Del primo giorno di scuola materna: punti di vista

Frollina, quando sono andata a prenderla a scuola:

Mamma, da oggi io sono diventata gRRandissima! Ieri ero piccola, piccola, ma oggi sono gRRRRande perché vado alla Materna!

La sottoscritta – la cui collezione di figurine di mmmerda non è mai completa – con una delle super impostate e professionali maestre di Frollina:

Ciao, ecco questi sono i fogli che mi hai dato da compilare stamattina

Lei mi guarda un po’ perplessa.

Io voglio essere gentile e per una semplice questione di forma (ma tanto so che lei si farà una risata e mi dirà che non c’è problema) dico:

Oh scusa, io ti sto dando del tu perché anche al nido, le maestre ci dissero che era meglio abbattere subito queste formalità e mi sembra carino visto che ti occupi di mia figlia, ma se preferisci il Lei, visto che tu mi dai del Lei…

La maestra:

In effetti sarebbe meglio. Non ci conosciamo ancora. Prima di darci del Tu aspetterei un attimo.

Ecco qua. La prima frittata della mamma è stata fatta.

Oggi a colazione

Frollina che mi vede correre per accompagnarla a scuola:

Lei:

Mamma dove andiamo che stai correndo?

Io:

All’asilo, tesoro. Siamo in ritardo

Lei:

Ma io voglio andare al parco!

Io:

Tesoro, la mamma e papà lavorano durante il giorno, come l’anno scorso dovrai andare all’asilo anche tu per qualche mese. E’ il tuo lavoro diventare grande e giocare!

Lei:

Ma io sono diventata grande già ieri! Voglio andare al parco!!!!!!!!!!!!!!

25 commenti
  1. la coniglia dice:

    invece la frollina è meravigliosa…e ha perfettamente ragione!!! posso adottare il suo pensiero? mi piace assai 🙂

  2. Panzallaria dice:

    sul Lei sono rimasta un po’ così anche io. però entrambe le maestre mi sembrano molto carine con i bambini, per cui quello che conta è quello…confido poi che con il tempo il mio carattere caciarone abbia la meglio e le convinca che se ci diamo del tu non casca il mondo, anzi ne guadagniamo tutti! però è vero che a volte, per eccesso di caciaronaggine, io anticipo i tempi e non tutti sono affabili e disponibili a questo 😉

  3. Mammafelice dice:

    Mii, che acidella, la maestra!
    Manco fosse all’Università.

    Comunque, Panz, la Frollina ha ragione: anche io oggi voglio essere piccola e andare al parco. Non siamo state già abbastanza grandi negli ultimi 30 anni?
    (30 è per essere generose…)

  4. pensataaddosso dice:

    La maestra poteva anche essere un po’ più carina…
    La frollina invece è MITICA!!!!

  5. orma dice:

    Anche a me viene naturale dare del lei alle maestre di G&G, però, poi mi mordo la lingua perchè le vedo freddine, speriamo vada meglio quest’anno.
    Comunque è proprio il passaggio dal nido all’asilo, anch’io davo del tu a tutte quelle del nido e con quelle dell’asilo non ci sono riuscita nemmeno dopo un anno.
    Forse se la tirano troppo…
    Brava Frollina che è già diventata grande ieri!

  6. mamma di Malta dice:

    sarò previdente e il 21 quando entrerà Malta darò del Voi alla maestra!
    che ben, farò bella figura a tue spese…

  7. La Meringa dice:

    La questione del tu e del lei è assolutamente aleatoria nella scuola…io non me la prenderei troppo… E comunque in bocca al lupo!!! 😉

  8. FrancescaV dice:

    cara Panz, io credo che la maestra abbia ragione. IL Lei è una forma importante tra persone che non si conoscono. Fa parte dell’educazione della comunicazione, che è importante trasmettere anche ai nostri figli. E il Lei ci dà la percezione di quanto stiamo approfondendo oppure no la conoscenza dell’altro. E’ bello poi decidere di comune accordo di passare al tu: ti fa capire la strada che si è fatta. Io al solo ‘you’ inglese non mi sono mai abituata, e mi ha sempre dato la sensazione di non dare e non ricevere rispetto, lo trovo molto poco profondo, aggiungendo poi che con you indichi sia la 2a persona singolare che quella plurale! Qui in Francia ci si dà del Voi, tutti, e passare al Tu è un passaggio che richiede molto tempo, sempre se sarà un passaggio che avverrà. E non per questo le persone tra di loro sono antipatiche od altro, anzi c’è una generale gentilezza nel rivolgersi agli altri. Spero che il mio punto di vista ti sarà utile per vederla anche da un’altra angolazione. Baci!

  9. Panzallaria dice:

    @francesaV: hai ragionissimo. fa strano perché al nido era proprio tutto diverso e allora – secondo me – si sente un po’ il cambiamento. Ma è vero che è un importante segno di rispetto e infatti sono tornata al Lei senza problemi e anzi sentendomi anche un po’ una cacchetta 😉
    @mamma di Malta: sarà una gara di signorilità allora. io il 22 mi presento con i miei nuovi abiti meravigliosamente alla moda e vediamo chi la spunta uah uah uah

  10. erounabravamamma dice:

    ma infatti guarda quando ho cominciato a leggerti ho subito detto: mincica che fica, le dà del tu già così! che è quello che avrei voluto fare io ma non ci sono mai riuscita, nonostante la pupa sia già iscritta al secondo anno della materna. insomma la maestra ester e la maestra alessandra si beccano i miei “buongiorno, come sta?” e mi chiamano “signora” (ma a voi piace essere chiamate “signora”? a me no). mah. in ogni caso acidella la maestra, acidella davvero, a quel punto poteva anche lasciare perdere la faccenda dell’educazione alla comunicazione di cui riferisce con estrema precisione e correttezza francescav. mah. scusa il commento incasinato che rispecchia il mio stato d’animo del momento e vienimi a trovare sul blog!
    baci

  11. Freestyle dice:

    Ehm … anch’io ho esordito senza troppi complimenti con la maestra del piccoletto dandole del tu (che poi è anche giovane, non mi viene da darle del Lei! Ma non è mancanza di rispetto eh!) … ma non mi ha “ripreso”, non mi ha detto nulla …

  12. supertri dice:

    Mitica Frollina;-) ha già capito tutto.
    Per il capitolo tu/lei io ho iniziato col lei alla riunione pre-inserimento. Ma già dopo due mattine entrambe le maestre hanno “chiesto” di passare al tu. Io ho accettato senza problemi, anzi…diciamo che ti somiglio;-)
    Sono molto contenta delle maestre di Eddie – dopo il passaggio iniziale dal nido, durante l’anno si sono rivelate veramente brave. Pensa che una delle due lo è andata a trovare al campo solare a fine agosto (era l’unico della sua sezione che lo frequentava in quel periodo..). Devo dire che questa maestra è la preferita di Eddie;-))

  13. LM dice:

    Uao…e come si risponde a una maestra che ti chiede del LEI? Io sarei diventata rossa come un peperone..non l’avrei chiamata mai più..!

  14. Slim dice:

    FrancescaV, e’ vero che lo You inglese si riferisce sia alla seconda singolare che a qulla plurale ma a me non e’ mai capitato di confondere le due persone.

    You e’ impersonale ma l’inglese e’ una lingua assai meno diretta dell’italiano quindi a mio avviso piu’ “rispettosa” . (basti pensare ai could i have, may i have etc)

  15. Mammamsterdam dice:

    Bimbe, voi siete delle utenti dela materna, ma la maestra ci lavora e magari le sembra più professionale fare così. Forse le han dettche si fa così. Poi non ci scordiamo che appunto ci sono persone che preferiscono guardare come butta e se gli dai troppa confidenza subito si straniscono perché appunto non sano ancora come butta, ma qualcun altro le ha già buttate dentro.

    Non è assolutamente questione di figura o meno, non l’ha fatta nessuno a mio avviso e Panz, tu eri assolutamente in buona fede, quindi whatsamatter?

    Quello in cui io invece mi immedesimo totalmente e magari FrancescaV si riconosce, è la sensazione di essere rifiutata quando appunto tu vuoi dare la mano a qualcuno e questo ti ignora, o appunto un tu non reciprocato (lo dico apunto perché i francesi ma anche gli olandesi nelle cose di lavoro stanno sempre a darsi gran mani e in Italia certe volte prendi invece la gente di sorpresa). Ecco, in quei casi mi sento brutta, antipatica e rifiutata e anche se capisco le ragioni del mio interlocutore, mi si spezza il cuoricino e ci rimugino sopra per dei mesi.

    sono limiti, eh.

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