La Fernanda e il sig. Benito Fantozzi

Che gioia, che stupore, mi ha riscritto la Fernanda, per descrivere l’ennesimo personaggio del suo “Bestiario lavorativo”.

Pare che siano 2 giorni che partecipa a riunioni super-fuffa, per pianificare convegni che forse non si terranno mai ma che fanno sentire ancora più potenti i potenti con cui ella lavora.

Narra in particolare di un personaggio degno della nostra attenzione e di rara, innata e naturale comicità: il Sig. Benito Fantozzi.

Il Sig. Benito Fantozzi è un impiegato pensionato che, per occupare le proprie giornate, continua a collaborare con l’azienda per cui ha lavorato. Questa azienda lo utilizza per ogni genere di attività extra – come per esempio quelle di cui si occupa l’associazione della Fernanda, di cui tale azienda è socia.

Il Sig. Benito Fantozzi è un brav’uomo della vecchia guardia: pensa con nostalgia ai tempi in cui LUI comandava e le cose andavano mooolto meglio, perché non ce n’è un altro che offra gratuitamente drink a base di olio di ricino e perle di saggezza formato Istituto Luce; per non parlare delle terre bonificate che han fatto crescere l’economia dell’Italico stivale.

Il Sig. Benito Fantozzi rimpiange quei tempi e si prodiga per renderne partecipi tutti quelli che hanno l’accidente di lavorare con lui: allora non era nemmeno plausibile che “orde barbariche” di beduini pagani, diffondessero terrore e kebab in giro per l’Italia, inzozzando la romanica stirpe.

Allora il Nord era Nord e il Sud Africa.
Allora si sapeva chi comandava senza equivoci, e nessuno si sarebbe sognato di fare quelle cose assurde che oggi chiamiamo scioperi e che ledono la libertà di chi va a lavorare onestamente.

Il Sig. Benito Fantozzi ci crede in questi principi ed è un virtuoso uomo lavoratore e integerrimo.
La Fernanda, quando ha conosciuto cotal sagoma, narra di averci spesso acceso violente discussioni su libertà e uguaglianza e rispetto, capendo poi che si trovava di fronte ad una boccia persa e che – soprattutto – era meglio buttarla sul ridere…

Il Sig Benito Fantozzi non si risparmia di prodigar di complimenti il kapo della Fernanda -uomo di mondo e imprenditore molto noto in città. Lo guarda come se fosse una visione divina e sugge dalla sua bocca consigli e incitamenti, come il bimbo ciuccia la titta della mamma.

La leggenda narra che in più di un’occasione pubblica, in cui il Kapo discuteva con qualche altro potente personaggio, magari davanti ad un buffet di ricevimento, si potesse scorgere alle di lui spalle il sig. Benito che lo guardava adorante e con l’occhiale appannato dall’orgasmo del momento lo indicava orgoglioso a chi gli passava di fianco dicendo “è proprio bravo, e proprio karismatico, è proprio un vero DUCE!” con grande imbarazzo degli astanti e dell’arbitro che ne proponeva la squalifica (pur essendoci un simpaticone di rifondazione che ne imitava le gesta e lo giustificava con l’attenuante innamoramento).

Si narra che ad una riunione, in presenza di una siciliana (la Fernanda stessa) e una abruzzese, il Sig. Benito Fantozzi che sa scegliere sempre il momento opportuno, se ne sia uscito con un “quel marocchino che fa il grafico da che parte della Calabria viene?” che ha fatto ribollire nelle vene il sangue meridionale delle presenti.

Ahhh che sagoma, ahhhh che simpatia!!!!

Il Sig. B. Fantozzi inoltre è un sadomaso del potere: divide il mondo in caste indiane, per cui è consapevole che se nasci ricco e potente sarai sempre un PADRONE e se nasci povero e con un cognome che non si incula nessuno, potrai, per lo più ambire a diventare lo SCHIAVO perfetto, il migliore e il più fidato – quasi come nella trama di un porno esageratamente grottesco.

A detta sua se non si mantegono le differenze e se si vuole fare a meno dei PADRONI (e non chiamiamoli imprenditori che è un’ipocrisia!), noi poveri cognomi di nessuno come faremmo??? come mangeremmo??? “vogliamo mica trasformarci nell’Unione Sovietica eh???”.

La Fernanda narra anche che quel furbastro del suo Kapo, avendo inquadrato esattamente il personaggio, ne approffitta a pie’ sospinto per inscenare teatrini di potere e conoscenze altolocate da far venire al Sig. Fantozzi l’acquolina in bocca al pensiero del buon padrone di cui è divenuto fido schiavo e compagno.

Si narra che in nome delle conoscenze del Kapo, volesse farsi dare il numero del Rettore della locale università per lamentare la troppa fila alle Segreterie di Facoltà… e se lo è visto la Fernanda mentre davanti ad una smaronata impiegata urlava “perché io sono amico di un amico intimo del Rettore!!!” gasato come una sprite dopo avere scosso la lattina.

Vi chiederete che ci fa il sig. Fantozzi in Università; è presto detto: pare che anche la moglie e la figlia non ne possano più dei suoi rivoluzionari sproloqui e lo mandino (quando non va a rompere i maroni alla Fernanda), a svolgere ogni genere di attività, dal prenotare il parrucchiere al pescare il pesce per la zuppa, fino a ritirare il diploma di laurea della figlia.

Insomma è un animale ben particolare il Sig. Benito Fantozzi: in lui convivono egregiamente la consapevolezza delle caste in cui questo povero mondo è diviso e la certezza – unita ad una certa passione – di essere uno zerbino del lavoro e del padrone.

Il nostro Paria invece di un cane, si narra che tenga in giardino una Mucca sacra che porta ogni due anni a fare il bagno nel Reno (fiume locale) per migliorarne la qualità delle acque.

Ahhhh, si stava meglio quando si stava peggio!!!!
Roma caput mundi

3 commenti
  1. motocorsaro dice:

    ah, ah… mi diverto sempre a leggere i racconti della Fernanda… A volte mi verrebbe quasi voglia di lavorare dove lavora lei per il puro gusto di farmi 2 ghigne conoscendo i suoi colleghi!!!

  2. marie dice:

    ho riso tanto che mi duole il grasso della pancia… i colleghi d’uffioc che mi hanno vista e sentita sghignazzare forte mi guardavano con curiosità, ignari (poveri loro) della potenza scatenata dalla tua prosa. Grazie per l’allegria che condividi con noi.
    L’abruzzese presente all’incontro con Benito Fantozzi

  3. rocciajubba dice:

    Oddio che ridere! Ma allora ce ne sono ovunque di tipi così?!!?
    Beh…io però ho avuto un sig. Benito Fantozzi con pure l’optional “se avessi 20 anni di meno sai che tifarei?!!? ma guarda anche senza i 20 anni in meno se ci stai!”.
    Una meraviglia!

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