Il libro delle cose strane e meravigliose

Ultimamente leggere il quotidiano mi fa lo stesso effetto di stupefazione assoluta di quando, da bambina con le mie amichette, leggevamo il “libro delle cose strane e meravigliose” in cui si raccontavano cose al limite del normale.

Oggi – mentre mi bevevo il capuccino al bar – con il giornale scroccato sotto mano, ho pensato che è proprio un mondo strano quello in cui un papa-razzi si lamenta per un po’ di (sana e vitale) satira nei suoi confronti – lui che con le sue affermazioni ha provocato la morte di almeno 3 missionari per opera di fondamentalisti islamici – e intanto:

1) un ragazzino down viene picchiato e vilipendiato in una scuola pubblica e se ne crea un filmato talmente succulento che risulta tra i più cliccati in rete;

2) una supplente viene trovata in atteggiamenti “alla Pierino” con 5 studenti di scuola media;

3) una dodicenne – a sua volta – viene violentata da 3 coetanei che riprendono tutto con il loro videofonino;

Insomma: butta malissimo per la prode gioventù italiana; butta malissimo per lo stato della scuola e del buon senso…

Tra tutte queste storie – papa indignato compreso – credo che quella che trovo più affascinante (per meglio dire, la meno peggio) è di certo quella della prof – mia coetanea – che fa “un’intervista orale” al quindicenne e che – colta in flagrante – si difende dicendo che lei crede molto nel “dialogo” con gli alunni.

Tutto da dimostrare naturalmente, perché la professoressa in questione nega l’accaduto e anzi sostiene di essere stata presa con la violenza, ma di certo si tratta di una situazione veramente ai limiti dell’assurdo, tra la novella bocacciesca e il filmino hardsoft all’italiana, con qualche cosciona anni ’70…

Forse Papa-razzi dovrebbe guardare al degrado morale delle sue pecorelle e non pontificare sulla libertà di espressione. E se magari partisse dal considerare tutti quei pretini che se la fanno coi ragazzini e spesso vengono pure coperti omertosamente dai loro superiori, bhé, sicuramente acquisterebbe dei punti.

I fedeli non li fa perdere la Litizzetto, ma l’a-moralità diffusa della chiesa e questi screzi da salotto-bene che non si confanno molto con la nostra deprimente Italia, con un mondo in guerra e con le religioni che non sanno più dialogare.

E forse, se lasciasse in pace la satira e si concentrasse sui satiri, anche noi non cattolici che viviamo in uno stato non cattolico, proveremmo per lui un briciolo di simpatia in più…

5 commenti
  1. Squallidus Junior dice:

    2) che razza di fortuna, le mie prof erano e forse sono delle racchione da antologia: quella di italiano ha i baffi, l’alitosi e il culo gigante; quella di filosofia sembra un barbapapà; quella di inglese è alta un metro e un peto e ha una tetta in francia e una in spagna; quella di mate è calvo.
    L’unica passabile era psicolabile e ha avuto la faccia devastata da un incendio (ma magari la pelle ustionata diventa più liscia, per sfregarcelo).

  2. Anonymous dice:

    lucida analisi della psicopatologia dell’umanità moderna.
    oggi ti ho scoperto e mi hai già fatto riflettere. penso che ti seguirò ancora

  3. Lorenzo Guerra dice:

    Ottimo questo post. Ma le paperelle dove sono finite? Come mai non commentano qualcosa di serio? “non mi riguarda”?

  4. Anonymous dice:

    Tu pensa che mentre ero incinta io mi sono “beccata” il passaggio da card-razzi a papa-razzi… ed ero pure a casa malata, che culo eh?
    Anch’io una volta solevo incazzarmi con la religione (tutte, ché se fossimo tutti atei il mondo avrebbe meno motivi per litigare), ora attendo serenamente l’inquisizione e il rogo 😉
    Bacione
    Chiara

  5. adelina dice:

    oggi sei il mio poeta, quello che quando lo leggi pensi che lui ha detto quello che tu avresti voluto dire….solo che meglio, molto meglio!
    hai pensato di darti al giornalismo?

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