Ultimo giorno di scuola

Ieri sera c’è stata l’ultima lezione del mio corso preparto. L’ostetrica mangiavverbi era in superspolvero, inguainata in un paio di stivali da cavallerizza, esaltava tutto il suo metroetrenta di altezza.

Come al solito si è profusa in fuffa condita da aggettivi e verbi e sostantivi in ordine sparso e ha gesticolato in grande splendore.

Come al solito ha iniziato con una frase ormai storica “oggi cosa facciamo? di cosa parliamo?” come se anche lei facesse parte del pubblico e non avesse nessun ruolo organizzativo.

Naturalmente questo ha lasciato spazio alle gag di gruppo, ormai imprescindibili da questi mercoledì.

Perché alla fine le mie compagne di corso e rispettivi compagni/mariti si sono rivelati tutti delle persone molto simpatiche e ogni puntata di questo corso si è presto trasformata in una collettiva terapia di risate.
Tino non è potuto esserci nemmeno ieri, così io sono diventata per tutti la “ragazza madre” perché in effetti non è che lui si sia visto spesso.

Ma va bene così, preferisco che accumuli crediti al lavoro e tempo da passare con Frollina.
Alcune lezioni – soprattutto in assenza dei maschietti – sono diventate vere e proprie sedute pulp, in cui nell’ordine si è discusso allegramente di: emorroidi, perdite vaginali e frigidità sessuale da gravida.

Per quanto riguarda soprattutto quest’ultimo argomento, devo dire che c’ho fatto la figura da Ilona Staller, perché la maggior parte delle mie colleghe gravide non pratica per paura di fare male al feto e invece Tino ed io troviamo che un po’ di sueggiù alla frollina le faccia proprio bene e che se sta bene la sua mamma lei forse è anche più contenta.

Ma torniamo a ieri. La mangiavverbi ci ha fatto compilare una specie di orologio giornaliero delle attività del bimbo e nostre ad una settimana dal parto, per immaginare una giornata tipo.
E’ venuto fuori che la maggioranza di noi vorrebbe un figlio-gatto, che mangia a comando e dorme per almeno 18 ore al giorno.
Naturalmente tutti sappiamo che non sarà così ma la mangiavverbi si è preoccupata molto del nostro franco ottimismo e per farci tornare coi piedi per terra, ci ha letto una lettera di una fantomatica madre di 5 settimane in cui si descrive una situazione dell’orrore.
Una donna spettinata (che non ha il tempo di togliersi le caccole mattutine dagli occhi) che gira per casa con le tette al vento e che perdono latte e che se le scoppia l’ascella deve tenersela puzzona perché non riesce nemmeno a lavarsi…

questa fantomatica mammapuzzola passa le sue giornate a piangere con il figlio.
E te credo! anche io se mi guardassi allo specchio con le caccole agli occhi, le tette che perdono e l’ascella pezzata su un corpo ancora floscio di parto, credo che passerei le giornate a piangere.

anche se forse, piangerebbe più tino.

La mangiavverbi, in questi mesi, ha voluto onestamente prepararci al parto, raccontandoci tutti i contro della gravidanza e della riproduzione, che tanto i pro li possiamo trovare per nostro conto.

Dopo questo fantastico quadretto – i mariti erano già tutti verdi e avevano pure prenotato un biglietto per le canarie – siamo passati al lato erotico della serata: quando riprendere ad avere rapporti sessuali dopo il parto.

Qui devo dire che ho rischiato veramente di farmela addosso dalle risate.
La mangiavverbi ha spiegato che a causa di tutte le robe che accadono ai nostri santi uterini (e che non vado a narrare per rispetto delle vostre sensibilità), non si tromba almeno almeno per 4o giorni, che poi noi donne siamo anche un po’ frigide in quel periodo…

Il buon M., marito di F., uomo di sani principi che nel corso dei mesi ci ha deliziato con alcune perle di saggezza mascolina del tipo: “io non lo cambio, la cacca puzza!” oppure ” ma i primi mesi la mamma ha un sacco di tempo perché il bambino dorme sempre, può invitare amici e fare molte cose” , mentre tutti gli altri padri accarezzavano empatici la propria compagna, se ne è uscito con un’affermazione veteromaschilista di rara intensità:

” allora mi tocchera fare sesso con un CADAVERE!”.

La serietà del suo volto teso e contratto nell’istinto maschio della fuga, e la spontaneità di cosiffatta uscita, hanno gettato l’aula in grasse e grasse risate che due ore sono passate in un soffio.

E così la mangiavverbi, che dall’inizio della lezione, non vedeva l’ora di fare una “drammatizzazione”, usando alcuni di noi come attori che impersonassero i diversi ruoli familiari, si è ritrovata con un’aula indisciplinata e incontrollabile…

E quando le ore sono finite, ci è rimasta molto male, che deve avere velleità felliniane e noi gliele abbiamo castrate così.
Mi aveva già chiesto – non riesco PROPRIO a capire il perché! – di impersonare la suocera per il gaudio degli astanti…

E per fortuna mancava Mich., la ragazza di fronte alla quale ho fatto la mia ultima panzallariata.
Quando siamo state a visitare la sala parto di un ospedale di città, lei era con una signora che mi pensavo sua madre e io non ho fatto altro che far battute del tipo “in sala travaglio è inibita l’entrata delle suocere vero? ma possiamo mettere un cartello – cani e suocere stanno fuori al guinzaglio -??” e stupidità di questo genere.

Mich. non era venuta con la mamma ma con la sicula matre del marito…e anche se le altre compagne mi davan di gomito io continuavo per la mia suicida strada, che dopo – per una settimana – c’ho avuto paura di morte bianca per vendetta suoceresca!.

Insomma, niente drammatizzazione, ma tanto si è riso comunque. E si è finito a pizza.
Che quando, in 12 donne panzute ( e tutte quasi a termine!) ci siamo presentate a ristorante con i nostri uomini, il resto degli astanti ci guardava con l’occhio sgranato, come se fossimo scese da Marte, inseminate da un’orda di alieni allupati…

Mi mancheranno queste serate a tarallucci e vino, anche se a dir la verità, sulle poppate mica ho imparato così tanto….

4 commenti
  1. adelina dice:

    NO! la suocera a scuola di parto e poi ad affiancare il letto del travaglio, proprio no!!!Ke poi le mie amiche m i raccontano che lì si è senza ritegno e si impreca contro tutti!
    Meglio, molto meglio il cane!

  2. ABS dice:

    Ahahah, bellissima la scena finale, sembra di vederli gli astanti, tutti terrorizzati dall’eventualità di veder qualche piccolo marziano nascere “in diretta” e appropriarsi delle loro pizze! 😀

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