Viaggio

I nonni hanno regalato qualche soldino alla frollina, per natale. Andrà ad accumularsi sul suo conto postale.

Però ora nostra figlia è decisamente più ricca di noi (e vi assicuro che nemmeno lo è così tanto).

Stamattina, mentre con Tino si decideva per chi sarebbe andato a fare il versamento ho detto:

Panz: “Invece di versarli, potremmo metterli in un viaggio…”

Tino: “Ma Panz cheddici!!! vergogna, pensare di farti un viaggio con i soldi di tua figlia…”

Panz:”No, non hai capito. Imbarchiamo lei su un aereo, le facciamo fare un viaggio con i suoi soldini e noi dormiamo per una settimana!!!”

Tino (con gli occhi sognanti rivolti al cielo e al letto): “Ohhh, si. ohhh, si. Dicono che poi alle hostess piacciano così tanto i bambini…”

6 commenti
  1. Giuliana Cupi dice:

    Quando sono andata in America tre anni fa con noi viaggiava Albert, un bellissimo bambino mezzo spagnolo e mezzo USA: la madre dall’Europa lo mandava per l’estate dal padre oltreoceano. Aveva otto anni ed era tutto solo, ma questo l’ho capito solo a metà Atlantico, dopo essermi chiesta come mai ardesse dal desiderio di attaccare bottone con me. Le hostess ogni tanto buttavano un occhio, fortuna che invece che avere l’aspetto delle figone sembravano tante zie…
    Albert era veramente in gamba, ma un po’ di pena me l’ha fatta…
    Giuliana

  2. ABS dice:

    Non male come idea… 😀 Attenti però a non beccare l’hostess comunista, altrimenti mi sa che frollina rischiate di non rivederla. 🙂

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