I miei segreti


Per ottemperare ai miei doveri di blogger, mi sottopongo – io odio le catene! – al giochino per cui sono stata nominata già due volte e scrivo 5 cose che non ho mai detto di me su Panzallaria.

Preparatevi perché aprirò il mio cuore come una noce di cocco.

  1. al primo posto metto l’hard: ho perso la verginità all’età di 9 anni….Ora penserete che sono una gran zoccola, che non sono un esempio positivo per la frollina e così via. Prima ascoltate come è andata. Viaggiavo con la mia bicicletta Camilla lunga la scorciatoia sterrata che conduceva a casa mia; ad un certo punto la ruota ha trovato un sasso, Camilla si impuntata e il sellino mi ha fatto un bel servizietto…quando sono tornata a casa e ho trovato una macchia di sangue nelle mutandine, dopo il dolore provato, ho pensato si trattasse delle prime mestruazioni. Ma non era così. Il sellino aveva colto il fiore della mia illibatezza…Non è stato molto romantico.
  2. per rimanere sull’hard, vi svelo che ho dato il primo bacio ad una donna, all’età di nove anni. Si tratta della mia amica Manolita (che saluto perché mi legge). Eravamo in colonia, tutti parlavano del limonare come di una cosa meravigliosa e – visto che ormai non ero più vergine – ho voluto provare. Una mattina le ho chiesto di tirare fuori la lingua e ci ho tirato sopra una bella e sonora leccata…Lei si è successivamente lavata per mezz’ora la sua con il sapone. Tutt’ora mi rinfaccia di averle rubato il momento magico della limonata…
  3. passiamo al momento “retroscena”: ho conosciuto Tino la prima volta che avevo 16 anni. Lui era il compagno di classe del mio primo fidanzatino (grande amore per anni). Mi inibiva perché era più grande (ebbene si, il secchione non sempre lo è stato e fu bocciato in prima superiore) e perché portava sempre un cappotto che lo rendeva molto serio. Tutt’ora conserva quel cappotto. Non è stato amore a prima vista. Ci siamo incontrati di nuovo quasi 10 anni dopo all’università e allora lui stava insieme ad una mia amica. Poi si sono lasciati e due anni dopo ci siamo innamorati. Questa storia non fa tanto “Harry ti presento Sally”? Io però non assomiglio alla Meg…
  4. Momento confessione estrema: sono una piangolona. Almeno una volta alla settimana piango. Per qualunque cosa, a volte anche per le pubblicità progresso. Ho bisogno di erogare un quorum settimanale di lacrime per stare bene. Mi rimette in equilibrio con il mondo.
  5. Recente ignoranza: quando stavo partorendo la frollina, che non è stata una passeggiata ma questo ve l’ho già raccontato, dopo quasi 30 ore di travaglio, finalmente è arrivato il momento della spinta. Visto che quando al corso preparto ci spiegavano come andava io stavo poco attenta per sparare minchiate con le altre, dopo la prima spinta, che mi sembrava di averci messo tutta la mia forza, ho guardato le ostetriche con la faccia seria e ho chiesto loro”è uscita? abbiamo finito?”. Non mi ha turbato nemmeno il fatto che non si sentissero vagiti o che – reealmente – non avessi avvertito nulla uscire da me….Non vi dico come mi hanno guardato le ostetriche e Tino…

Bene. Ho confessato i miei peccati e i segreti più reconditi. Spero che le due carogne che mi hanno nominata siano contente 😉 …non aspettatevi che continui la catena nominando altri.
Infatti a questo proposito ho un’altra confessione da fare: io odio le catene e mi piace un casino spezzarle anche se in cambio mi si prospettano anni di sfiga, che mi cadano le tette, che non si trombi più e che si indemoni il gatto…

6 commenti
  1. Buonapasqua dice:

    Panzallaria,sei veramente un mito!!!
    E come puoi vedere, finalmente, dopo tanto tempo che volevo farlo, ce l’ho fatta anch’io a lasciarti un commento…a dire la verità non ce l’ho fatta al primo tentativo: la tua cara Buonapasqua riesce a incasinarsi anche sulle cose più semplici!

  2. Anonymous dice:

    Ehm… i miracoli di Mignolo funzionano solo se la miracolata è d’accordo. Però siamo diventati bravissimi a rilassare Amelia, quindi se vuoi fare una prova…
    Bacioni
    Chiara

  3. Sara dice:

    Anch’io qualche volta ho pianto per la pubblicità progresso! (i bimbi e le pubblicità “familiari” poi mi uccidono!). Mi sono fatta un sacco di risate perchè almeno non sono solo io! Non ho mai capito perchè piangere per alcuni sia solo tristezza… è una cosa necessaria per liberare certe tensioni e certi pensieri… Certe volte impazzisco perchè sento le lacrime là che non vogliono uscire. Poi un giorno escono tutte quante assieme. E torna l’equilibrio.
    Bellissimi i segreti che c’hai rivelato.
    Ciao e buona giornata!
    Sara

  4. La Meringa dice:

    Veramente…ehm, mi permetto…ma che tu fossi un po’ piagnolona s’era capito….mi pare ‘o segreto di pulcinella!!!! 😉

  5. Panzallaria dice:

    e proprio perché Pulcinella non ne avesse a male, ho messo i suoi segreti…;-)

    comunque mi meraviglio che nessuno faccia commenti sul mio pomeriggio hard con la bicicletta o sul petting con la mia amica…

    una sola di queste due cose sarebbe bastata a trasformarmi in una serial killer e invece sono normale…

    o forse no e non fate commenti perché vi sembra che tutto rientri nel personaggio??!!??

    😉

    Sara, se vuoi qualche volta possiamo piangere insieme…non ho mai provato a farlo in collettività ma deve essere bello liberatorio…

    BuonaPasqua che piacere!!!!!!!!!
    finalmente anche tu risucchiata dal magico mondo del virtuale…
    😉

  6. ABS dice:

    E io che pensavo che le storie di verginità perse accidentalmente tramite sellini, racchette da tennis, mazze da baseball e quant’altro appartenessero alle leggende metropolitane o a giornaletti tipo Lando, Corna Vissute, ecc. 😀

    A parte gli scherzi, non dev’essere stato bellissimo… comunque sì, “rientrano un po’ nel personaggio” direi.

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