Gita scolastica

Con il corso preparto siamo state in gita alla sala parto di uno dei due ospedali della città.
Entrare in quelle stanze dove – presumibilmente – darò alla luce Frollina, mi ha fatto una strana impressione.

Dopo aver appurato che NON c’è posto in stanza per le suocere ma solo per i papà, ho tirato un sospiro di sollievo 😉

L’ostetrica che ci ha accolto sembrava molto simpatica e alla mano. Ho anche riso molto, cosa che non disdegno. Perché se quando sono in un momento difficile come credo capiterà quel dì che si avvicina, posso ridere, bhé le cose mi vanno sempre un po’ meglio.

Le stanze sono singole. Niente travaglio collettivo stile ottocento.
C’è questo macchinino per il tracciato dei movimenti fetali, per vedere che la pupa stia bene e si impegni nell’aiutarti a svolgere il primo grande compito che condividerete.

C’è un letto che ad uopo si trasforma in poltrona, perché ognuna scelga la posizione che preferisce per mettere al mondo il proprio figlio.

Ci sono tutta una serie di ammenicoli per frollina, per accoglierla nel mondo e ripulirla un po’.

Ci hanno assicurato che non avverranno scambi di prole per via di questo braccialetto che ci mettono, ad entrambe, al polso.

Poi abbiamo visto la stanzetta in cui li lavano e li vestono.
Ma mentre l’ostetrica parlava, dalla stanza accanto uscivano urla belluine.
Un travaglio alla grande.
A me si sono strette le chiappe. Sono passata dalla commozione al terrore puro. Non è mica una passeggiata. L’ho sempre saputo, ma questa volta tocca proprio a me.

A un certo punto le urla si sono intensificate. Una collega è venuta a chiamare la nostra ostetrica-guida e la gita si è interrotta – non siamo riuscite a vedere i pupetti! – perché c’era un’emergenza, come in E-R.

Solo che stavolta non c’è G. Clooney. E non sarà presente nemmeno a dicembre.
Peccato.

Fuori dal reparto c’erano cinque zingari in attesa. Una mia collega mammanda sostiene che si mettono lì per “rubare” i figli delle altre donne.
Non l’ha nemmeno sfiorata l’idea che forseforse anche loro fanno figli e partoriscono.

A volte mi chiedo se sia la gravidanza che ci fa diventare tanto paranoiche o se davvero certe persone ci credono a cotante puttanate…

Mah.
Il mondo è bello perché vario e anche avariato.

Comunque domani ho l’ultima ecografia, se Frollina non si volta per bene, dovrò aspettare il giorno x per sapere se era davvero femmina e – se così non fosse – probabilmente uscirà dall’ospedale in completo rosa…

Nel frattempo mi fanno fretta sul lavoro di copy che sto facendo. Entro una settimana devo avere finito la prima bozza.
Io sono stufa. Un po’ stufa.

Perché comincio davvero a fare un bel po’ di fatica e dormirei sempre e basta.
Ma non posso.

4 commenti
  1. Slimmingdown dice:

    Ciao Panzallaria, a me mancano meno di due settimane all’ora X e stranamanete sono ancora calma. (pero’ la settimana prossima arrivera’ mia madre e allora lo so che cambiera’ tutto.)
    La pancia mi e’ scesa e respiro mille volte meglio, ma ho trasferito il letto dentro al bagno, tanto sono sempre li’.
    A presto
    Slim
    Ps adesso ti copio il baby Gaga, che non lo avevo mai visto prima.

  2. La meringa dice:

    Cara Panza, io ebbe la fortuna di fare il corso preparto praticamente da sola con l’ostetrica e mio marito. Mi sembrava di essere diventata una scheggia in apprendimento, con questo corso privato: training autogeno da soli, sala parto tutta per noi, ostetrica sempre sorridente (era agosto..)Poi, siccome ogni parto pare sia storia a sé, mi è toccato il cesareo con l’anestesia generale e mio marito (cui sarebbe piaciuto svenire alla vista del sangue e che si era già psicologicamente preparato, persino l’esame della salmonella – volgarmente cacca – aveva fatto) fuori della porta. Però, e qualche pro c’è stato anche per noi – cazzarola! – visto che era agosto e in piena notte, gli hanno fatto lavare e vestire a lui la bambina e le hanno pure fatto fare la sfilata in corridoio davanti a nonni e zii ed io – da inorridire! – sono stata l’ultima a vederla con la mia entrata trionfale in barella. Epperò non dimenticherò mai quegli occhietti vispi! E alla faccia di quelli che dicono che se non li mettono subito sulla pancia della mamma non prendono più il latte dal seno, lei si è attaccata al seno mezz’ora dopo la nascita e non si è staccata più! Va bè, adesso smetto ché se no mi commuovo. E comunque non pensare troppo….

  3. Chiara dice:

    Beh, se magari sei mooolto fortunata ti fanno vedere ER durante il parto… così nei fumi dell’ossitocina puoi confondere l’ostetrico racchio con il Dr. Ross 😉

    Cmq ricorda che non sempre chi urla di più patisce peggio di chi sta zitta: spesso è un modo per darsi forza e sfogarsi. Anche perché, dolore a parte, il travaglio è una palla pazzesca!
    Bacioni a Frollina
    Chiara

  4. lemoni dice:

    Che ci vuoi fare ogni mondo è paese…e ogni suocera crede di essere una wikipedia opera omnia su ogni argomento esistente al mondo…comunque Francesca giacchè mi sembra di non essere inopportuna ti comincio a dare un pò di drittine:
    – per i capezzoli:con olietto a tuo piacimento (mandorle, rosa o altro) e asciugamanino di quelli lavati senza ammorbidente per cui notevolmente ruvido, quando hai tempo, cominci a massaggiare piano piano e in tondo sull’areola in maniera di cominciare a indurire quella bella pelle rosa (anche se adessp presumo sia color cioccolata!)ed evitare che la suzione crei qualche piccola ferita.Fallo per i prossimi due mesi e non te ne pentirai.
    – per il latte e la sua consistenza.Io ho allattato Micol fino alla tenera età di 22 mesi e mi sono sempre impasticcata per bene: evamilk serve per avere il latte senza provocare colichette multricentrum materna che dovresti già assumenre da alcuni mesi (vero FRA ???) lo prenderai per tutto il periodo dell’allattamento sia per non diventare cieca sia per non spompare il tuo povero corpo (che Tino vuole indietro al più presto tosto e buono!)
    Sempre a disposizione
    Tua Gra
    Virtuale zia di Frollin…..

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