Il post della notte: W Zapatero

Non è che la dieta mi ha trasformata in una che vuol parlare di cose serie, anche se di fronte alle porzioni attuali ci sarebbe da piangere, ma per coscienza civile e amor di patria, non posso esimermi dal scrivere 2 righe sul film documentario che molti di voi (almeno spero) avranno già visto e che mi ha sicuramente fatto calare di un altro kilo (per la cronaca ne ho già persi 3 in meno di una settimana!).

Parlo di Viva Zapatero della Guzzanti.

Sono qui con un incazzo addosso che monta e cresce come la torta in forno. E la volete sapere una cosa? non sono tanto arrabbiata con Berlusconi, che si sta facendo gli affari suoi con le cose di tutti noi e soprattutto con le nostre teste, ma con l’opposizione, questa entità fantasma che, di fatto, con la sua assenza, con le sue parole poco chiare e con la mancanza di no di fronte a ovvie ingiustizie, avvalla il nostro Cavaliere, gli sella il cavallo e ne raccoglie pure le cacche lasciate per strada.

Sono arrabbiata perché l’informazione non è altro che un rimescolare le carte, il cambiare la sostanza delle cose, naturalizzando concetti quali: comunista =manigoldo, extracomunitario= stupratore, pacifista= vigliacco senza palle qualunquista.

Sono arrabbiata perché tra un po’ ci saranno le elezioni e chiunque vincerà sarà uguale, perché non ho stima di nessuno, perché tutti, di fatto guardano solo al potere, ai propri interessi e a un tornaconto sempre meno italiano. E qualunque crocetta metterò sulla scheda, so che ne uscirò schifata, perché le alternative sono finte e non hanno nessun tipo di riscontro nella realtà.

Sono arrabbiata perché sembro l’ennesima che si accanisce su Berlusconi, ma il problema che lui rappresenta non è altro che la faccia del problema reale: è tutto sbagliato, è tutto moralmente storto; non è Berlusconi il problema ma l’ignoranza che si porta addosso e che nessuno denuncia, non è Berlusconi il problema ma i paggi che lo assecondano, gli Apicella compiacenti, i D’Alema sibilanti, servi di partito e del denaro. Il problema è il qualunquismo culturale che si sta diffondendo, il mischiare le cose, intorbidirle e fare in modo che le risposte più ovvie vengano nascoste.

Ma cosa posso fare cara Sabina Guzzanti ?? dammi -ti prego- una risposta, prima di aprile.
Io, piccola creatura operosa che paga le tasse e legge libri perchè il suo cervello funzioni almeno un po’, che cosa posso fare, nel mio piccolo piccolo mondo perché tutto questo possa cambiare? perché i miei figli un giorno non mi guardino sconcertati, chiedendomi basiti “ma come hai fatto a non accorgerti che andavamo verso la dittatura?”

Perché a me piace chiamare le cose con il proprio nome e per dittatura intendo, prima di tutto, la dittatura dell’ignoranza che oggi ha la faccia di Berlusconi.

Da domani, lo prometto, ricomincio con gli aneddoti per vostra fortuna…