quando macabro e reality si intrecciano…

…nascono i mostri del nostro tempo.

Mi riferisco ai tragici eventi di Parma e alla morte del piccolo Tommaso; non riesco a non piangere pensandoci, non riesco a non provare un terribile brivido lungo la schiena, soprattutto in ragione del fatto che uno dei suoi assassini, figlio del nostro tempo inquietante, ha provato in tutti i modi, dopo che il “malloppo” della sua rapina non poteva più portargli danaro, a spillare soldi dai giornalisti assetati di scoop, con comparsate buoniste e bugiarde in programmi per casalinghe e per interviste su quotidiani gossipari, in attesa di trovar panni sporchi tra i familiari del piccolo.

E così mi interrogo sul potere mediatico della tivu, sulla forza dirompente delle tante stelline che nulla san fare ma che han così sete di un momento di gloria e sui pensieri di questo losco individuo che – ammazzato un bambino – ha avuto per un mese il sangue freddo di batter casa fra i tanti che volevano fare il colpaccio senzazionalistico.

Furbo, forse più furbo di me e di molti che arrancano per mantenere una propria dignità, ha forse intravisto nelle possibili interviste di cui è stato oggetto, un modo per “bucare” lo schermo e scucire qualche euro ( e probabilmente ci sarà anche riuscito…) ai vari Cucuzza e compagnia bella dell’italica televisione.

Ormai ci siamo abituati ai tradimenti consumati in diretta, agli sputtanamenti, alle farse buoniste per ottenere un nome nella costellazione delle star del tubo catodico; ci siamo abituati a credere solo a quel che vediamo in tv, e a credere che il vero sia reality e il reality sia vero.

Anche Alessi – forse guardando uno dei tanti Grandi Fratelli a disposizione sul piccolo schermo – deve aver pensato di poter essere l’ennesimo personaggio che fa gola a “Verissimo” e così se ne è andato accattando interviste e interventi a favor della liberazione di un bambino a cui una sua badilata aveva già tolto la vita.

Perché in Italia ci piace sentir dire che ” la famiglia non si tocca” che i “bambini sono l’anima della mamma e papà” e ci piace vedere l’indagato con l’occhio luccicante chiedere ai rapitori di lasciarlo andare…

ci piace pensare che se lo dice in tivu, allora è vero, allora non esiste bugia, così come quando abbiam visto per la prima volta trombar due sconosciuti dietro un paravento, con le telecamere puntate sulla loro copulazione, ormai preistoria nel mondo reality.

Questa volta nel sistema ci è entrato un assassino, uno di quelli veri, e – come una chiara conferma della decadenza di valori in cui siamo caduti, dell’abisso voyerista, dell’aberrazione berlusconiana (che aimé, malgrado le elezioni imminenti, mi sembra irreversibile) sembra suggerirci ammiccante che nulla è più vero di una sana bugia detta per soldi…

A volte nemmeno Panzallaria riesce a trovare molto da sorridere…

2 commenti
  1. Anonymous dice:

    Posso fare un commento per sdrammatizzare? Ieri notte Rutelli (un minuto di silenzio per il suo cervello) ha affermato che vedere uno che si pone davanti ad un odiens così enorme come con calma e mente così spudoratamente fa venire i brividi.
    Io ho pensato “Cazzo, ancora politica? Ma non stavano parlando del bimbo di Parma…”.
    Ops.
    Iorek

  2. Panzallaria dice:

    mi sa che di minuti di silenzio ne dovremmo fare almeno 2: uno per ciascun suo neurone…

    😉

    la politica è davvero diventata come il cacio sui maccheroni…una spolveratina di qualunquismo e la minestra è pronta 😉

    grazie Iorek!

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