Pranzo pulp

Siamo andati sul lago ieri. Quello artificiale, quello al confine tra emilia e toscana. Volevamo andare ad un lago, siamo finiti a quell’altro, ma va bene lo stesso, bello lo stesso, fresco lo stesso. E questo era quello che cercavamo sommamente.

Tirava una bella arietta che ho dovuto mettere la felpa alla frollina; abbiamo camminato in mezzo alla pineta, dove ci siamo stesi e distesi a goderci il clima, molto diverso da quello cittadino.

Frollina era in gran spolvero, felice e contenta.

Alle 12 abbiamo cercato un buon uomo che ci scaldasse il brodo, per la preparazione delle pappe.

Abbiamo trovato un invitante ristorantino così abbiamo pensato che poteva fungere sia da scaldabrodo che da riempipanze di tino e me.

Ci sarebbe stato posto solo alle 13.30. Fa niente, ci va bene. Nutriamo il piccolo mostro, facciamo una passeggiata e torniamo.

Ci sediamo fuori ad un tavolino e diamo la pappa alla frollina, insolitamente lenta come una lumaca.

Perché passa tanta gente e a lei la gente piace. E’ un po’ pettegola e vuole ascoltare i discorsi di tutti, così si distrae dalla pappa.

Ma alla fine spazza via tutto. Fruttino compreso. Lecca il piatto e il cucchiaio.

Decidiamo di fare due passi, cambiarla e mettere in macchina tutte le cose che non servono, per andare a pranzo più leggeri.

Lasciamo in auto tutto. Pannolini compresi. Tanto l’abbiamo già cambiata.

Ci sistemano in un tavolino sotto l’unico televisore del ristorante. Io odio mangiare con il tv acceso a casa, figurarsi fuori…

Ma c’è il gran premio delle macchine, quello che a me fa sommamente dormire ma pare piaccia tanto agli abitanti dell’orbe terracqueo.

Le macchine stanno per partire.

Noi abbiamo appena ordinato i tortelloni di patate al ragù.

Tutti fissi davanti allo schermo.  Tranne la sottoscritta che si ingolfa di pane e la frollina.

La frollina che vuoi istigata dall’incitamento del cronista della tivu, vuoi per tutta quella palpabile eccitazione domenicale a ristorante, incomincia a spingere.

Come fa quando si vuole liberare di roba ingombrante. Con la faccia rossa, la vena di fuori, l’occhio pallato e quel mugugno tipico, che non ti sbagli e non confondi.

Spingi, spingi si libera.

Io rido un po’, anche Tino.

Perché da quando la frolli mangia cibi diversi dal latte, non caga più petali di rosa.

E infatti passa poco e nell’aere si diffonde un odorino a me familiare. Il luogo è piccolo e sono tutti lì per il gran premio. I pannolini sono in macchina, a 20 minuti di cammino e i tortelloni fumano nel piatto.

Che ci resta da fare?

niente. si dissimula e si spera che gli astanti non abbiano il naso fino.

Noi, d’altra parte, siamo tristemente abituati a questo odorino.

La frollina sta finalmente bene e si può godere i sorrisi dei presenti.

Che forse, più che sorrisi, sono una smorfia di disgusto che ne ha seccato la faccia…

in questo allegro pranzo pulp di una domenica qualunque al lago.

5 commenti
  1. la coniglia dice:

    a me è capitato tornando da barcellona sul pullman verso cagliari da alcghero(quasi 300Km) a metà strada una bambina di 8 anni(quindi molto più metifica) si era cagata addosso….

  2. Slim dice:

    ahahah avete fatto gli indiani per un piatto di tortelloni…e mi sembra piu’ che giusto!!

    Che poi e’ vero che il grand prix ( apparte moto gp che io ne sono assuefatta) delle macchine fa cagar, ha ragione la Frollinattirabaci!!

  3. la picu dice:

    …e la tua frollina se ne è stata lì, buona buona, con la cacca appiccicata al sedere? leccati i gomiti, il mio figliolo col cavolo! due secondi dopo la fatidica spinta sembra l’abbia morso la tarantola, non ti dico le scene in quei loculi che chiamano toilette nei ristoranti, tra il caldo e la puzza, in due perchè non esiste mai un angolo dove appoggiarsi.
    …e poi ricomporsi con nonchalance e tornare a tavola!
    ti invidio tua figlia!! ciao ciao!!

  4. Schifezza dice:

    …cazzarola, ma io ho gli stessi problemi della Frollina e 28 anni di più… questa cosa è preoccupante!!!
    Ciao Panz, scusa se non ho commentato prima questa chicca ma il titolo evidentemente scatenava qualche blocco sul pc dell’ufficio…
    Baci…

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