Cavoli!

Jappe mi telefona dal numero del lavoro. Voce professionale e molto, molto impostata. Non lo riconosco.

Mi dice “Panz? sei tu Panz? sono Jappe!”

Jappe chi?”

Lui ride e risponde “Jappe, quello che mangia come un tacchino!” e allora capisco.

Con quella voce impostata mica lo conosco eh?

Sono via per lavoro, per quello parlo così…

Facciamo una breve conversazione, sto lavorando anche io e dobbiamo entrambi tagliare un po’ corto.

Dopo un preambolo sul come stiamo dice:

ti ho telefonato per chiederti una cosa importante

ok, sono pronta!” penso che si tratti di una pseudo consulenza lavorativa, perché con Jappe a volte capita.

ti piace il cavolo?” mi fa lui.

“…?…si…”

“no, perché c’ho in macchina 8 cavoli dell’orto di mio babbo e volevo sapere se poi ve ne posso portare qualcuno. E poi c’ho anche dei finocchi. E del radicchio!

ok jappe, grazie! ‘spetta che prendo la mia agenda e vedo quando sono libera così fissiamo un appuntamento…

è bello sentirsi sempre al centro di un mondo produttivo e professionale…

4 commenti
  1. mammamsterdam dice:

    I finocchi, che fortuna, guarda se alla cucciola piacciono crudi da sgranocchiare. Col cavolo non so, ve lo dovrete pappare voi mi sa, ma lo puoi fare sottaceto e listini sottili (come se ora avessi voglia, vabbé, fra un paio d’anni.)

    Ho letto oggi per la prima volta i post più recenti, ti tengo nel cuore che ho rivissuto tutti i periodi passati con i miei due orsi di 3,5 e quasi 6 anni.

    Il dramma dell’inappetenza lo conosco molto bene, adesso mi è passato. Trovo che ancora mi limito parecchio nel cucinare perché quei periodi che tu cucini con tanto amore e senso del dovere anche se sei distrutta e per te ti faresti pane e olio, e le belve non mangiano beh, sono pesanti.

    A me ha aiutato molto l’atteggiamento sobrio e senza fronzoli (ma con enorme amore e attenzioni come solo le nonne possono) di mia suocera, olandese, medico dei bambini (non pediatra, ma li segue misura e previene dai 0 ai 4 anni al consultorio, una cosa santa e di serie che hanno qui) e madre di 4 figli iniziati a 20 anni con il mio orsone, praticamente ho una suocera che ha solo 19 anni più di me, che culo.

    Insomma, le volte che arrivavo disperata con noizie tipo: non mangia da tre giorni, lei mi chiedeva: ma cosa ha voluto, e si cominciava a contare: mezza banana, due spicchi di mela, uno yogurtino, ha bevuto del latte, insomma, pensandoci bene a me mamma era l’inappetenza con pasti seri che mi stressava, però le belve mangiare mangiavano. E finché bevono, ti riempiono i pannolini e giocano e/o dormono bene, problemi non ce ne sono.

    Piangono disperati, non dormono o altre cose strane, o sono i denti o le orecchie che fanno male.

    Un approccio sano e tranquillizante, che pippe mentali ce ne faciamo già tante noi. e non ci crederai, ma fra un po’ passa tutto. Prima ti diventano mobili senza cngizione dei pericoli, è stressante, ma fra un po’tua figlia saprà dirti esattamente cosa vuole e non vuole, se ha fame, sonno o bua. E te lo spiegherà sempre meglio. Una rivelazione, il momeno che capisci che non devi più fare la veggente, ma ci puoi parlare.

    Insicure e inadeguate, secondo me è il sano sintomo dei genitori dotati di senso critico e intelligenti, non starci a pensare troppo. con un secondo figlio da questo punto di vista è tutta discesa, è la logistica che si complica.

    Io che ho ripreso a dormire notti intere solo da un anno, sarei pronta a fare un terzo, al volo, prima della data di scadenza. ma magari sono io che sono maniaca.

    E senti, noi madri e padri siamo esseri umani: anche noi siamo stanchi, scazzati, la vita ci sfugge. L’importante è parlare, avere dei buoni amici, magari con figli che si hanno sempre argomenti di cnversazione, trovarsi un angolino per sé stessi e difenderlo con le unghie e con i denti, e pensre che un filo di sano egoismo a volte fa di noi genitori e partner miglior. Perché le persone serene ed appagate stanno dando ai propri figli la cosa più importante.

    Ma non mi sembra affatto che ci sia bisogno che te lo dica io, solo un piccolo pat pat sulle spalle, che fa bene anche quello.

    ciao,
    Ba

  2. Slim dice:

    Il commento di mammamsterdam e’ uno dei piu’ belli e rassicuranti che abbia mai letto!!

    I cavoli io a volte li faccio cosi’: (quelli bianchi eh!)

    Li cuocio al vapore e li taglio a pezzetti non troppo grandi, poi metto una padellona antiedarente sul fuoco con un filo d’olio. Aggiungo aglio e cipolla e faccio rosolare , aggiungo i cavoli e mezzo bicchiere di vino bianco o di brodo e un rametto di rosmarino..
    Lascio cuocere per qualche minuto poi ci condisco la pasta con tanto prezzemolo tritato.
    Gnam! E’ l’unico modo in cui riesca a mangiar cavoli!!

  3. Elena dice:

    @Slim, grazie per la ricetta per i cavoli, la proverò, che non mi pare manco molto difficile (per i miei tempi attuali è un po’ lunghetta, in verità, ma magari nel weekend..). Intanto me la stampo vah!

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