Cronache dalla Grande Mela

E’ iniziato il nuovo anno; entro nei 33, anno tondo e rotondo come me.
Tino è a letto ammalato, reso completamente afono dall’influenza che tarda a passare. I giorni milanesi sono stati belli e la festa con-sessuale è andata benone, a parte la quantità di cibo che ho ingerito, ultimo strascico della moratoria alimentare che mi sono concessa durante queste feste.

C’era tanta gente al festino, la maggior parte non la conoscevo ma mi sono divertita. La casa di LL è un vero spettacolo (dentro ce ne stanno 3 come la mia 😉 ed è un orgasmo per tutti gli amanti dei libri.

Eravamo 22 e ognuno aveva cucinato qualcosa, così siamo stati sommersi da una quantità esagerata di cibo per 22 moltiplicato per 22!!!

Adele era a pezzi per il raffreddore ma supergnoccolona nella sua gonna nera, LL era splendida, con il nuovo taglio di Toni e Broke aveva delle scarpe da impazzire, tanto erano belle.

Tino – che eroicamente è voluto partire pur non stando affatto bene – parlava come se fosse ancora in piena crisi puberale, alternando bassi ad acuti da signorina.

Io ero abbastanza contenta. Anche perché, oltre le amiche del Con-sesso, con noi c’erano Pinaccapì e la Vale che sono 2 miei ex compagni di Master e che vivono nella casa dove ho vissuto anche io.

In più, a parte il fatto che c’ho messo 30 minuti a trovare la via di casa, ero molto orgogliona perché non mi sono persa (più di tanto) e mi sentivo molto dentro lo spirito della Grande Mela.

Abbiamo giocato a Trivial e io, come mio solito, sono riuscita ad affossare la squadra in cui militavo: non so perché, ma quando si gioca a Trivial, tutti gli anni che mamma e papà hanno speso per darmi una cultura vengono spazzati via da un panico irrazionale. Consapevole del valore sociale di questo gioco infernale, che porta tutti quanti a mostrare la propria erudizione e a conquistarsi un posto tra gli intellettuali italiani, io rimango annichilita da me stessa e smetto persino di parlare in un italiano decente…

Mi impappino e sistematicamente faccio sfoggio della mia ignoranza, portando i compagni di squadra ad odiarmi e tentare di sopprimermi o addormentarmi per il resto della serata, in modo da limitare i danni della comunità.

Il compagno di Broke aveva preparato dei cornetti salati al prosciutto che all’antipasto ero già piena come un’otre. Per non parlare dell’erbazzone reggiano di cui ci ha fatto partecipi una simpatica coppia di emiliani.

Tino ad un certo punto ha cominciato a parlare a gesti e Adele aveva la testa con il trapano, tanto da produrre solo un ringhio inconfondibile, sintomo della sua grande dolcezza 😉

Un’amica di LL ci ha raccontato una storia che mi sono sentita una Suora in libera uscita e che mi ha fatto seriamente pensare che anche noi del Con-sesso abbiamo bisogno di un corso di aggiornamento. Questa era fidanzata da 2 mesi con uno che non è della sua città, il quale una sera le ha presentato il suo migliore amico. Lei, come ogni vera donna di classe, ha cercato di essere supersimpatica con l’amico, sapendo che l’uomo si cattura non solo con il cibo ma anche attraverso l’approvazione degli amici goliardi. Qualche giorno dopo l’amico l’ha chiamata per dirle che era dalle sue parti e per prendere un caffè insieme.

Questa cosa si è ripetuta un paio di volte, dopo di che l’amico le ha giurato amore eterno, sostenendo che lei gli aveva cambiato la vita.

Lei lo ha rifiutato ed è rimasta a meditare se dirlo o meno al fidanzato per qualche settimana. Quando ha deciso di farlo il fidanzato le ha detto che lo sapeva, che lo aveva mandato lui per controllare se lei era una ragazza seria.

Naturalmente la ragazza seria in questione lo ha mandato a cagare e io non ho potuto che stringerle la mano, sostenendo che sicuramente l’omarello fa parte della categoria 30/40enne serial killer

Quando ormai Tino non riusciva nemmeno più ad usare il linguaggio dei gesti, ci siamo diretti verso la casa di Pinaccapì e Vale. In auto a me è presa la sindrome del nuovo anno e ho cominciato a far la conta di tutte le cose che non ho fatto e che comincia a sgocciolare il tempo per fare: tipo avere un figlio, che ormai sono in preprepremenopausa!!!!

Dal momento che Tino non poteva parlare e che considero la nostra una coppia bilanciata, ho preso io in mano la situazione, lanciandomi in una logorrea che si è esaurita solo quando Pin e Vale hanno cominciato a chiedere pietà in etrusco antico e a me si era seccata la lingua.

Alle 5.30 sono andata a dormire, lasciando anche loro a riprendersi dal mio effluvio dialettico, felice e contenta perché se anche questo capodanno sono riuscita a fare tanto tardi, allora vuole dire di sicuro che sono ancora molto, molto, giovane.
😉

BUON ANNO A TUTTI!!!!!!!!!!!

1 commento
  1. ll dice:

    tornare al lavoro lunedì mi ha fatto sentire molto meno giovane… :oP
    è stato un piacere avervi a capodanno, lo so che suona formale allora diciamo che è stata una cannonataaaaaaaaaaaaa! :oDDD

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