Con il senno di poi…la maternità vista da dentro

A volte ripenso con terrore a certe mie compagne del corso di ginnastica in acqua, quando ero gravida.

Quelle per cui ho coniato il – lasciatemi vantare – felice appellativo di “talebane della maternità”.
Quelle che passavano tutta l’ora di ginnastica a parlare di passeggini, carrozzine, tipi di pannolini, borse da ospedale, colori delle camerette e così via, e magari erano ancora al terzo mese.

Ci penso con terrore perché, come mi aveva anticipato anche qualcuna di voi (Il prof. per esempio) e qualche mia savia amica (la Broke), le cose, nella realtà della maternità vissuta, sono un pelino diverse.
Viene tutto più naturale. Per fortuna.

Così, visto che ci pensavo proprio ieri, ho deciso di dedicarci un post con il senno di poi, a questa talebanizzazione dilagante della maternità, nei suoi aspetti più cruenti e morbosi, quelli che rischiano di far crollare anche la meno ansiosa gravida in tutto l’orbe.

Le talebane instillano nelle donne sane di mente il senso di inadeguatezza con discorsi del tipo “ma come, tu non hai ancora fatto la borsa per l’ospedale?” “ma l’hai montato l’ovetto in auto, vero?” “hai comprato un seti di ciucci perché tuo figlio arrivi fino alla prima media eh?”
“cosa??? non hai ancora ordinato la cameretta al Mobilificio Pincopallo???”

Una variante del loro pensiero costante: “io sarò la madre migliore del mondo, la genitrice perfetta. E ve lo dimostro…” che altro non è che “mi cago sotto, in questo mondo ci inducono bisogni per i nostri neonati, rispondiamo nel modo giusto: acquistando tutto il possibile perché cresca un figlio perfetto…”

La perfezione come etica della maternità del 21mo secolo. La perfezione come spauracchio di cui si fanno forti ginecologi, medici e venditori di chincaglierie per la prima infanzia.
Voglio un figlio perfetto, ho 23 anni, faccio l’amniocentesi…

Poi si scopre che:
l’amniocentesi costa un fracco di soldi se non hai 35 anni; che tu, bella e prosperosa ventritreenne non hai in famiglia casi che potrebbero allertarti. Ma vuoi sentirti sicura. Vuoi essere certa che tuo figlio sarà perfetto.

Gli studi medici privati, dove farai l’amnio, si ingozzano con le tue ansie e tu non lasci margine al caso. Nemmeno quando è dalla tua parte.

Ma senza arrivare a questi eccessi, l’induzione al bisogno in maternità passa per infinite strade: dal body fatto nel modo x – che se hai preso quello y, ti guardano come se stessi attentando alla vita del nascituro – alla scelta dell’ospedale in cui partorire.

Perfino le camicie da notte per te diventano argomento di discussione…

Le talebane – emissari della maternità all’insegna del consumismo e della perfezione – ti instillano pensieri nerineri e ti fanno sentire inadeguata perché vogliono portarti dalla loro parte.
Perché il lato oscuro ti inghiotta.

E invece vorrei dire alcune cose, che si capiscono dopo, ma che a saperle prima vivi meglio, tiri un respiro di sollievo e ti godi al massimo la tua pancia, il tuo ombelico che buca le maglie e i tuoi sbalzi d’umore.

1) Non importa che tutti i vestitini del nascituro siano stirati e disinfettati 24 volte; a lui basta un po’ di pulizia ed igiene e tanto amore: quello non lo comprate da nessuna parte.

2) Non perdete tempo a far in modo che cameretta, fasciatoio, lettino e sticazz siano perfetti: basta una carrozzina, una culla e – sempre – tanto amore. Anche perché ogni bimbo è diverso e solo a cose fatte potrete capire di cosa, realmente, ha bisogno vostro figlio;

3) se non avete ancora acquistato il passeggino (ecc.) non preoccupatevi: anche per quello, forse, è meglio aspettare di capire come vi muovete e quali sono le vostre esigenze…magari all’inizio potete farvene prestare uno da amici/parenti e poi stare a vedere…

Infine: e questo è il punto a cui tengo di più…LA PERFEZIONE NON ESISTE. I bambini perfetti li confeziona la GIG e si chiamano cicciobello…
Non riempite, fin dalla gestazione, il vostro feto di inutili ansie da prestazione…

E poi – e anche a questo tengo molto – ricordatevi di un po’ di scaramanzia. Tocco le palle che non ho ( e fatelo anche voi) ma non si può mai sapere…

Acquistare una cameretta arredata di tutto punto e comprensiva di pleistescion e pippevarie per un bimbo ancora non nato potrebbe non essere una scelta felice…

Sono persone questi cosini, non tabelle sui manuali o teorie pedagogiche…e un loro sorriso vi dirà molto di più del Dottor Sotuttoio….

Scusate la pedanteria, voi che non avete figli, ma ci tenevo a dare un piccolo, esperienziale, contributo…Io che sono tornata dall’ospedale che non c’era il fasciatoio montato, che l’abbiamo trasportata in auto come zingari, perché nemmeno l’ovetto era montato eccetera eccetera…

e frollina sta bene lo stesso. Perché cerchiamo di amarla e farla stare bene.

20 commenti
  1. silbietta dice:

    Ecco ben detto….a me il fasciatoio l’hanno montato mio marito e mia mamma quando ero in ospedale…..
    Baciotti

  2. mela dice:

    Meno male,ho appena iniziato il sesto mese di gravidanza e non ho ancora preparato nulla.Mi fa sentire un pò meglio sapere che pur non sapendo ancora nulla di ciucci,biberon e carrozzine forse me la caverò lo stesso!

  3. La Meringa dice:

    Diciamo che io partorisco tra un mese e mezzo e amcora non ho preparato la borsa (anche perché non c’ho ancora nulla da metterci dentro!).
    Ma visto che è la seconda, tutte queste ansie le ho già superate e un bel mucchio di soldi li spesi già a suo tempo! Ma beata incoscienza!

  4. AKU dice:

    Gia, Panzallaria, tu hai ragione.
    Queste cose però le persone più ansiose le scoprono solo vivendole. Scoprono che quella sdraietta dove ora riposa il gatto non serve a nulla perchè il bimbo urla comunque e anche peggio di prima…e che magari (appunto col senno del poi) era meglio non comprare.
    Ho sentito di genitori che hanno fatto la lista (come una lista di nozze) del futuro bebè…
    Proprio domenica parlavamo con una coppia di nostri amici con due bimbe sulle regole di perfezione che esistono oggi come oggi e che se tuo figlio è “diverso” e una sfiga e basta…e non solo “diverso”.
    Questo discorso in effetti andrebbe avanti ore….

  5. apetta dice:

    Fasciatoio? che cos’è?
    A parte gli scherzi, madri talebane ne incontrerai ancora, e sempre di più e sempre più agguerrite! Sicuramente al parco qualcuna l’avrai già incontrata, ma nel momento in cui Frollina entrerà nella comunità scolastica, dovrai relazionarti con madri che vorrebbero che i loro figli, essendo geni assoluti, si mettano a fare equazioni di terzo grado già al nido, invece di andare a giocare fuori all’aria aperta, e sarà un crescendo! Buon inizio, cara Panzallaria! Per fortuna abbiamo intelligenza e ironia e buonsenso che ci sorreggono!

  6. Claudia dice:

    Tutto vero, di solito col secondo figlio ci si sgama e certi errori non si commettono più, ma il potere delle pubblicità inutili resta cmq forte…
    claudia

  7. stregacciabuona dice:

    Cara panz, io non sono una mamma… ma ho una sorella di 14 anni, che ho praticamente cresciuto io, e una nipotina di 4 anni… Indirettamente ho vissuto due gravidanze e quindi sono daccordissimo con te! Non c’è bisogno di comprare il kit dell’arredamento e dell’accessorio perfetto!! La cosa che serve di più è un grandissimo amore verso questi pupattoli e tanta tanta attenzione!! Dopotutto io non avevo il fasciatoio in tinta con la cassettiera e con l’armadietto (mia madre mi cambiava sul letto sul un lenzuolino), eppure sono venuta su benissimo!!! 🙂

  8. AKU dice:

    Stavo pensando anche che la signora che mi ha fatto il corso pre-parto diceva di non preoccuparsi se all’inizio eravamo un po’ impastate perchè tanto per un pannolino messo male non si è mai lamentato nessun pupetto!!
    Bella esperienza un figlio, poi quando inizia a parlare e a dire un sacco di robe fanno ridere a crepapelle!
    L’altro giorno mia figlia mi fa:
    “mamma ti DICIO una cosa nell’orecchio”
    e io
    “..ti DICO una cosa nell’orecchio..”
    e lei tutta spazientita
    “NOOO, te la dicio io!”
    va beh..per farvi capire il soggetto!

  9. Sabry dice:

    E’ forse un mesetto che ti leggo e stavolta ho proprio lo spirito giusto per ‘intromettermi’, anche se tante altre volte avrei già voluto: Innanzi tutto farti i complimenti! Attendo tra un mesetto l’arrivo di Alessia e in ordine: Non ho fatto l’amnio (27 anni), non ho fatto la valigia, devo ancora montare il lettino, ho accettato tutto quello che mi è stato spontaneamente offerto e penso che tutto ciò che comprerò lo farò quando avrò la mia pupattola tra le braccia e per sfizio… ha già più vestiti di me (non che io ne abbia pochi!). L’essenziale c’è già ed è ben altro… ed ora che lo scrivo non chiuderò più occhio ma fino a ieri ho sempre dormito da Re!

  10. Martinique8 dice:

    Leggerti è uno spettacolo. E quello scrivi ogni giorno è divertente, commovente, esilarante e soprattutto saggio.

  11. Puzzafragola dice:

    Eccheccazzo! Finalmente una mamma ragionevole! Scusa il francesismo, ma in giro ci son talmente tante fanatiche che tu sei proprio una mosca bianca! Un abbraccio!

  12. Michy dice:

    Io allora insistetti tanto con i miei perchè mi montassero lettino e fasciatoio entro l’ottavo mese di gravidanza, e il passeggino lo comprammo ( ma solo perchè lo trovammo di seconda mano) al mio terzo mese…mio madre diceva che eravamo pazzi…e aveva paura…ora, ripensandoci, la capisco…allora era un gioco e non mi passava nemmeno per l’anticamera del cervello che qualcosa potesse andare storto. Per fortuna è andato tutto bene, ma ora che sento e leggo tante storie finite male….ci ripenso…
    Alla fine a Simo piacciono di più il lettone e il divano che il passeggino o la palestrina! E la mia mano è molto più interessante di tanti giochinu rumorosi!

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