Vergognarsi come ladri


Mi è appena successa una cosa talmente surreale che credevo di essere in un film tipo “Arancia Meccanica” o che gli alieni avessero preso il posto dei bolognesi, troppo innamorati dei nostri tortellini.

Poi a mente fredda ho dovuto amaramente ammettere che ormai il quotidiano è stato inghiottito dal surreale e non ci si può più stupire di nulla (quanti luoghi comuni; tranquilli, non partiro con “si stava meglio quando si stava peggio!”).

Oggi pomeriggio sono stata dalla dietologa per la visita di controllo, dopo una mattina di lavoro orribile in cui – se l’avessi avuto – avrei tirato fuori il fucile e abbattuto certe odiose persone con cui mi capita di dover avere a che fare.

Dalla dietologa il mio morale è NETTAMENTE salito: ho perso 4 Kg in 2 settimane e non posso che essere contenta. Inoltre per le prossime due settimane mi sono stati concessi anche i budini di soja, quindi perché non gioire di cotanta abbondanza e lussuria alimentare????

Dopo la visita mi sono anche comprata un rossetto da bella figheira, per mettermi avanti con il fascino per quando avrò anche un fisito da pinnap! 😉

Poi mi sono messa alla fermata del bus per rientrare alla mia tana. Mentre aspettavo il 14 c’era pure un bidone della spazzatura che aveva preso fuoco accanto a me e con l’aiuto del salumiere dell’angolo, ho fatto anche la grisù della situazione, sentendomi proprio un’onesta cittadina, dotata di profondo senso civico…

Poi è arrivato l’autobus. Pieno come un uovo.
Sono salita dalla porta in mezzo (quella della discesa), azione che – se a Milano è assolutamente normale – a Bologna orde di vecchietti sono pronti a saltarti alla gola per una cosa del genere.

Questo è stato il primo errore.
Gli eventi successivi erano quindi già macchiati di questa terribile onta agli occhi degli astanti.
Sul pavimento ho notato qualcosa: c’era un portafoglio e carte sparse in malo modo.
D’istinto ho raccolto il tutto, di fianco a me c’erano due signore testimoni dei miei gesti. Era proprio un portafoglio. Sempre con l’istinto della brava cittadina di sinistra l’ho aperto per vedere se c’erano documenti di riconoscimento e poter eventualmente individuare il proprietario: solo tessere del conad e della coop. Allora l’ho sollevato e a voce forte ho detto “c’era questo per terra, è di qualcuno di voi???”. Dopo qualche minuto – intanto le zdaure cominciavano a emettere brusii di fondo – un signore lo ha riconosciuto come proprio. Me lo ha letteralmente strappato di mano e guardandomi con sguardo torvo se ne è uscito con “è impossibile che fosse per terra, lo tengo nel marsupio dentro la giacca”. Io e le altre due signore gli abbiamo confermato di averlo lì trovato.

A quel punto una delle zdaure (probabilmente intrombata da circa 20 anni e con un senso civico più sviluppato del mio) ha cominciato a sibilare “lo doveva portare al conducente, se davvero lo ha trovato per terra”.

Ho fatto finta di niente ma ho cominciato a realizzare cosa stesse succedendo. Ho pregato che il padrone del portafogli ritrovasse i suoi soldi, ma naturalmente i suoi soldi non c’erano.

Tutti i presenti, eccetto i testimoni del mio ingenuo e onesto gesto, hanno cominciato a guardarmi come se fossi un mostro, una piccola e viscida ladruncola vestita da persona per bene.

Nessuno ha fatto accuse dirette ma glielo leggevo in faccia ai bastardi che cosa pensassero di me e del mio gesto. E dove ci stava bene un grazie ho ricevuto tanti silenziosi vaffanculo.

Come di norma succede sugli autobus della mia città, quando qualcosa sconvolge le tranquille vite dei pensionati che fanno avantiindietro dal centro intasando i mezzi pubblici di discorsi sul parente morto, l’artrosi e i vicini rumorosi, naturalmente il discorso -come un’epidemia – si è spostato sui ladri e sui furti e sul mondo che va in malora e non ci si può fidare più di nessuno.

Io ho cominciato a sentire le ascelle inumidirsi copiosamente e la salivazione azzerarsi manco avessi inghiottito un pile da sci: non sapevo assolutamente come comportarmi. Ho abbozzato balbettante qualche discorso con i vicini di viaggio (gli unici che conoscevano i miei nobili intenti), facendo finta di non accorgermi di tutti gli altri che mi guardavano nel modo in cui si osserva un appestato che sale su un treno pieno di bambini in gita.

Le guancie hanno cominciato a bruciare e dentro di me pensavo alla mia mamma, che mi vuole bene e sa che sono brava e buona. Ho cominciato a pensare che è vero, non guadagno un enormità ma per rubare c’è ancora tempo. Ho cominciato a pensare che non mi aveva nemmeno sfiorata l’idea di accaparrarmi soldi altrui e che sarei stata proprio una ladra da 2 lire a restituire il portafoglio dopo averlo svuotato… in tutto questo, io che sono un’insicura, ad un certo punto mi sono perfino trovata a chiedermi se non fosse vero che ero stata io a soffiare il malloppo al vecchio…

Ad un certo punto ho anche beccato una delle odiose zdaure fissarmi quasi volesse spogliarmi e quando le ho ricambiato la pariglia, ha abbassato gli occhi manco fossi la Franzoni su uno skilift a Cogne!!!

Insomma: mi sono vergognata come una ladra e alla fine sono scesa 4 fermate prima della mia!!!! e sospetto che appena andatamene, si sia intessuto un fitto dibattito sulla simpatica ladruncola cicciona che andava a far spese con la pensione del signore…

Morale di questa storia: chi cerca di non dimenticare di vivere in un mondo pieno di persone e di fare il possibile per essere collaborativo, viene infamato dall’altrui diffidenza – forse facevo meglio a lasciarlo per terra quel demoniaco dispensasoldi! – e Chi ruba per anni arricchendosi alle spalle degli altri, diventa pure presidente del consiglio!!!! ( col culo che ho oggi: mi querelano!!!! – ci sarà l’adsl in carcere???).

Immorale di questa storia: a saperlo prima che avrei ricevuto cotanto trattamento, avrei scippato non solo il pensionato ma tutta la congrega zdauresca e perfino l’autista, che almeno me ne andavo a farmi una vacanza e a rilassarmi con il tiro al piattello.

6 commenti
  1. Adele dice:

    Anche un “brutta massa di rincoglioniti” non ci sarebbe stato male, ma tu hai troppa classe…

  2. Anonymous dice:

    il 99% del mondo è stupido ( facendo una stima ottimistica). tu no. non ti curar di loro ma guarda e passa. vai avanti tranquilla a raccoglier portafogli, prima o poi il vecchietto che ti delizierà ringraziandoti a tutta dentiera, lo incontrerai e penserai che ne sarà valsa la pena. e anche se non capiterà, non puoi mica correre il rischio di fartelo sfuggire. da qualche parte, ne sono certissima, esiste.

  3. Max dice:

    Ciao il post è meraviglioso.
    Ti volevo dire che ti ho linkato nel blog Zdaura Ruls e che ho fatto uno scippo pure io.
    Visto che mi piace troppo il racconto, ho copiato il post da me (ovviamente con la tua firma) e ho aggiunto una foto in tema.
    Ciao

  4. Panzallaria dice:

    Grazie mille a Max che cura uno dei blog più geniali e divertenti che conosca per l’onore accordatomi pubblicando il post.
    Che magari diventa anche pubblicità progresso 😉

    Chiedevo all’anonimo di cui sopra: il tuo “non puoi mica fartelo sfuggire” si riferisce al vecchio o al suo portafogli??? perché da questa avventura, vedo le cose tutte sotto una prospettiva diversa…

  5. Broke dice:

    l’anonimo sono io, la tua affezionatissima Broke!! e mi riferivo al delizioso vegliardo, perchè diciamocelo, ce ne sono pochi, ma quando sono carini i vecchietti riescono a essere teneri e cicciosini come pupetti 🙂

    Broke

  6. Anonymous dice:

    Ciao, ho letto la storia della tua butta esperienza su zdaura.splinder.com; sono passato di qui per esprimere la mia solidarietà, hai fatto un gesto gentile e per di più in presenza di testimoni mentre chi ti ha guardato storto è solo un’egoista che probabilmente pensa solo a sè e alla sua paura di vedersi scippato il portafogli, e magari se vede un portafogli per terra tira dritto facendo finta di niente.
    Tante buone cose.
    W.
    http://errenovenove.splinder.com

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