Stato e Clero

Quel che è successo ieri a Roma, all’Università La Sapienza, non può lasciarmi in silenzio. Perché se è vero che questo è un blog aneddotico, che il mio esimio parere in merito a faccende politiche è trascurabile e che non ho voce in capitolo, è anche vero che quel che è successo è una questione civile, che tocca la coscienza di ogni singolo individuo, me compresa.

La cronaca, credo, la conosciamo tutti, per cui non mi soffermerò.  Dirò invece quel che penso e che è molto distante dal compatto pensiero politico e dalle facilonesche interpretazioni delle manifestazioni di professori e di studenti dei giorni scorsi.

Trovo che sia stato un errore da parte dei professori invitarlo a non andare dopo che il Rettore lo aveva invitato. Li ha messi in una situazione di smacco, in cui – comunque sarebbe andata – avrebbero dovuto giustificare le proprie azioni e accollarsi il presunto rifiuto al dialogo. Come infatti è stato.

Trovo che l’intera classe politica abbia dato il peggio di se’. Si è schierata unilateralmente con il Papa, tagliando a fette la realtà dei fatti e obliterando totalmente le motivazioni delle manifestazioni in corso e – soprattutto – naturalizzando alcuni concetti che in democrazia non dovrebbero essere naturali.

La laicità – che come tendo a ripetere sempre – fa parte della nostra Costituzione (che compie 60 anni!) è diventata sui giornali e sulla bocca di chi ci governa una brutta parola. E’ stata privata del suo valore etico e democratico, trasformandosi nell’arma di distruzione di una piccola massa di punkibbestia.

Perché si, gli studenti, almeno a leggere le principali testate giornalistiche, almeno a sentire i pareri degli accoliti del Papa, sono come sempre risultati una sottospecie di barbone che posteggia all’Università e passa il suo tempo ad okkupare.

Come se la cosa fosse di per se’ vietata.

PERICOLOSISSIMO.

Il Medioevo è alle porte, se non si è già seduto al nostro desco. Secondo me PapaRazzi non doveva nemmeno essere invitato ad un evento del genere.  Non era di sua competenza, non ci stava a dire niente. Quasi come la Laurea ad honorem a Valentino Rossi.

L’errore è stato pensare che il più alto rappresentante dei Cattolici (dunque di una parte della popolazione e non del tutto, di una parte di credenti e non dei tutti) potesse “dialogare” in maniera da sviluppare un sano confronto.

Ma c’abbiamo presente? PapaRazzi è lo stesso che domenica scorsa ha detto la Messa voltando le spalle ai propri fedeli, riabilitando una norma dismessa perché considerata obsoleta e perché si promuoveva invece il dialogo e il confronto.

E’ lo stesso che cavalcando la moratoria alla pena di morte (qualcosa di buono lo facciamo anche noi italiani!) vuole rimettere mano alla Legge sull’aborto e far ripiombare NOI DONNE e l’Italia tutta al secolo scorso.

E’ lo stesso che ritiene la propria fede l’unica valida.

Come si può parlare di dialogo proficuo? Come si può pensare che sia in grado di confrontarsi su temi così delicati come scienza e fede?

Solo che a invitarlo si è innescato un meccanismo. Un meccanismo che non poteva vederlo che vincente.

Se fosse andato comunque, malgrado le manifestazioni, avrebbe potuto dire quel che voleva, forte del clima oppositivo, rafforzando la sua indole al monologo.

Non andando è diventato un Martire.

Non andando perde la laicità. Ma non perché si è dimostrata intollerante. No.

Perché ha porto il fianco all’essere sminuita, all’essere messa in secondo piano (da politica e mass media) rispetto alla fede.

Perchè da oggi laicità diventerà una di quelle parole bruttebrutte, di quelle che di solito colleziona Bush per far presa sull’elettorato e tirare qualche bomba qua e là.

La potremo mettere nello stesso insiemino con “coppie di fatto” “pacs” “diritto a manifestare” “unioni gay” “comunisti” e altre ancora che non mi vengono in mente perché se no mi torna il mal di stomaco.

Meditiamo su quello che stiamo facendo al nostro BelPaese. Meditiamo sulle libertà che ci vengono negate e ci neghiamo, tanto ci sono le veline a sculettare e ci sentiamo intellettuali perché guardiamo “Striscia la notizia” e ci sembra pure che si, vedi, loro le notizie le fanno, mica come certi telegiornali…

Panem et circenses…

Una laica molto offesa

27 commenti
  1. momolina dice:

    io penso che non lo avrebbero dovuto invitare. però tutto quello che è successo dopo- firme, minacce, occupazione ecc è stato un polverone che è andato tutto a suo vantaggio.
    in vaticano si sono sempre lamentati che non li fanno parlare (lamentati ingiustamente) ed ora sono passati dalla parte della ragione.
    ciò mi irrita.

    e io lo dico da cattolica :p

  2. Pietro dice:

    Cara Frò, non capisco perchè ti senti offesa.
    Al massimo i cattolici dovrebbero sentirsi offesi dopo quel che è successo, che ricorda tristi precedenti accaduti proprio in quell’Ateneo in epoche non brillanti per il nostro Paese. Mi sembra che ci sia grande confusione e che non ci sia più rispetto per la religione cattolica e per i suoi rappresentanti, che a cominciare dal Papa, fanno esclusivamente il loro mestiere. Forse è proprio questo il problema…la libertà e l’autonomia dei rappresentanti della religione cattolica è messa in discussione perchè non si comportano come alcuni vorrebbero o dicono cose a loro non congegniali. Alla faccia della libertà di espressione.

  3. Nathan dice:

    Sono d’accordo con te. Forse in parte.
    Invitare il Papa a tenere la lectio magistralis per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, il momento più alto e solenne di un’università, non è stata una decisione che poteva trovare consenso. E non tanto per l’istituzione del papato, che in questo Paese non è mai stata un mero istituto religioso, ma perché QUESTO PAPA, ancor prima di ascendere al trono di San Pietro, ha mostrato chiaramente di presentarsi come una parte politica che gioca apertamente (non solo in modo sotterraneo) il suo peso sulle coscienze al fine d’imporre uno stile di vita “cristianamente retto” anche a chi non frequenta le chiese.
    Con questa premessa ritengo che la protesta pacifica di una parte, seppur minoritaria, del corpo accademico e degli studenti sia stata, oltre che legittima, doverosa. Un modo per dire che esiste ancora una società diversa da quella sciocca e ipocrita che le tv stanno rappresentando. Ma si è trattato, come sostieni anche tu, di un errore strategico.
    Da anni ormai pare che in Italia non ci siano istituzioni autorevoli. La crisi della politica prima di tutto, il superamento di ogni pensiero forte che possa tenere insieme un sistema di valori condivisi (una volta si diceva il “crollo delle ideologie”) hanno portato (e su questo il sistema dei mass media ha una responsabilità pesante) a far emergere la voce dell’autorità religiosa come l’unica presenza credibile.
    E la decisione del Papa di non andare più alla Sapienza ha messo dalla parte del torto coloro che hanno contestato la sua presenza.
    Negli sessanta e settanta la Chiesa si è profondamente riformata sotto la spinta di una società che cambiava radicalmente e che sapeva offire modelli di progresso sociale e culturale. Negli ultimi due decenni questa spinta sembra essersi esaurita e la Chiesa sta riprendendo il suo terreno. Siamo arrivati al punto che non è nemmeno più possibile contestare le affermazioni dogmatiche perché sono ormai diventate l’unica fonte certa di verità a cui aggrapparsi.
    Secolarizzazione e laicità hanno perso il loro smalto. E in questo senso sì, si affaccia un nuovo medioevo. Confido che si tratti solo di un'”età di mezzo”, speriamo che non duri mille anni..

  4. Elena dice:

    anche io ho notato che comunista è diventata una brutta parola… Berlusconi la usa come un’offesa, come fascisti.
    Secondo me il problema di fondo è che si son persi l’educazione e il rispetto, nel nostro paese, che se offendi qualcuno sei considerato importante.
    Senza riferirsi alla politica, basta vedere come si comporta la gente in macchina quando giuda, che sembra che le regole della strada sono fatte da chi c’ha il piede più veloce, e ci vogliono mille occhi, e col cavolo che se sei pedoneconilpassegginoalseguito e stai sulle strisce ti fanno passare, casomai ti suonano per dirti di aspettare, e ti svegliano pure la bimba!

  5. LaDistratta dice:

    Concordo su tutto, PapaRazzi mette le mani avanti ad ogni intervento dicendosi “aperto al dialogo”, ma nella sostanza, quello che dice, è ben poco tollerante verso altre opinioni.
    Forse sarò prevenuta perchè non lo sopporto a prescindere, lo ammetto, ma anche secondo me non doveva proprio essere invitato.

  6. coda di lupo dice:

    siamo soggiogati da ogni tipo di vomitevole casta… quella politica in primis (vedi il caso mastella)

  7. miciapallina dice:

    Be, che dire?
    Hai detto tutto e bene.
    Io sono una che ha una fede smisurata, che cerca di vivere la sua vita secondo dei principi di onestà e amore e condivisione, sempre, in silenzio, perchè non amo le chiacchere, ma sempre.
    Dalla mattina, quando mi alzo e, forse in modo anacronistico, prego….. fino alla sera prima di dormire….. quando ancora anacronisticamente prego!
    Però sono scomunicata…… perchè divorziata e convivente!
    E sia…… siccome io credo che il GG sia il più bel regalo che tutti gli angeli in coro hanno concordato di farmi, mi tengo GG e la scomunica non mi pesa.
    Quando sarò morta farò i conti con chi di dovere….. non con persone umane e fallibili come me!
    Io ho fede, ma fede e politica sono due cose bene distinte.
    E tu hai detto le parole giuste, quelle che anche io e GG ci dicevamo ieri.
    Si è fatto martire, sto sant’uomo, che è furbo come un….. una biscia!
    Posso abbracciarti?
    Anche se non ti conosciamo?
    Che bella mamma si è scelta la Frollina!

    nasinasi

  8. la coniglia dice:

    devo ancora informarmi per bene su ciò che è successo, ma mi pare assurda la situazione che si sta creando in Italia…ma è possibile andare peggio di così?sembra di no e poi invece….Mi sei mancata tantissimo, ti ho pensato tanto!!!

  9. cg dice:

    Sono d’accordo su tutto…….io che sono: cristiana, agnostica, incoerente ,convivente, a favore di ogni libertà di pensiero di parola di opera o di omissione (dei cattolici e degli apparteneti a qualunque altra religione, laddove ovviamente si parli in e di PACE), contraria a ogni tipo di guerra, di sopruso e di violenza tra uomini, consapevole che queste mie sono solo belle parole e che bisogna fare i fatti , e che ho fiducia più che nei Politici e nel Clero nella gente comune come me che nel proprio piccolo può e deve fare molto e non deve smettere di dire comunque la propria ..sempre.
    Brava PANz::))saluta Frolli
    a proposito di Stato e Clero ma quand’è che ci fanno sti DICO ??Hanno davvero Rotto..!!

  10. Panzallaria dice:

    @pietro: mi pare che Benedetto di libertà di parola ne abbia a gogo e che anzi la sua voce si rifletta fin troppo sulla politica; perché non si dà lo stesso peso e rispetto a persone come per esempio il Dalai Lama (rappresentanti di altre religioni che per me che sono laica e cittadina italiana hanno lo stesso valore del papa) che – vorrei ricordare – quando è venuto in Italia non è nemmeno stato accolto ufficialmente????

    Inoltre io non credo che si sia tolto nulla a Paparazzi (se l’è tolto da solo!) e manifestare è – fino a prova contraria – un diritto di tutti; le manifestazioni non sono state ne’ violente ne’ offensive ma solo portatrici di dissenso. Non si deve stare in silenzio solo perché si tratta del Papa.

    E il diritto di pensarla diversamente deve essere bilaterale, invece mi sembra che in Italia, questo pontefice stia tentando di insinuare il proprio credo nelle questioni politiche, passando attraverso tutto.
    Il cattolicesimo con lui è regredito. Non mi pare sia una persona che ha voglia del dialogo perché se no, se avesse voluto il dialogo, sarebbe andato ugualmente all’Università, prendendosi le sue responsabilità e rispondendo alle critiche.

    Non lo ha fatto.
    Perché lui è abituato a pontificare e non a dialogare e dunque che mi vengano a dire che si è tolta una possibilità di dialogo mi suona un po’ incoerente…

    Comunque il tuo commento dimostra in pieno quel che ho scritto nel post e cioé che questa vicenda lo ha reso una falsa vittima e farà risuonare ancora di più il suo verbo.

    Offesissima come laica se tutti i politici che mi rappresentano come cittadina laica si sono pronati e scusati con il rappresentante di un altro stato (e di una religione non del nostro stato).

  11. Baol dice:

    Ti riporto il commento che ho lasciato sul blog di Eio:
    “Il problema è che adesso si affrettano tutti a chiedergli scusa…nessuno a chiesto scusa al Dalai Lama quando non se l’è filato nessuno al suo arrivo in Italia.
    Nessuno a chiesto scusa alle vittime di Pinochet quando il suddetto veniva leccato dalla Chiesa.
    Nessuno a chiesto scusa a gli omosessuali quando tutti i “ferventi cattolici” hanno detto che soffrono di una malattia.
    Mi fermo qui ma potrei continuare…”

    Un bacio :*

  12. Barbara dice:

    Ieri sera a Porta a porta qualcuno ha sostenuto, più o meno, che al Papa è stato, non solo, impedito di parlare ma addirittura che i dimostranti avrebbero messo in pericolo la sua incolumità fisica.
    Ora, si può dire tutto quello che si vuole dei nostri corpi di Polizia, ma che non riescano a tenere a bada un centinaio di studenti, pur’anche punkabestia …..
    Il Rettore della Pontificia Università Lateranense ha risposto ai dati snocciolati da Pannella sulla % di spazio in video riservato nei TG dalla nomina del Papa ad oggi (nel TG1 il Papa è secondo solo al Governo. Anche Berlusconi viene molto dopo) che, evidentemente, è perchè gli italiani vogliono questo. La Chiesa fa audience e non ha bisogno di fare scioperi della fame per comparire in televisione. Così ha risposto. Ora, Pannellla è quello che è, però se penso che la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza e sul divorzio le abbiamo, in buona parte, anche grazie ai suoi scioperi della fame mi viene un rigurgito. Di rabbia ovviamente.
    Dopo altre amenità d questo tipo vado su Matrix e vedo Mastella che piagnucola le sue dimissioni davanti alla Camera, accusa i magistrati di incapacità professionale, di strumentalizzazione del loro potere, di persecuzioni perpretrate nei suoi confronti e della sua intera famiglia. E allora mi chiedo per primo: ma non era Berslusconi quello ingiustamente perseguitato? E non era il centro sinistra che urlava al fanfarone per questo? Oddio!!!! E’ tutta un’erba e un fascio! Aboliamo la magistratura allora, se deve essere un tribunale dell’inquisizione aboliamola!
    Per secondo non mi chiedo più niente e mi viene solo la nausea da stress.
    Per finire mi sono sorbita pure il collegamente di Porta a Porta con la redazione del Foglio, che era in veglia per la moratoria sull’aborto.
    Ho immaginato Ferrara, non essere quello che è adesso, ma un omosessuale in un momento X della storia che va dalla scomparsa di Roma alla fine ‘800. Oppure una donna fino agli anni ’70. Che spasso. Spero nelle prossime reincarnazioni. Può bastare anche che si reincarni in una donna o in un omosessuale di oggi e, magari, omosessuale, innamorato e precario!

  13. stefania dice:

    Come dici tu, trovo che l’errore principale sia stato, a monte, l’invito a tenere il discorso ufficiale di apertura dell’anno accademico. Io non me ne intendo e non so chi tenga solitamente tali discorsi di inaugurazione, ma da prima pirla che passa per strada troverei logico si trattasse di scienziati, ricercatori, studiosi, ecc. Era fuori luogo come occasione, sarebbe stato più opportuno, che ne so, creare un incontro ad hoc, magari un dibattito su una tematica…insomma, invitarlo in un altro contesto. In quel caso ci sarebbero state sicuramente meno ragioni per obiettare la sua presenza.
    Ma la scelta del rettore è stata quella e gli studenti avevano il pieno diritto di contestarla.
    Quello che mi infastidisce, come han già detto altri, è la sintesi strumentalizzata di tutta la faccenda in un ipocrita “non lasciano parlare il Papa”. Eh? Scusa?! Come?!
    Intanto, ricordiamoci che era stato invitato e l’invito non è mai stato ritirato. Non è stata una proposta poi bocciata dall’università, è stata prima una decisione del rettore in seguito contestata e poi una scelta del pontefice di non presentarsi.
    E poi, santa pazienza, mi sembra lampante lo spazio che ha il Papa sui media, dai suoi discorsi domenicali prontamente riassunti dai tg rai (gli altri non li guardo, quindi non so) alle sue opinioni in merito alle questioni più disparate, che non solo vengono prontamente riportate ma prese in considerazione spesso e volentieri a livello politico.
    Non mi addentro sulla discussione se quest’ultima cosa sia corretta o meno, ma per favore che non venga negata una realtà davanti agli occhi di tutti.
    Il Vaticano, in Italia, parla, eccome se parla.
    E dopo questa faccenda, gestita in modo poco furbo da un lato e molto furbo dall’altro, rischiamo che diventi ancora più logorroico! 😛

  14. Pietro dice:

    Riporto alcuni punti fermi, e di cui condivido ogni riga, postati su un forum di tifosi del Bologna (pazzesco anche chi parla di calcio ha opinioni in merito) dove si trattava lo stesso argomento e che possono far tornare la discussione nei giusti binari, perchè mi sa che stiamo andando fuori tema.

    1) L’università La Sapienza invita il papa per l’inaugurazione dell’anno accademico. Giusto ? Sbagliato ? Non saprei. Normalmente, gli inviti all’università comunque li fa il rettore, d’accordo con gli organismi di rappresentanza dell’università: dunque non i professori di fisica, non i “collettivi” di scienze politiche, non gli editorialisti di Repubblica.
    2) Ratzinger è considerato unanimemente (compresi i suoi nemici intellettuali) il più grande intellettuale vivente della cristianità. E’ un filosofo, un teologo, uno che dialoga da anni con tutti, senza moralismi e senza preclusioni, affermando il suo senso di verità (e ci mancherebbe che non lo facesse), ma ascoltando e rispettando anche quello altrui. E’ uno che, prima di diventare papa, parlava e teneva lezioni in tutte le università d’Europa, e in molte del mondo (lo sapevate, vero, che nel 1990 aveva tenuto una conferenza anche alla Sapienza ?). Lo si invita a parlare di cultura, in un luogo pubblico di cultura: dov’è lo scandalo ?
    3) 67 professori della Sapienza (a occhio e croce, qualche luminare, qualche mezza sega intellettuale, una marea di peones senza troppa fama), sulla base di una interpretazione TOTALMENTE ERRATA di un intervento precedente di Ratzinger appunto alla Sapienza nel ’90 gli chiedono di stare a casa. Cioè a dire gli negano il diritto di parola, in quanto non condividono il suo pensiero (che oltretutto non è il suo).
    4) si accoda subito dopo una marea ignorante e schiamazzante di avanguardisti dell’idiozia (fratelli minori, direi, di quelli che anni fa contestarono De Felice e Colletti), i quali occupano il rettorato, e si arrogano il diritto, in nome delle migliaia di studenti iscritti alla Sapienza, di chiedere l’allontanamento del Papa. Inutile dire che si suppone sia gente che non ha la minima idea di cosa sia il pensiero epistemologico, di chi sia Feyeberand, di che cosa abbia scritto Ratzinger, di quale sia il rapporto tra Galileo, scienza, cristianesimo, fede e ragione. Una masnada di somari che sostiene che “la scienza non ha bisogno ne di padri ne di preti” (sullo striscione era scritto proprio così, senza accento).
    5) chiude il corteo della vergogna la solita pletora di barbogi del laicismo italiano, gente diventata soporifera e illeggibile da anni
    6) Il Papa, per non creare ulteriori casini (e con un pizzico di sacrosanto disappunto intellettuale), prende l’uscio e se ne va (invitato dal Ministro Amato a farlo….)

  15. il musicante della brettìa dice:

    Sono abbastanza d’accordo con te, Panz. Ritengo però che, al di là dell’errore madornale compiuto dal Rettore nell’invitare il papa a tenere la Lectio Magistralis (che non è un semplice discorsetto fine a se stesso), la fesseria più grande da parte di professori e studenti sia stata il rifiuto a priori di intavolare una discussione. Non bisognava impedire al teutone di parlare, ma anzi costringerlo a parlare, a discutere, a confrontarsi: bisognava dare uno schiaffo al Vaticano, impartirgli una lezione di autentica democrazia e di esercizio del libero pensiero. Non una Lectio quindi, ma un intervento puro e semplice (la Lectio a mio avviso spettava al Rettore o a un professore) nell’ambito di una discussione aperta. Con questa tattica (in fondo l’Università è per definizione il luogo dello scambio di sapere e del dibattito costruttivo) si sarebbe costretto il pontefice a non pontificare (per altro in casa altrui). Peccato.

  16. Dottor C. dice:

    Sono d’accordissimo con il Musicante.
    Magari, in quel caso, sarebbero scoppiati altri tipi di dibattiti.

    Secondo me, come hanno detto in molti, l’errore veramente madornale e imperdonabile l’hanno fatto quelli della Sapienza (ma chi c’è dietro? chi è che comanda?).

    Per il semplice motivo che hanno pensato fosse possibile distinguere il capo della religione dal pensatore e filosofo.
    Potrebbe anche esserlo, ma magari, ora come ora, all’interno di uno scritto, di un libro, non in un evento di così grande portata mediatica e popolare.

    E infatti ecco che i media hanno dato grande prova di loro, ognuno leggendo gli avvenimenti secondo gli interessi e le idee propri.

    La giustizia è solo, una volta di più, teorica.

    E qui si inserisce il discorso sulla reazione del mondo politico e sulla laicità.
    In teoria, sempre in teoria, se questo fosse un mondo perfetto, la Chiesa non avrebbe tutto questo potere, morale e soprattutto politico.
    Non costringerebbe i governanti a optare per scelte di Real Politik (e di schifosa convenienza) di rimando a sue decisioni o posizioni.
    Ma questo è esattamente ciò che accade, Pietro (colpo basso: chi è Feyeberand? non conosco il suo pensiero..).

    Forse è vero che in questo senso la laicità è stata un concetto strumentalizzato, ma perché prima di prendere una decisione del genere i capataz della Sapienza non hanno pensato a cosa sarebbero andati incontro, in questa realtà dove tutto è così strettamente inter-relato (per colpe del resto ataviche della chiesa cattolica)?

    In ogni caso, con il capo della chiesa non c’è stato mai un autentico scambio di opinioni, anche perché si parte da due basi completamente differenti nonché opposte: chi porta la parola di Dio è, per definizione, infallibile; non si può discutere.

    Proprio per questo, una volta fatta la prima cazzata, tanto valeva provarci, per vedere se Benedetto XVI avrebbe per lo meno tentato di tenere distinte le due cose.

    Che poi tanto ognuno avrebbe interpretato come gli pareva, in questo senso non sarebbe cambiato nulla.

  17. Panzallaria dice:

    a mio avviso – come poi hanno detto molti di voi – e come forse non ho chiarito a sufficienza nel mio intervento il punto è proprio: se lo si invita e si vuole manifestare dissenso, il modo migliore per non cadere in qualche trappola demagogica è quello di costringerlo alla pubblica discussione (personalmente ho letto per filo e per segno tutto quello che potevo rispetto all’intervento del 90 alla sapienza e alla discussa frase su galileo) e cercare di capire davvero il suo punto di vista in merito.

    detto questo credo che i binari della discussione siano forzatamente da allargarsi perché la chiesa si sta fortemente politicizzando (lo è sempre stata ma ora ci sono in atto dei processi di recrudiscenza e fanatismo) e questo non è un bene, dati gli eventi politici mondiali.

    Sbilancia la politica italiana e crea un clima disagevole al dialogo e al confronto.

    Vorrei inoltre ricordare che l’Eminente Teologo è uno degli studiosi/religiosi più conservatori che abbiamo e che è stato a capo di quello che nel 500 si chiamava “tribunale della santa inquisizione”…
    a me che ai santi padri non ci credo, ecco, che metta bocca e piede nella politica italiana in maniera così smaccata, fa paura.

  18. Agostino dice:

    eh si, mi sembra che la voglia di anarchia molto spesso prevalga sulla razionalità da studiare, caso per caso. Gli studenti così sono passati dalla parte del torto, anzicché, con domande giuste, far tenttennare un pochino qualche dogma intoccabile del pontefice. Abbiamo mostrato il fianco ancora una volta.

  19. Alessandra dice:

    Ciao Panza, condivido in pieno il tuo pensiero e soprattutto il modo in cui lo hai descritto. Ho visto soltanto ora che hai visitato il mio spoglio e neonato bloghettino che proprio non ha alcuna voglia di crescere, ma la tua visita mi fa onore, mi ha resa felice e anche fatto un pò arrossire! Non sono ancora molto pratica su come funzionino linkate e rapporti amicali virtuali ma spero di colmare presto questo gap ;)))
    Un bacino a te e un saluto alla tua meravigliosa città.

  20. Pietro dice:

    Mi dispiace non aver tempo di poter approfondire questo argomento, ma trovo le tue paure del tutto ingiustificate soprattutto perchè si fondano sull’incapacità di veder le cose per quelle che sono. Un Papa fa il suo dovere al meglio e se crede di dover bacchettare la società in cui vive o sente la necessità di dover far diga rispetto ad alcuni argomenti, bhè ….non ci trovo nulla di male, svolge solo il compito che gli è stato affidato. Sarà poi compito di ognuno seguirlo o meno nelle indicazioni e negli spunti che offre. Si può essere d’accordo o meno sui suoi argomenti, ma ciò non toglie che egli è libero di esercitare come meglio crede.

    Credimi Frò i fanatici sono altri

  21. Panzallaria dice:

    @pietro: sulla libertà non si discute. sul fatto che la sua libertà esercita più ascendente di quella di un comune mortale nemmeno.

    sia chiaro che nessuno qui sta intimando il silenzio al Papa (io almeno no), però trovo francamente che sia un personaggio poco positivo (politicamente, sulla fede – non mia – non discuto) e soprattutto trovo che il rilievo politico che gli si dà in Italia (stato laico) sia eccessivo e preoccupante.

    questo non smetterà mai di farmi arrabbiare come cittadina prima di tutto.

    poi come laica libero pensatrice.

    grazie comunque per il tuo parere che qui è stato il meno allineato al mio e ha portato riflessioni e spunti di pensiero

  22. zazie dice:

    Arrivo in ritardo nella discussione e mi sembra che i punti principali del dibattito siano gia’ stati tutti toccati. Dico solo che guardando l’Italia “da fuori” mi vengono i brividi a pensare a come stanno andando le cose…e mi chiedo quanti se ne stiano rendendo conto (e quanti invece sono ormai rintronati da veline ecc….). Aldila’ dell’errore strategico o meno della protesta, penso che sia aberrante che abbiano deciso di invitare il papa a tenere la lectio magistralis.
    Solo un appunto a Pietro: ti assicuro, visto che lavoro con gente dell’ambito, che Ratzinger NON “è considerato unanimemente (compresi i suoi nemici intellettuali) il più grande intellettuale vivente della cristianità.” Tutt’altro.

  23. flat eric dice:

    Concordo con Panzallaria e credo che sia sempre piu’ difficile, oggi in Italia, dissentire con il Potere politico e/o religioso che sia. Ma la cosa peggiore sono i cori consonanti di politici e giornalisti tanto in questo caso che nella vicenda Mastella.
    saluti a tutti.

  24. laFrancese dice:

    …mi sono trattenuta stamani e mi trattengo ancora.

    Io la penso come Panz.
    …e di solito sono molto rispettosa delle fedi degli altri proprio perché nella mia infanzia laica non ho avuto lo stesso rispetto dal mondo cattolico.

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