Il commissario Sclerò e la super spia Pleò

In qualsiasi famiglia che si rispetti, ad un certo punto, si fossilizzano alcuni tratti del carattere di ognuno e si finisce per discutere quasi SEMPRE delle stesse cose, per gli stessi atteggiamenti. E questo, forse, è uno dei lati migliori delle coppie. Cioé, meglio se si discute di robe che tanto lo sappiamo, che ci discuteremo un po’ sempre, ma sulle quali riusciamo anche a scherzare, piuttosto che covare rancori su cose che aprono varchi insospettati in un rapporto.

Insomma, Tino e la sottoscritta se discutono, discutono spesso con le medesime modalità.

Dal 2001.

Secondo Tino io sono pleonastica. Ripeto sempre le stesse cose, fin nei minimi dettagli, ridondando informazioni che gli fanno stramazzare i maroni.  Tino, secondo il mio modesto parere, è un precisino da orchite. A volte si fa talmente prendere dalle sue puntualizzazioni precisine e dal dovermi insegnare come si sta al mondo, che assomiglia a uno di quei vecchi sclerotici che se trova un bambino a giocare con i sassolini del suo fottuto vialetto di casa, si arrabbia perché glieli mette fuori posto.

Così ieri, dalla mente malata della famiglia Panzallaria, sono nati due nuovi personaggi in cerca di storia: Pleò (la super spia) e il commissario Sclerò.

Immaginate.

Il commissario Sclerò gira con uno spolverino anni 70 (stile tenente Colombo) unto e bisunto. Alla ricerca di qualche cattivone da arrestare e redimere, insegnandogli il bene e il male. La super spia Pleò è in incognito. Dà informazioni al nemico circa i piani del commissario. E’ una BOMBA (sexy) da paura. Parla, parla, parla, ma sopratutto scrive, scrive, scrive tanto che ormai NESSUNO osa raccontarle più nulla poiché dopo qualche minuto il terribile e prezioso segreto è pubblicato sul blog di Pleò.

Pleò ama stare tranquilla. E’ una persona ansiosa (come una volta le ha detto una losca e brutta persona che chiameremo “la nera e occhialuta cornacchia”, che purtroppo Pleò ha avuto l’occorrenza di incontrare nella sua vita ma di cui vale molto poco la pena parlare) e in quanto persona ansiosa c’ha bisogno di ripetere le istruzioni in maniera dettagliata, di assicurarsi che i suoi piani non vengano travisati e di prendersi cura del suo lavoro.

Un giorno il terribile Commissario Sclerò – in maniera del tutto inaspettata – arresta la sexy Bomba Pleò.

La porta in Centrale. Le punta addosso una lampadina da 500mila vattelapesca e comincia a guardarla con i suoi occhi da vecchio sclerotico (imprigionato nel corpo di un quasi 38enne). Lei pensa che stia per domandare qualcosa ed è felice. Pleò fa la spia, ma come dicevamo, non sa tenersi nemmeno la piscia: non vede l’ora che qualcuno la COSTRINGA a parlare. Racconterebbe anche quanti peli ha nel sedere sua sorella, se avesse una sorella.

E invece, il commissario Sclerò non domanda. Il commissario Sclerò INSEGNA come si sta al mondo. Di solito parte dalle kalende greche e offre una panoramica a 360 gradi su tutte le discipline del sapere, si occupa di matematica, fisica, chimica e anche astronomia. In sottofondo, quando lui diffonde cultura, si sente la musichetta di Educational Channel.

A volte qualcuno russa

Ma i più pendono dalle labbra di Sclerò. Anche perché se non impari, a Sclerò gli prende la sclero e ti guarda come si guardano gli studenti poco attenti e se ha a portata di mano il registro, rischi pure un 5 in condotta e di essere rimandato a settembre.

Poi diciamolo, Pleò, se invece di farla parlare e spiegare il perché e per come e la rava e la fava, le fai la lezione, ci viene una gran ansia, sale l’incontenibile bisogno di blablabla e rischi che muoia di stipsi logorroica.

Così, la spia Pleò e il commissario Sclerò, in certi momenti, è proprio meglio che non stiano nella stessa stanza. Per fortuna, per sopravvivere, esistono le favole e non è detto che i protagonisti debbano essere per forza lupi, bambini e porcelli.

Possono essere per esempio un commissario dai dubbi gusti in fatto di abbigliamento e una spia formato bomba e – per fortuna – le favole finiscono sempre con un

E vissero per sempre felici e contenti

che mette in pace tutti

biscottine amorose comprese.