L’angolo della digestione difficile: Chicken running

Ieri pomeriggio, in un momento di pausa tra un lavoro e l’altro, non potendo più avvalermi dello spuntino catartico, ho fatto un po’ di zapping e ho visto una meravigliosa e costosissima pubblicità progresso dedicata ai polli italiani (nuovo simbolo di arianità e orgoglio razziale) per indurre tutti noi a mangiare più petti e cosce, senza la paura di prendere qualche malattia da morte certa.

E mi sono chiesta: ma dov’è finita l’aviaria? dove sono finiti i discorsi terroristici dello Storace nazionale che vigila sulla nostra salute e si preoccupa per noi e per la tutela della nostra esistenza???

Perché abbiamo passato un mese a sentire notizie angoscianti su probabili pandemie aviarie (c’è di positivo che, io almeno, ho arricchito il mio vocabolario con una parola nuova) per il fatto che un’oca era stata trovata morta in Cina?

Perché, dopo averci terrorizzato su ogni specie di uccello (molte donne hanno avuto crisi di nervi a riguardo ;-)), ora si fa tanta pubblicità sul pollo nazionale, buono, bravo e bello – soprattutto arrosto???

Mi sa che Francesco, stavolta, per far contente le aziende farmaceutiche produttrici di vaccini, si è dimenticato per un po’ dei pollivendoli e co., e che ora invece voglia far contenti anche loro dato che l’emergenza è passata…: le aziende sono riuscite a vendere tutte le loro scorte!!! 😉

O almeno, questo è quel che mi viene da sospettare.

Perché questo silenzio sconcertante?

Perché la memoria storica italiana è tanto poca da dimenticarsi così in fretta delle notizie???
Io non ci sto a fare il Pacman della situazione, che ingloba punti-news e va oltre, cercando nuove notizie-spazzatura di cui cibarsi…

Ma cosa credono, che nessuno si faccia domande???
Caz..o! Rivendico la pandemia, rivendico un sana consequenzialità delle cose, non ce la faccio più a star qui a sciropparmi pacchi-bomba formato telegiornale per perdere – ogni giorno di più -fiducia in quel che ci dicono coloro che ci dovrebbero governare.

Forse sono solo io che non ho ancora capito che le notizie sono come la moda, ogni stagione si cambia stile e modello e ci si dimentica della collezione precedente.

In effetti ho notato che ora, passata di moda l’aviaria (collezione estate-autunno), siamo passati allo stupro da banlieu italica (collezione autunno-inverno).

Tutti terrorizzati nelle proprie casine, ad aspettare il prossimo pacco-bomba, per poter credere che – assolutamente – è necessaria legalità, chiusura dei confini nazionali a polli e stranieri ed evirazione preventiva di tutti i soggetti in erezione davanti alle così rassicuranti pubblicità di intimo e ai programmi pomeridiani della DeFilippi, che fanno tanto bonaccioni all’italiana.

E intanto…Chicken not running, aime!!!

4 commenti
  1. Anonymous dice:

    posto che penso tu non abbia tutti i torti sul funzionamento dei notiziari e delle notizie, questa volta devo dire che ho avuto una percezione differente delle cose.

    In realtà, infatti, mi sembra che fino da (quasi) subito sia stato affermato che il pericolo veniva corso in maniera pressoché esclusiva dai volatili, essendo la malattia non trasmissibile per ingestione, e che gli unici umani che correvano rischi erano quelli che avevano strettamente a che fare con gli uccelli: ossia non pornostar ma tipo allevatori, cacciatori, e così via.

    O almeno, questo è quanto mi è pervenuto dall’ascolto più o meno quotidiano dei TG e dalla lettura dei quotidiani.

    Il pompaggio e l’allarmismo, una volta di più, credo siano derivati dalla stoltezza e dall’ignoranza, ma non dalla mancanza di informazioni corrette (vedi anche le manifestazioni di piazza in cui onorevoli e consiglieri di vari comuni si cibavano di carne aviaria).

    Carlock

  2. Panzallaria dice:

    Io ho avuto tutta una percezione diversa, pur leggendo quotidianamente i giornali e vedendo (un pò meno assiduamente) i TG: si è dato troppo peso al “rischio pandemia” e si è spinto in maniera un pò sospetta sulla necessità di farsi il vaccino antinfluenzale per correre ai ripari.

    Che poi i Ministri abbiano mangiato pollo in piazza, mi sembra un altro discorso: le persone con una cultura medio alta hanno capito che l’aviaria non è trasmissibile mangiando un pollo di allevamento, ma chi ha una soglia di attenzione più bassa (anch’esso consumatore però), secondo me non ha colto le sfumature e si è spaventato, correndo a farsi il vaccino e facendo la gioia delle case farmaceutiche. E naturalmente si è smesso di mangiar carne di pollo. Il fatto che siano crollati i prezzi del pollo arrosto ( che ora costa meno di una scatoletta per gatti) e che si faccia tanta pubblicità perché si torni a mangiarlo, mi sembra dimostrare proprio questo tipo di impatto sulla popolazione.

    E credo che dipenda, in larga misura, dal non avere spiegato, con abbastanza chiarezza, i limiti dei pericoli dell’aviaria.
    E’ chiaro che se parli di pandemia lanci una bomba, e la prima cosa che fa “l’italiano tipo”, ammesso che esista, è quella di smettere di mangiare pollo.

    Almeno, questo mi sembra quello che è passato, e credo che chi ha scelto termini e tipo di informazione, avesse piena consapevolezza di questo.

    grazie ancora per l’intervento Carlock!

  3. Motocorsaro dice:

    Di solito non sono un dietrologo… Ma in questo caso penso che i motivi di questo (ingiustificato) allarmismo siano da ricercare e da imputare a qualche trust di industrie farmaceutiche…

  4. silver dice:

    Scrivo da Londra e posso dire che qui` l’allarmismo pandemia aviaria c’e` e come! Ero qui` anche al momento delle esplosioni in metropolitana e non stupitevi se collego i due eventi. l’atteggiamento di giornali e notiziari verso gli eventi della metropolitana e autobus e` stato molto minimizzante, sostenendo che comunque i Londinesi non si facevano terrorizzare e che avrebbero continuato ad usare i mezzi di trasporto pubblico come sempre e che la vita della citta` non cambiava…gran balla. La metropolitana registra ancora oggi tassi di utilizzo molto piu` bassi rispetto a prima delle bombe.Ho assistito ad attacchi di panico di persone in metropolitana e il luogo londinese per eccellenza in cui di regola non ci si guarda mai in faccia e` diventato un luogo in cui ci si guarda e ci si studia tutti apertamente in cerca di tendenze e segnali bombaroli. Influenza aviaria: prima notizia su tutti i giornali e notiziari(anche la rinomata BBC): “previsti 52.000 morti per influenza aviaria in Inghilterra”. Precisavano inoltre che non era questione di “se”…ma di “quando”. E` assolutamente inquietante paragonare il trattamento mediatico di questi due eventi. Non sono sicura delle conclusioni, ma per un momento…solo un momento…ho QUASI rivalutato la stampa e i notiziari Italiani!

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