Lettera aperta

Avevano sabotato il blog…ma ce l’abbiamo fatta!
Anche perché mi è arrivata una lettera con richiesta di pubblicazione che faccio seguire.
Sono un po’ emozionata che la Signora che scrive abbia scelto proprio Panzallaria…

Egregio Direttore di questo eminentissimo blog,
vinco la riservatezza che mi contraddistingue e metto in piazza i fatti miei.

Io che son timida, mio malgrado, ho dovuto esercitare il ruolo di firs lady, con tutto ciò che comporta – nel bene e nel male.

Mio marito è un uomo pubblico, con incarichi importanti e senza cui il mondo sarebbe ben diverso.

Io – da dietro le quinte – ho sempre cercato di assecondarne desideri, di appoggiarne la carriera e di aiutarne la scalata alla nostra società che ha tanto bisogno di figure di rettitudine, quale lui rappresenta.

Scrivo a Lei, egregio Direttore di questo blog, per il ruolo che riveste la sua testata: luogo di confronto e spazio aperto al dialogo per ciccioni, donne panzute, sfigati di ogni genere e plebaglia sinistrorsa e non.

Scrivo a Lei perché se mio marito non mi fa scuse nel privato, è giusto che venga infamato pubblicamente, visto che sempre ha voluto rivestire il ruolo di esempio: per me, per i suoi nipotini, per la cittadinanza tutta.

Ma veniamo ai fatti.
Intanto non mi sta bene che Lui abbia avuto il coraggio di partecipare ad una manifestazione così dichiaratamente avversa alla nostra parte politica come i Telegatti.

Si fosse trattato di Teletopi, allora forse avrei chiuso un occhio, ma avermi reso pubblica infamia in quel loco di perdizione, mi rende biliosa e rancorosa come non sono mai stata in tanti anni; nemmeno quando il chirurgo sbagliò a siliconarmi le orecchie che sembravo Dumbo…

e Dumbo mi chiese perfino i danni!.

Succede che ai Telegatti mio marito ha incontrato una vecchia conoscenza, la signora Clarabella, la quale si è presentata in succinte vesti che poco si addicono a donne di buone maniere e che la tal Clarabella abbia sfoderato uno dei suoi sorrisi da spilungona che fan tanto sentire mio marito il nanetto di fronte a Biancaneve e che lui abbia perso il lume della ragione.

Mio marito se ne è allora uscito con una frase che non oso ripetere perché i nipotini e i figli della cittadinanza tutta non ne rimangano turbati, ma che scrivo su questo esimio blog – che tanto non se lo incula nessuno! – in modo che si sappia il perché della mia bile muliebre.

“Hai delle gambe così lunghe che mia moglie ci potrebbe passare sotto!” “Ah se non fossi la metà di te…” se ne è uscito mio marito.

Vi rendete conto? Che esempio può rappresentare per Tip e Tap, che – grazie alla programmazione televisiva quotidiana del nostro paese – hanno gran stima di tutte le tope che passano sullo schermo anche se sono vestite??? Oddio, è vero, le preferiscono nude, ma come si dice: una topa è sempre una topa e Tip e Tap lo sanno e ne hanno rispetto.

Che esempio può essere per la cittadinanza tutta che lo percepisce come l’eroe del nostro caro e sereno mondo? Sempre pronto a dare una mano al commissario per risolvere i piccoli, grandi problemi di una città che cresce, in cui proprio grazie a mio marito, il tasso di criminalità è sceso al 10% in un anno solo?

Egregio direttore, dopo tanti anni ho deciso di sputare il rospo. Di rendere pubbliche le mie perplessità. Perché un lungo rapporto coniugale, basato su salde basi si merita di essere cementato con il beneplacito dei lettori.

Merita un suo personale Stranamore, un’epifania degna di un Re e di una Regina quali noi siamo.
Perché solo attraverso la catarsi collettiva e se lui si inchinerà alle di me ginocchia, io potrò tornare a provare stima per quel nanetto malefico, tanto simpatico e giocherellone, ma un zinzino presuntuoso e supponente.

E solo attraverso la catarsi collettiva, potrò di nuovo guardare in faccia Tip e Tap e i bambini tutti, certa che non mi percepiranno come una babbiona first lady ma avranno di me la stima che merito!.

Perché solo ciò che viene pubblicato è vero.

Firmato

Minnie

4 commenti
  1. panzallaria dice:

    devo essermi davvero arrugginita se non riesco nemmeno più a comunicare l’ironia…

    Caro anonimo, non so se ti è capitato di leggere la lettera della veronica a silvio.

    A me mi ha fatto pensare a tutte le first lady della storia, al loro ruolo politico e alla strategia americana del “laviamo i panni sporchi” che fa tanto uomo del popolo, che fa tanto “anche i ricchi piangono” e ingenera simpatia verso un personaggio che sta tramontando e ha bisogno di spazio – anche solo per essere sputtanato dai suoi familiari…

    e – a mio avviso – pur trovando la di lei lettera ben scritta, penso che la dignità femminile propria non possa essere tanto svenduta e sbandierata sulla pubblica piazza…

    giusto un modo alternativo per esprimere il mio personale sconcerto e senso del ridicolo…

  2. Anonymous dice:

    panzy hai ragione,l’anonimo non ha colto il tuo spirito ironico, che sa esser davvero sagace!
    non concordo con minnie solo per una cosa..non è vero che questo blog non se lo caga nessuno,ti seguo silenziosamente da quando la frollina era ancora comodamente installata dentro te ma quasi pronta ad uscire e mi hai colpito..al cuore,all’anima,al cervello?non so ma hai lasciato un segno e ogni tanto mi chiedo’chissà che fa panzy, tino e la frolly…’ e un pò vi sento vicini..e non son proprio vicina a voi,vivo in sardegna 🙂 mille baci e abbasso i first men del mondo che nascondono le first ladies!
    la coniglia

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