Miracolo pre elettorale

Se vince Berlusconi, non solo toglierà l’ICI dalla prima casa, come ha detto nel colpo di coda finale al face to face di ieri sera con Prodi, ma – si vocifera- che entrerà in una pescheria e moltiplicherà i pesci e i pani (rigorosamente Baguette alla francese);

inoltre a noi trentenni donne (per cui vuol far tanto), oltre a darci un posto in parlamento – trombando gli amici Fini e Casini – ci farà tornar il culo sodo come quando avevamo 16 anni e tette come palloncini, senza nemmeno passarci il numero di telefono del suo chirurgo di fiducia!

Tutti i giovani potranno ingannare il molto tempo libero (dovuto al precariato lavorativo) andando GRATUITAMENTE in palestra e ricevendo un biglietto omaggio per partecipare a Buona Domenica…

Pare che sarà anche tre volte natale e festa tutto l’anno….

Capitan Carlock dice:

4 Aprile 2006 in 08:26

Scusate l’ignoranza e l’ingenuità, ma a me sono rimasti molti dubbi anche sul prode avversario.

Alla rinfusa. Quando B. ha detto che la sinistra vorrebbe equiparare il figlio dell’operaio a quello dell’industriale, perché non gli è stato risposto: certo che li vogliamo equiparare, dal punto di vista delle opportunità che sono loro concesse, mentre tu vuoi dare e hai dato più opportunità a chi già è ricco e importante e meno a chi invece non lo è, a cominciare dal versante basilare dell’istruzione ma eccetera, e le tue concessioni (cinema gratis ai vecchi e così via) sono soltanto operazioni demagogiche e populiste, tipiche delle tirannie.

Poi, tanto questa volta quanto nella precedente, B. l’ha menata (ancora populisticamente) con le grandi opere; e allora perché non gli è stato risposto: le grandi opere, dato il loro costo, dovrebbero attendere che ce le si possa permettere, e inoltre, forse soprattutto, quali grandi opere? Il ponte sullo stretto di Messina, che laggiù non lo vogliono perché deturpa e perché ci sono serissime possibilità che venga giù per motivi tellurici? Il Mose, che tutti i veneziani che ho sentito (ma magari conoscerò solo gente di parte) lo definiscono una aberrazione paesaggistica e ambientale (oltre a costare un botto e ad avere comunque alternative)? Cos’altro?

Ancora, B. dice che il suo governo ha fatto più riforme di tutti gli altri messi assieme. Ma perché non gli è stato detto: sì, può darsi, ma di che tipo? Ossia, tanto per prendere a esempio qualcosa che oggi sembrerebbe andare per la maggiore, purtroppo non solo tra gli intellettuali da stadio o da lega nord: se io domani alla guida di un governo facessi approvare la pena di morte, dovrei andare a vantarmene sostenendo: ve’, che riformone della madonna che ho fatto?!
Per quale motivo, in sostanza, non gli è stato ricordato che molte delle promulgazioni hanno avvantaggiato lui, i suoi familiari e i suoi sgherri? O più in generale, di nuovo, i suoi simili?

Per finire, B. sostiene che a sinistra considerano il profitto immorale e il risparmio da colpire; ma mi sbaglio o è la solita storia, opportunamente mascherata, del siete tutti comunisti che mangiano (o bollono) i bambini? Ma davvero, a sinistra, c’è ancora chi, dal punto di vista politico, la pensa a questo modo? (La domanda non è neanche troppo retorica, in effetti.)

Allora, possibile che Prodi non sia riuscito a rispondergli in maniera diretta, dicendo pane al pane? Aveva forse paura di perdere qualche elettore, sbilanciandosi troppo? Non gli ci vorrebbe, invece, un minimo in più di decisione e, sì, lo dico, di palle?

Ripeto, forse le mie sono considerazioni eccessivamente ingenue.
Ma mi sa che continuerò a fare il pirata (morale, se non altro).

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