesce a staccare la testa al bambolino e allora decide di tenerlo in braccio un po’ e si accorge che è divertente prepargli la pappa con i pentolini e fare finta di portarlo a scuola.

Solo che

a Giuliana – Giulio mancano le bambole e le principesse

Romolo – Romina ha voglia di giocare con i mostri.

A Giulio viene un’idea. Chiama da parte Romina e le dice:

“Perché oggi non facciamo una tregua? Possiamo giocare tutti insieme, maschi e femmine, così noi potremo divertirci lo stesso…”

Romina è contenta e decide di fare come dice Giulio.

Giulio chiama i maschi e Romina le femmine.

Romina prende un dinosauro e lo porta alla scuola delle bambole e Giulio prende un bambolotto e lo fa combattere con i mostri.

Nel frattempo Rantolina si rende conto che il suo piano non sta riuscendo: i bambini giocano e si divertono, mentre lei voleva combinare un gran pasticcio.

Decide di trasformarsi in un dinosauro e di nascondersi tra i giocattoli. Quando arriva Giulio con il bambolotto, il dinosauro salta e sbraita e urla e tutti i bambini si spaventano molto.

Romina allora ha un’idea: “Combattiamo tutti insieme contro il dinosauro malefico!”.

Bambini e bambine si mettono mantelli magici, prendono spade e chiamano cavalli alati. Tenendosi per mano, si addentrano nella palude della fantasia e partono per un’avventura in mezzo ai boschi, dove il dinosauro cattivo batte in ritirata.

Lo inseguono, gli tirano le pappe preparate per i cicciobelli e lo legano con le gonne di tulle delle principesse.

Gli altri mostri fondano una società di dinosauri buoni e si alleano per catturarlo.

Rantolina non ce la fa più. E’ stanca e le è venuta la tosse perché ha corso troppo.

Capisce di essere stata sconfitta e scappa via arrabbiatissima.

“Perdinci!”, “Me l’hanno fatta!” continua a ripetere mentre vola sul suo razzo magico e torna a casa, in cima alla montagna della stregoneria cattiva.

Le bambine e i bambini si sono divertiti tantissimo.

L’incantesimo dello scompiglio nel frattempo si è sciolto: Giulio è tornato ad essere Giuliana e Romina è di nuovo Romolo.

L’avventura appena finita è stata così bella che alla scuola di Petulonia viene sancito un patto:

dinosauri e principesse saranno sempre amici e andranno insieme per il mondo,

nel bosco della fantasia,

tenendosi per mano, a combattere contro le streghe e i maghi birichini.

Perché l’unione e lo scompiglio, insieme,  fanno la forza!

8 commenti
  1. Marcella dice:

    In passato ho letto un libro sulle favole “politicamente corrette”, che però non avevano nulla a che vedere con quello che scrivi tu.
    Penso che quelle avessero un punto di vista “adulto”. Tu invece sai aggiungere la magia degli occhi di un bambino.

  2. Zia S. dice:

    bellissima favola e favolosa conclusione. A volte ci vuole proprio lo scompiglio per capire quanto si è forti. Certo, serve un bravo narratore per ricordarselo:-)

  3. la coniglia dice:

    Panz, come te nessuno…appoggio i commenti precedenti, ci vuole un bel libro di favole!

I commenti sono chiusi.