Marketing per ciccioni

Botero - Mona Lisa

Essere grassi non significa essere di pongo. Vorrei precisarlo. Vorrei precisare che anche noi altri ciccioni abbiamo un cuore, anche se affaticato dallo sforzo di portarci in giro. C’è una parte piccola, piccola di noi che nascondiamo bene sotto tutto quell’adipe che è come un origami di cristallo:  qualsiasi movimento potrebbe romperlo.

Fatta questa premessa, oggi volevo parlare di quella volta che la mia amica Agnese (ho pubblicato una sua lettera sul mobbing qui) è andata da un medico per una visita specialistica che non c’entrava niente con il suo grasso e lei – che immaginatevela più o meno come me  – si è trovata a subire il fuoco incrociato del marketing virato ai ciccioni del medico in questione.

Lui ha cominciato ad elencarle tutti i rischi della sua situazione – rischi che è importante conoscere e che non bisogna sottovalutare e per i quali sarebbe necessario fare diete dimagranti – sottolineando soprattutto quelli che portano alla morte.

Lo ha fatto in via “precauzionale” diceva lui. Lei ascoltava con il cuore che batteva forte (e per fortuna sotto la ciccia sentirlo risuonare non è facile) ma con l’intelligenza di capire che non è che la stesse offendendo o giudicando, ma che voleva metterla in guardia.

Il medico è andato avanti per molto tempo fino a quando non è passato alla strategia d’attacco. Le ha spiegato che quando si è grassi come lei (credo abbia usato la parola “patologia”), non si riesce a dimagrire quanto si dovrebbe. Solo il 2% dei ciccioni è in grado di sostenere una dieta. Gli altri rimangono grassoni patologici e presto muoiono.

“Lei potrebbe fare un intervento e mettersi il famoso anello per restringere lo stomaco” ha detto il medico mentre le passava una brochure patinata. Agnese, per la prima volta, si è sentita perduta. Perduta nel suo mare di chili. Inguaribile. Un caso disperato.

Ora: lei è una persona emotiva, lo so perché ci conosciamo bene. Ora, lei e a volte tende anche a essere un po’ permalosa, ma l’idea di essere incurabile e di necessitare di un intervento per restringere lo stomaco le è sembrata abbastanza eccessiva. L’idea che un medico dove si va per un altro motivo provi a convincerti che è l’unica soluzione, altrettanto.

Quando il dottore ha capito che non c’era trippa per gatti (e nemmeno per anelli), ha cambiato strategia e ha tirato fuori un’enorme busta nera piena di scritte fluorescenti, contenente un preparato (americano), di cui Agnese non ricorda il nome, a base di proteine.  “Tutto naturale!”  ha tenuto a precisare il medico, “Che non si trova in farmacia senza parere medico, deve farsi fare una ricetta da uno specialista”  ha continuato.

Questo preparato sostituisce i pasti,  fa dimagrire 10-12 chili in 10 giorni “Senza sciupare” così che anche quel povero sfigato del ciccione, evidentemente senza alcuna volontà, possa intraprendere un percorso dietologico con un iniziale successo incoraggiante.

Agnese è uscita dallo studio medico piena di brochure e volantini e con la speranza di riuscire ad arrivare almeno a fine mese, malgrado la sua grassezza.

Mi ha telefonato subito per raccontarmelo e a me è salita un po’ di rabbia. Perché so cosa significa. Perché anche io sono patologica, una cicciona patologica, ma so di essere anche una persona come le altre e delle volte sembra proprio che molti se lo dimentichino, che diventi un oggetto di scienza, oppure un oggetto di marketing, oppure un oggetto di derisione. Per non farmi deridere, ho scelto personalmente di ridere insieme agli altri della mia condizione, anticipo le battute e alzo la palla (no, ora è una metafora, non sto parlando del mio culone).

Però non è facile. Non è facile decidere di fare una dieta, anche quando sai che essere grasso è male, non è facile comprare vestiti e non è facile nemmeno dover accettare di essere percepiti come “oggetto” e non come “persone” in molti momenti della vita.

E poi non so perché, ma se sei magro quasi a stecchetto tutti ti ammirano come se esserlo sia sinonimo di nobiltà (mentre anche l’eccessiva magrezza è patologica), mentre se sei grasso vieni considerato un debole quando ti va bene, uno che non ci arriva quando ti va male.

Anche questi sono stereotipi. Anche queste sono cose che mi fanno girare le balle.

E all’anello allo stomaco dico no.

31 commenti
  1. Mammafelice dice:

    Quando vieni a fare shopping insieme a me? Ti va? Guarda che non scherzo! 😀
    Lo stereotipo è negli occhi di chi guarda, comunque. Certe volte sono solo persone un po’ miopi. Comunque la ciccia non nasconde né i talenti, né i sorrisi. E di questo credo tu sia la dimostrazione vivente.

  2. Panzallaria dice:

    @Mammafelice: grazie del tuo commento che oggi – in particolare- mi fa molto piacere. Senti, ho trovato un negozio (però a Firenze) FIGHISSIMO (hai presente quel mio vestito blu che avevo al Minganti?). Peccato che costa arrivare fin là, ma ho dei parenti lì e mi sa che la prossima volta che vado faccio finta di non essere grassa e faccio un po’ di acquisti. Per vederci a fare shopping, molto volentieri. Magari in saldo andiamo in uno di quei negozi troppo belli che ci sono a bologna ma a cui – di solito – devi lasciare un rene 😉 se tu hai proposte, dimmi, dimmi che sono sempre a caccia. A me piace sentirmi carina e a mio agio comunque. Malgrado il culone

  3. Mammafelice dice:

    Io ti voglio portare in un negozio per ciccione dove compri cose bellissime a poco prezzo… E poi lì vicino c’è pure il bar dove strafogarci di pizza. LOL
    Se ti va, organizziamo sul serio. Ci si trova all’uscita 5 per una session scarpe-vestiti-intimo e pranzo, e poi vediamo se tornare a casa, o se andarcene per sempre all’avventura 😉

  4. Mamma Imperfetta dice:

    Lo stereotipo è anche quello sulla magrezza (e io ne so qualcosa), di cui ho le palle piene.
    E’ molto bello questo post, leggendolo ho pensato anche a Barbara.
    Però io credo anche, scusa la sincerità, che il dire “mi accetto” sia da un lato ammirevole ed emblematico di un lavoro notevole su se stessi, ma da un altro lato sia un modo per mettersi in pace.
    Perchè io sono una che se guarda le persone in sovrappeso lo fa perché davvero le fanno paura per tutti i rischi di salute collegati all’obesità.
    Ci sono tanti modi di amarsi e tanti modi di farsi male. Mettersi a dieta per un obeso è un “passo d’amore” verso se stessi (e verso le persone che lo amano).
    Gli interventi di questo tipo non sono, come ben sai, estetici.
    Io il bendaggio gastrico, se fossi in sovrappeso e non riuscissi a stare a dieta lo farei. O il by-pass, la sleeve gastrectomy, la diversione bilio-pancreatica, insomma, qualcosa farei, per poter stare più anni accanto ai miei figli.
    Bacio.

  5. paola russo dice:

    …la tua amica doveva uscire dallo studio medico e entrare nella più vicina stazione dei carabinieri. Un medico che si mette a distribuire brochure e farmaci di oscura provenienza, che orrore. Che ognuno sia libero di fare come vuole, anche di rimanere ciccione, se gli va. E viva il culone!

  6. paola dice:

    ma chi è questo ciarlatano? ma veramente è da denuncia! senza una visita, senza un’analisi del sangue, come si è permesso di consigliare un’operazione così importante? sono scandalizzata!

  7. sara dice:

    Sono una ragazza magra e vorrei unirmi a voi per ricordare tutte le volte che mi sono sentita chiamare s-e-c-c-a da persone, ne sono certa, intenzionate ad offendere sottilmente, comunque “coperte” dalla loro ciccia e dalla certezza che se sei (un po’, non troppo) un po’ grasso “stai meglio”, sei più bello o comunque autorizzato a denigrare la magrezza. Quante donne fanno comunella in questo senso. Che tristezza, no? perchè, perchè il mondo non è bello perchè è vario anche se si dice sempre il contrario?
    ecco, non sono l’unica e volevo aggiungermi alla tua lamentela, solo apparentemente opposta alla mia. Parlano dello stesso conformismo. ciao

  8. laFrancese dice:

    Anche io voglio fare shopping! A Firenze, a Bologna, fa lo stesso, ed ora come ora sembro proprio una balena ^_^ posso venire?!
    per tornare al tema del post concordo con Paola Russo, tra l’altro nome che mi suona famigliare dai tempi delle acrobate, chissà…

  9. Panzallaria dice:

    @mammaimperfetta: io non ho detto che mi accetto però eh? 😉 lo dico perché credo tu abbia ragione e non era proprio questo lo scopo del post. Ci si può volere bene senza accettarsi, ci si può accettare senza volersi bene. Io faccio parte del primo gruppo e credo sia fondamentale trovare una cura alla mia patologia, ma non penso che sia giusto che un medico giochi sulle tue debolezze perché sei grasso, puntando su quello per ottenere altro (ovvero la firma per cure costose e invasive come l’anello allo stomaco). Per cui se dal mio post passa altro, ecco ditemelo che ritaro. che qui non stiamo difendendo i grassi perché devono rimanere tali, stiamo solo dicendo che sono “persone” e in quanto tali è giusto trattarle 😉 ognuno con la sua specificità

  10. Sara Zambrin dice:

    Quoto e condivido tutti i commenti, compreso quest’ultimo di Sara che parla degli stereotipi sulle donne magre (ho un’amica che compra la linea Benetton per bambine).

    Spero non vi arrabbierete se ho declinato il tema della Francesca a mio modo (è un blog un po’ particolare).

    Comunque quel medico mi sembra professionalmente scorrettissimo e interessato a prendersi delle belle provvigioni sull’intervento o sui beveroni!

  11. Panzallaria dice:

    Sare: avete assolutamente ragione. Ma infatti ho parlato di ciccioni perché conosco l’argomento, ma è vero che stereotipi svilenti ne esistono anche per i molto magri. Io sono felice se da un’esperienza personale può nascere una riflessione anche su altri ambiti!

  12. Panzallaria dice:

    @LaFrancese: nooooooooo però tu non dire che sei cicciona eh?????? tu sei in un momento bello e di accoglienza 😉 anzi ne approfitto per farti tantissimi auguri per la lieta novella. Per altro faccio il tifo per il 18/12, compleanno della frollina

  13. silvia dice:

    lo so, ci sono passata, ho passato tutto e nonostante i 40 kg. persi ci son ancora dentro, perchè ciccioni non si è solo fuori, ma soprattutto dentro ed è lì che è veramente difficile cambiare… =(

  14. Mammafelice dice:

    Io sono molto d’accordo con Silvia (Mamma Imperfetta) sul fatto che l’obesità sia un problema da risolvere. Non sono però un’amante della chirurgia: penso che abbia dei rischi troppo alti, e io non ho voglia di morire sotto i ferri per una stupida dieta. E poi, posso dirlo? Credo che soffrire sia l’arma migliore: non lo penso mai per altre cose, ma per la dieta sì. Fare la dieta è possibilissimo: basta impegnarsi, soffrire un pochino e ancora impegnarsi. Se non si prende questo forte impegno con se stessi, anche il bendaggio gastrico non servirà a nulla: è pieno di esempi di interventi falliti, con persone che re-ingrassano di nuovo, proprio perché non ci hanno messo testa e volontà.
    Detto questo, anche da ciccione si può essere sexy, volersi bene, piacersi e vestirsi bene. Quella è la partenza 😉

  15. Cento per cento Mamma dice:

    Penso di avere le carte per poter entrare in questa discussione. La ciccia fa male, non è facile accettarsi e la dimostrazione è che non sono mai riuscita a scriverne sul mio blog. Fa male non poter comprare abiti “normali”, non sentirsi mai a posto. Vorrei dimagrire, ma non ci metto abbastanza forza di volontà, perdo 6 chili e li riprendo in un niente.
    Ora però, @Mammafelice e @panza, dove andate a fare shopping??? Mi piacerebbe tanto unirmi a voi per un pomeriggio rinfrancante… ma penso che siate un po’ troppo lontane 😉

  16. Riccioli Neri dice:

    Non voglio mettermi a parlare di chi è sovrappeso con troppa facilità, credo che abbia ragione Paola Russo, è indecente quello che è accaduto a questa donna. Un medico che si comporta così va denunciato, per diversi motivi, dal terrorismo gratuito fino a proporre non si capisce bene cosa stottobanco, brutto delinquente! Il discorso sull’essere troppo grassi, troppo magri, troppo ansiosi, troppo depressi etc. lo conosciamo bene. Quando ci si è dentro è un’altra cosa…Come quando sei nervoso e gli altri ti guardano con stupore e ti dicono: stai calma… ma che me stai a prende in giro?!!!!!(per non essere più volgari). Dietro le nostre fragilità che diventano evidenti c’è tanta sofferenza che va trattata con delicatezza e mi fa indignare (mo’ va tanto di moda sta parola) che si affronti con superficialità questo discorso che coinvolge corpo e anima. Dopodiché scusa la banalità ma ti assicuro che esite anche gente che a tutto ciò non fa caso e vede la bellezza vera dove c’è!
    Comunque, per rincuorarti, ti racconto cosa è capitato a me, notoriamente magrolina ma che mangio con gusto e piacere (lo so questo mi farà odiare)…una notte mi alzo per andare in bagno e svengo…panico dentro casa, allora abitavo ancora con i miei, mi riprendo e svengo nuovamente…pronto soccorso di corsa; il medico che doveva soccorrere le mie povere membra senza forze mi ficca una flebo in un braccio e mi fa una scenata dicendomi che tutto ciò è perché sono troppo magra, che forse ho problemi con il cibo…io senza forze balbetto che probabilmente sono un po’ sotto stress, lui mi dice che allora mi devo calmare altrimenti a 40 anni mi viene un infarto…sempre più allibbita e ancora mezza svenuta mi taccio… avrei voluto anche dirgli che avevo mangiato una lasagna al forno fredda di frigorifero alle due di notte e che molto probabilmente, come mi ha detto poi un gentilissimo infermiere, avevo avuto una congestione e che se continuava così l’infarto sarebbe venuto a lui!!!!!

  17. Riccioli Neri dice:

    allibita con due b è un errore di battitura, orrido, per cui ci tengo a precisare…un abbraccio panz forte forte!!
    Riccioli Neri

  18. Virgy dice:

    Ah come la capisco! Anch’io prima della gravidanza ero andata da un medico per un problema allo stomaco dovuto…udite udite…al repentino dimagrimento da dieta, ero -sono- ancora bella pesante e lui che mi proprose senza visita e senza appofondire le mie ansie ecc? Un bell’anello! E poichè io controribattevo che cmq ho le pulsazoni a 65, la pressione a 107 e l’ictus l’avrebbe preso più facilmente un normopeso stressato che non io, lui non guardava la mia cartella clinica ma s’è rivolto al mio compagno, come se fossi non in grado d’intendere e di volere…dopo altri 3 mesi di dieta calibrata l’ho incontrato per caso nello studio del mio medico e lui non mi riconosceva: avevo perso 9 kg, ma mi ha subito attaccata dicendo che ancora c’era ancora molto da fare, gli ho risposto che per i miracoli mi sto attrezzando e poi sono rimasta incinta e ora sto riperdendo i kg senza dieta: SOLO CON LA TESTA!!! Certo, ho una situazione complessiva che mi permette di fare le cose con calma, nessuna urgenza di perdere peso, però so per esperienza che questi 10 kg senza dieta non torneranno, gli altri migliaia persi e ripresi hanno solo generato l’effetto yo-yo più deleterio dell’obesità….non è facile trovare l’equilibrio interiore, ma cercandolo e lavorandoci sopra si può cominciare a perdere peso. Ovvio che parlo di fame di testa, le patologie fisiche necessitano anche di altro, ma la mia situazione oversize è stata generata principalmente da insicurezza, ignoranza (di nonne e zie che mi rimpinzavano perchè “Bella pacioccona, è un piacere vederla gustare”)quindi il considerarsi per se stessi prima di tutto persone è fondamentale, poi farlo capire anche gli altri è il passo successivo che viene però abbastanza di conseguenza. Siamo noi i primi a doverci considerare degni di rispetto, con o senza culone annesso!!!
    Che sofferenza gli stereotipi!!!

  19. deborah. dice:

    Posso parlare a cuore aperto? A me fa proprio paura ingrassare. Superati i 40 tendo a controllare molto di più quello che mangio, tendo a muovermi e a fare una vita attiva anche quando vorrei solo buttarmi in divano.Tutto forse dipende dal fatto che ho avuto una nonna grassa. La adoravo, ma alla fine della sua vita, visto il peso che si portava sulle ginocchia, faceva fatica a uscire di casa.(ha comunque avuto una vita lunga, eh!) Ora a me non interessa affatto sfoggiare vestitini. Mi interessa aver cura del mio corpo, perchè ho solo quello per esplorare un mondo che ancora tanto mi affascina. Non sono una maniaca salutista. Però tendo ad evitare gli eccessi. Poi il medico della tua amica merita un discorso a parte. La questione dei beveroni e più dannosa che altro e sul bendaggio gastrico non mi esprimo.Però quando vedo una persona obesa, non sto parlando di semplice sovrappeso, mi spiace sempre un po’ per quello che non riesce più a fare, un po’ come se avesse un handicap. Poi, onestamente non ho mai capito quanta parte di responsabilità abbiano le persone sulla gestione del loro peso, perchè sembra che spesso la questione sia più legata a fattori metabolici che altro, come se ci fossero quelli che, sfavoriti dalla sorte genetica, devono farsi il mazzo tanto per controllare i kg di troppo rispetto ad altri che vivono invece di rendita. Ditemi se sbaglio, eh! Spero di non aver offeso nessuno col mio intervento

  20. Panzallaria dice:

    Deborah: non so altri ma io non mi sento offesa dal tuo intervento e concordo su tutto. Credo che nulla però sia semplice come appare, mi rifaccio al commento di @Silvia sul fatto di “essere ciccioni nella testa”, non entro nel merito ma credo che attualmente si affronti il grasso come un mero problema fisico e non come una questione (delicata, spinosa, controversa e molto personale) che è prima di tutto psicologica. Mi fa molto piacere che questo post, che era nato soprattutto per fare una critica a un certo tipo di medici/venditori sia diventato un luogo di grande apertura di idee e punti di vista di persone grasse, magre, che hanno fatto diete ecc, per confrontarsi su una questione molto delicata e su cui non basterebbero 6 anni di blog per esprimersi. Io per esempio panzallaria, all’inizio (6 anni fa, appunto) lo avevo aperto per esorcizzare la mia dieta. Nel frattempo di diete e yo yo ne ho fatte due, in mezzo ci sono stati una figlia, una depressione post partum, vari lavori, gente positiva e gente negativa, una terapia psicologica e tanta acqua sotto i ponti e ora mi trovo più grassa di allora, pur avendo fatto tanti passi avanti in molte cose e su molte cose, nella mia vita. Però di una cosa sono certa: il grasso è dannoso, il grasso fa male. Io sono obesa, non sono più sovrappeso e so bene che la qualità della mia vita è molto peggiorata, però dallo trasformare questa consapevolezza in reale volontà di fare una dieta ne passa. In questo cortocircuito ci sta quella parte difficile, complessa e niente affatto fisica, così difficile da esplicitare o comprendere. anche da me

  21. mammachetesta dice:

    Conosco due persone che hanno fatto l’intervento e in effetti hanno risolto.
    Ma erano davvero casi estremi che con l’ennesima dieta si sarebbero distrutti.
    Io non sono obesa. Nemmeno magra.
    Lo sono stata magra.
    E sono stata anche grassa e molto grassa.
    Ora sono normale-abbondante.
    E sapete che mi fischiano dietro ora come quando pesavo 15 chili in meno?
    E la mia dottoressa mi ha aiutato a mettermi a dieta quando ero troppo grossa, ma ora mi dice che se calo più di altri 3 chili mi massacra perchè vado bene così.
    I preparati non servono e lo sappiamo tutti.
    La chirurgia va fatta su parere di un gastroenterologo e un dietologo in casi estremi, e non eprchè un medico di base ottuso di fa cagare in mano dalla paura.
    E ci vuole SEMPRE un sostegno psicologico per i grandi obesi, perchè la ciccia, e su questo mi sa concordiamo tutte, è un problema di corpo ma anche, e forse soprattutto, di testa.

  22. deborah. dice:

    @Panz. Grazie per la risposta, credo infatti che ci siano davvero tanti pregiudizi sulle persone obese. Da questo punto di viste mi sa che manca molta informazione. Uno pensa: chissà quanto mangiano!!E magari invece non è che fanno solo quello nella vita. Per rimanere all’esempio di mia nonna, (effettivamente mi ha segnato!;)) non è che mangiasse in continuazione. Semplicemente aveva sfogato le proprie frustrazioni sul cibo e kg. su kg, un po’ alla volta ne aveva messi su troppi. E buttarli giù deve essere davvero un problema. Ma. E qui sta il ma.
    Quando vedo le compagne di classe di mia figlia, magari già cicciottelle, con l’ennessimo pacchetto di patatine in mano io mi chiedo che diamine abbiano per la testa le loro madri.
    E lascio un’ultima provocazione, perchè l’argomento mi appassiona.
    In Gran bretagna http://lepersoneeladignita.corriere.it/2011/09/05/choc-in-gran-bretagna-tolti-ai-genitori-i-figli-obesi/ 4 bambini sono stati tolti ai genitori per questioni di obesità. Scioccante vero? Voi che ne pensate?

  23. Ladoratrice dice:

    Che orrore, manco dal dottore ci si salva più… Possibile che tutti cerchino di appioppare qualcosa per guadagnarci un poco? Che già è una pratica spaccamaroni ovunque, se ci aggiungi la questione etica… boh.. io ho mollato il dentista solo perché ogni 6 mesi mi riproponeva l’idea di farmi l’apparecchio (che sebbene superfluo nel mio caso avrei pure voluto, ma se ti dico per un anno e mezzo che non c’ho soldi desisti!!!) e dai e dai alla fine ho cambiato studio, perché questo approccio da venditore-cliente mi pareva del tutto estraneo a un contesto medico. Credo che in un momento di buonumore gli avrei mollato lì i depliant e mi sarei cercata un altro specialista. In un momento di fragilità m’avrebbe disintegrato 🙁
    Che sciacalli.

  24. Mammafelice dice:

    Deborah, pensa che io, che sono cicciona, sono persino d’accordo con la sentenza inglese: perché la ciccia da piccoli NO, cavoli, non va davvero bene. Perché io son scema, mi sono inciccionita da sola, da grande, dopo un periodo di forte anoressia e poi bulimia, e so benissimo che la colpa è in gran parte della famiglia: perché a 6 anni, 12 anni, 16 anni… non sei tu a cucinare, nè a fare la spesa, né a gestire l’economia domestica. Ed è gravissimo che un genitore non si renda conto dei problemi alimentari di un figlio (che poi sia difficile risolverli, è un altro paio di maniche, ma almeno non ignorarli…).
    Io, consapevole dei MIEI problemi (che, oh, io mi piaccio abbestia e ho fatto pace con me stessa, eh 😉 ), sono attentissima a mia figlia, e non permetto che il cibo per lei assuma un’importanza che alla sua età NON deve avere.
    Avrà tempo di pensare al cibo quando avrà 30 anni e farà le cene con gli amici. Adesso deve pensare solo a giocare, sporcarsi, essere felice e bon.

  25. Panzallaria dice:

    un’altra volta d’accordo con @mammafelice e anche io con mia figlia sono attentissima, solo che a volte temo che questa attenzione si traduca in ansia e le faccia male…insomma, di fronte al cibo mi sento inadeguata un tot 😉 però nel mio caso, la mia mamma è stata bravissima, sono io che ho caricato sul cibo un sacco di cose che non c’entravano nulla

  26. Mamma Imperfetta dice:

    La costosità delle cure mi è sfuggita nel post.
    La verità è che spesso capita che se tu ti senti debole su un fronte ti senti spesso attaccato lì.
    Ora, la tua amica, sicuramente ha avuto ragione a sentirsi in quel modo e a decidere che “lei il bendaggio no”.
    Però è anche vero che spesso le debolezze su cui si attaccano gli altri sono in primis nostre debolezze.

Trackbacks & Pingbacks

  1. Sesso solo per i magri? « Quarantamanonlidimostra ha detto:

    […] ho letto un post intitolato Marketing per ciccioni. Vi invito a leggerlo e vi cito le conclusioni dell’autrice: E poi non so perché, ma se sei […]

I commenti sono chiusi.