Stacanovismo oltre misura

Mentre lo zio Olli e la zia Rosa vengono celebrati al processo di Erba e sotto le luci dei riflettori che indagano anche quanti peli hanno nel culo e ci tengono aggiornati su uno dei più efferati casi di problemi condominiali, noi del più pacifico Condominio Bandiera dobbiamo gestire qualche problemuccio di nervosismo.

Di cui  – per una volta – anche io sono coprotagonista.

Succede che all’ultimo piano, proprio nella stessa colonna dove abito io, hanno deciso di restaurare un appartamento da cima a fondo.

Succede che il padrone di suddetto appartamento viva nel profondissimo sud e abbia dato tutto in mano ad un’impresa di muratori & co.

Succede che codesti simpatici ragazzi c’abbiano una fretta pazzesca e lavorino tanto tantissimo, sabato e domenica inclusa e che a me – in certe occasioni – mi sia venuto un piccolo embolo di rabbia.

Perché – capirete – una giovine mamma che dorme poco, che ha una bimba malata da molto tempo che a sua volta dorme poco ed è estremamente suscettibile alla nanna, capirete Lorsignori che una giovine mamma messa in questa situazione alle volte le sale la pressione.

Non sempre. Ma solo quando dalle otto del mattino alle sette di sera – quasi ininterrottamente – un martello pneumatico altezza cervello mi fa l’idromassaggio ai neuroni, che poi, essendo pochi, fanno delle altalene nel cervello vuoto che è una meraviglia.

Insomma, sabato a sentire tutto quel rumore senza interruzione, proprio mentre provavamo a far dormire la silvia nel pomeriggio, sono salita.

E gliene ho dette quattro.

Vi siete mai ascoltati parlare, magari nei momenti di rabbia, e con una speciale vista dall’alto che arriva in particolari attimi di grazia vi siete guardati e sentiti veramente dei cretini???

Ecco io sabato, posizionata sul predellino della porta di un appartamento completamente distrutto, mentre bacchettavo questi poveretti con le occhiaie, le sigarette accese, la malta e la palta ovunque e lo sguardo di chi vorrebbe essere allo Stadio invece che a tirar giù dei muri, ecco sabato mi sono sentita veramente imbecille.

Loro a far si-si con la testa come i bimbi delle elementari, a dire che avrebbero mantenuto le due ore di silenzio per la nostra povera bambina nel cronicario sottostante, che si scusavano e dicevano che dovevano finire in fretta e io che per la rabbia mista all’imbarazzo di questa vista dall’alto parlavo in fretta, tipo macchinetta.

Le mie due anime, quella imperativa e quella più lassista, lottavano freneticamente tra loro, come quando devo sgridare la frollina e mi sento una fascistella di ultima e poi invece mi dico che su certe cose non si può transigere se no poi va tutto in vacca.

Però sabato abbiamo avuto due orette di requie che i miei neuroni ne avevano bisogno e anche la piccola frollina.

Io anzi, in un impeto di gloria della PanzaImperativa, mi sono sentita anche una grande galla, ho pensato agli striscioni di ringraziamento che avrebbero dovuto attaccare per le scale gli altri inquilini del palazzo, alla mia foto – ho pensato – appesa in camera dell’Ansiosa come quella del presidente Napolitano.

Domenica i cari stacanovisti erano di nuovo nell’appartamento a sventrare e a martellare.

Loro e il loro carrellino elevatore fuori dalla finestra.

Loro e la malta, la palta e tutto il resto.

Per fortuna non hanno fatto molto rumore, tralasciando il martello pneumatico e così ho evitato di tornare a rimbrottare”i miei ragazzi”.

La certezza matematica che la mia anima imperativa vale come il due di picche la ho avuta stamattina alle 6.35.

Perché stamattina alle 6.35 i simpatici muratori si aggiravano già per le scale di CondBand, trasportando fardelli e pesi.

Passo felpato ed abile mossa.

Almeno fino ad un certo punto.

Quando – proprio mentre tentavo di riaddormentare la piccola insonne e assicurarci qualche altro minuto di pisolino – per le scale c’è stato un boato fortissimo.

E allora la mia anima imperativa si è sentita una vera cacca. Ho pensato che i miei rimbrottini non li hanno nemmeno sfiorati. Nemmeno la pena di sapere che nostra figlia è da un mese a casa con la bronchite è servita!

E dopo essere riuscita a rimetterla a letto (miracolo!!! di solito alle 6 si sveglia e inizia la giornata) con gli occhi iniettati di sangue e pieni di sonno ho guardato Tino e ci ho detto

Tino, io ci ho un diavolo per capello! qui bisogna fare qualcosa.

E mi sono sentita proprio come la zia Rosa, che nella sua confessione pare abbia ammesso che quel che ha fatto lo ha fatto per la pressione dello zio Olli.

Poi, per fortuna, la Frollina ha dormito fino alle 8.43 che in 15 mesi è accaduto trevoltetre! e io mi sono svegliata tranquilla, fresca, riposata e serena.

Alla faccia del martello pneumatico.

Alla faccia del fatto che mi sono chiusa fuori casa e che ho dovuto fare due volte avantiindietroavantiindietro da casa dei miei suoceri per procurarmi una copia delle chiavi del nostro caro appartamento.

buona giornata a tutti

9 commenti
  1. ba dice:

    quando noi abbiamo ristrutturato casa, i muratori lavoravano di martello pneumatico di continuo… noi vivevamo dall’altra parte del
    mondo (a mezz’ora di macchina) e ci vergognavamo troppo coi vicini, andavamo a vedere come andavano avanti i lavori di sera per non farci vedere 😛

    Però durarono solo 15 giorni e credo rispettando la pausa nanna… credo perchè i vicini ancora ci salutano…

  2. Sara dice:

    Ciao! Ho letto tutte le tue avventure Panzallariesi (e/o Panzallariane?!) e mi sembra quasi quasi quasi di conoscerti un po’. Mi hai fatto ridere e divertire, sei diventata un appuntamento quotidiano. Nulla, volevo solo dirtelo, farti un grande in bocca al lupo per questo periodo difficile e mandare tanti bacini virtuali alla tua pesciolotta.
    Sara

  3. Schifezza dice:

    Anche in quel del Condominio Greens i nuovi inquilini hanno monopolizzato cortile e scale e ci allietano con martelli pneumatici a ogni ora del sabato, possibilmente intorno alle 7…
    Si vede che tutto il mondo è paese!
    Baci.

  4. La Meringa dice:

    Guarda che potevi mandargli i carabinieri, che sicuramente avrebbero riscontrato qualche irregolarità. Nel mio palazzo successe così una volta. E allora vedi come si calmano!

  5. Trasparelena dice:

    una voce fuori dal coro: la Traspacasa dei sogni è nel primo lotto di un condominio nuovo di un quartiere nuovo e siamo circondati dalle ruspe e dalle gru, e dietro di noi piantano i pali per far le fondamenta (che fa un rumore che ti penetra nel cervelletto anche a 1 km di distanza) però i santioperai fortunatamente al sabato, anche se lavorano, i lavori rumorosi non li fanno, e i pali non li piantano! Speriamo che l’ottima politica di gestione del rumore perduri!!!

  6. Clo dice:

    Ma il sabato e la domenica non dovrebbero lavorare e neanche fra le 13.00 e le 15.00, qui da noi è vietato (non so se sia un’ordinanza comunale), dovresti chiamare i vigli urbani.
    Sembra un consiglio “cattivo” ma… insomma non riesco ad immaginarti mentre ti agiri per le scale del palazzo armata di coltellaccio…

  7. ubik dice:

    tutta la mia solidarietà: in questi giorni sto traslocando dal piano sotto a quello sopra e ho lottato tutta la settimana con due muratori che ogni volta mi dicevano che sarebbero venuti a sistemare alcune cose…mai visti. L’unica mossa (nonviolenta) è stata quella di minacciare il non pagamento dell’affitto e la ricerca autonoma di un’altra ditta. Pare che vengano stamattina! Speriamo bene.

  8. Quasimamma dice:

    Io abito piuttosto vicino alla patria dei due zii Olli e Rosa…lo sapevi? 😉

  9. graziella dice:

    Il il lunedì comincio la settimana alle 5,45 con il camion che pulisce le strade e ha compreso l’aspirapolvere per le foglie.
    Ma il disturbo della quiete pubblica non vale per le aziende municipalizzate?

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