Il riso abbonda sulla bocca degli stolti

Stasera ho scoperto una cosa che fa crollare una delle molto poche certezze che supportava la mia grama esistenza.

Una di quelle cose che è un attimo e nulla sarà più come prima. Stasera ho capito – togliendo il velo al vero –  perché a me le zuppe e i risotti mi vengono così male.

L’ho capito senza tema di smentita alcuna.

Poiché il re dei fornelli, l’uomo che ha contribuito alle gioie del mio adipe per sette anni, colui che ritengo il guru della cucina, il buon e appetitoso Tino mi ha aperto gli occhi.

Me lo ero chiesta, nel silenzio del mio laborioso e indaffarato rimescolare quella famosa domenica che diedi da mangiare alla babi colla bruciata. Me lo ero chiesta guardando il contenitore del riso (a cui sapientemente avevo tolto l’incartamento ufficiale, lasciandolo alla mercé delle mie più losche fantasie).

Perché a me il riso diventa colla? Perché si sfasciano i chicchi come nevischio al sole lasciando sul palato una strana e insidiosa sensazione di viscido??

Le risposte che nel tempo mi sono sempre data sono state le seguenti:

1) in realtà vi è un complotto in essere contro di me e quello che Tino mi spaccia per riso è orzo o qualche altra diavoleria;

2) nella nostra casa vive una tribù di farfallini del riso che si ciba delle mie ricette e mi rovina le serate apposta:

3) non esiste più il riso di una volta, quello che mi faceva la mia mamma e lo hanno scambiato con cibo transgenico dal sapore di vinavil.

Tino stasera mi ha finalmente messa davanti alle mie responsabilità. Quello che ho sempre saputo ma non ho mai voluto ammettere. Lo spauracchio di ogni casalinga mammaprecaria come la sottoscritta.

Il riso cuoce dai 14 ai 20 minuti.

Io lo tenevo a ribollire nella sua acquetta e a mantecare e a ammorbidire e ad ammorbare per una bella ora e quindici, giusto giusto perché la mia mente malata così pensava che giusto fosse.

La scoperta mi ha fatto vacillare.

La mia vita non sarà più la stessa. Come cazzo li riempio quei 45 minuti che guadagno adesso che conosco il Grande Segreto del Riso???

Per fortuna mia figlia – forse perchè malata – ha amato molto la colla. Domani compro l’attak così magari insaporiamo il tutto con un tocco di classe estrema.

Piesse: la cura omeopatica sta funzionando alla grande e dopo la notte terribile di ieri, oggi la frollina sta molto meglio. Questi rimedi naturali hanno evitato il classico menu che si riproponeva ogni volta che la piccola prendeva un raffreddore e le dovevamo fare – ohhh infida nazipediatra! – il cortisone. Non ha la febbre, non ha mal di gola e la tosse è rimasta più grassa di un lottatore di sumo in pensione.

13 commenti
  1. sonia dice:

    Forza Silvia che con il super riso di mamma ritorni risolina e sorridente come nelle fotografie che ci sono on line!
    E tu Panz fregatene del riso e delle nazi-pendiatre! E poi non è vero che il riso cuoce tutto in 20 minuti, il riso venere (quello nero) e quello integrale hanno bisogno dei loro 50/60 minuti! Baci
    sonia

  2. Mammamsterdam dice:

    E vabbé, adesso lo sai e farai risi bellissimi. Guarda che intorno al 10 marzo ho messo una ricetta del risotto, (è un po’ verbosa, ma prendi appunti) viene benissimo, tu procurati solo il paio di persone con cui parlare di sesso, tette e simili mentre rimestoli e vedrai che funziona.

    Ciao,

    Ba

  3. cg dice:

    madonna mi fai ammazzà!!!immagino quei poveri chicchi di riso stracotti che ti imploravano di spegnere il fornello!!
    ps: hai una cura omeopatica per gli strascichi di una colica renale ?

  4. Trasparelena dice:

    Se il riso cuocesse veramente in un’ora e venti penso che non l’avrei nemmeno in casa, che io son per la cucina superrapida!
    Son proprio contenta che la Frollina stia meglio. ‘sta cosa del cortisone allegramente dato al posto dell’antibiotico non l’avevo mai sentita ma mi ha fatto inorridire ancor più che l’antibiotico tipo caramella come si usa adesso.
    Son proprio contenta che la stiate risolvendo in modo un po’ più soft.
    Baci grandi alla Frollina Silvia

  5. la coniglia dice:

    io quando son sola il riso lo evito sempre. Ci mette sempre e comunque troppo tempo a cuocere…anche se son 20 minuti! Specie ora che torno dal tirocinio e sono affamata come un lupo delle Ande dopo l’inverno. La mia dieta attuale è a base di cose velocissime da fare. Come una caprese o similari. Vanno forte anche le spinacine. Per non dire le pizze…aiuto mi faccio schifo da sola! Brava frolla, mangia il riso di mamma che quando cresci rimpiangerai di avere chi ti fa il pranzo!!!

  6. Quasimamma dice:

    Contentissima per la cura omeopatica che funziona. Come hai fatto a decidere la cura? Sei andata da un’omeopata o ti sei affidata alla farmacia? Devo dire che la medicina alternativa mi intriga..

  7. zazie dice:

    La prima volta che ho invitato un mio collega a cena (con tutta la sua famiglia al seguito) qui in NZ ho cucinato un risotto immangiabile, non scotto, ma salatissimo. Cosi’ ho distrutto immediatamente lo stereotipo delle italiane “ottime cuoche”. Pero’ mi sono vergognata terribilmente. un abbraccio, z.

  8. Schifezza dice:

    Dai, Panz, mi cadi sul risotto…
    (in effetti, però, la sera che siamo stati lì a cena l’aveva cotto Tino!)
    Baci, non si finisce mai di imparare…!

  9. graziella dice:

    In effetti un’oretta è un pò tantino per il riso!!!
    Ma che importa, l’importante è che la Frolli stia di nuovo meglio, pronta ad assaggiare i nuovi manicaretti di mamma!

  10. ullu dice:

    Ma la tua mamma non ti ha insegnato proprio niente!
    Povero riso, povera Frolli e povera tu. Per fortuna la verità ha il sopravvento, prima o poi…..

  11. maria dice:

    Panz… io così faccio le gallette!
    Dopo un’ora e un quarto tolgo il riso dalla pentola e faccio una sfoglia (sottile al massimo un cm, ma anche meno) che inforno per circa un’ora…
    Dopo o taglio la sfoglia e faccio le gallette o la farcisco come voglio… é buonissima la versione mozzarella e pomodoro stile pizza!

    Bacia la Frollina

    Maria e la celiachia!

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