Vivere quel che si legge

In questi giorni in cui la coniglia è stata ospite qui ho avuto il piacere di vivere quel che leggo. Di sentire dalla viva voce dei protagonisti le storie che stanno dentro ai loro blog, gli accenni, le inflessioni.

Solo di alcuni. Ma è già stata una bella fortuna.

La coniglia è una furbacchiona e ha fatto quello che tutti noi altri vorremmo fare ma per mancanza di tempo e organizzazione non siamo in grado: ha girato la blogsfera in senso geografico. Ha preso la sua blogroll e si è fatta una mappa della penisola, ha conosciuto di persona i suoi lettori e coloro che legge.

E’ passata di qua. Ha portato una ventata di belle cose, di sorrisi, di Sardegna e di racconti.

Ce ne siamo andati in giro per Bologna, con la frollina e senza. Abbiamo organizzato cene con blogger bolognesi e abbiamo conosciuto il mitico S.B (spesso di passaggio qui) che si è rivelato il toscanaccio verace e dalla battuta pronta che è anche nei suoi post.

Io mi sono stancata molto, perché tra lavoro (ovviamente tutti volevano tutto proprio in questi giorni!) e frollina e ciceronate, si è dormito ancora meno del solito.

Ma ne è valsa la pena. Come tutte le volte che ho incontrato dei blogger, mi sono sentita a mio agio. E sono nate delle belle amicizie in certi casi.

Mi sa che prima o poi la copierò. Prendero la cartina, quella della mia blogroll preferita e partirò. Passerò dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, che tanto sono vicine, mi farò il giro della Toscana in lungo e in largo, salirò a Milano e Torino e poi andrò in Val d’Aosta. Da lì prenderò un treno e scenderò a Roma, poi forse chissà…se qualcun altro mi prende, anche più giù, verso la Puglia da Baol…

Nel frattempo mi godo la sensazione di tre belle giornate.

8 commenti
  1. S.B. dice:

    Da queste parti sei (anzi siete!) ovviamente i benvenuti! Fai un fischio quando scendi oppure fai un .. link ! 😉

  2. stefania dice:

    Quando non c’erano i blog ma c’era la corrispondenza, io sognavo il giro del mondo dei miei amichetti di penna. A quei tempi sarebbe stato una cosa tipo Francia, Egitto, Russia, India, Filippine, Hong Kong, Giappone, Australia, USA. Negli anni molti si sono persi per strada, altri si sono trasformati in amici di email, altri li sento solo ogni tanto…e poi si sono aggiunti gli amici di blog, gli amici di Flickr, gli amici di forum, più gli amici in carne e ossa ma sparsi per l’Italia e per il mondo. Gli amici miei raggiungibili fisicamente in meno due ore li conto sulle dita di una mano.
    Qua mi sa che se volessi fare il giro di tutti dovrei prendermi un anno sabbatico… ^__^

  3. Panzallaria dice:

    @Ipazia:cara…in realtà eravamo solo 4 e tutti i lettori della Coniglia; non era proprio una cosa ufficiale di blogger bolognesi…sorry però, c’hai ragione, potevo anche invitarti!!!
    noi poi ci dobbiamo vedere ancora per quel famoso caffè, mea culpa!!!!

  4. La Meringa dice:

    Ah, quanto invidio voi che abitate in una piccola città e per fare i ciceroni non ci vuole la macchina!
    Ma più di tutti invidio te che hai conosciuto la coniglia e s.b, del quale però hai detto solo che era un simpatico toscanaccio, ma non che era uno gnocco….io fossi in lui me la prenderei!

  5. Giuliana Cupi dice:

    Che bella idea ha avuto la Coniglia, ha unito Servas alla Intelligent Roadmap che io e Fabio (News) vogliamo fare (che poi una volta o l’altra racconterò cos’è sul blog) o almeno volevamo fare da prima che lui stesse per diventare papà, il che accadrà tra pochissimi mesi, assolutamente insufficienti a partorire la nostra opera prima.
    Bella bella bellissima. Naturalmente Torino sta mai ferma anche perché freme dalla voglia di avervi qui…
    Giuliana

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