Tutti gentili…


tutti gentili con le donne incinta; ora che si comincia a riconoscere un accenno di panza poi, ancora di più.

Abbiamo passato il fine settimana in Toscana dai miei zii: loro abitano in uno splendido paesello vicino a Firenze, immerso nelle colline del Chianti, nel verde di questa splendida regione.
Voglio molto bene ai miei zii, ma non si può dire che siano persone “delicate”, di quelle che ti coccolano ad oltranza. Anzi! sempre pronti a farti notare la pecca, la debolezza ” per il tuo bene” dicono loro…e forse è vero ma a volte mi ha fatto anche un po’ male.

Ebbene, questo week end tutto diverso: la nipote incinta gli ha aperto il cuore (loro non hanno figli e io sono un po’ quella adottiva), mi accudivano, mi coccolano, tenevano da parte i migliori bocconcini per la sottoscritta.

Mi sono pure ammalata pesantemente e loro tutti prodighi con me e con il Frollino. Tra Tino e gli zii mi sentivo io una neonata.
Ho preso la tosse e – visto che purtroppo soffro d’asma – c’ho avuto i miei momenti di anossia totale: loro a prepararmi suffumigi, a spalmarmi unguenti naturali, a scaldarmi il lettuccio per riposare…

Alle volte mi sento davvero in colpa, ho paura di essere troppo al centro dell’attenzione e mi imbarazza, temo che Tino diventi geloso di tutte queste attenzioni e coccole per Panzallaria…

ma alle volte me la godo di brutto.

Qualche tempo fa eravamo in un ristorante con alcuni amici; io ero ancora nella fase “tutto puzza di morto”, tipica dei primi mesi di gravidanza. Ci avevano messo a mangiare vicino agli antipasti (sottaceti e affettati) e io sentivo nel naso l’odore acre dell’aceto e mi sembrava che mi scatenasse un inferno nello stomaco.

Ho timidamente raccontato alla cameriera la mia situazione, chiedendole di spostarci, se non era un problema.

D’improvviso mi sono sentita la reginetta del ristorante: tutti al mio servizio, ecco il tavolo migliore con vista sulle montagne, ecco il posto più riparato, ecco il menu signora, scelga quello che vuole e se quello che vuole non c’è, glielo prepariamo.

Ecco la sua carne, ben cotta. Ecco le verdurine dell’orto alla griglia, ecco la migliore cocacola del mondo!!!
Un po’ come nella pubblicità della vodafone, era “tutto intorno a me”.

Abituata che di solito non mi si incula nessuno: io sono quella che nei locali, di solito, viene superata anche da un nano sordo, zoppo e muto, quando deve ordinare una bibita, la attuale situazione mi lascia alquanto sconcertata a tratti contenta.

Tutti gentili, tutti amorosi.
Tino mi coccola ancora di più di prima (devo dire che non si è mai tirato indietro neanche prima che covassi la sua creatura!), la mamma è comprensiva, la suocera si informa sempre di me, gli amici mi riempiono di attenzione e gli sconosciuti mi trattano come un’essere speciale…

E’ proprio una roba magica quella di mettere al mondo una vita; è proprio la roba più grande del mondo e noi ne percepiamo il fascino, il miracolo…

Frollino potrebbe anche essere uno stronzetto patentato da grande, ma ora è un dono, fa parte del nostro futuro e in quanto tale va preservato.

Oggi poi è stato il massimo. Sono andata a fare il prelievo del sangue – quando sei incinta ci devi andare circa una volta al mese – e quando l’infermiera si è accorta del mio stato, mi ha dato la precedenza, facendomi passare davanti a tutti: nonne, bambini e uomini con il bastone.

Diceva a tutti “fatela passare, la signora ha la precedenza!” e io mi sentivo una raccomandata all’esame all’università, che si sa già che prenderà 30 e lode…

E visto che ad un occhio disattento questa qua può non essere riconosciuta come panza da incintudine, guardavo tutti i vecchierelli in fila e ci dicevo “scusate, ma sono incinta” che sembrava avessi ucciso il gatto di qualcuno…

Quando poi, dopo 15 minuti esatti ero già fuori, con il braccio teso, il cotone sul buchetto a frizionar e la colazione al bar in mente, allora l’ho presa con moooolta più filosofia: in fondo tra 6 mesi non ci saranno più coccole per la sottoscritta, perderò i capelli, le tette mi si affloscieranno e la panza si riempirà di orribili smagliature…e allora, perché imbarazzarsi se il mondo, ora, mi vuole tanto bene???????????????

1 commento
  1. talkingfish dice:

    Brava, fai bene ad approffitarne, perchè dopo sarà un piccolo calvario, costellato di gioie e dolori sino a che il piccolo Frollino non andrà all’asilo (dopo la Società si intrometterà nella sua vita e dovrete cercare di fare il possibile per limitarne i danni).
    Mia zia ha avuto due bambini nel giro di tre anni, e ha avuto la grandiosa idea di lavorare sino a che le è stato possibile, facendo di tutto per non godere di questa marea di attenzioni che l’essere incinta porta – e oggi se ne pente amaramente. Quindi approfittane, che tra meno di nove mesi la pacchia sarà finita. ; )

    Ah, grazie per la splendida mail. : )

I commenti sono chiusi.