I bimbi delle soap opera

In questi giorni che è piovuto da Diolamanda proprio sui miei panni appena stesi e sulla mia terrazza appena lavata e sulla sabbia caccosa dei gatti appena cambiata nella lettiera che – con i suoi orridi schizzetti – ha prodotto l’effetto spiaggia della Riviera dopo che si è arenata una comunità di cozze marcilente e puzzone.

In questi giorni che la Frollina dorme a singhiozzo (noi si da la colpa ai denti che sono come il governo, qualche colpa ce l’hanno sempre!) ed è pesante come un macigno che incomincio a credere che sia metereopatica, in questi giorni noto delle cose che mi fanno porre domande esistenziali vieppiù.

Mi fanno pensare ai dubbi amletici della vita e della tivu.

Ma come è possibile, dico io, che i bambini delle soap opera (io vedo solo un posto al sole, quindi quello è il mio parametro, ma in gioventù sono passata attraverso Beautiful e Quando si ama ed era sempre la stessa storia!) dormano sempre???

Mangiano e dormono.

I loro genitori possono continuare ad andare al bar, uscire con le amiche/amici, complottare, salvare la vita del vicino di casa, tradire, partire in elicottero per le maldive, posare per un servizio di moda, partecipare a gare di qualsiasi genere, guardare il proprio compagno di scena per lunghe mezz’ore in sbattono solo le ciglia e si sentono musiche dubbie in sottofondo e si guardano e guardano ancora fin che non parte la sigla e intanto, questi bambini, piccole creature del Signore e dell’amore, intanto loro DORMONO.

E si svegliano pochi mesi dopo essere nati che sono già indipendenti, parlano 8 lingue, hanno preso una laurea – pagata lavorando di sera – ad Oxford e si fidanzano con l’ex marito della mamma che non è il loro papà ma solo perché l’esame del dna lo ha tardivamente accertato, scoprendo che il babbino è in realtà il padre del finto padre con cui quella zoccola di loro madre ha trascorso una notte di sesso da ubriaca e quindi non si ricorda nulla.

Loro prendono il latte e “crollano”, lasciando il tempo a mammà di rifarsi il trucco, di sbattere le ciglia folte e amoreggiare con chichessia, scoprendo che chicchessia è giunto sulla scena direttamente da Marte, per studiare i bambini del nostro pianeta.

E scoprire come mai dormano sempre…

Dubbi, dubbi esistenziali del fine settimana

6 commenti
  1. la coniglia dice:

    …le soap sono un mondo a me ignoto…Ne seguii solo una (non mi ricordo nemmeno il titolo, ma di quelle latinoamericane) e la storia era tremenda…Il bambino in questione era della cameriera dolce e buona fatto col fidanzato che si sospetta fratello di lei, ma la vera sorella di lui ruba il bimbo alla cameriera per farne suo figlio…E indovina? Ritraevano sempre lei china sulla culla a guardarlo dormire!!!Mai che gli cambiassero il pannolino in scena 🙂

  2. Michy dice:

    Un’altra seguace di UPAS…mitica soap! ( Beautiful ogni tanto lo guardo e ovviamente capisco tutto quel che è successo nei 36 mesi precedenti!)

  3. Chiara dice:

    Eh già. In UPAS (geniale sigla, la adotterò anch’io se mi cedi il copyright ;-)), mi ricordo il figlio di Alberto, muto come un pesce fino ai 10 anni, e il figlio di Ferri, sordo come una campana.
    Ma tutto questo passa in secondo piano, rispetto al fatto che l’altro giorno ho visto che è tornato Alessandro, brutto come non mai. Cosa non fa fare la fame…

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