Propositi

C’ho un paio di propositi che albergano nel mio animuccio, dentro al cuoricino, sotto il mio pesante e fascinoso adipe.

Un proposito riguarda la mia vita reale. Da ieri ho deciso che cercherò di essere sempre molto allegra ed ottimista. Non che prima fossi una musona ma ci sono stati giorni in cui mi sono un po’ pianta addosso.

E invece con l’allegria, se parte bene la giornata, scivola tutto meglio. E anche le persone che ho intorno e che amo, anche loro stanno meglio.

L’altro proposito riguarda questo blog.

Ho deciso che in questo blogghettino, ogni tanto, non dico sempre che non voglio mica spaventare nessuno, ma dico ogni tanto.

Ho deciso che ogni tanto io dirò le cose nude e crude come le penso, con tutta la mia forza e con poca moderazione.

Cose tipo quello che penso che ci sta facendo la chiesa oggi. Che stiamo ripiombando nel medioevo.

Che mi sono proprio stancata. Stancata che io non mi faccio gli affari loro e loro si fanno i miei.

Non i miei in senso stretto. I miei in senso politico e civile.

La chiesa cattolica e il papa in prima persona stanno entrando nella POLITICA. E per politica non intendo i cafoni che sputano e compagnia bella, ma per POLITICA intendo quella che dovrebbe essere la maniera di essere tutti coinvolti in buone pratiche CIVILI per il miglior andamento della POLIS (città, stato).

Io allora entro nella chiesa. Nei meandri di questa istituzione potentissima, piena di ori, piena di segreti e che non vuole mollare i privilegi che nei secoli le sono stati conferiti.

Questa istituzione che è diventata il rifugio ANCHE di pedofili, di gente che non ha il coraggio di vivere come vorrebbe e allora pensa di scappare facendosi prete e combina solo dei danni nei confronti delle proprie pecorelle.

Questa Istituzione che combatte famiglie e coppie di fatto perché sa che le famiglie e le coppie di fatto minano il proprio potere.

Perché non credo che Dio, il Dio che io rispetto e in cui forse credo anche, ecco non credo che questo Dio se è perfettissimo come dicono, lui faccia tanto le pulci come il papa o il cardinal Ruini su persone che si amano, che vivono secondo il rispetto civile e che cercano di praticare per il meglio e non solo nel proprio orticello.

Ecco allora che – dato che la POLITICA non la fanno i POLITICI- io ci ho pensato a lungo e credo che dovremmo farla un po’ tutti noi.

Partendo dal semplice. Partendo dal piccolo. Ma che anche noi dobbiamo agire. E questo Dio perfettissimo, oppure la tecnologia – a voi la scelta – ci ha dato uno strumento meraviglioso di discussione, di confronto e di democrazia che sono i blog.

Io allora mi sono detta, bisogna che lo usi questo blog. Dite che vi faccio divertire ogni tanto no? Me lo ha scritto qualcuno di voi ed è – francamente – il primo motivo per cui io scrivo.

Si, io scrivo perché mi piace se qualcuno si svaga un po’ leggendo quel che scrivo.

Il secondo motivo per cui scrivo è che ne ho bisogno. Che mi aiuta molto.

Il terzo motivo per cui scrivo – da oggi – è per fare la mia politica. Non è che io voglio influenzare nessuno. Ma vorrei, ogni tanto, che ne parlassimo.

Come nelle serate tra amici. Per cercare le nostre piccole soluzioni. Per confrontarci.

Per capire meglio il punto di vista di chi la pensa diversamente.

E per concordare anche delle AZIONI, con chi ne avrà voglia.

Perché se no, tra 16 anni (ma forse prima), io mi troverò a dover spiegare a mia figlia perché ho lasciato che andasse tutto a puttanissime.

E a me non va.

Per niente.

Ok.

Ho finito. Da domani i miei lettori probabilmente passerranno da 335 a 15.

Fa lo stesso. Con quei 15 cerchiamo di parlare.

20 commenti
  1. Dottor C. dice:

    Bene!
    Allora, la mia proposta è nei commenti al post precedente.
    Ma altre proposte?
    Cominciamo a parlarne?

    Il blog è il primo passo.
    Poi, nelle piazze e nelle strade, come un tempo.
    Io mi prenoto per un calcio fortissimo nelle palle di Calderoli.

  2. Sara dice:

    ecco nel post precedente ho scritto la mia esperienza rispetto alla religione ma tu ben sai che concordo su Tutto quello che hai scritto qui. resto di certo fra i 15 lettori… 🙂
    parliamone sìsì!

  3. Luz dice:

    Pronta a essere tra i primi 15, ci tengo molto. Mi associo pure a Dottor C, e rassicuro Sara sul numero, molti, ma molti più di 15.
    A te, mia cara, dò tutto il mio sostegno perché il tuo blog sia l’espressione più sincera dei tuoi pensieri e dei tuoi sentimenti, altrimenti diventa solo una vetrina vuota di quello che vogliamo far credere di essere. Per questo (immodestamente) mi sono creata il secondo blog. Il primo è nato per scherzo, perché volevo pasticciare col pc e la maniera più semplice era la strada, carina e fantasiosa del mio hobby, ma è pur vero che mi sta stretto, anche perché se la sera con ago e filo mi sfogo a creare dei bei lavori, il mio cervellino lavora e la mia lingua (non proprio da signora) pure. Anzi, ci tengo molto a dire che mi farebbe piacere entrare nel giro, e quindi scrivetemi nel mio blog (piazzavittorio1950).
    Bacioni. Luz

    P.S.
    Tra un po’ a Bologna!

  4. Luz dice:

    Oddio che casino! Io ti scrivo, tu mi scrivi, commento e commenti. Grazie, davvero, della pubblicità!!
    Ti ho lasciato anche un altro commento sul post precedente, quello a proposito della benedizione della casa, se ti va vallo a leggere.
    Bacioni. Luz

  5. graziella dice:

    Io di politica, quella “vera”, ci capisco molto poco, ma una cosa l’ho capita sicuramente: non si può andare avanti così!
    Io tra i 15 ci resto!

  6. Chiara dice:

    Parliamo. In questi giorni sono un po’ moscia, ma contami pure tra i 15. O tra le riserve…

  7. Angry C. dice:

    OH!, ma qua mi sa che c’è stato un fraintendimento.
    Tanti a dire fra i 15 fra i 15… ma l’importante del post non era quella boutade!!!!

    Vogliamo proporre qualcosa o no???
    Cazzarola, questa è una cosa seria!
    Io la mia l’ho detta.

    Coraggio!

    (più tardi passerò da Luz, già il nome è bello: tu abiti in piazza Vittorio a ROma? hai visto il meraviglioso film sull’orchestra?)

  8. mammamsterdam dice:

    Da quando bloggo un po’ più seriamente che agli inizio noto che rimango addosso ai blog di madri, di traduttori e di cucina. Deformazione personale e professionale, probabilmente.

    Ma credo che tutte e tre le categorie possano e debbano dire molto su quello che pensano della politica e di come va il nostro mondo.

    Le madri, perché abbiamo e avremo un sacco di spiegazioni da dare.

    I traduttori, perché siamo quelli che permettono al mondo di cacciare il naso un po’ fuori dal proprio buco e sapere che asuccede agli altri che non vediamo tutti i giorni. Siamo speialisti generali dell’univero e dintorni e un sacco di voltr, anche se non possiamo dire in giro quello che sappiamo possiamo però usarlo per scegliere in modo oculato.

    I cuochi, perché l’uomo è quello che mangia. OK, semplicistica, anche perché se andiamo a guardare cosa succede a quello che mangi, capisci un sacco sulla politica del paese in questione. Adesso si parla solo della monnezza a Napoli, ma da quando ho letto Gomorra non ho più il coraggio di comprarmi una mozzarella di bufala, che ci pascolano accanto ai campi dove bruciano i rifiuti abusivi. (Per non parlae delle bufale prodotte con latte congelato proveniente dall’estero o peggio). Voler sapere quello che mangi, di questi tempi è un atto politico.

    Quindi, cara Panz, si facciamolo il nostro dovere di madri e di cittadini e parliamo di cose che ci premono. che se stiamo a contare sulla TV per parlarne, aspetta e spera.

    (Però, come si vede che stai dormendo, hai la mattinata per coccolarti e sei piena di energia. Continua così).

  9. CG dice:

    Ciao Angry C, visto che mi chiedi di proporre , porpongo, rompendo il silenzio stampa in cui sono piombata dal giorno della Crisi..
    Io come PANZ predico dall’età di quattordici anni (età in cui ho visto per la prima volta il caro BEPPE GRILLO dal vivo)l’azione che parte dal popolo, e secondo me l’azione non è che la buona volontà quotidiana: non è sempre facile e scontata perchè i cazzi sono tanti e tu che sei di Roma mi puoi capire, però vedi , prima di tutto io pratico il rispetto e l’onestà, quella vera ed è una pratica molto sacrificata perchè toglie molta leggerezza al tuo modo di essere e ti fa risultare pesante.. io credo che si può partire da semplici gesti quotidiani ::iniziare a pagare il biglietto per fare due fermate di autobus, (anche se il servizio è scarso e lento e scomodo) non parcheggiare nelle zone riservate ai pedoni e a passaggi di carrozzine e invalidi, riservare una buona parte dei regali di Natale e di Pasqua alla beneficenza senza magari rinunciare al piccolo piacere di fare le cose anche per se stessi..significa vivere in un quartiere popolare e pagare un affitto esorbitante ma equo, rispettare il luogo in cui si abita, il paese in cui si vive la città merovigliosa in cui ci troviamo..significa essere lontani dalle famiglie eppure fare il proprio dovere, cercare di fare la raccolta differenziata e avere sempre un sorriso per il vecchietto che ti chiede carità e compagnia, significa farlo al di là di ogni riconoscimento religioso e farlo soprattutto per se stessi..non essere chiusi di cervello, aprirsi al dialogo con le persone diverse e non perchè fa figo ma perchè è importante e arriccchisce il cuore ..significa rinunciare a ristorante costoso e alla maglia firmata per rispetto a chi non ha neppure un pasto caldo o una coperta per scaldarsi..significa un pò di rinuncia per il bene degli altri..non so se questo ci ha a che fare con la politica ma è la politica migliore che mi sento di sostenere giorno per giorno con tutti i fallimenti e le rotture di balle del caso..
    CG

  10. Dottor C. dice:

    Tutte cose ottime, direi (“angry” era un mio eteronimo, sono io di Bologna…), che condivido e io stesso pratico, e che dovrebbero in effetti costituire la “normalità” per ciascuno, ma che per molti non lo sono affatto.

    Tuttavia, questa volta mi piacerebbe andare oltre, perché rimanere nel proprio piccolo in questo caso mi sembra davvero non basti.

    Penso insomma che sia ora di farsi sentire davvero, proprio come vorrebbe il nostro Grillo (a prescindere da sovrainterpretazioni ed esagerazioni, il suo fondamentalmente è un invito a muoversi senza aspettare che qualcun altro, leggi “l’uomo forte” del caso, lo faccia per noi).

    Per cui, per cercare di cambiare veramente qualcosa, penso sia giunto il momento di elaborare qualche strategia d’azione.

    Intanto scriverò a breve un post sul mio blog, ma visto che Panza aveva aperto la discussione, avevo proposto un invio massivo di e-mail a partiti e uomini politici.

    Magari ognuno di quelli che leggono potrebbe fare a sua volta un post nel proprio blog.

    Non so, sono solo idee, che mi piacerebbe tuttavia che venissero concertate, in modo da muoversi in maniera organizzata e unita tramite anche questo fantastico strumento del blog.

    Per questo sponavo e sprono a proposte e ad azioni.

  11. Luz dice:

    cara panz, ho spoloquiato sul blog di luz, lo invio anche a te, con qualche correzione, che che hai tanti lettori.

    resistere,resistere,resistere.

    sono un povero illuso che porta sul groppone più di 35 anni di politica, come scelta, come lavoro e come passione, posso dire che per come sono strutturati i partiti adesso non presterebbero la minima attenzione a ciò che vorrebbe fare dottor carlo.
    ma non perchè non interessi l’argomento, le critiche o i suggerimenti, ma perchè la qualità di quelli che una volta venivano chiamati, con fare anche sprezzante, funzionari di partito e dovrebbero preoccuparsi di ciò che dice il “popolo” è di molto scesa, sia a destra che a sinistra. e te lo dico per esperienza personale.
    non si può essere uomini buoni per tutte le stagioni. non si possono cambiare idee come se fossero un paio di mutande o di calzini.

    manca la coerenza e la volontà del fare, manca il senso di responsabilità che spinge a mettere in primo piano l’interesse di tutti rispetto al proprio.

    pensa a quanti eletti e rappresentanti di partito, di ogni ordine e grado con relativo cambio di qualifica ci sono in italia, sono pochi quelli che portano avanti il loro impegno con semplice altruismo. la maggior parte pensa solo a “realizzarsi”. molti sfogano nella “politica” le loro frustrazioni, i loro fallimenti personali, familiari e di lavoro.
    e te lo dico avendo fatto anche esperienze amministrative. ma ho avuto la forza, e anche il coraggio se permettete, di dire basta quando i compromessi stavano diventando troppo onerosi per la mia coscienza.

    ma non mi dichiaro sconfitto, vado avanti e a più di 50 anni continuo a propugnare le mie idee in ogni luogo e con ogni persona e mi ritrovo ad essere un estremista senza mai aver cambiato la mia collocazione, sono gli altri che mi hanno sosrpassato a destra.
    è il nostro comportamento quotidiano che testimonia le nostre idee, è il nostro impegno che fa da garante alle nostre idee.
    con la curatrice di questo blog, che incidentalmente è mia moglie, ci ritroviamo sulle posizioni di sinistra critica, non le condivido in toto, ma sono quelle che più mi si confanno.

    scusate tutti la prolissità, ma si annunciano tempi bui e ognuno di noi deve essere in grado di accendere almeno un cerino per tentare di fare un poco di luce anche se si corre il rischio di bruciarsi le dita.

  12. Dottor C. dice:

    Allora riporto anche io qua.

    Grazie davvero tanto, padre di riccioli neri.

    Mio papà, che è nella seconda metà dei 60 anni, ha una storia simile alla tua, sindacalista e poi attivista politico, e mi trovo spesso a parlare e a confrontarmi con lui sui cambiamenti di questa società e di questo Paese.

    Lui non conosce questo nuovo strumento; forse si sta evitando una ennesima illusione di politica dal basso…

    A me piacerebbe trovare qualcosa da fare, la mia proposta era di getto, ancora un minimo ancorata al concetto di rappresentanza.
    Di democrazia, per quanto mi trovi consapevole che sia solo una ipocritissima bugia.

    Non so, tu cosa pensi, padre di riccioli neri? Davvero non si può fare niente? Dobbiamo aspettare un metaforico “re buono” (come si dice in un film di Fassbinder)? O il fallimento di questo sistema, di cui mi sembra di vedere una lenta (ma spero inesorabile) decadenza?

    Insomma, qui dall’interno di questo Occidente, a parte nel piccolo quotidiano (che non mi basta più), non si può fare davvero niente?

    Grazie ancora per l’attenzione e per la risposta.

  13. padre di riccioli neri dice:

    dottor c. vedi questo è far politica. far girare le idee. non intasiamo solo i partiti anche i blog

    cara panz, stiamo invadendo il tuo blog eheheheheheheheheh

    dottor c,
    non ti buttare giù.
    tutto si può fare, basta volerlo. pensi che noi che stiamo scrivendo, che ci rapportiamo con persone di cui non conosciamo volto, voce e vita non sia fare politica?
    vogliamo intasare le caselle postali dei partiti? facciamolo, almeno così li costringeremo a mettere al computer qualcuno che le sappia leggere.
    vogliamo far girare articoli, interviste che reputiamo interessanti, e nonostante le critiche alla stampa ancora se ne trovano su qualche giornale, facciamolo. siamo uno dei paesi a più basso indice di lettura di quotidiani.
    però mi raccomando, non scadiamo nel qualunquismo di sinistra, retorico e demagogico, fine a se stesso e in un caso vendicativo verso tutto e tutti. non ho fatto nomi.

    hasta la victoria

    un saluto a tuo padre, resistere,resistere, resistere.

    (per entrare a far parte del vostro mondo sto scegliendo un nick confacente, per il momento saluti dal
    padre di riccioli neri

  14. la coniglia dice:

    se mi vuoi ci sono anche io. Ci h un paio di cosucce da dire che mi rimuginano in testa…In particolar modo sul sesso. Sarò pervertita chissà. Ma il tema chiesa-sesso mi colpisce molto. Forse ci scriverò su un post. Confrontiaoci volentieri. La coniglia sarda c’è.

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  1. Blog Action at Francesca Sanzo ha detto:

    […] un dibattito nato su Panzallaria, il mio blog aneddotico, ho lanciato un’iniziativa che sta riscuotendo grande successo e che […]

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