La vera storia dei due leocorni

I leocorni non si sono estinti per colpa dell’ansia di Noè. Non è accaduto quello che tutti hanno paventato per millenni.

Ho ritrovato un antico testo sanscrito,  adeguatamente tradotto da me medesima – che al sanscrito antico, come dire, ci cago in testa – che narra la vera storia dei leocorni.

Tutti abbiamo pensato che Noè li avesse dimenticati fuori dall’arca e che il buondio li abbia sommersi con l’acqua del diluvio universale, estinguendone la specie.

In realtà non è andata così.

Il giorno prima del diluvio i due leocorni – appartati dietro un cespuglio a copulare infra loro – assistettero ad un terribile delitto.

La mafia leonina fece fuori il capo della ‘ndrangheta della contrada delle Oche giulive: Messer Rattomarcio.

Non visti i due stalloni cornodotati nel momento del supremo piacere ebbero la sfortuna di vedere il profilo scolpito della Gazzaladra che a suon di beccate nel culo fece fuori Messer Rattomarcio.

Dato che i leocorni per indole sono sempre stati animaletti onesti e giudiziosi, non appena la situazione si calmò, corserò al più vicino Posto di Polizia e raccontarono tutto al colonnello Porciconleali: un maiale ma molto bravo nel suo mestiere.

Porciconleali arrestò immanetemente la GazzaLadra e poi procedette a fornire una subitanea copertura e nuova identità ai Leocorni.

Dato che risultava difficile mascherare quel corno possente in sulla fronte, Porciconleali tradusse i due testimoni chiave del processo (processo che non si fece mai per via di quel famoso acquazzone che mandò tutto in vacca!) da un famoso Chirurgo Plastico che – durante un reality domenicale presentato da Platinette – cambiò i connotati ai due Leocorni.

Codesti affari si trasformarono quindi in due ornitorinchi e presero nome di Cip e ciop che per allora era come dire “signor e signora Rossi”.

Quando Noè chiuse l’arca, pensando di aver mollato a terra i leocorni, non sapeva che a bordo della sua nave c’erano due personaggi che nel buio della notte studiavano indefessamente sui migliori manuali di Orniticologia per aderire al personaggio che ormai era la loro nuova vita.

Dato che il processo saltò per le lungaggini burocratiche dovute al diluvio e dato che la mafia e la ndrangheta riuscirono a salire sulla nave di Noè e ad essere traslate nel nuovo mondo, per gli ornitorinchi non furono giorni facili tanto che uno ad ascoltarla bene, quella canzone che spernacchia i leocorni e giustifica il gesto di Noè,  potrebbe anche pensare che se avesse ragione lei, ai leocorni gli sarebbe forse andata più di culo.

Non fosse che furono talmente bravi in Ornitologia che quei cattivoni che volevano strappargli il corno con i denti dovettero lasciar perdere e accontentarsi di credere, anche loro, che Noè aveva scazzato e si era dimenticato i due ritardatari in mezzo al mare.

Si narra che solo qualche secolo dopo la Ndrangheta e la Mafia scoprirono di essere stati fregati e coniarono la felice espressione “Cornutazzo schifoso” che nasce come appellativo proprio del leocorno.

Ormai riprodotto a milioni e nascosto in tutte le parti del Mondo.

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