Di nuovo nel tunnel

Di nuovo nel tunnel di raffreddore e tosse.  La frollina sta di nuovo male: contabilizzata la III notte insonne. Ha dormito solo in braccio alla sottoscritta, camminando avanti e indietro per la casa. Rantola e tossisce. Questa volta abbiamo deciso di agire SOLO con le medicine omeopatiche per evitare il rischio digiuno (che non si può permettere) e perché cortisone, antibiotico e company non vogliamo più usarli dopo tutti i danni delle volte scorse.

Non ha febbre ma sta decisamente di cacchetta.

Io sono in uno stato allucinatorio permanente da mancanza di sonno e di vita.

E se penso a tutte le volte che si è ammalata da quando è nata, mi sembra che sia molto di più il tempo che ha passato con problemi di ogni genere ai bronchi di quanto non abbia fatto sana.

Tutto questo in un periodo in cui la sottoscritta, tra l’altro, dovrebbe rimettere mano alla sua vita professionale  e prendere delle decisioni.

Ma come posso pensare di cercarmi un lavoro di quelli che entri alle 9 e esci alle 5 in queste condizioni???

Tra l’altro, come mi ha detto una mia ex cliente a cui stavo proponendo la mia candidatura per un posto, come faccio io con una bimba piccola a fare gli orari che si dovrebbero fare in un lavoro di quelli che vorrei fare io?

“Noi cerchiamo una persona disposta a stare qui anche fino alle 8 di sera!” mi ha detto.

E allora inculatevi. Avrei voluto rispondere.

E non tanto perché in generale è abberrante che si pretenda tanto da un lavoratore ma anche perché le persone come me, le donne che hanno un bimbo piccolo o che intendono avere un figlio, sono tagliate fuori dal mercato del lavoro.

TAGLIATE FUORI.

In un modo agghiacciante e naturalizzato in questa società, dove i padri possono decidere di diventare padri quando minchia vogliono, le madri devono scontare sempre le loro scelte.

Sempre.Sempre.

E quando racconto questo punto di vista ad un uomo, la cosa più grave è che non ne intuisce la gravità e da più parti mi sento dire “in fondo lo sapevi quando hai deciso di avere un figlio…”

E’ vero. Lo sapevo. Lo sapevo anche quando ho aperto la partita iva  e mi sono messa in proprio, mandando a fanculo un lavoro del cavolo da minus habens in un ambiente dove regna la leccaculaggine e il paraculismo bamboccioso ma dove avevo ottenuto il tempo indeterminato.

E’ andata male. Capita. Credo di essere una persona molto brava, credo di avere delle qualità professionali e una dedizione che pagherebbe.

Pagherebbe se non avessi un figlio. Pagherebbe se ora potessi cercare un lavoro senza dover mettere una montagna di “se” e “ma”. Se non dovessi per forza dover pensare all’ipotesi affatto remota che mia figlia stia malata 350 giorni l’anno.

E invece sono una donna che cerca lavoro a 35 anni, con una figlia di 15 mesi che si ammala molto spesso.

Mi posso davvero attaccare ai tram dei desideri.  Posso davvero pensare che la mia crescita professionale è giunta al capolinea.

Ed è un’aberrazione del capitalismo. Una aberrazione di questa società spietata di paraculi al potere che fanno gli amici quando hanno bisogno e poi ti liquidano con un calcio in culo.

Scusate lo sfogo.

Sono in sindrome premestruale. Non dormo da 3 giorni. Mia figlia sta male e sono preoccupata.

In una settimana ho perso 3 lavori.

Per cui oggi mi girano vagamente i maroni e questo post infarcito di parolacce è lo specchio di quel frullino che avrei tra le gambe se mi chiamassi Panzallario.

13 commenti
  1. Lillibeth dice:

    Sottoscrivo ogni parola.
    La cosa più grave, almeno per me, è che le nemiche delle donne sono le donne. Io ricevo più mobbing da donne senza figli che da uomini.
    E’ raccapricciante la totale assenza di complicità.
    Anch’io sono incazzata, ma ora sto aspettando sul ponte il cadavere del nemico.
    La mia nazicollega sta cercando un figlio con procreazione assisitita e quindi sta facendo vagonate di assenze. E io voglio vedere poi come andrà a finire. Io che in gravidanza ho lavorato fino all’ottavo mese e ho fatto pochissime assenze.
    E qui stop allo sfogo.
    per la salute di Frollina, abbi pazienza. Si fortificherà entro breve. Non è malata cronica. SERENA!
    PS= il mio giudizio verso la collega è cattivo e ne ho motivo fondato. nulla contro la procreazione assistita e il dramma di chi la vive.

  2. la coniglia dice:

    Hai sentito della mega giornalista di non mi ricordo che canale o inglese o americano (come sono vaga con le notizie…) che ha firmato un contratto miliardario poi ha felicemente annunciato ‘sono in attesa di un pargolo’? Secondo me ha fatto una cosa che piacerebbe a tante donne. Inculare il capitalismo almeno un pochino. Ma tanto per quanto ricca e famosa anche lei sconterà…oh se sconterà. Scontiamo tutte! Ti son tanto vicina…

  3. robbi dice:

    Cara Frò,
    scusa se mi intrometto, e non prenderla come una critica cattiva, vorrei solo per quanto possibile aiutarti… ehm però per non perdere lavori, potresti affidarli in “subappalto”? Cioè il lavoro viene fatto da qualcuno di tua fiducia e tieni il cliente? Sempre che sia possibile affidarlo ad altri… è ovvio.

  4. Eleonora dice:

    Panz, non commento mai anche se ti leggo tutti i giorni, ma ti capisco, perchè per me, “dipendente a p. IVA” che sto cercando un figlio, tutto quello che racconti è uno spauracchio che mi mette l’ansia.
    Un abbraccio forte

  5. Freestyle dice:

    Anch’io sottoscrivo tutto quanto … ed anch’io sarei alquanto incazzata … Ti abbraccio …

  6. cg dice:

    Comprendo ampiamente il tuo scazzo, ma so che sei una che combatte e lo farai..purtroppo la realtà è questa, e allora bisogna ingegnarsi..ma è facile da dire molto,molto più difficile da fare..poi ti scrivo mail privata così se vuoi ne parliamo un pochino..
    un abbraccio alla FROLLA malaticcia ma super bella!

  7. Trasparelena dice:

    Mi spiace tantissimo per la Frolli che sta di nuovo male, spero che si riprenda presto, poi l’avevi trovata una nuova pediatra o sei sempre dalla nazi?
    Per il lavoro capisco benissimo, nonostante il mio lavoro a tempo indeterminato da 7 (quasi 8) anni, nonostante sia una grande azienda, nonostante abbia lavorato in gravidanza tantissimo e senza risparmiarmi quando son tornata la capa (una donna con figli) mi ha allegramente detto che ero inutile nel suo gruppo perchè non so programmare e il lavoro che facevo prima non si fa più e se volevo il part-time allora mi potevo pure licenziare.
    Per fortuna che questa “capa” è stata dopo poco scalzata da un altro (uomo molto più illuminato che guarda il cervello e non la situazione familiare).
    Fatti coraggio e non ti abbattere, e dai tanti baci alla Frollina

  8. Quasimamma dice:

    Mi dispiace. Mi dispiace eprchè frollina è malata di nuovo, e le notti insonni gambizzano il corpo e la mente. Mi dispiace per il lavoro perchè è una merda qui fuori, lo vivo anch’io ogni giorno sulla mia pelle. Mi dispiace moltissimo, Francesca. Ti abbraccio forte.

  9. Chiara dice:

    Che sintonia.Ieri meditavo di mettermi in aspettativa. Anche se poi non saprei bene come sbarcare il lunario. Ma tanto non lo sbarco lo stesso. Io ce l’ho, il contratto a tempo indeterminato, ma una cosa è il diritto teorica, una cosa sono i discorsi che ti vengono fatti in concreto. Mai come ora ho desiderato essere uomo. Non per fare carriera, intendiamoci. Ma per respirare, per stare tranquilla.

  10. diVerde dice:

    Ti sei sfogata, spero solo che ora tu stia un pò meglio. Quindi respira forte e concentrati. Frollina è in un periodo un pò così, è piccina e si ammala facilmente. Finirà. Tu sarai più serena, ti potrai concentrare sul lavoro e questo andrà finalmente meglio.- Credici, e vedrai che riuscirai. daiiiiiiiiiii

  11. diVerde dice:

    Ti sei sfogata, spero solo che ora tu stia un pò meglio. Quindi respira forte e concentrati. Frollina è in un periodo un pò così, è piccina e si ammala facilmente. Finirà. Tu sarai più serena, ti potrai concentrare sul lavoro e questo andrà finalmente meglio.- Credici, e vedrai che riuscirai. daiiiiiiiiiii

  12. simona dice:

    è inutile non si può lavorare se non hai qualcuno a cui affidare i figli quando si ammalano/se non hai un compagno che si può assentare anche lui un pochino/se non puoi lavorare part time o con orari elastici
    panz buttati, trova altre donne che hanno i tuoi stessi problemi e fondate una cooperativa , lavorate da casa zero spese fisse se proprio serve un micro ufficio di rappresentanza vi alternate e sotituite per esigenze varie vostre fate una domanda per farvi finanziare un bel progetto di telelavoro o lavoro ripartito dalla legge 53 e andate alla grande, tu fai proprio il tipo di lavoro giusto per un progetto così..

  13. elena dice:

    …Come mi dispiace vedere che nulla è cambiato per le giovani mamme, da 30 anni a questa parte!!!
    Coraggio..tanto coraggio!!
    Bacio a te e alla bimba!
    elena

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