La moneta dei bloggers

Sono stata inserita in una composizione natalizia

Non proprio io, ma il link a Panzallaria.

Il traffico di link generato è schizzato alle stelle. Ho trovato una marea di siti che hanno ora il link al mio blog posizionato dentro a questo simpatico disegno, insieme ad altri millemila blog.

Mi ha incuriosita questa idea. Ha stimolato alcuni dubbi/domande che già navigavano nel mio cervellino da un po’.

Come ha scritto Granieri su “Internet News” nel 2004 e riportato Maistrello nel suo bellissimo libro (lo consiglio a tutti quelli che sono blogger o che sono appassionati all’argomento)  La parte abitata della Rete, è il link, l’essere linkati la moneta di scambio della Rete, perché più si è linkati più aumenta il proprio ranking.

Premesso questo, che valore effettivo ha l’essere linkati in questo modo?

Mi fa sempre molto piacere se qualcuno cita un mio post perché gli è piaciuto o perché ritiene che possa essere di una qualche utilità. Altrettanto mi piace segnalare post o news o blog che per me hanno un valore. Un valore narrativo. Un valore aneddotico. Un valore culturale o professionale e che credo possano interessare le persone che passano di qua.

In questo senso guadagno e compro attraverso il link. “Compro” ciò che mi piace e che ritengo opportuno diffondere a livello di risorsa e “guadagno” con la credibilità che mi regalano gli altri.

Già da un po’ (ma forse è sempre stato così, io solo me ne sono accorta da poco) ho notato l’autoreferenzialità assoluta a cui siamo pervenuti noi blogger. Già da un po’ mi sono accorta che spesso c’è questa ansia fine a se stessa di risalire classifiche e di essere linkati.

Non mi piace gran ché.

Trovo che svaluti e sminuisca un po’ il potere dei blog, dei contenuti “dal basso”.

Perché produce rumore di fondo indifferenziato che rende indifferenziate le risorse.  Di certo il giochino del calice di link è una simpatica idea, forse ha anche dato la possibilità a qualcuno di conoscere blog che altrimenti non avrebbe mai trovato, ma siamo certi che l’effetto di questa cosa non si fermi agli auguri natalizi, alla coralità autoreferenziale e possa davvero andare oltre, accrescere le nostre conoscenze?

Non so.

Ma certe modalità mi perplimono un po’. Mi pare che anche la blogsfera stia tentando di assomigliare, troppo, ad una realtà in cui basta che si parli di te, in cui basta apparire in una trasmissione televisiva per trasformarsi in Vip e persona di successo.

Comunque. Al di là del valore intrinseco. Al di là di quello che dici e fai.

Voi che ne dite? Come vi rapportate con le varie classifiche? Mi piacerebbe aprire una discussione in tal senso, sono davvero curiosa di conoscere il parere di altri blogger.

Buona serata

23 commenti
  1. ABS dice:

    Come ho detto altrove, è stata una vaccata di discrete proporzioni quella di cambiare le regole di blogbabel, perché ha portato la gente a fare tremila meme (prima la classifica teneva conto di parecchi parametri, ora contano soprattutto le citazioni all’interno dei post), con conseguente scadimento generale del “postato”, oppure robe come queste (l’idea è pure simpatica, ma siamo già al 3 inoltrato…) Se faccio un blog sui meme magari diventa “più autorevole” di quello di Grillo 😀 .

  2. Nathan dice:

    mah, io non sono mai stato uno che ha avuto gran successo col blogging.
    di recente uno (uno famoso eh), solo per accennare alla mia brillante carriera in rete, mi ha definito “blogger segaiolo” perché avevo pensato bene di fargli presente (sul suo non frequentatissimo blog, sebbene sia un vip) che forse vantarsi di aver fatto esordire come scrittore (scrittore?) di noir un certo capo disobbediente dalla prosa malferma presso il più grande gruppo editoriale italiano, quello per interderci in mano all’uomo che il disobbediente sostiene di voler combattere finché morte non lo colga, forse non era la più brillante fantasmagorica nonché rivoluzionaria idea.

    insomma panz, anche se ti racconto quanta autoreferenzialità c’è in ciò che scrivo e lancio nell’immensità celeste della blogsfera, che conterà poi la mia voce, quella di un blogger segaiolo? (ma poi che ne sa quello delle mie abitudini sessuali?)

  3. silvia dice:

    ehi, IO sono famosa, il mio blog è diventato un libro ^_^
    no, a dire il vero ho sempre odiato chi, avendo un seguito in rete, si sente un dio sia dentro che fuori internet :

  4. Giuliana Cupi dice:

    Che ti devo dire, Panz? La mia lista dei link somilgia, per nulla stranamente, all’agenda alla fine del mio diario: di tanti nomi e numeri che affollano la rubrica del cellulare ben pochi entrano a farne parte e sono quelli che sono davvero entrati nella mia vita, nelle mie giornate, se volessi essere retorica direi nel mio cuore. Lo stesso sul blog: citazioni tante, se mi piacciono, mi colpiscono, mi incuriosiscono, link pochi e scelti, quelli dei blog che frequento ogni giorno e tanto per dare una bottarella alla tua autoreferenzialità il tuo è uno di questi…:-)
    Linko anche i blog di coloro che mi dicono di aver linkato il mio, per correttezza e perché se nasce questo legame un motivo ci sarà.
    Di classifiche e altre cose di cui parli non so nulla…sono una blogger paleolitica!!!
    Baci
    Giuliana

  5. Dottor C. dice:

    Non credo di avere capito molto bene il legame tra l’essere linkati e l’autoreferenzialità. Forse perché non sono molto addentro alla filosofia blogz.

    Per quanto riguarda i miei link, sono molto selettivo , e ho inserito solo rimandi a blog o a siti di cui condivido massima parte dei contenuti e delle idee espressi e forse soprattutto della maniera di esprimerli (indice di una mentalità, a mio avviso).

    Poi non mi importa se chi linko fa lo stesso con me.
    Non sono tra quelli che propongono scambi; forse in parte per timidezza, ma in parte perché mi sembra un elemosinare.
    Anche immotivato, per molti versi.

    Allo stesso modo, non penso sia “correttezza” il link reciproco: prima vorrei conoscere, scoprire, non butto là a occhi chiusi basandomi sulla fiducia.

    Per il resto, alle classifiche non ci penso minimamente, anche se sono contento quando persone nuove mi vengono a trovare; e insomma non mi pongo neanche il problema.

    E se qualcuno lo fa, cavoli suoi.
    L’arma come sempre l’abbiamo noi lettori: se ci disturba, non andiamo a trovarlo più.

    Più in generale, credo che non sia possibile che determinati meccanismi mentali e comportamentali possano cambiare da un momento all’altro, sebbene o nonostante la presenza e l’utilizzo di un nuovo mezzo.
    Anche per queste cose i procedimenti saranno lenti, a cambiare l’attuale natura umana mica basta un blog (anche se il tuo ci si può avvicinare … e ovviamente non considerando il mio …).

    Per me, tuttavia, per quel poco che conosco, si è avviato un processo interessante.

    Ecco, sì, ora forse ho compreso il senso del tuo discorso.

  6. la coniglia dice:

    appoggio il dottor carlo in tutto per tutto. Sai già che condivido questo pensiero…E complice un fatto accaduto ieri volevo parlar anche io della cosa…ora non so più se farlo perchè hai detto tutto e benissimo tu 😛

  7. Baol dice:

    Ciao Panz!
    Questa delle classifiche è una specie di droga che si insinua nei blogger. Io stesso direi una bugia se dicessi che non mi interessa per niente la mia “classifica”…però….perchè c’è sempre un però…non per questo vado in giro ovunque e mi fermo solo sui blog “importanti” cercando di essere linkato…c’è questa specie di frenesia dell’importanza, dell’apparire che, a volte, ti fa dimenticare che dietro ai blog ci sono persone. Io non vengo qui a leggere perchè Panzallaria ha un casino di contatti e link e quindi se “mi faccio vedere” qui allora ne avrò un sacco anche io. Io vengo qui a leggere perchè mi piace, mi piace leggere le disavventure di questa mamma contro il mondo suoceristico ma anche altro ancora 🙂
    Così come cerco di seguire tutti i blog che mi piacciono (e quindi linko), anche se hanno pochi lettori e pochi commenti, mi frega poco 🙂
    Anche i meme, che ultimamente faccio in quantità, li vedo solo come una scusa, una sfida per cercare nuovi modi di scrivere.
    Un abbraccio a tutti 🙂

  8. graziella dice:

    Da piccola blogger (sempre che io lo sia!) trovo molto fastidioso il fatto che gente assolutamente sconosciuta ti mandi un messaggio, a volte anche privatamente, con la classica frase: “Mi piace il tuo blog, ti ho linkato, lo fai anche tu?”
    Ti piace il mio blog???? Ma se giusto qualche post più giù ho detto che odio quelli che mi mandano certi messaggi?
    Credo che come nella vita, anche nella blogsfera ormai è più importante quante persone conosci più che come le conosci.
    Delle classifiche poi, conosco poco e ne sono fiera!
    Se devo cercare di arrivare anche quando faccio una cosa che mi diverte allora…..
    Se invece fare il blog vuol diventare anche un’occupazione allora è un altro discorso, ma non nascondiamolo dietro a false pubblicità!

  9. adele dice:

    Sono pienamente d’accordo con chi dice che la blogosfera riflette né più né meno quello che trovi nei rapporti “reali”. La vanità è una brutta bestia e prima o poi tutti si pecca (del resto, chi pubblica vuole evidentemente esibirsi) ma c’è chi è più maldestro nel gestire i propri vizi e finisce con farli diventare un fine delle proprie azioni.
    Io confido nella selezione naturale;-)

  10. Dani dice:

    Ciao panz…
    come procede la dieta? Io mi ci devo per forza rimettere… dopo sti bagordi natalizi…
    Dunque che dire: io credo che chi ama veramente lo scrivere e il mondo del blog se ne freghi altamente di commenti e classifiche…ne ho visti molti anche io di blogger che si venderebbero le mutande pur di farsi linkare e nominare o ciò che preferisci… a me personalmente piace scrivere, mi piace vedere ciò che gira per la testa della gente. E mi basta così!!
    Un abbraccio,
    dani

  11. Dottor C. dice:

    Un’altra considerazione.

    Cosa vogliamo dire di quelli che si fanno giri assurdi per tutti i blog possibili e lasciano un commentino qualunque, anche solo quattro parole, soprattutto solo quattro parole, per farsi vedere?

    Ecco, a me questi stanno davvero sul cazzo, secondo me i casi sono due: o, dati i loro commenti, sono dei minus habens; oppure, assai più probabile, sprizzano ipocrisia da tutti i bit.

    Cavolo, se vai da qualche parte, e soprattutto se non sei un amico stretto o un aficionado, i cui interventi seppure striminziti sono anche graditi segni di affetto, argomenta quello che dici! metti un commento serio!

    Una sera mi sono stupito, perché su qualsiasi blog arrivassi, in una navigazione puramente casuale, c’erano sempre quegli stessi due o tre (ma anche quattro o cinque) che sparavano la loro cazzatella..

  12. Panzallaria dice:

    Lei ha saputo scrivere molto meglio quello a cui mi riferivo…

    Il mio post non si riferiva a voi in particolare ma a certe modalità della bloggorbe

  13. ABS dice:

    “Il punto è che noi italiani abbiamo ancora il culto del Duce, il mito della persona che se sta ai vertici se lo merita, in qualche modo, o almeno è stata così brava da arrivarci”.

    Quant’è vero! :O

  14. Panzallaria dice:

    @abs: anche a me questa frase ha colpito in tutta la sua forza e precisione descrittiva. Anche perché i duci ci piacciono proprio a noi italiani e lo dimostriamo quotidianamente…

  15. Sara dice:

    panz mi hai fatto scoprire cose che nemmeno ho mai sentito nominare…… la classifica di blogbabel…. eh???
    vado a sbirciare il post di Lei.

  16. Sara dice:

    ma … ci siamo tutti quanti là dentro??
    non pensavo nemmeno di trovarmici…ma Panzina tu me le devi spiegare queste cose incomprensibili che se no mi sento proprio una tontina…

    anch’io come carlo non sopporto quelli che lasciano commenti insignificanti ovunque… io delle due preferisco starmi zitta per mesi a leggere un blog e poi commentare solo se mi viene una roba intelligente da dire… se viene…
    peggio ancora chi prende la mail o l’indirizzo solo per chiedere il link!

  17. Panzallaria dice:

    @sara: qui trovi qualche risposta su blogbabel e il suo uso.
    Io veramente lo frequento poco ma ci sono molti blogger che venderebbero la madre pur di scalare la classifica.

    Come in tutte le cose, anche la blogsfera ha accettato le leggi del mondo naturale italiano e si basa su gerarchie. A me è questa la cosa che fa più rabbia perché invece avevamo l’occasione per poter vivere di periferie, di orizzontalità e mancanza di rapporti gerarchici e invece ci piace proprio fare i portaborse per i baroni o i baroni con i portaborse.

    Una volta un mio prof disse che spesso i dottorandi erano peggio dei professori perché nell’imitarli risultavano ancora più arroganti e pieni di se’.

    Secondo me lo stesso discorso vale per blogstar che imitano i vip e non blogstar che rincorrono le blogstar.

    Questo non significa che a me – per esempio – non faccia piacere sapere che il mio blog è molto letto o vedere che tipo ieri sono passate 277 persone.

    Mi sono iscritta a Google Ranking e ogni settimana vado a vedere che tipo di accessi faccio e la loro quantità.

    Perché mi piace sapere che quello che scrivo piace anche ad altri e perché mi piace capire se le richieste degli utenti, i loro percorsi confermano la mia idea di questo blog.

    Essendo che io ci lavoro pure con la comunicazione web e che questo tipo di sociologia mi appassiona, lo faccio.
    In più, come tutti i blogger sono narcisa.

    Se no avrei un diario con il lucchetto.
    Detto questo credo che sia importante non perdere di vista che si cerca di portare del significato (o almeno si dovrebbe) e non del rumore.

    E invece ormai siamo arrivati ad un tale parossismo che è diventato molto più importante fare molto rumore che dire delle cose.

    Ecco, questo mi dà fastidio.
    Indipendentemente dal fatto che io segua dei blog che mi piacciono (e viceversa non seguo quelli che non) e che la maggior parte di essi appartengano ad una periferia che – grazie al cielo – nulla ha a che fare con la Blogsystem.

    Per quanto riguarda quelli che chiedono le markette, il fatto stesso che io non partecipi nemmeno ad un meme (risultando spesso anche inutilmente cafona) chiarisce che anche la sottoscritta preferisce essere letta per quel che ha da dire e non per i favori che può fare…

    però a me ste dinamiche interessano. proprio tanto dal punto di vista sociologico.

    oddio, ho scritto un altro post

    sorry

  18. Sara dice:

    grazie panz! ora mi informo.
    sono molto d’accordo con te su praticamente tutto… e capisco bene anche la tua curiosità!

  19. La Meringa dice:

    Sai come la penso io sui meme e sull’autoreferenzialità della rete dei blog.
    Parola d’ordine fottunca.
    E a culo tutto il resto.

    P.S. Ho un inizio d’anno in cui la logorrea lascia il posto ad una sintesi di freudiana ispirazione. Penso tu l’abbia notato.

  20. Francesco dice:

    Davo un occhio alla classifica di BlogBabel per curiosità, ma non è che me ne sia mai fregato molto. Da domani ancora meno!

    Ciao

    Spiff(ero)

  21. miciapallina dice:

    Miao!
    Bello leggerti, si, mi piace.
    Stop.
    Mi piace leggerti perchè mi piace scrivere, mi piace leggere, non sono riuscita a fare della comunicazione Web il mio mestiere (tralascio l’odissea) ma mi piace il concetto.
    Sono una che si è fatta un blog perchè così mia mamma che sta lontano lontano può leggere quello che combino, cosa cucino, che fiori pianto, e magari si fa un sorriso.
    Credo di non essere linkata, o di esserlo pochissimo, praticamente non ho linkato nessuno.
    Sarò anomala?
    No, sono una che ama ancora la carta e la matita, che mette i siti preferiti nei preferitati e se li va a leggere la mattina al posto del giornale, che ama le radio con il pomello (e quel post me lo sono goduto proprio) che scrive le vecchie lettere piuttosto che una mail, che stampa le sue foto e le raccoglie in un album, che ha la porta del frigo trasformata in un tazebao!
    Mi piace il tuo blog.
    Mi piace leggerti!
    Tutto qui, volevo solo dirtelo.
    Un nasinasi arruffato
    miciapallina

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