Shopping prenatale


Dopo molto rimandare, finalmente ci siamo decisi ad iniziare con lo shopping pro-Frollina.
Mancano 54 giorni e non avevamo altro che la culla prestatici da una collega di mia mamma!.

Tino era sempre sembrato avverso a questo genere di pomeriggi, così l’ho dovuto convincere con la scusa che poi saremmo andati nella sua pasticceria preferita, dopo gli acquisti…

Inoltre, sarebbe venuta anche mia mamma (che chiameremo Nonna Lù) , che voleva pagare i vestitini…

E poi la NonnaSuocera ci voleva regalare la carrozzina/passeggino/ecc.. , quindi era il caso di fare un sopralluogo.

Siamo stati in un negozio di roba usata e nuova.
Quintali di cose di cui – fino a sabato – mi era completamente sconosciuto l’uso.

Prima di partire, avevo fatto una capa tanta a Tino sui motivi per cui non volevo il treruote/Suv per bambini: di spazio e ideologici.
Sono sempre stata snob al contrario: se ce l’hanno tutti i fiketti di Bologna io NON lo voglio; oltre al fatto che è ingombrante e che se non vai in montagna spesso ti serve veramente a poco e costa il triplo delle altre carrozzine/passeggini.

Io, erroneamente chiamavo sto aggeggio “Trio”. Per via delle tre ruote.
Quando la commessa del negozio ci ha fatto vedere cosa le era appena arrivato nell’usato, ci ha anticipato dicendo che aveva “un bellissimo trio della Chicco, seminuovo a un terzo del suo prezzo di mercato…”

Tino – compagno fidato e che sa che in questo periodo è meglio non contraddirmi – l’ha guardata risoluto dicendo “no, no, no. Noi il trio non lo vogliamo. Niente tecnologie. Non ha qualcosa di classico? tipo quelle carrozzine che si trasformano in passeggini e c’è anche l’ovetto per l’auto?”

“Il trio!” gli ha risposto la commessa. “No guardi, non insista. Vogliamo 4 ruote motrici…” e avanti così fino a quando non si è palesata la nostra ignoranza.
Quando abbiamo capito l’offerta economica a cui eravamo davanti e che quel robo faceva proprio al caso nostro, Tino ha prontamente telefonato alla NonnaSuocera per vedere se riusciva a passare. Essendo lei la “regalatrice” di questo portento della meccanica, ci sembrava carino partecipasse gioiosa all’acquisto.

Anche se sospettavo che l’incontro al vertice nonne+neogenitori all’interno di un negozio per bambini, potesse essere una bomba ad orologeria.

E invece – santa donna – mia suocera stava pulendo casa e ci ha dato carta bianca sull’acquisto.
Tino, gioioso come una Pasqua, ha allora parcheggiato il robo in maniera che tutti sapessero che era già nostro. Dovevate vedere l’occhio spiritato.

In quel momento ho capito che si stava divertendo.
Contemporaneamente mia mamma mi ha trascinato per vestitini. Era entrata in trans agonistica. Io desideravo solo prendere qualcosa per il corredino da ospedale, lei sembrava dentro a Pretty Woman, si sarebbe comprata di tutto.

In effetti, il negozio dove eravamo aveva prezzi concorrenziali, per via della gran quantità di roba usata e ti veniva proprio voglia di prendere varie cose.
“Guarda, guarda, pensa come starebbe bene Frollina con questo, per Natale!”
“e la cuffietta di lana? in fondo nasce a dicembre…” “senti, non puoi stare senza questo body, dai retta alla mamma, che ne ha cresciuti due di figli..”

Era una donna felice. Quasi più di me che ero prevalentemente commossa a pensare che dentro a quella roba ci staranno i piedini di mia figlia. Tino intanto si era dato alla meccanica: Marsupi supertecnici, sdraietto da casa, cuscini da allattamento…leggeva le specifiche, si informava sulle prestazioni e faceva girare le rotelline del cervello di UomoAttrezzo che aveva preso il sopravvento.

Io tentavo di sedare mia mamma, lista “corredino ospedale” alla mano, ma non c’era verso.
Ad un certo punto ha tirato fuori anche un’orrida fascia di pizzo che avrebbe dovuto circondare la testolina di Frolly per natale e lì sono stata risoluta come non mai con mia mamma…

“No, la sorpresina dell’ovino kinder no! Frolly non se la metterà mai quella roba…”

” ma non vuoi che sia bellina per natale?”

“mica è un centro tavola eh?? poi, se ritardo un po’, c’è caso che frolly a natale abbia si e no una settimana, dopo nove mesi nel mio ventre caldo, ti pare di doverla sottoporre a cotanta tortura?”.

Insomma, alla fine abbiamo svaligiato il negozio.
Mia mamma – con lo sguardo preoccupato – mi ha chiesto di prometterle che avrei lavato tutta la roba acquistata…come se io non stessi per mettere al mondo una creatura che non penso ste robe, ma avessi acquistato la barbie nuova….

Tino intanto se n’è partito con tutta la meccanica acquistata e ha cominciato a provare il Trio su ogni manto stradale: asfalto, pavimento liscio, salita, discesa e curve. Sembrava un bimbo con la macchinina nuova. Alla fine ha sancito che “funziona meglio della mia vespa. Guarda Panzallaria che ripresa! e che freni!!!!”.

E – dopo circa mezz’ora in cui abbiamo tentato di chiuderlo – finalmente, in tre, abbiamo scoperto i segreti della moto di frolly.

Tino aveva lo sguardo spiritato, non ci volevo credere che si fosse tanto divertito. Deve essere soprattutto perché noi non abbiamo sborsato quasi un soldo che è stato molto bello…

Per chiudere la giornata di shopping, siamo passati dai Suoceri a far vedere gli acquisti, soprattutto per il loro regalo.

Io ho inaugurato una nuova tattica con la malefica Suocera. Ora ho deciso che non mi arrabbio più ma che le darò dei fermi di basalto, ogni volta che esagera, con il sorriso sulle labbra.
Un po’ come ad un cagnolino che gli devi insegnare tutto.

E quando se n’è uscita con “che bella esperienza sarà per me EDUCARE una bimba femmina, dopo aver educato un maschio…sto già leggendo perché sono proprio due cose diverse” con la mia faccia di tolla da competizione, le ho risposto:
“Bhé, considera che tu sei la NONNA, e di solito le nonne non EDUCANO, al massimo viziano ogni tanto…pensa che fortuna: il lavoro grosso lo facciamo noi e tu, quando la vedi, le puoi fare solo un po’ di coccole…” che l’ha stroncata sul nascere!.

E così via.
Basta lamentante e rancori. Non ne ho mica voglia. Tanto faremo comunque come diciamo noi e loro si dovranno adeguare.
E poi, in fondo, è nel gioco delle parti; bisogna solo essere chiari fin da subito.

E – tranquilli – che Panzallaria comincia ad avere chiare le idee in fatto di primaria educazione…
Ho/abbiamo ancora un sacco di strada da fare, a volte mi piglia il panico perché mi sembra di non sapere le cose basic, ma poi mi accorgo che tutto si può imparare e che questa esperienza è una vera, bellissima, sfida che voglio affrontare con il massimo della serenità possibile.

E ormai, con il nostro trio supersnodabile (usato ma tenuto bene) e che affronta ogni percorso della strada: ma chi ci ferma???????????

8 commenti
  1. La Meringa dice:

    Ah, ma che carini, col Trio!
    Certo che se era la suocera a pagare potevi fartelo comprare nuovo! E poi, mi stupisco di te, cara. Con tutto quello che si sa del PVC nocivo utilizzato dalla Chicco, come minimo avresti dovuto boicottarla!!!

  2. Panzallaria dice:

    oddio!!! non ne sapevo nulla. ecco che mi metti il primo MACRO senso di colpa per frolly…

    mi informerò e vedremo come fare.
    e dire che a me sembrava una marca così seria…

    ;-(

  3. slimmingdown dice:

    Ciao Panzallaria!
    Io non so niente del pvc , ma il passeggino trio l’ho comprato anch’io. Vabbe’qui da me e’ mezza campagna con terreni scoscesi etc etc, e ce l’hanno tutti, fighetti o no ,per motivi pratici. E non mi sembra che costi piu’ degli altri, anzi il mio e’un modello vecchio ed anche molto economico.Ma capisco anche che in citta’ non sia poi cosi’ pratico.
    Per la suocera, stai tranquilla, la figlia e’ la vostra e ve la crescete voi.
    Un Bacio e buon divertimento nel lavare i vestitini.
    Slim

  4. slimmingdown dice:

    Tu scrivevi di la’ ed io di qua, che feeling!
    Ti volevo ringraziare per il commento che hai lasciato da me,sei un tesoro, ci credo che la squatter non se ne va da casa tua 😛
    Oggi comunque moralmente sto’ molto meglio, anzi a dispetto di ieri sono molto serena.
    Ps : Attenta ai gatti; la mia whitey e’ ossessionata dal passeggino, vuole dormirci dentro a tutti i costi e ho dovuto comprare una specie di zanzariera per bloccarle l’accesso. Me lo riempe di peli, mica per altro.

    baci sparsi
    Slim

  5. Anonymous dice:

    Bhè, ci sta tutta:

    Quel gran genio del tuo tino
    lui saprebbe cosa fare,
    lui saprebbe come aggiustare
    come uomo attrezzo fa miracoli.
    Ti regolerebbe il minimo
    alzandolo un po’
    e non picchieresti in testa
    così forte no
    e potresti ripartire
    certamente non volare
    ma viaggiare.
    Sì viaggiare
    evitando le buche più dure,
    senza per questo cadere nelle tue paure
    gentilmente senza fumo con amore
    dolcemente viaggiare
    rallentare per poi accelerare
    con un ritmo fluente di vita nel cuore
    gentilmente senza strappi al motore.

  6. Chiara dice:

    Bravi! Quando si può, è sempre meglio risparmiare (al limite alla suocera si può far comprare qualcosa in più, se le sembra di non aver dato un contributo sufficiente). Io infatti ho pochissimo di Amelia, e quel poco l’ho già prestato alle mie amiche gravide.
    Sono stata colta dalla febbre dello shopping più per questo autunno/inverno: man mano che la bimba cresce credevo che i contributi calassero e invece… ho un armadio pieno di roba solo per Amelia!
    Bacione
    Chiara

  7. Panzallaria dice:

    Carissimi/e,
    grazie del sostegno continuo…

    e complimenti al riadattamento Battisti del buon anonimo: davvero carino!!!

  8. a.giuliani dice:

    Ciao.
    “Certo che se era la suocera a pagare potevi fartelo comprare nuovo!”

    Per me è questione di stile di vita. Un passeggino, un lettino, un box o qualcos’altro vengono dismessi praticamente nuovi. Perche’ spendere un’esagerazione quando il mercato offre qualcosa di seconda mano, alla metà del prezzo del nuovo? Gestisco un network specifico di questo tipo, ho due figlie, e vi posso assicurare che non compro praticamente piu’ nulla di nuovo: mi pare di buttare i soldi dalla finestra.
    Se vi va venitemi a trovare su http://usato.mercatino.it

    Ciao

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