Lingua lunga

Mia suocera spesso mi fa arrabbiare. Adora nostra figlia, è molto carina con lei e disponibile a prendersene cura ma alle volte esagera. Mia suocera ieri mi ha proprio ferita. Che alle arrabbiature rispondo a tono, spiegando le mie ragioni o lasciandomi sbollire, in considerazione della sua età e del fatto che è una persona totalmente priva di ascolto nei confronti del prossimo, dunque non mi aspetto che cambi.

Però quando mi ferisce, ecco, questo mi fa proprio male.

Dovrei fregarmene, dovrei io stessa non darle ascolto, ma a volte va a toccare corde profonde e non ci riesco.

Durante la settimana frollina sta con loro, fin verso le 16.30/17 così che io possa lavorare.

Ieri, quando sono andata a prenderla, come al solito ha iniziato la trafila dei “oggi ha imparato questo, oggi ha fatto quest’altro, io adoro questa bambina, quanto è bella, quanto è intelligente e così via”.

Cose che mi fanno sorridere, perché spesso si sogna parole che frollina in realtà non sa ancora dire e si mette paranoie inutili su improbabili malattie della bimba, che appena fa “buu” allora significa che ha male da qualche parte.

E vi assicuro che i “buu” della frollina non sono nemmeno troppo isterici.

Ieri, dopo la colata lavica di “leiquifaunsaccodicose” e “maiguai con suo nonno” ha iniziato un delirio che mi ha colpita mortalmente.

Suocera:  “ahh panzallaria, peccato che non abbiamo 20 anni, questa bambina dovevamo averla a 20 anni, ora siamo un po’ vecchi, ma ci dà delle soddisfazioni lo stesso eh? ce la stiamo proprio godendo, non come te che devi lavorare…” “aveva ragione la mia amica sticazzi, mio figlio Tino non l’ho visto crescere, mi sono persa tutto come te lo stai perdendo tu per lavorare, ma la silvia invece…noi, al contrario tuo, la vediamo crescere!!!”

Primo rigurgito di sangue in gola.

“poi lei ci adora. guarda come sta con suo nonno. e con me, ora anche con me fa delle coccole che prima faceva solo con la sua mamma. ma lei qui sta benissimo e io sono la donna più felice del mondo perché la vedo crescere”

secondo rigurgito di sangue in gola.

Poi ci spostiamo sul loro lettone perché la devo cambiare. Vorrei giocare con la frollina, prenderla in braccio, ma lei me lo impedisce. Me la strappa di braccia con mille scuse, si mette in mezzo se giochiamo oppure inizia un nuovo gioco, urlando con il suo vocione da scaricatore di porto.

E poi mi redarguisce pure, perché non si gioca così con la bimba, “stai attenta”, fino al “cosi non voglio!” che me la sarei mangiata viva.

Gentilmente (e non so come), provo a dirle che la mamma sono io e vorrei essere io a dire “così non voglio”.

Ma non mi calcola di striscio.

Ad un certo punto, siamo sul lettone che giochiamo e lei – probabilmente in un lapsus che fa venire fuori le persone – muovendo le sue manone con le unghie laccate nella sua direzione e guardando MIA figlia se ne esce con un “dai, vieni dalla MAMMA!” tutto compiaciuto e felice, mentre garula ripete “sei la mia gioia, sei il mio amore…”

Io non riesco a dire niente. Sono talmente basita che non dico nulla. Ricaccio dentro le lacrime (che ogni mamma a cui dicano che si sta perdendo gli anni più belli della figlia per lavorare, credo abbia in serbo), prendo frollina alla velocità della luce e ce ne andiamo.

Oggi non lavoro. Sto con mia figlia.

Loro la vedranno lunedì, perché lei con loro sta bene e si diverte e non voglio essere egoista (nei confronti di mia figlia).

Perché se fosse per me, da domani investirei i miei pochi risparmi in una baby sitter. Oppure smetterei di lavorare.

Perché capisco che a certe cose fai fatica ad arrivarci, ma sei madre anche tu e dovresti sapere che certe robe non si dicono, che tu sei la mamma di tino e non della frollina, che sei una vecchia bacucca e la tua occasione l’hai già avuta e non vedo perché dovresti tentare di appropriarti della mia e perché la tua lingua la devi mettere sui kili di tortellini che ti scofani e non in queste discussioni.

Oggi sono una iena.

Ma questo proprio non me lo doveva fare.

Per oggi, scusate, non ammetto commenti del tipo “certo, ma tu sei fortunata, lei ti aiuta, lei è disponibile” oppure “certo, ma sei tu che non l’hai voluta mandare all’asilo” perché potre mandare a cagare qualcuno eh???

Ci sono i giusti mezzi tra gli eccessi.

A me basterebbero quelli.

30 commenti
  1. Slim dice:

    Panza tu lo sai i problemi che ho avuto e che ho con mia suocera, in modo diverso perche’ mia suocera piuttosto che aiutarmi con iIsa si farebbe investire da un camion, ma credimi che ti capisco.
    Se la mamma di Tino non ascolta quello che hai da dire, non credo che la situazione possa migliorare: le persone cosi’ si prendono sempre un po’ di piu’ fino a varcare tutte i limiti. Mi dispiace speculare su una persona che non conosco(e chiedo scusa a tino per questo),ma io con mia suocera ( stesso stampo) le ho provate tutte e ogni volta che allento la presa lei ritorna peggio di prima.
    Panza non vorrei dirtelo ma finche’ guarda la Frolli a tempo pieno, a meno che non l’affrontiate con un discorso diretto, lei ti manchera’ di rispetto.
    Io la cercherei un’altra soluzione, tipo limitare i giorni in cui accudisce la Frolli, se questo fosse possibile.
    un bacio

  2. Alessandra dice:

    Panz,
    ho i brividi su e giù per lo stomaco. Perché io non so proprio come reagirei. Anzi, si: come una bestia ferita cui toccano il cucciolo. Un ringhio e un morso. Io odio quel genere di frasi e quel senso di possesso (di cui ti racconterò, prima o poi) e penso che certe vecchie bacucche non hanno scusanti solo perché sono vecchie…uh…che se comincio non finisco più…

    un abbraccio,
    Alessandra

  3. Rosy dice:

    Conosco la situazione, anche se (per il momento) solo indirettamente (mio nipote).. o solo di striscio. Una volta se n’è uscita con “voglio proprio vedere cosa si prova ad avere una figlia femmina” e già con questo mi ha raggelata. Ho scelto di proposito scuole in cui sarà praticamente impossibile entrare per supplenze, proprio per non lavorare e starmene con la mia Viola. Non è che non la voglio mollare. Spero tanto riesca ad entrare al nido così cresce con altri bimbi. E con il lavoro che dovrei fare mi basta. Il fatto è che non voglio lasciarla a lei. Perchè farebbe esattamente quello che la tua sta facendo con la frollina. E io non rimarrei in silenzio.
    Come diamine riesci a non accopparla alla prima malvageria che spara??
    Sei una grande.

  4. zazie dice:

    Anche io non conosco tua suocera, ma forse il problema di “non aver visto crescere suo figlio” e’ qualcosa che lei non ha mai risolto con se stessa, e tu non c’entri. E soprattutto non mi sembra giusto che ti dica certe cose, anche se ti aiuta.
    E comunque mia mamma ha sempre lavorato, anche con noi molto piccoli, ma non ricordo che la cosa mi abbia particolarmente provato e non sono cresciuta con nessuna “carenza affettiva” ;-).
    zazie

  5. ba1976 dice:

    dimmi solo che te ne sei uscita con la frase: “NONNA, non mamma”. Brava, stai a casa con la frollina allunganod di un giorno il week end che ti passa sto magone… non ricordo se ne hai parlato in qualche post ma… asilo nido? magari solo mezza giornata come facciamo noi e l’altra mezza ok i nonni ma almeno non c’avranno l’esclusiva su questa nipotina che onestamente mi sembra un rapporto un pochino malato, da aprte di tua suocera ovviamente. Che a frollina gliene frega niente se la bacucca si sbaglia e si fa chiamare mamma, che sei tu la sua mamma e lei lo sa alla grande…bisongerebbe che pure al suocera lo sapesse…
    Allora, ora ti rassicuro. Aspetta qualche mesetto. Vedrai che tra qualche mesetto quando l’andria a prendere sarà proprio felice di vederti e con te farà cose che coi nonni non fa. Urli di gioia per esempio. o tani baci di sua spontanea volontà. Don’t worry farà capire lei per prima chi è la sua mamma. Parlo per esperienza, anche se per fortuna la gaia sta con mia mamma e non con mia soucera e se per caso a volte lei esagera in apprensione (oddio lo sai oggi E’ CADUTA SUL SEDERE) si prende il suoa vere e si calma. Co mia suocera non riuscirei mai. Mia suocera ha avuto da ridire perchè ho portato Gaia all’asilo dopo 10 giorni dalla dimissione dall’ospedale. 10 giorni non 2. E lei a dirmi che era meglio tenerla a casa fino a NATALE povera CICCINA (credo non sappia esattamente il nome di sua nipote visto che lei è sempre CICCINA in qualsiasi conversazione). ma vaf…

  6. la coniglia dice:

    Non ti dico gli istinti omicidi che mi si risvegliano a sentir queste cose, già sentite per la piccina della mia amica…Ma possibile che le suocere sappiano essere così coglione a volte? Il fatto che tu le fai un favore non vuol dire che si può permettere queste cose, anzi!!! E che si scordi di richiamarsi mamma, che di figlio ne ha uno e già con prole! Ma come si può!!!!

  7. LaFrancese dice:

    …non voglio star qui a spulciare fatti e commenti, solo un abbraccio!
    forza Panz!
    sei e sarai una brava mamma e saranno proprio i dubbi a renderti tale! 🙂
    baci

  8. Chiara dice:

    Ti capisco, credimi. Io non mi trovo in questa situazione, perché mia “suocera” è a qualche migliaio di migliaia di chilometri… E mia madre è troppo anziana per lasciarle la bimba (e comunque sono abbastanza certa che non avrebbe di questi sbarellamenti). Comunque anche io voterei per limitare i soggiorni di vostra figlia in un ambiente tanto fagocitante. Non dico di non mandarcela più, ma non tutto il giorno tutti i giorni. Perché mi pare davvero che ci sia una punta di studiata cattiveria in queste uscite, che oltre al dolore dell’immediato mi preoccuperebbe anche un po’.

  9. Robbi dice:

    sono d’accordo con zazie. anch’io sono cresciuta con una mamma che lavorava in casa – più che altro per pagarsi i contributi per la pensione – piuttosto che in fabbrica o in ufficio. Penso che tutti i bambini anche piccoli possano capire che i genitori devono lavorare (per comprare i giochi belli… etc etc).
    Quello che è rimasto a tua suocera è il senso di colpa, magari di non aver fatto abbastanza per suo figlio a suo tempo… ed è il tempo l’altro grosso problema. L’età avanza per tutti e sicuramente c’è il rimpianto di non essere più giovani e di non sentirsi più le energie di una volta…
    quindi il rimpianto è ah, se fosse ora mia figlia e io avessi tempo non rifarei le stesse scelte che ho fatto con mio figlio… ma è già un ragionamento da nonna, non da mamma. E’ necessario che i ruoli siano ben distinti, non solo per la bimba ma anche per voi due…

    Vorrei anche evidenziare una cosa. Ci sono donne, come mia suocera, che dopo i figli ha smesso di lavorare… non c’era strettamente bisogno del suo stipendio e all’epoca la filosofia era stata… per una babysitter spenderemmo il tuo stipendio.. tu lavori, non ti godi i figli e poi magari ci rimetti dei soldi. Quindi se ne è stata a casa. E adesso si lamenta, perchè avrebbe preferito avere qualcosa da fare fuori di casa, perchè ora si annoia.

    E a dire il vero, le dispiace che la gente possa pensare che lei è di fatto mantenuta dal marito.
    Noi ancora non abbiamo figli, pertanto oltre a chiedermi puntualmente una volta al mese se ci sono novità, ha riversato la sua voglia di nonnaggine sulla cuginetta di matteo. Verso questa bimba ignara di tutto, lei ha atteggiamenti che nemmeno sua mamma h. Mia suocera è pronta a criticare ogni cosa che la mamma di questa bimba faccia o dica. Uno perchè la mamma è ucraina e pure un po’ compagna. Due perchè la mamma ci tiene ad alcune sue tradizioni, tipo pettinare la bimba con la pettinata tipica ucraina (che è graziosissima sulla bimba)… mia suocera ha da dire che poi i capelli prendono una brutta piega e chissà come sarà complessata la bimba da grande… Se la madre compra alla bimba un giocattolino, allora il giorno dopo arriva mia suocera con qualcosa di più grande e a suo dire più bello… Sono piccole cose, cazzate clamorose, però capisco che ormai questa povera donna ne ha ormai le palle piene…

    Quindi, quando avrò figli di corsa all’asilo senza passare dal via.

  10. marisol dice:

    Mia suocera non ha mai fatto mistero di volere un nipotino italiano (lei è sudamericana e ha già due nipotini in loco) e mi ha anche detto che quando mi deciderò (lei dà per scontato che la cosa dipenda esclusivamente da me perchè, udite udite, lavoro tutto il giorno, quindi ovvio che sono io a stabilire il momento giusto per riprodurmi: il figlio secondo lei non avrebbe voce in capitolo – cosa assolutamente falsa, ma vabbè) lei è disposta a venire da noi “anche a nuoto” per tenerlo.
    Notate bene: non per conoscerlo, non per darci una mano, ma per tenerlo lei.
    Cioè, io metto al mondo un figlio e lei lo tiene tutto il tempo mentre io lavoro per camparlo, e per campare anche lei finchè sarà nostra gradita ospite (visti i precedenti, si parla di almeno 4, 5 mesi)
    Mio marito sa come la penso a riguardo e non si espone, però chiaramente gli farebbe piacerissimo avere la madre a casa con noi che cresce nostro figlio.
    Farei notare che la signora oltre a due nipotini ha anche un marito, altri due figli, una madre anziana che vive con loro e che lei definisce “malata” ogni volta che chiama dall’altra parte del mondo tanto per far sì che il figlio a 15 mila km. si deprima al punto di andare a letto col magone per tre sere di seguito.
    Ciononostante, lei lascerebbe tutto e tutti per venire qui da noi A NUOTO ad accudire il nipotino italiano.
    Io non credo che resterò incinta almeno per i prossimi due anni.
    Spero che nel frattempo lei non impari a nuotare, ma se la conosco bene, quella è capace di iscriversi in piscina fin da adesso per prepararsi all’eventuale traversata oceanica..
    Che dirti, panz..
    La frolla crescerà e tu avrai sempre meno bisogno della suocera.
    Auguri per tutto.
    mari

  11. momolina dice:

    si è vero che dovresti ringraziarla ma fino a un certo punto, lei è la nonna e fa quello che tutte le nonne del nonno fanno/dovrebbero fare coi nipoti.
    detto questo dovevi mangiartela alla seconda frase

  12. Elena dice:

    Hai ragione. Non c’è altro da aggiungere. Io credo che se fosse capitato a me avrei risposto chiaramente che se la suocera mi paga lo stipendio io ben volentieri me ne starei a casa con mia figlia (che poi è la vera verità).
    Per fortuna nel mio caso il problema suocera non si pone, perchè lei non è fisicamente in grado di star dietro al mio Mostro, che sta con i miei, però devo ammettere che all’inizio è stato difficilissimo, e ci son state un paio di occasioni di grossa crisi in cui mio papà ha mediato. Pero’ certe cose alla mamma si riescono a dire, alla nonna è già più difficile.
    comunque HAI RAGIONE. L’unico consiglio che posso darti è di parlarne con il tuo compagno, e di chiedere a lui di spiegarsi con sua madre.
    In bocca al lupo
    Elena

  13. sonia dice:

    Il mio commento parte dalla mia esperienza di figlia e nipote senza nonni, gli uni lontani geograficamente gli altri lontani con la testa e il cuore.
    Fai bene e sei generosa a pensare a tua figlia e al suo star bene con i nonni. Io invidio chi ha un buon rapporto , dei racconti e delle tenerezze con i nonni.
    Allo stesso tempo a volte, da fuori (perchè io sono gioco forza fuori da questo tipo di rapporti), non apprezzo quel mettere sempre il naso in mezzo alle cose degli altri che a volte vedo fare dai nonni altrui. La testa è diversa, il ragionamento è diverso, ma ci vuole sempre molto rispetto per il ruolo di genitore, che è diverso da quello del nonno e che dal nonno va rispettato.
    Ho ammirato un’amica di mia nonna quando ha commentato: “Anche quando vengono a casa mia, i miei nipotini vanno a dormire alle 21, mia nuora ha deciso così ed è giusto che io rispetti questa regola.” Sante parole!

    Panz tanto coraggio e mi sembra buono il consiglio di Slim, ridurre di un po’ il tempo con la nonna!

    Abbracci
    sonia

  14. Cristinalagina dice:

    Porca miseria che str….. Guarda, io non ho suocere (per il momento) ma ho 3 fratelli sposati e conosco le rispettive suocere e, credimi, ce n’è per tutti i gusti….
    Io purtroppo non ho la sopportazione che hai tu e credo che l’avrei già mandata a cagare da mo’ tua suocera, per cui non ti dirò che sei fortunata perchè hai qualcuno che ti tiene la bambina, ma ti dirò che sei fortunata perché Dio t’ha dato tanta tanta pazienza. E’ una buona dote, ma attenta a non farti pestocchiare la faccia, perchè poi sennò è troppo tardi!
    Baci

  15. Ida dice:

    Tu hai ragione…le persone anziane son belle e care, ma spesso sono prive di sensibilità, di tatto, diventano egoiste, hanno bisogno di sentirsi indispensabili…lo vedo con mia nonna, che abita con noi e che sottopone mia madre a dei veri tomenti psicologici.
    Ti parlo da figlia e non da mamma: la mia di madre ha sempre lavorato, quando ero molto piccola andava ogni giorno su un’isola per fare una supplenza…eppure son venuta su benissimo, senza traumi e altrettanto posso dire per mia sorella…certo, l’angoscia di quando andava via me la ricordo ancora, ma ci vuole pure quello, serve a fortificare il carattere, secondo me…e poi si tratta di qualche ora, poi tu torni e lei è contenta!
    Per la suocera: non vedere, non sentire, non parlare, riprenditi la Frolla al volo, non ti trattenere a parlare e usufruisci del suo aiuto, se ti serve…è brutto dirlo, ma non sempre è possibile instaurare un “dialogo vero” con tutti, a volte capirsi è impossibile….

  16. ktilia dice:

    mi permetto (da non-riprodotta) un commento: guarda che tua figlia la differenza tra sua madre e sua nonna la capisce benissimo e non é che fará mai confusione, nonostante la nonna sembri sí, piuttosto confusa.
    Sul perdersi i momenti belli: di quelli ce ne sono e ce ne saranno a bizzeffe e nessuno perde mai proprio un bel niente (e comunque non é che non si recupera).
    La tua vita e quella di tua figlia sono insieme per natura, non c’e’ nove-cinque-dai-nonni che tenga.

  17. Panzallaria dice:

    grazie a tutti per i preziosi contributi, utili soprattutto in un momento in cui sto valutando come risolvere il problema.

    nei prox giorni tino andrà a parlare con sua mamma e cercherà di farle capire alcune cose per la ennevolta;

    lunedì vado al quartiere a informarmi su eventuali possibilità di iscrizione tardiva al nido o tate a casa;

    nel caso nido o altre del comune non fossero praticabili, ho già deciso (decisione inappellabile) che la silvia andrà 2 giorni dai nonni, 2 giorni starà con una baby sitter da trovare e 1 pomeriggio con mia mamma.

    non voglio che lei si prenda tutto questo spazio ma non voglio nemmeno togliere a mia figlia la possibilità di stare con loro, che ci sta bene.

    mia mamma ha sempre lavorato molto e tuttora è dirigente; non ho mai sentito la sua mancanza pur stando con dade; lei stessa – mi ha confidato – non ci lasciava a tempo pieno coi nonni per evitare questi problemi.

    probabilmente, per ingenuità ho sbagliato. cercherò di imparare dai miei errori.
    dal prossimo anno, comunque, o la prendono al nido pubblico oppure investo in uno privato.

    oppure valuto di mettere in stand by il mio lavoro fin quando non la prenderenno al nido.

    vedremo.
    considerando che ogni giorno mi faccio il culo per ragrannellare pochi spicci e che non ho molto tempo per autopromuovermi e altro, forse potrei davvero decidere di fare la mamma a tempo pieno.

    anche perché – e qui non approfondisco oltre in questo momento – l’assurdo è che con il tipo di posizione professionale che ho io con partita iva, all’asilo nido risulto alla fine delle classifiche, come a dire “voi libero prof potete lavorare di notte…”

    grazie davvero a tutti del supporto morale, intanto stamattina mi sono goduta mia figlia
    panz

  18. Giuliana Cupi dice:

    Commento da donna senza figli con esperienza di enormi sopraffazioni in famiglia: nido nido nido. Costi quel che costi. Ho sempre pensato che fosse nefasto per i bambini crescere in ambienti restrittivi (una nonna, una baby-sitter) dal punto di vista sociale ed emotivo: al nido almeno ci sono tante educatrici e tanti altri bambini, si impara subito che il mondo è vario e, tranne gravi casi psicopatologici che almeno possono essere denunciati al direttore didattico, si dovrebbero evitare questi abomini di possesso soffocante.
    Se per sbaglio avessi mai un figlio né mia madre né la madre del mio compagno (la parola suocera non mi viene, sarà che la frequento molto poco, sarà che non siamo sposati, sarà che mi aspettano altri trent’anni di terapia…) lo vedrebbero neppure con il binocolo, per fortuna (diciamo così) nessuna delle due sarebbe in grado fisicamente di occuparsene e così almeno l’opzione “te lo guardo io” non si porrebbe.
    Suona spietato, lo so; ho dovuto imparare a essere spietata per sopravvivere e inoltre sono incazzata quanto te, Panz.
    Non farti fare altro male.
    Giuliana

  19. Baol dice:

    Ciao Panz, quando stavo per clikkare su “sbafati il resto”, ho pensato “non farlo” perchè sapevo che mi avrebbe fatto male, ‘ste cose mi fanno rabbia sul serio 🙁
    Sono con te Panz (per quanto ‘sta cosa non serva ad una cippa)
    un abbraccio

  20. Clo dice:

    1) Le suocere quando parlano non collegano il cervello alla bocca
    2)Quando ero piccola mio nonno mi faceva il lavaggio del cervello dicendomi che i nonni sono molto più importanti dei genitori perchè sono genitori 2 volte! Era una cosa che mi dava terriblimente fastidio!

  21. adele dice:

    Arrivo tardi come al solito ma spero con una parola di conforto. Frollina è una ragazza in gamba, sono sicura che appena avrà il dono della parola manderà sonoramente a cagare la nonna quando supera i limiti

  22. Robbi dice:

    Per gli asili ci sono grossi problemi un po’ dappertutto… vuoi perchè negli anni di poche nascite si è posticipato l’intervento (un fantomatico intervento strutturale) al mese del poi e all’anno del mai…
    E nelle graduatorie per i bambini al nido ci sono delle cose a rigor di logica non tornano…ad esempio, se tu fossi disoccupata ti terrebbero il bimbo all’asilo con più facilità, mentre da autonoma, sicuramente farai i miliardi con il tuo lavoro quindi arrangiati…
    Se da un punto di vista è giusto che un autonomo “si arrangi”, nel senso che non essendo vincolato a orari fissi è più “mobile”, penso che governo nazionale e locale potrebbero fare di più per la precarietà se si agevolasse in questo senso la professione autonoma delle giovani madri.
    Il lavoratore autonomo che poteva arrangiarsi, second me, esisteva fino a una decina di anni fa, quando la figura del libero professionista era una cosa un po’ più definita… ci sono tanti che hanno aperto partita iva ma non sono altro (lazzaroni) dei dipendenti con tanto di orari stabiliti etc etc.

    Poi sicuramente se tu sei disoccupata e ti tengono al nido il pupo puoi trovare lavoro… ma se manco ti impegni in qualcosa togli un posto a chi ne avrebbe più bisogno…

    bah, è un mondo difficile. Quando pensi di agevolare qualcuno poi qualcun altro ci rimette…

    per star nel sicuro il prete che ci ha sposati (e tu panzallaria penso lo ricorderai come un fine oratore) ha fondato un asilo. E già ha mandato la letterina a tutte le coppie che si sono sposate da lui e che ancora non hanno figli dicendo che se aspettiamo a fare figli perchè non sappiamo a chi lasciarli, la chiesa viene incontro alle nostre esigenze e avrà sempre porte aperte per i nostri pargoli.
    La nostra buona volontà, se non disponiamo di pargolo urlante, è comunque ben apprezzata se possiamo donare il vil danaro. Offerta minima 100 euro.
    Ah, il business….

  23. Lei dice:

    Ma che ****** sta suocera!!!! Non ho figli, ma posso immaginare come sarebbe averne e sentirti tirata fuori da chi fa parte della tua famiglia. Chi dovrebbe sorreggerti quando stai per crollare, e dovrebbe capirti con un solo sguardo. Ah! Se si potesse divorziare dalle suocere…
    un bacio a te e alla piccola frollina… :-*

  24. La Meringa dice:

    Ai nostri genitori dobbiamo già dire grazie per mille altri motivi.
    Loro i genitori li hanno già fatti.
    Sai come la penso: i nonni non hanno potere educativo nei confronti dei nipoti. Sono nonni e devono fare i nonni.
    Sarò forse una voce fuori dal coro, ma quelle cose tua suocera secondo me le dice proprio per l’enorme potere che ha (o crede di avere) sulla tua bambina. Perché lei ci sta tutto il giorno. Mettila all’asilo. Non dire grazie a nessuno se non a te stessa.
    Il sacrificio economico che farai vale la tua serenità.
    E last but not least farai un grosso regalo a tua suocera: le farai fare la nonna. Che sicuramente è quello che più desidera! 😉

  25. Mika dice:

    Non so se potete permettervelo… ma avete mai pensato ad un asilo nido, così comincia a socializzare anche con gli altri bambini? Certo, c’è una fila assurda e sono costosi… però secondo me (non vorrei alimentare la tua ira)… certe cose non possono essere permesse. E io una chiacchieratina con tua suocera a tu per tu la farei, e chiarirei che certe cose non deve permetterle, a MUSO DURO. Delle mie amiche sono state per un pò con la nonna o le zie, per il lavoro dei genitori, però la MAMMA è una sola, e BASTA! Sarò troppo rigida, ma certe cose e certe interferenze, non le permetterei. Sicuramente non è una persona cattiva, ma non è detto che nella sua non cattiveria, non riesca a provocare “guai”. Io non conosco tua suocera, ma se lo fa per provocarti è una vera stronza, e allora la questione è più seria. Poi è chiaro, ci sono situazioni ben più complicate e “serie” che sono difficili da risolvere, o impossibili da risolvere, forse un giorno te ne parlerò in pvt, per rincuorarti, che qui giustamente la gente penserebbe “chi se ne frega?”. Però la cosa più importante per un figlio, e lo dico da figlia, è L’ARMONIA FAMILIARE. E armonia familiare significa serenità e senza la serenità della mamma, non c’è serenità. Perché non puoi vivere con l’angoscia che la frolla, chiami “mamma” lei e non “te”o altre cose. Non si può sempre essere dolci, zuccherose, tipo pan di stelle del mulino bianco, alle volte anche l’acidità dello yougurth conduce al riequilibro (chiedo venia per la metafora pietosa). Un bacio grosso grosso grosso grosso.

  26. Daniela dice:

    Cara Panzallaria,
    io sono cresciuta con i miei nonni, che erano davvero adorabili e meravigliosi, ma ti assicuro che la gioia che provavo quando tornava mia mamma a prendermi era enorme! Ricordati che nel cuore della Frollina al primo posto ci sarete SEMPRE tu e il suo papa’, non importa quello che faranno gli altri!
    (Comunque tua suocera ha dei grossi problemi, mica cavoli…)
    Un abbraccione!
    Daniela – una tua grandissima fan 🙂

  27. Mika dice:

    Sorry panz, non avevo letto il tuo commento dopo… Sono rimbambita dallo studio.
    Sono contenta che tu abbia preso quella decisione.

  28. Freestyle dice:

    Panz, hai tutto il mio appoggio …. io me la sarei mangiata viva!!! Anche io ho avuto problemi con la suocera, ma adesso sembra aver capito (dico sembra e non canto vittoria) … ma non ci penso due volte a dirle come la penso …

  29. Chiara dice:

    Ti capisco: i miei sono un po’ così. Mio padre a volte si lascia sfuggire delle affermazioni che, se Mignolo fosse permaloso o non capisse da dove vengono, si offenderebbe. Mia madre tende ad avere una gestione un po’ dittatoriale di Amelia, del tipo farsi paranoie inutili sul cibo (ha ammesso che non troverebbe sbagliato rincorrerla con il piatto, causandole così problemi che non ha) o volersi improvvisare pediatra sulla base delle indicazioni del suo pediatra di 30 anni fa.
    Io ho due fortune: non lascio loro Amelia se non nel weekend (lavorano entrambi) e sono i miei genitori, quindi ci posso litigare senza timore di essere fraintesa o che ci siano sotto strane gelosie. A volte io e mia madre ce ne diciamo per i porci (non ti dico poi ora che sono incinta del secondo e lei non si sente preparata), ma fondamentalmente sappiamo che non romperemo mai il rapporto. Con una suocera, è tutto diverso, purtroppo.

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