Toscana

Fine settimana lungo dal parentame (di mia mamma) tuscio.
Casetta immersa nelle colline del Chiantigiano, fiori in esplosione primaverile e Frollina che si sta riprendendo dalle paturnie da vaccinazione.

Zia Preferita, 10 anni fa si è sposata con zio Manzotin, un vecchio amico di mio babbo.

Loro si erano conosciuti molti anni prima, quando sono nata io e – come nei film sdolcinatiamericani – hanno alternato fasi di odio a fasi di fascinazione reciproca.
Fin quando non hanno convolato, alla tenera età di 50 anni.

Ora vivono come novelli sposini e stare con loro è un vero piacere.
Però non hanno avuto figli. Perché per entrambi è stato il primo matrimonio.

Così Frollina ha rappresentato per loro la nipotinina novella, surrogato della figliolanza mai generata.
Mia zia l’ha coccolata fino a glassarla di baci. L’ha tenuta in braccio, se l’è spupazzata e – quasi, quasi – se la voleva tenere lì. Io ho potuto respirare un po’.
Ho dormito, ho mangiato con 2 mani e senza sbrodolarmi continuamente nel tentativo di stare dietro alla bimba e ho potuto perfino intessere animate conversazioni.
E poi, sabato sera, grazie al buon Tino che si è prestato, sono stata a teatro.
Perché zia Preferita fa l’attrice in un gruppo amatoriale e ci tenevo proprio a vedere la sua performance.
Grazie al latte artificiale (che ormai, nei momenti in cui le mie tettine sono mezze vuote, sostituisce il mio) sono uscita con zio Manzotin, senza tema di lasciare la creatura a bocca asciutta. Tanto c’era Tino, che nella casetta di zucchero, nella opulenta val di Chianti, si prendeva cura di sua figlia.

Sono rinata come donna indipendente!!!!

Domenica sono venuti a pranzo i due cugini dello zio: Il Matto e la Beghina.
Il Matto è lo sciroccato del paese.
Felpa giallo apemaia infilata in un paio di pantaloni tirati su fino a sotto le ascelle, orecchino e naso rubicondo da ex bevitore da bar, all’incirca sui 60 anni, ancora a discorrer di balere – dove da giovane veniva nella mia città – e di bibbia.
Perché la sorella, la Beghina, nel tentativo di tenerlo d’occhio, lo coinvolge in tutte le attività della parrocchia.
E infatti il mese prossimo vanno dal Papa.
Il Matto ha tenuto banco in vernacolo puro, spiegando perché, secondo lui, tutte le religioni sono poi valide e che non è tanto sicuro, lui ci pensa alla notte, prima di addormentarsi, che il dio cattolico sia quello più giusto per lui.
Il Matto ha sempre la sigaretta a mozzicone in bocca. Parla delle spider con cui, a 30 anni, insieme agli amici del paese, andava a Saint Vincent a giocare al Casinò.

La Beghina, di lui sorella, adora i bambini. E’ entrata in casa con un sorriso a 450 denti, aspettando l’epifania di Frollina. La Beghina ha fatto le scale con calma, tutti quegli scalini che portano al giardino degli zii, perché è stata operata.
C’aveva pus nel ginocchio.
E’ un po’ affranta la beghina.
Perché il pus l’è venuto a forza di avemaria, le ha detto il medico e forse non potrà più mettersi d’agio nell’inginocchiatoio, d’ora innanzi.

Teme nell’ira divina la beghina, per questa mancanza terribile.
La beghina ha deciso dunque di rifarsi prenotando, ad agosto, un bel viaggio in Sinai.
Che vuole fare il pellegrinaggio e (parole sue) “esaudirebbe il sogno più grande della sua vita!”.

Abbiamo mangiato una bistecca che era un intero manzo, nella casetta di zucchero in Chianti.
E poi siamo andati in giro per borghi.
Borghi di pietra, in mezzo a fiori gialli e rossi.

Uno c’ha invitato in casa. Uno che in giardino tiene i bonsai che cura. Una casa scavata nella roccia, di quelle che vedi sulle riviste e che io non saprei mai tenere tanto in ordine.
Ma la moglie del bonsaista c’ha la fissa. Lei non ama la campagna in cui vive, ma d’altra parte il marito ha bisogno di grandi spazi ed ispirazione per rendere nani e belli gli alberelli.
Alcuni hanno più anni di lui.
Devono guardare un bel mondo per crescere bene e lui gli vuole regalare aria buona e cieli spaziosi, che nelle città sono così difficili.

Mi sono rilassata.
Tra tutte queste aspirate e voci allegre.
Nei bar del paese e in cima alle colline verdi.
Dove fanno il vino. Quello che io non so bere.
Frollina ha saputo scegliere i tempi giusti. Non ha pianto troppo, non ha seccato nessuno ed è stata così allegra e sorridente da comprarsi la condiscendenza di tutti.
Passava di braccia in braccia come una giovane meretrice di attenzione.

Mamma e papà hanno camminato mano nella mano.
Tino ha mangiato come un bove.
Io mi sono goduta il ruolo di nipote.
Nipote da poco arruolata al rango di adulta.
Peccato che lunedì sera è arrivato presto…

12 commenti
  1. stregacciabuona dice:

    +*+*+*+*+*+*+*+* e con un maggico ABBBRACADABBRA la stregacciabuona è qui!!!!!!!!!!!!!!
    Sono tornata… e che bello rileggerti… mi siete mancate tanto tu e la frolla!!

    Belli i week-end dal parentame… di solito sono sinonimo di abbuffate e relax, specie se hai figli… loro se ne impossessano e tu sei libera di respirare!!
    Peccato finiscano sempre troppo presto!!!!!
    Buona settimana… 🙂

  2. labelladdormentata dice:

    Meraviglia delle meraviglie! Avrei voluto esserci anche io, a passeggiare per i borghi ed essere invitata dall’appassionato di bonsai!
    Vi abbraccio tutti e tre.

  3. slim dice:

    Bentornata!!!

    Che bel weekend che avete passato e che bella bistecca che vedo li’!!

    Noi abbiamo deciso di rimandare il viaggio a Sydney di un paio di mesi. Io codarda!!!

  4. la coniglia dice:

    Il lunedì arriva sempre troppo presto…ma forse è quello che ci fa adorare questi momenti, sapere che sono brevi e intensi!

  5. Chiara dice:

    Che meraviglia di weekend! Ti mando un saluto veloce: sono al lavoro di corsa, perché sto inserendo Amelia al nido (e a lei piace un sacco).
    Ciao
    Chiara

  6. Miss Quarrel dice:

    Aaaaah….il weekend nel Chianti, la famiglia, il relax, l’aria pura, il profumo delle bistecche alla brace, il vino allegro.. non ci vuole molto a rinascere, vero? 😉
    Bentornata!
    MQ

  7. cinzia dice:

    che meraviglia la Toscana.
    ci ho lasciato un pezzetto du cuore anni fa e non vedo l’ora di tornarci con Piui.
    mentre leggevo mi sembrava di essere lì, che bello!

  8. La Francese dice:

    ahhhh! che bello sentirti parlare con tanto entusiasmo della mia terra!
    anche noi sabato ci siamo goduti compagnia e cucina toscana… Nath ha fatto la definita “entratura” nella FamigghiaFrancese 🙂

    …ma manca un protagonista illustre nel tuo post! sbaglio? dov’è l’osannatissimo VINO TOSCANO?

    baci

  9. Panzallaria dice:

    come ho scritto tra le righe – mia cara francese – per non farmi beccare e essere travolta dall’ira funesta di voi amici blogger, purtroppo sono diventata (nel tempo, non lo ero) astemia di vino. Sto malissimo quando ne bevo…

    così, per evitare di girare il coltello nella piega, faccio finta che non esista

    😉

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  1. gift-certificate.klinfoblogs.org 13 ha detto:

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    Hi! http://increase-sperm.jkinfoblogs.org/5.html . Thanks!

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