Pezze al culo

Ci siamo dimenticati di pagare una bolletta dell’enel. Ci è arrivato l’avviso 20 giorni fa. Abbiamo continuato a dimenticarci di pagare.
Sarà la stanchezza autunnale, sarà l’imminente arrivo di Frollina che ci rende un po’ agitati, sarà che siamo proprio dei pirla.

Il giorno della festa, nel pomeriggio, dovevo fare le ultime pulizie. Era il 31 ottobre. Ho acceso l’aspirapolvere: è saltata la luce.

Non avevo molta roba accesa ma non ho subito pensato che fosse la bolletta inpagata. Ho riavviato la corrente e la centralina dava un messaggio vieppiù inquietante, tipo “blocco obbligato dell’erogazione”.

Come fossimo in tempo di guerra.

Ho riacceso l’aspirapolvere e spento qualche luce. Dopo qualche minuto è di nuovo morto tutto.

A quel punto ho capito – da vera astuta quale sono – e mi è venuta in mente la bolletta.
Abbiamo subito pagato con il conto on line.
E Tino ha fatto un fax e una telefonata.

Ma le cose non sono cambiate nei giorni seguenti. Anzi, ogni giorno la corrente era sempre meno.
Il fax doveva essere contabilizzato entro 24 ore, per ristabilirci il normale flusso di corrente. E invece nulla. E al call center nessuna risposta.
Durante la festa – in vero clima Halloween – avevamo riempito la casa di candele e quando qualcuno chiedeva spiegazioni, per non ammettere le nostre belle pezze al culo, dicevamo che “l’enel sta facendo dei lavori”.

Come i veri poveretti che si giocano tutto sui cavalli e poi tornano dalla moglie e le dicono che i marziani gli hanno rubato il portafogli!

Sono passati i giorni. I panni sporchi nel cestone della biancheria non ci stanno più: devo fare una lavatrice, ma a noi con le pezze al culo non lo consentono!

Domenica mattina volevamo farci la colazione buona, con il tostapane: rien a faire…saltata la luce!.
Mi hanno regalato dei bellissimi cd musicali che vorrei ascoltare.
Ma le pezze al culo non consentono nemmeno quello.

Ho lavato a mano qualche mutanda (che con la mia panza non è che mi posso permettere il tanga sgambato da sbarbina e di pulito mi era rimasto solo quello!) e gli unici pantaloni che mi vanno ancora: una gran fatica. Mi sentivo la lavanderina che va al fiume. Perché con la panza star piegata sulla vasca da bagno è durissima…

Abbiamo organizzato una serata film con alcuni amici. O il film o la luce elettrica.
Insomma: qui passano i giorni, il nostro bonifico sembra non arrivare, del nostro fax – pare – nessuna traccia e la situazione sta prendendo toni assolutamente ridicoli.

Oggi Tino ha rifatto un fax. Aspetto 24 ore poi mi vado a comprare un lumino ad olio e porto tutti i panni sporchi da mia suocera…che servirà ben a qualcosa!!!!

11 commenti
  1. adelina dice:

    …mi sa che con le pezze al culo ci sta l’enel…ma cos’è sta storia che abbassano il flusso di corrente? ma sono diventati maniaci psicopaticiche gli viene in mente di torturare la gente con una si lenta agonia?
    ma non farebbero meglio a mettere il primo call center utile e farci chiamare dalle signorine per un sollecito. Zitti zitti e subdoli.
    ODIOSI

  2. Panzallaria dice:

    ..e infatti ho aggiornato i link dei blog amici, anzi mi scuso di non averlo fatto prima…

    solo che non ho mai tempo.

    ma ora alcuni di voi che seguo e mi seguono sono stati inseriti…ne mancano ancora, ma prima o poi ce la farò!!!

  3. ABS dice:

    Uff, è successo anche a me. 🙁 Ci sono poche cose più noiose che dover scendere ogni volta un po’ di rampe di scale in mutande ad azionare il contatore, solo perché ti era venuta fame e avevi acceso sbadatamente il tostapane.

  4. lucilla dice:

    dai 18 ai 25 anni questa cosa mi è successa, puntualmente, almeno una volta all’anno. Avevo creato una rete di solidarietà per cui mangiavo a casa di uno, lavavo i panni a casa di un altro…e poi quando tornava la corrente facevo una festa.

  5. Panzallaria dice:

    grande Lucilla!
    allora mi devo sentire molto ggiovane????

    un giorno racconterò anche io le mie avventure di squatter dai 18 ai 27, quando non avevo soldi per fare benzina e la mia mitica auto aveva l’indicatore della riserva rotto…

    ho conosciuto un sacco di personaggi notturni affascinanti con cui bere un bicchierino, dopo essere andata a piedi, alle 3 del mattino, con la tanica a fare benzina…
    😉

  6. Chiara dice:

    Noi, onde evitare situazioni di questo genere, abbiamo l’addebito direttamente in conto. E sai quante volte la bolletta del metano è finita dietro il mobile o dentro una scatola, perché ci giocavano le gatte?
    Però siamo ugualmente con le pezze al culo, perché è morta la scheda riscaldamento della caldaia (per fortuna l’acqua calda va).
    Grrrrrrr

  7. louboutin schuhe dice:

    Pezze al culo » Panzallaria – blog di panza | Panzallaria – blog di panza – personal storytelling

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