Bacilli, afonia e sordità

I bambini, si sa, portano bacilli.

Ma non pensavo che i miei inverni frollinomuniti si sarebbero trasformati nuovamente nel calvario che è l’infanzia…

Qui ogni due per tre ce ne è una e il copioso muco che alberga nel nasinocarino della Frollina è misteriosamente infinito.

E Tino ed io soccombiamo.

Siamo accartocciati su noi stessi. Lui attualmente c’ha pure una voce che ricorda tanto Mami di “Via col Vento” quando chiede la sua padrona: ” Miz Rossella, lei volere dualdosa?”.

Io tengo duro. Ma tanto so che soccomberò presto, sento i bacilli che risalgono le mie vie aeree. Li sento sogghignare in gola.

Stamattina Tino, con questa sottovoce e con le poche parole che riusciva a soffiare, ha tentato per mezz’ora di chiedermi dove avessi mezzo le chiavi della macchina. Non capivo una mazza.

Lui parlava con la bocca aperta per respirare. Aspirava ogni lettera. Io non avevo gli occhiali sul naso, per cui non vedevo nemmeno il labiale.

Insomma, vi potete immaginare la scena. Mi sentivo dentro a un film che potrebbe essere “Scemo + scemo”.

E poi i miopi in lettura lo sanno: quando sei abbastanza miope da aver bisogno degli occhiali per fare qualsiasi cosa, se te li togli smetti anche di sentire.

Cioé la semicecità che attanaglia la tua vista sembra quasi gettarti anche in uno stato di confusione generale tale per cui smetti di capire quel che si dice, non vedendone la provenienza.

Io se voglio sentire debbo indossare gli occhiali. In spiaggia, quando sto stesa a prendere il sole (quando STAVO stesa a prendere il sole, mi sa che questa pratica sarà di nuovo disponibile tra almeno 10 anni…), se qualcuno mi rivolge la parola, di rado capisco cosa mi sta dicendo.

Perché sono senza occhiali.

Devo alzare il mio culone, arrancare fin verso la mia borsa da spiaggia, ravanare ben bene tra cremine cremuccie, lettori mp3 pieni di sabbia, giornali vari, libri in sette tomi, avanzi di cibo da mare, tabacco del 1994 ancora incistato nelle cuciture della sacca, biro che per le botte e il caldo hanno riversato l’inchiostro dentro alla borsa, portafogli rimasto semiaperto per la fretta, assorbenti chenonsisamai (che puntualmente saltano fuori quando ritiro la mano dopo aver afferrato quel che mi serve e con un oplà finiscono sull’asciugamani del vicino…) e alla fine trovare gli occhiali, sporchi di ogni bendiddio, infilarli e far ripetere all’astante ciò che le sue corde vocali hanno prodotto.

Io sono una sordomiope da competizione. Solo mia nonna riesce a starmi dietro.

Se volete isolarmi da una discussione, evitare che colga una parola e ci costruisca sopra un aneddoto spettegoloso, ecco: ora sapete cosa dovete fare.

Toglietemi tutto ma non i miei occhiali.

12 commenti
  1. bruna dice:

    Nessuno ti può capire più di me. Senza i miei occhiali sono completamente persa, se poi ci metto su una leggera ipoacusia….. Il vantaggio di tutto questo, se vogliamo, è che qualche volta può far comodo non vedere e non sentire: soprattutto di questi tempi si può arrivare a credere, anche se solo per poco, di vivere in un paese normale.
    Coraggio Panz, i bacilli verranno sterminati e tra qualche anno ti sembrerà di non averne mai respirato.

  2. Fragola dice:

    Mai pensato al laser per la miopia? io ho vinto la paura e lo ho fatto nel 2001… poi sembra di aver ricevuto la grazia da qualche santo!
    Prima ero cecatissima, sempre occhiali o lenti a contatto…
    E vogliamo parlare di quando al mare ti azzardi a fare il bagno senza lenti e quando esci dall’acqua non c’è verso di ritrovare il tuo asciugamano? Giravo per ore, facendo la finta indifferente…
    Buon weekend a tutta la famiglia malatina

  3. Gallinavecchia dice:

    Sordomiope a rapporto! Io però ho fortunatamente risolto con le lenti a contatto che mi accompagnano da ormai tantissimi anni.
    Per quanto riguarda i bacilli frollineschi, non posso che sottoscrivere. Il brutto è che adesso la picci salta da un raffreddore al’altro giocandoseli di tacco in un paio di giornate di naso colante e poco più, mentre alla sottoscritta arrivano delle sonore randellate che inevitabilmente si trasferiscono alla gola, ai bronchi, dappertutto, e mi riducono un colabrodo per tutto l’inverno 🙁

  4. Panzallaria dice:

    @bruna: si, a volte “non vedere” aiuta, ma se ti va di provare a “far sentire” la tua voce su temi di politica etica, partecipa all’iniziativa che abbiamo lanciato, proprio da questo blog: blogaction

    @gallinavecchia:si, in effetti sto notando anche io che le malattie che ti trasmettono i nanetti sono molto più virulente…

    per la operazione, sto aspettando che la vista si assesti perché continuo a ciecarmi…;-)

    ma tra un po’ forse mi fermo perché mi manca poco alla cecità completa!

  5. MariCri dice:

    miope e soprattutto lenta di riflessi (alla faccia di 20 anni di tennis!) sottoscrivo. le mie adorate lenti infrangibili antiriflesso, sono un’espansione di me, senza è come vivere in una bolla! un augurio di buona guarigione (dopo ti scrivo una mail che ho un po’ di novità da condividere con una mamma “atipica” e splendida come te!)

  6. mammamsterdam dice:

    Passa, giuro che passa. Quanto ha la frolli adesso poco più di un anno no? Tieni duro ancora solo un pochino. Io mi sono presa bacilli su bacilli ININTERROTTAMENTE da settembre 2002 (mostro nato a gennaio) fino al maggio 2003, ogni settimana una nuova, e la tosse, poi il mal di gola, poi le orecchie, poi il raffreddorone, si passava per la febbre ed attaccava l’influenza ossa rotte, passava quella e tornavano le orecchie, poi l’influenza cagarella, un lazzaretto.

    Ero persino andata dal santone di M. uscendone incazzata per me che ci casco e gli do pure dei soldi, e infuriata con lui che mi aveva detto papale papale: pensa a star bene tu, se tuo marito è vegetariano cazzi suoi, tu fatti le bistecche, canta, sii felice e soprattutto aspetta a restare incinta di nuovo. Sante verità che piano piano mi stavo tirando fuoi anch’io, ma tutte insieme fanno un gran male.

    Ah, e mi ha prescritto dei gran pacconi di vitamine. le ho prese e finite quelle ci sono tornata, che dovevo tornarci, gli ho detto che era incinta, che aveva detto sante cose ma che bisogna starci molto attenti in questi casi quando hai a che fare con una psicolabile in deficenza immunitaria, che ero incinta, che comunque da lui non ci sarei tornata più ma visto che stavo come stavo tanto valeva che mi prescrivesse delle nuove vitamine da gravida per rialzarmi le difese immunitarie.

    Da allora, si è rientrati nella norma e Gnorpo due si ammala ancora meno di Number one.

    Per dire, un po’ di autosuggestione, vitamine e il santone bonazzo fanno tanto, ma il tempo e i cuccioli che crescono fanno ancora di più. (Precisiamo, gnorpo due è frutto del legittimo, non del santone, che io delle volte presa dalla foga dello scrivere faccio dei buchi logici che la gente riempie come vuole.)

  7. cg dice:

    Dall’alto del mio occhio sinistro miope e del mio destro pigro ti saluto, e ti faccio i complimenti per i sito!!
    Ti farò molta pubblicità perchè credo tu sia molto brava nel tuo lavoro e te lo meriti proprio!
    CG

  8. Panzallaria dice:

    @cg: grazie!!!!! in effetti sono alla ricerca di lavoro disperatamente!!!!!!!! per cui tutta la pubblicità che arriva è assolutamente stragradita

  9. Quasimamma dice:

    Da queste parti soccombiamo noi pure ai bacilli Sareschi. Lei ha l’otite, noi tutto il resto 🙁

  10. la coniglia dice:

    ohi mamma io che pensavo di essere la sola attanagliata da questo deficit (deficit la dice lunga come parola…)…si vede che sono proprio tua figlia!!!!!!! 😉

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