Vera cacca

Mi sento una vera cacca. Sono 10 notti che non dormiamo più di 2 ore a testa, Tino ed io. Sono ormai 10 giorni che la silvia sta male, che ha l’otite, che ha mal di gola e compagnia bella.

La portiamo dalla pediatra di prima mattina, fuori dai suoi orari.

La pediatra della frolla, dovete sapere, è l’archetipo della pediatra contemporanea: troppi pazienti, regole ferree, orari rigidi e modi spicci, di chi ha poco tempo da perdere.

Mai un sorriso di troppo, mai un complimento a caso.

La pediatra della silvia riceve di mattino – dalle 10 circa – ma dalle 8 alle 9 puoi telefonarle a casa per le urgenze.

Del resto, ha tappezzato lo studio di cartelli terroristici del tipo “non rompetemi i coglioni fuori dagli orari che vi ho dato, ansiosi che non siete altro!”, così io, che sono una discreta e che c’ha sempre avuto sto problema, che se le dicono di non rompere i coglioni non lo fa, ecco, la settimana scorsa che la silvia è stata male, ho fatto fare un paio di squilli a casa sua (era fuori dagli orari consentiti) e poi sono andata al pronto soccorso.

Bhé, la dottoressa si è risentita un bel po’ e oggi mi ha fatto sentire una vera cacca. Ma non solo per questo.

Mi ha fatto sentire una vera cacca perché non ho dato a frolli l’antibiotico ogni otto ore esatte e così frolli sta ancora male.

“sembra che nessuno l’abbia curata questa bambina, ma avete fatto qualcosa?” ha chiesto con la vocina acida.

E io sono sprofondata sotto metri di vera cacca. Oltre al fatto che mi fa stare male pensare di aver contribuito a far stare peggio mia figlia.

Che si è poi anche presa una bella irritazione sulla patonza per colpa di tutte quelle schifezze negli antibiotici e ora rischia che peggiori.

Insomma, lei sta male, noi non dormiamo e io puzzo di vera cacca che quasiquasi vado a farmi un giro sul sito delle mamme talebane dove sono tutte così felici e contente e si sentono tutte delle mamme tanto mamme e tanto perfette che magari mi torna il buonumore a pensare che al mondo, di mamme verecacche ce ne siamo poi poche e che si può star tranquilli…

12 commenti
  1. Lillibeth dice:

    Dunque dunque…Pulcetta mercoledì alle ore 16 ha annunciato al mondo che aveva finito il pisolino pomeridiano con mezz’ora in anticipo. Poco male, se poi consideri tra te e te che magari la sera stramazzerà prima. Peccato che dalle 16 alle 22 non abbia smesso di piangere, pur essendo andata in bici, in altalena, a nanna con me, a giocare con i bimbi. Insomma, poco prima di fare l’insano gesto le misuro la febbre. 39,5°C. 25 gocce di tachipirina. Ore 4 della notte, mia figlia, che essendo rossa di capelli come la sottoscritta ha una carnagione lattea, aveva le guance rosse come Heidi. 40.5°C. MI SONO SENTITA UNA CACCA. The day after il pediatra mi ha detto che ho sbagliato a darle la tachipirina, ma dovevo darle qualcosa di più forte (nota che era la sua prima tachipirina strong). Risultato: antibiotico con corrosione della principesca patonza. Mai visto prima. In una parola: SIMPATIA.
    Take care!
    Baci, Lillibeth
    PS= grazie per il tuo messaggio e mi auguro presto di poterti scrivere per bene.

  2. Chiara dice:

    Mah, su questa cosa dell’antibiotico non mi sbilancerei troppo: un margine di tolleranza è assolutamente previsto negli orari, la cosa più probabile è che la dose sia troppo piccola o che semplicemente quello non sia l’antibiotico giusto per l’infezione della Frolla. Io le farei fare un tampone, tanto per non saper né leggere né scrivere.
    Quanto alla patata, anch’io mi spaventai spaventosamente la prima volta, ma poi purtroppo ci si fa l’abitudine, ogni volta che prendono l’antibiotico. L’unico modo per tamponare un po’ il problema è imbottirle di yogurt e fermenti lattici. L’ultima volta, la candida di Amelia è durata 15 giorni, non sapevo più cosa fare.
    È utile alternare l’antimicotico che ti avranno dato a un unguento alla calendula (io uso quello della Tea): fa miracoli.
    Mi raccomando, non farti abbattere dalla pediatra: spesso si trincerano dietro l’acidità per mascherare la loro incompetenza. Cerca sempre di capire il motivo per cui ti dicono di fare una certa cosa e come: io, per colpa dell’incompetenza della mia pediatra, ho dovuto ritardare di quasi una settimana l’esame delle feci di Amelia, perché la sua dottoressa non si è premurata di spiegare a Mignolo l’esatta procedura di prelievo e quindi noi abbiamo proceduto a buonsenso. Salvo poi vederci buttare i nostri campioni appena arrivati in laboratorio e sentirci fare pure una ramanzina.
    Fare il genitore è un lavoro duro 😉

  3. Slim dice:

    Panza, in questi casi bisogna chiamare tua madre o tua suocera e bisogna che voi due vi riposiate un po’. Isa ancora(tocchiamo ferro va’) non e’ mai stata cosi’ male, quindi non posso immaginare come vi sentiate, pero’ non ha dormito per svariate settimane in Italia e so come ci si sente quando si e’ privati del sonno. Per questo vi dico di farvi aiutare e “rubare” un sonnelino mentre qualcuno guarda la Frolli.

    Per quanto riguarda la pediatra..beh, io credo che sia cafona e poco professionale e le sue accuse farebbe bene a tenersele, soprattutto di fronte a due genitori preoccupati e stanchi.

    Vi mando un pensiero positivo da qui.Tieni duro che passa e bacia la Frolly.

    (mi fai pensare che io e te andiamo a periodi: se son tempi duri per me , per te invece va tutto tranquillo e viceversa..cosi’ ci consoliamo a vicenda 😛 )

  4. Maria dice:

    Può essere che ce ne siano poche, ma comunque all’appello rispondo….PRESENTE! Ebbene si puzzo pure io!

    Panz non ti preoccupare, se ascolti per filo e per segno tutto quello che dicono gli altri (dalle pediatre alle nonne, mamme suocere e compagnia bella) non ti salvi più e ti sentirai sempre inadeguata.

    “Dall’alto della mia esperienza” di madre di cinquenne ti dico: rilassati la frolla guarirà come tutti i bimbi sani e forti e ti posso assicurare che io spesso la mia Annina l’ho tirata fuori dai casini senza imbottirla di antibiotici velenosi: da quanto alla splendida età di un giorno le hanno messo un ago in testa per imbottirla del suo primo antibiotico ho un rifiuto di pelle a questa parola. fortunatamente la mia pediatra è anche lei fissa con gli orari e i cartelli punitivi ma poco favorevole agli antibiotici

    Dai Panz su con la vita, addà passà a nuttata (scusa il napoletano ma sono milanese)

  5. La Meringa dice:

    Mi sa che siamo un po’ tutte nella cacca.
    Io ho fatto una cosa di cui vado fiera, però. La mia pediatra (talebana come la tua) ha osato dire che la mia pupa non cresceva e che forse sarebbe stato meglio darel un’aggiunta di latte. Io le ho detto che secondo me mangiava come una scrofa e non mi sembrava proprio una bimba deperita. Il problema è che al suo “faccia come vuole” poi ci si sente una cacca uguale….
    In bocca al lupo!
    P.S. io per il raffreddorino della mia piccina mi sono fatta un excel su cartaceo, con ore, giorni, medicine. Funziona! E mi sento tanto organizzata!

  6. LaFrancese dice:

    forza su, nessuno insegna a fare i genitori, s’ha da impara’ e tu ce la metti tutta!
    …oh però un po’ acida ‘sta pediatra! che si dicon cose di questo tipo!

  7. momolina dice:

    NO non andare! Credi che i bimbi delle mamme talebane non si ammalino pure loro? Coraggio prima o poi finirà… e si prenderà una bella malattia contagiosa a pallini!

  8. Ida dice:

    Sta male perchè non hai rispettato le otto ore???
    E’ vero che prendere i farmaci a orario è importantissimo, ma non credo che tu abbia sgarrato di molto…mi sa mi sa che, se l’infezione non è passata, il problema è che non era quello l’antibiotico giusto…te l’ha cambiato? Scusa, non voglio dare pareri a vanvera, ma per me, DOTTORE e ACIDO rappresentano un’antinomia e mi girano le scatole pure solo a leggerli certi fatti!

  9. Chiara dice:

    Ti capisco davvero, specialmente per la tua esitazione a rompere i coglioni specialmente a chi esplicita che non lo gradisce. Ho sempre invidiato mia sorella che non si fa scrupolo di attaccare lunghi bottoni telefonici non solo al pediatra, ma anche al fruttivendolo, al tecnico della stampante, all’idraulico, al portiere… Li rincoglionisce talmente che ottiene sempre ciò che vuole. Come ho detto in un mio ormai proverbiale intervento a un incontro di autocoscienza mammesca al consultorio, io credo che la maternità – con quel mix di notti insonni, schiena dolorante, olezzo di rigurgito e guardaroba tristemente obbligato – rallenti un po’ il meccanismo automatico che in condizioni normali fa partire il “vaffa”. E ci si fa invece paranoie assurde. Stai sicura che se le davi l’antibiotico al momento giusto ti avrebbero detto che avevi esagerato… Del resto è scientifico: date due persone in una stanza con un bambino, una ti dirà che è troppo coperto e l’altra che è troppo poco coperto (simultaneamente: a me è successo poco fa). Piuttosto che preoccuparti delle rampogne della simpatica pediatra, cerca di recuperare qualche ora di sonno e un po’ di sano senso critico. Vedrai che la Frolla tornerà in forma. Un abbraccio

  10. Sara dice:

    Passavo per “un po’ di sostegno” ma capisco che la notte di sonno vi ha già sostenuto a sufficienza! e la pupetta inizia la ripresa… bene!!
    Mi raccomando non ti far scalfire da una dottoressa acida…. non te lo meriti affatto!
    un abbraccio e buona giornata!
    sara

  11. Panzallaria dice:

    allora: intanto grazie a tutti quanti! ho letto scrupolosamente ogni vostro intervento e preso nota delle cose che mi potevano essere utili nel pratico. tipo che ho comprato i fermenti lattici per la frollina, a vedere se il suo sistema immunitario si rinforza un po’…non sapete quanto mi siete state utili, non solo perché ho ribilanciato un po’ tutto, ma anche per i consigli e per il fatto si sapere che bene o male ci siamo passati un po’ tutti…

    @Ida:si, la pediatra ha sostenuto che la frolla stesse ancora male per non aver rispettato gli orari, detto questo credo che il vero motivo del suo turbamento derivasse dal fatto che fossimo andati al pronto soccorso e invece – secondo lei – dovevo insistere a casa sua. mi ha proprio detto “poi pensano che chissà dove sia io in questi casi…”
    ho fatto davvero la cavolata a non insistere, ma tra i suoceri che mi ansiolizzavano e il fatto che non l’ho trovata al primo colpo, la cosa più sensata mi sembrò andare al pronto soccorso.

    comunque: pediatra acida ma con le medicine nuove ci abbiamo preso. non mi ha dato antibiotici ma prodotto specifico per areosol e sciroppo e stanotte la frollina ha dormito 12 ore di seguito!!!!!

    una gioia per tutti!!!!
    grazie eh?
    😉

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  1. […] mi batteva il cuore come prima di un esame all’università. Perché mi ha fatto sentire una vera cacca con i suoi modi acidi, l’ultima volta. Perché è una donna tutta di un pezzo (di legno) e […]

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