L’assistente della nazi pediatra

Un  personaggio.

Davvero un personaggio l’assistente della nazipediatra.

Un donnino di mezza età con il capello tinto color pannocchia, gli occhiali che sembrano due fondi della bottiglia dell’acqua Ventasso (non è un nome bellissimo per un monte e un’acqua, Ventasso??? fa tanto problemi di aerofagia cronici) e gli occhietti piccolipiccoli da talpino che ha appena messo fuori la testa dal suo buco, in cerca di cibo.

Un donnino dal vocino ermafrodito, che non capisci bene di che sesso sia, quando la senti per telefono. Un donnino che non riesce proprio a scandire le sc e la d e da vera bolognese ti dice: “si eSe da quella porta là”  oppure “quanTo eSe l’altra bimba tocca a voi” il tutto strascicato come se per una sola frase avessimo a disposizione una vita intera.

Un donnino triste, per lo più. Di quelli che si guardano molto la lanugine del proprio ombelico e riescono a parlarti solo di quella. Che ogni volta che sei lì che aspetti, con tua figlia che scatarra o ha le coliche o c’ha il mal di pancia con cagarella, lei ti comincia a raccontare robe inutili per te ma di fondamentale importanza per lei.

Tipo che so tutto della gita scolastica della figlia e di una volta che uscendo dal cancello, il marito ha sfregato contro un muretto e lei si stava per separare per una roba così che certe robe non si fanno e lei non ci ha dormito una notte per quello sfregamento e per il patema di dover andare dal meccanico.

Un personaggio l’assistente della nazipediatra, che è poi quella che prende gli appuntamenti telefonici e smista i deliri dei genitori.

Che le vedi insieme, il donnino talpa e la NaziPediatra e ti chiedi dove si siano incontrate, come abbiano fatto le loro vite a venire a contatto.

Che la NaziPediatra è un figone quarantenne che arriva in moto con il suo casco e un parruccone di capelli neri e ben tenuti e un trucco fino ma perfetto e ti sembra che debba tirare fuori il frustino dall’armadietto dei medicinali e ti intimorisce ma secondo me ai papà piace pure un po’. E si vede che la NaziPediatra è una con le palle, poche parole e molti fatti e anche se è brusca, si vede che c’ha il pugno della situazione. Mentre il donnino sembra un po’ muffo. Sembra che tutte le mattine la tirino fuori dalla naftalina per trasferire le sue ansie di casalinga che sciabatta in casa nell’antro della NaziPediatra.

Oggi il donnino era giù di morale un bel po’. Mi è venuta accanto, mentre aspettavamo di entrare, con la frollina che tentava di costruire un servizio di piatti da 15 con le riviste del medico e mi ha raccontato che poi adesso vediamo, poi adesso vediamo cosa succede la prossima settimana che io non ci sono, quella là neanche grazie sa dire e io sgobbo come una matta, ma poi adesso vediamo se la prossima settimana non la sente la mia mancanza che non ci sono e chi pulisce? che un bimbo ha pure vomitato nel corridoio e ho pulito io e vediamo la prossima settimana che non ci sono, se non si accorge che sarebbe meglio dirmi grazie e buongiorno e crepa! 

Si è sfogata un bel po’ il donnino ermafrodito e talpesco. Che la NaziPediatra, pare, non le presta le dovute attenzioni e lei non ne può più.

Deve aver pensato che ora che sono già 14 mesi che vado lì ogni cristo di mese, ogni cristo di tosse e ogni cristo di otite, ecco deve avere pensato che adesso posso far parte dell’enclave delle sue mamme amichette e che con me si può sfogare, deve aver pensato.

Perché non mi mollava. Non mi lasciava andare. Non mi faceva entrare dalla Nazi, ne’ uscire dalla porta.

Ho dovuto consolare la talpa donnesca ermafrodite che non degnava di uno sguardo quella stimolina di frollina che le tentava tutte per farsi notare e salutava con la manina e faceva la linguaccia e rideva a casaccio ma niente: il donnino si guardava la lanugine nell’ombelico blablablando con la sottoscritta.

E comunque la frollina c’ha la bronchite. E comunque mi toccherà comprare una cinturina di forza per costringerla a 3 aerosol al giorno che la Nazipediatra mi ha detto che se glieli faccio mentre dorme non vale perché ha la bocca chiusa…ccidenti!!!!

8 commenti
  1. Trasparelena dice:

    Oh povera Frolli, mi spiace per la bronchite… La donnina muffa se non si intenerisce più a vedere una bimba 14mesenne che le fa ciao con la manina forse dovrebbe valutare la possibilità di lavorare in un altro posto perchè è proprio una cosa che piace a tutti vedere una bimbetta che ti fa ciao con la manina.

  2. Panzallaria dice:

    @scendi: io sul monte Ventasso ci ho fatto pure un bellissimo trekking nel 2000 e abbiamo dormito con le tende in cima al monte…

    mentre lo scrivevo ci ho anche pensato che tu dovresti abitare lì vicino al monte dell’aerofagia!

    😉

  3. Freestyle dice:

    Aerosol??? Quando devo farlo a davide non ci riusciamo in tre … sembra che lo stiamo ammazzando … e gli scendono di quei lacrimoni … però c’ha la bocca aperta, qualcosa entrera pure no? Però mi si spezza il cuore a vederlo così …
    Un bacio a te e alla Frolla …

  4. Quasimamma dice:

    Senti, ma visto che tu e frolli siete esperte di tossde…cosa fai per calmarla quando (se) di notte le vengono gli attacchi che si mette a tossire a ripetizione e piange e si dispera così tossisce ancora più forte? magari tu sai qualcosa che noi genitori principianti della tosse nn sappiamo…(io lo spero tanto!)

  5. Panzallaria dice:

    @quasimamma: comprendo in pieno il problema, che non è risolvibile in maniera non invasiva.

    quando la tosse non è allo stadio esagerato io le faccio la pulizia del naso (se il catarro è a quel livello) con fisiologica e aspiracaccole (narinel) e quando la situazione è pesa (come in questa fase della frolli) noi andiamo di aerosol con clenil (che però ha dentro cortisone, quindi solo su indicazione pediatrica) e broncodilatatore.

    dopo sta bene perché i bronchi si allargano e le permettono di respirare.

    ma frolli soffre di laringite…il pediatra in questi casi è il top

    la tisana al tiglio ho visto che su frollina ha grande effetto calmante anche della tosse però con bronchite o laringite è solo un palliativo.

  6. Dottor C. dice:

    1) ma la pediatra è single?
    (Sta zitto, Bob, finiscila di rompere con sto fatto che sarei ripetitivo.)
    E basta poi con sta storia del nazismo!

    2) la lanugine eccetera è una espressione che mi ha sempre fatto ribrezzo.
    Non so perché, la trovo schifosissima.
    Un altro dei miei problemi.

    3) Pensa che anche il mio vecchio datore di lavoro parlava bolognese così, e lui aveva a che fare con l’editoria, per cui un minimo ti saresti aspettato che sepesse scandire meglio.
    Una comica.
    Poi però le cose che diceva, nel 90% dei casi le urlava inframmezzate di parolacce, volgarità varie e bestemmie, perché era un signore, altroché, e allora più che una comica diventava un dramma patetico.

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