Enfiscema

Venerdì è stata una giornata molto bella. Tino ed io ci siamo presi un po’ di tempo tutto per noi e siamo andati al mare.

C’era il sole e anche il nostro adriatico aveva dei colori bellissimi.

Ci siamo presi il tempo per viaggiare con calma, chiacchierando tra di noi, com’era prima di frollina.

Lei dai nonni. Noi che giocavamo ai fidanzatini.

Che ogni tanto ci vuole anche questo, che ogni tanto bisogna recuperare uno spazio vitale bonificato dalla figliolanza.

Bello prendersi il caffè in silenzio.

Bello viaggiare parlando di tante cose.

Siamo stati a pranzo a Marina di Ravenna, a mangiare il pesce. Accanto a noi sedeva una famigliola con una bimba di 18 mesi e allora mi si è stretto il cuore, perché sentivo un po’ la mancanza della piccola.

Ma solo un po’.

Perché dopo pranzo siamo usciti nel sole. Mano nella mano sulla battigia e mi sono resa conto che era bello quello spazio nostro, in cui ritrovavamo ritmi di adulti e pensavamo a noi due come coppia, che poi non è più possibile pensare solo a noi due come coppia, che lei è sempre in mezzo ai nostri discorsi, ai nostri pensieri, ma comunque è bello ogni tanto prendersi il lusso di crederlo.

Quando alla sera siamo andati a prenderla a casa dei nonni, io ero molto felice di vederla. Avevo in faccia il calore dell’aria del mare e la rilassatezza di una bella giornata.

Peccato che i miei bronchi, sempre pronti a tradirmi, non fossero affatto allineati con la mia testa e il mio cuore.

Nella notte abbiamo cominciato a stare male tutti.

Tutti a tossire, tutti a respirare faticosamente. Io – in particolare – ho lottato con ogni respiro.

Questa influenza che ci è arrivata addosso ormai un mese fa non vuole abbandonarci.

Abbiamo trascorso l’ennesimo fine settimana stile lazzaretto. Con smoccolamenti, aerosol e caramelline omeopatico.

Le mie notti sono state un incubo. Alla fine ho dovuto cedere al cortisone.

Oggi sto meglio, ma ovviamente, tante cose sono rimaste in ritardo. Lavoro, casa, incombenze varie come un idraulico che ci deve fare un preventivo…

insomma: ho ricominciato veloce.

Sperando che a breve tutto questo catarro trovi la giusta collocazione (fuori di me) e che la mia vita possa tornare a respirare a pieni polmoni!

8 commenti
  1. sonia dice:

    Francesca, fatti curare dal ricordo del dolce finesettimana unito ai sorrisi di Frolli! A tutti un in bocca al lupo!

  2. cg dice:

    Mi spiace carissima!Però mi ha intenerito leggere la giornata romantica, hai fatto bene a farlo anche se questi eventi sono una rarità…!! Guarisci presto mi raccomando!
    BACINI a FROLLI

  3. Cuochetta dice:

    siamo nella stessa barca… Chiara ha avuto la ricaduta (questa volta intestinale) ed io sono ancora sotto cortisone per il muco che ho nei setti paranasali… arghhhh

    arriverà la primavera (PRIMA O POI)…

  4. Mammamsterdam dice:

    Beata a te che ti sei vista l’Adriatico di questi tempi. Non sai quanto manca a me. (l’aftermath ovviamente non te lo invidio affatto, tieni sempre duro, e pensa a come ti ha fatto bene lo iodio – uuff, schivata la scarpa, menomale).

  5. zazie dice:

    Guarite presto! Io sono in pieno delirio pre-inizio corso, agitatissima come sempre prima di incontrare i nuovi studenti.
    un abbraccio

  6. la coniglia dice:

    Che in mezzo a tutto ciò che hai da fare abbia pensato a me mi riempe di gioia…Grazie ancora e spero di regalarti altre passeggiate così qui in Sardegna, a patto che alla frollina vada di stare due orette da sola con me 😉

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