Vaccinazioni

Dopo approfonditi studi e pensieri, abbiamo deciso di vaccinare la Frollina e il grande evento ha avuto luogo venerdì.

Ci eravamo premuniti di medicine omeopatiche studiate all’uopo per evitare il totale piallamento delle difese immunitarie della piccola e scansare la febbre.

La febbre non c’è stata. Ma in compenso, sono successe una serie di cose, di cui anche altre mamme già mi avevano avvertita.

  1. Pianto inconsolabile: La frollina, che al momento del punturone sembrava Rambo e non ha emesso un gemito, nel corso del pomeriggio ha cominciato a piangere che vibrava tutta. Con singulti e lacrimoni – le si sono sbloccati i dotti lacrimali e ora piange sul serio, facendo anche una gran tenerezza.
  2. Insonnia e ipereccitazione: ha ripreso a svegliarsi spessissimo (le prime 2 notti ogni ora!) e durante il giorno non c’è verso di farle fare un pisolino più lungo di 15 minuti…

Per quanto riguarda il pianto inconsolabile, il fenomeno si presenta verso le 5 del pomeriggio e non c’è proprio verso di farla stare meglio se non coccolandola a più non posso. Ho le braccia fatte a forma di Frollina!!!

L’insonnia notturna, anche quella è un problema dalla difficile risoluzione: quando i gatti si mettono a rincorrersi per tutta casa nel cuore della notte e la sento muoversi nella sua culletta, avrei tanto voglia di castrarli seduta stante, se non fosse che è già stato fatto a suo tempo e non posso più togliermi questo sfizio…

Inoltre ho scoperto che il mio latte non le basta più e che parte dei pianti (precedente alle vaccinazioni) era imputabile alla scarsità di cibo. Quindi ho preso un’onesta e saggia posizione e ho introdotto la giunta. Le ostetriche mi avevano consigliato un latte in polvere biologico (HIP) che costa pure una cifra accettabile e l’ho introdotto. La frollina ora prosciuga sia me che il biberon!

Io ero abbastanza integralista su questo punto, infarcita da tutte le politiche prolattematerno e da una sorta di terrorismo nei confronti dell’allattamento artificiale che ha le sue cause ma che -forse- è diventato anche un pelo esagerato.

Dopo lungo travaglio ho deciso che era più sano per lei e per me che si nutrisse adeguatamente e che stessimo bene entrambe e ho raggiunto questo compromesso.
Ora il momento della pappa non è più un mezzo incubo!!

Però sono stati giorni pesantucci: piove e non aiuta, perché è impossibile uscire.
Tino ieri era schizzatissimo. Perché finora siamo stati fortunati e lei ha sempre dormito abbastanza e durante il giorno potevamo uscire.
Ieri, a parte una gitarella veloce dai miei nonni, siamo stati murati in casa, a completa mercé della piccola, nervosa e insonne.

Lui non era abituato e alla fine l’ho visto un po’ alienato. Per un attimo ho anche avuto il terrore che fosse pentito della Silvia. Perché io tendo – naturalmente – a sentirmi in colpa.

Poi, invece, a guardare quanto è affettuoso e attento con lei, ho capito che è solo un po’ stanco e che avrebbe bisogno di un po’ di sano e totale riposo: articolo che al momento, da queste parti, non è proprio disponibile.

Anche io – a volte – mi sento un po’ alienata.
Vorrei trovare un po’ più di lavoro, magari qualcosa che mi faccia anche uscire di casa qualche volta, ma anche questo è un articolo che al momento non è propriamente disponibile e forse la piccola non è ancora pronta.

Come ho detto anche a Tino, io mi tengo serena pensando solo all’ora successiva, cercando di gestire la giornata al meglio, conciliando esigenze di lei con le mie.
Quando riesco a fare qualcosa per me sono felice. Tutto grasso che cola.

Come adesso che lei si è riaddormentata e posso scrivere questo post. Che il blog mi serve proprio per sentirmi più umana in mezzo ad umani e per relativizzare certi momenti paranoidomalinconici che mi vengono.

E non ditemi che sono fortunata, che lei sta bene e tutto il resto. Lo so. E lo dò per implicito.
Ma parliamoci chiaro: fare la mamma a tempo pieno non è sempre quella gran figata che ti raccontano. A volte c’avresti proprio voglia di cazzeggiare un po’. Sederti a tavolino di un bar, magari con le amiche del con-sesso a sorseggiare birra, fumare senza remore e timore e lanciarsi in discussioni lunghissime e che non incedono sul finale, perché tanto tempo ce n’è.

Ecco, non tanto le paglie da fumare, ma il tempo, quello si, quello mi manca un bel po’. Il tempo del sano, inconcludente e spensierato cazzeggio.

Non ci sono mazzi.
E spero che mi manchi sempre.
Perché l’immagine della mamma sprint proprio non mi si confà!

Buon lunedì!

12 commenti
  1. silbietta dice:

    Buongiorno…
    Ebbene si lo confesso…
    Anche a me manca ogni tanto un pochino di quel tempo per il cazzeggio che prima, con piacere, mi concedevo.
    E decisamente nemmeno io riesco a sentirmi una mamma sprint….
    Dopotutto, come potrei sentirmici?
    Se il sabato sera, dopo un’intera giornata passata a rincorrere la vitellina, lei ancora zompetta allegra e indemoniata, mentre io vorrei soltanto spalmarmi sul divano e non alzarmi per buone 3 ore???

    Magari si potrebbe creare una specie di circolo virtuale di cazzeggio di mamme blog…..

    Buon inizio settimana!!!!

  2. Michy dice:

    Che bello leggere che anche le altre mamme hanno a volte gli stessi semplici desideri….consola un pochino almeno, anche se non aiuta a soddisfarli, i desideri!
    Il tempo non aiuta ( anche se oggi sono dovuta uscire e quindi armata di parapioggia sul passeggino….sono andata all’avventura…e come al solito il bimbo non ha fatto una piega…troppo bello guardare le gocce di pioggia sul parapioggia e non bagnarsi!!!) e qualche attimo di calo è normale!
    per il latte artificiale hai fatto bene….la bimba deve crescere e mangiare! e tu hai dato un bel po’ di anticorpi a frollina!!!

  3. La Meringa dice:

    Il tempo del cazzeggio è l’unico che bisognerebbe tenersi a tutti i costi. Più del parrucchiere, più della palestra, più del sesso matto! E’ l’unico tempo che ci farà sfruttare appieno tuuti gli altri tempi!

  4. la coniglia dice:

    Concordo sull’aiuto del blog nella vita…Anche io sono reclusa a casa per lo studio che è sicuramente molto meno impegnativo di un batuffolo che piange,ma la sensazione è identica alla tua, solo un pò meno alienata ma sicuramente alienante…
    Tieni duro. Teniamo duro. I risultati si vedranno!

  5. SLIM dice:

    Io vorrei prima le sigarette, poi il cazzeggio,poi tutti e due insieme .. ah dimenticavo le amiche e la birra seguono a ruota.

    Coraggio Panza che quando faremo il secondo dovremo ricominciare da capo!!!!!!! ;-P

    Ps io intanto stasera vado di clisterini … :-[

  6. labelladdormentata dice:

    Ragazze, per consolarvi, vedrete che presto, prestissimo, riuscirete a riappropriarvi della vostra vita, che sarà anche meglio di quella di prima!
    Vi abbraccio tutte, da mamma senior quale sono!

  7. Freestyle dice:

    ^_^ anche a me conforta sapere che ci sono alttre mamme che reclamano un po’ di tempo … che non sia solo quello dedicato ai piccini … io adoro il mio cucciolo, ma a volte anch’io ho bisogno di stccare … soprattutto ora che di notte si danza …
    Un abbraccio di comprensione! 😉

  8. stregacciabuona dice:

    Mi unisco al vostro coro… meno male che ci sono i blog!!!!!! Altrimenti come avrei fatto a stare rinchiusa in casa per venti giorni? E chissà quanti altri ancora me ne aspettano… Speriamo pochi…!!!!!!

    Tranquilla panz, tra poco ti riapproprierai del tuo adorato tempo di cazzeggio!! Nel frattempo tieni duro!!

    Baaci e ABBBRACADABBRA a tutti!! 😉

  9. popale dice:

    Ormai quasi dieci anni fa una coppia di miei amici non volendo cambiare le abitudini dopo l’arrivo del primogenito partirono in caicco con il piccolo di appena 3 mesi! La cosa che mi colpì maggiormente era che dormiva in un canottino, che la notte faceva più da sauna che da lettino… però è venuto su davvero bene, da “bosco e da riviera” 🙂
    Quindi concediti qualche momento anche per te che Frollina ti verà su una meraviglia lo stesso!
    Un abbraccio

  10. Chiara dice:

    Forse non sento questa esigenza perché ho sempre ritagliato un po’ di spazio per me (la danza) e perché nei primi 6 mesi di Amelia cazzeggiavo durante i suoi sonnellini diurni: leggevo blog libri riviste, scrivevo, facevo spese su eBay, ascoltavo musica, ballavo. L’unica cosa che non riesco a fare bene da quando lei è nata è cucire: sono troppo terrorizzata dall’idea che trovi uno spillo in giro e ci si faccia gran male.
    Certo, mi mancava un po’ il contatto umano, ma Internet era un buon surrogato e certi scambi di mail erano divertenti come le conversazioni al bar.
    Sappi cmq che le cose tendono a migliorare.
    Ah, un appunto: il pianto inconsolabile a ore fisse non è necessariamente legato alla vaccinazione. Amelia lo faceva per stanchezza, tutte le sere alle 7. La chiamano “colica serale” ma non è una vera colica, è solo uno sfogo di pianto.
    Dura un mese o due, poi smette da sola. Non spaventarti: è dolorosissimo per noi mamme, ma assoutamente innocuo.
    Un bacione
    Chiara

  11. cinzia dice:

    anche a me manca da morire il cazzeggio più totale!
    è bello sapere che è un’esigenza comune……..a volte sono perfino contenta di andare a lavorare, ma quando sono lì vorrei tornare da Piui e starmene con lui, sarò normale?

Trackbacks & Pingbacks

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