Pacco consegnato

Una settimana fa i miei suoceri sono partiti per una vacanza di una settimana.

Tre giorni fa Tino è partito per Roma in trasferta.

Sono mesi e mesi e mesi che Frollina dorme talmente poco che non farei in tempo nemmeno a farmi una doccia tra una sveglia e l’altra.

Denti? Raffreddore? Malvagità divina? tiramenti di culo?

Non lo so.

So che mentre Tino era via (tornerà stasera) lei ha passato due giorni da indemoniata.

Oltre a non dormire, rischiando che il mio cervello andasse definitivamente in pappa, ha avuto alcune geniali idee che potrebbero farla concorrere al Premio “CombiniamoneUnaDavveroGrossa” 2008.

L’altra sera, mentre faceva il bagno, ad un certo punto ha fatto una faccia da scrondo assorto nei suoi pensieri e ha sparato dal suo dolce deretano uno stronzo di un kilometro e mezzo.

Codesto stronzo ha cominciato prima a galleggiare e poi si è depositato in fondo alla vasca (sollievo: non tutti gli stronzi galleggiano per sempre!).

Io ero al telefono con l’Amato a fare piccipocci e guardavo la scena come se stesse avvenendo in televisione.

Questo scherzetto la frollina era solito farmelo quando aveva 6 mesi, ora ne ha 16 e pare che sia ancora di suo gradimento defecare in acqua.

Ho dovuto prendere una decisione terribile e raccogliere a mani nude suddetto stronzo, per poi prendere Frollina e nettarla dentro al lavandino.

Bon.

Sono cose che capitano.

Alle 23 della stessa sera, dopo 2 ore che dormiva, Frollina ha deciso che era ora di cominiciare il suo piccolo travaglio notturno. Fino alle 4.30 ha pianto in continuazione.

Io ho fatto scendere dal Paradiso tutti i Santi che mi volevano flaggellare. Perché – prima volta in vita mia – ho mentalmente tirato una serie di bestemmie che un portuale genovese ci sarebbe rimasto come un’educanda.

Le ho cambiato il pigiama e l’apparato notturno, pensando che avesse caldo. Le ho pulito il naso, le ho cambiato il pannolino, ho provato a metterla a letto con me. Nihil. Niente. Tutto inutile.

E’ crollata alle 4.30 che fuori gli uccellini cominciavano a cantare.

Ho sperato che ciò implicasse una sveglia mattutina ritardata ma alle 7, puntuale come la Morte, la piccola diavoletta si è alzata.

Pronta per una nuova giornata.

Fortunatamente il Cielo, malgrado i miei saracconi, almeno ieri ci ha graziato: giornata splendida, adatta all’uscire.

Siamo andate al parco.

Frollina si è impossessata di un pentolino di un altro bimbo ed è andata a raccogliere delle piccole bacche verdi vicino ad un cespuglio. La sottoscritta – che le teorie pedagogiche non sono proprio il suo forte – ha fatto l’errore di dirle (in preda a conati di sonno persistenti) che potevamo cucinare le “olivine”.

Un bambinello parlante ha sentito e si è immediatamente sparsa la voce tra i nanetti che da quel cespuglio si potevano raccogliere le olive.

Sono accorse frotte di bambine (ma quanto cazzo piacciono le olive ai bambini dei miei giardinetti?) entusiasti all’idea di cibarsi dei frutti di Madre Terra.

Le madri schizinose e schifiltose mi volevano fucilare sul posto. Tutte a tentare di trattenere i propri pupi dall’ingerire le bacche e tutte a guardarmi come se fossi la Franzoni, al parco con il martello.

Frollina, che come tutti sapete del cibo se ne frega altamente, continuava bellamente a giocare. Perché LEI è intelligente e se le dico “cuciniamo le olivine” riesce ad astrarre e a comprendere che si tratta di un gioco di fantasia. 😉

Dopo aver avvelenato tutti i bambini, mentre decidevo di dare indietro le pentoline alla nonna di Ginetto, in 30 secondi che ho tolto gli occhi che tengo incollati alla mia Prole, lei è riuscita a cadere nell’unicadicounica POZZANGHERA di tutta la minchia di parco.

La scena – che rimarrà negli annali dei giardinetti di Panz – sarebbe stata da filmare.

E’ caduta di faccia nel fango e ha cominciato ad annaspare – che sembrava nuotare a rana – per tirarsi su. Scivolava e tornava rotolante a imbrattarsi di fango.

Quando sono accorsa in suo salvataggio e l’ho tirata su, ovviamente il mio cardigan bianco (raramente mi vesto di bianco, aspetto queste grandi occasioni!) è diventato una sorta di Sindone di fango esso stesso.

C’avevo una piccola frollina di fango stampata sui vestiti.

Le mamme che mi avevano risparmiato la vita antecedentemente hanno così avuto la loro degna vendetta.

Mi guardavano con compassione mista a pena.

Io ridevo. Perché diciamocelo, macchissenefrega se un bambino si infanga! Non morirà per questo ed esistono le lavatrici.

Loro allontanavano i loro marmocchi, sperando che il germe della ribellione filiale non infettasse i figli e non li spingesse anch’essi nella pozza dei desideri.

Frollina ed io siamo subito tornate a casa, dove la piccola è stata infilata direttamente nella vasca, con scarpe e vestiti, perché non sapevo davvero dove avrei potuta appoggiarla.

Al termine di una lunga, faticosa e accurata bonifica di entrambe ho dovuto anche dare una pulita alle scale del palazzo. Non per altro ma non potevo reggere la riprovazione dell’ansiosa e tutte le prove portavano a me: dal passeggino nell’androne al nostro appartamento ci eravamo lasciate dietro una lunga scia di fango.

Mancava solo che ci disegnassi sopra la F di frollina!

Ieri sera è venuta a dormire qui mia mamma. Per darmi il cambio con la piccola nella notte e consentirmi di non uscire totalmente di senno.

Ovviamente la piccola ha dormito da mezzanotte alle 6 senza interruzioni, decidendo poi di svegliarsi a quell’ora.

Io, sapendo che c’era mia madre, ho dormito saporitamente.

A volte mi sento come un cellulare ricaricato poco per la fretta e che si scarica dopo qualche ora. Questi sonnellini a cui mi sto adeguando mi rendono stanca continuamente.

Stamattina, finalmente, i miei suoceri erano a casa, in astinenza da Frollina, pronti ad accogliere a braccia aperte la nipote.

Gliel’ho consegnata come si fa con i pacco bomba. Non ho detto quanto è lagnosa in questi giorni, quanto sia piena di iniziative malsane e quanto fossi – intrinsecamente e visceralmente – felice di smollargliela per una giornata.

Sarò una madre snaturata ma l’idea di lavorare e fare il miliardo e mezzo di cose che mi separano dalla demolizione dei muri di martedì mi alletta più di una sana scopata.

Speriamo solo che il pacco non esploda ante tempo e non mi tocchi riprendermela a casa prima dell’ora della consegna…;-)

(oggi ho infilato sul Panzaldone una piccola riflessione politica)

19 commenti
  1. cg dice:

    Non ho potuto evitare di ridere per la faccenda della mega cacchina di tua figlia..e ancor di più per la storia del fango e delle madri puzze sotto il naso..mi chiedo come fai a scrivere così bene e con tanta energia con poche ore di sonno sul groppone..sei il mio mito..
    Ho letto ciò che hai scritto sul fantastico panzaldone..io ne conosco tanti di blog e movimenti di destra su internet..alcuni inconcepibili (ovvio son comunista..)altri molto contro tutto e tutti altri contro il sistema altri fatti bene, molto bene..non ho idea di come si linki in un commento però se sei curiosa ti invio qualche indirizzo..

  2. Lillibeth dice:

    Ma lo sai che per le grasse risate trattenute stavo per esplodere davanti alla nazicollega? Mica si fanno queste cose!
    Anche noi per la nanna siamo a fasi alterne e ti stimo che hai chiamato tua madre. Io sono troppo orgogliosa e non lo faccio. Che stolta sono!
    Comunque secondo me stasera con Tino andrà meglio. Io ho notato che a volte se io sono nervosa, anche Pulcetta lo diventa. Magari sei stanca e lei assorbe la tua stanchezza. Ma da mamma inesperta/degenere/incapace non so dare risposte certe.
    Un abbraccio, Lillibeth

  3. Stefania dice:

    Cara Panz, in effetti racconti questi episodi “catastrofici” con tale ironia e leggerezza che chi non ha la possibilità di viverli quasi quasi ci rimane male e ci invidia. Per quanto riguarda il sonno notturno mi rassicuravano che arrivata all’anno Vittoria si sarebbe regolarizzata, e io ci speravo e attendevo ansiosa ma invano, allora si è passati alla volta dei due anni e io ci speravo e attendevo ansiosa, per farla breve è solo da pochissimi mesi che finalmente riesco a dormire tutta una notte filata, Vittoria ha 3 anni….ti auguro che a te vada meglio però!
    Un abbraccio.
    Stefania

  4. diVerde dice:

    certo che quando si mette è tremenda la pupattola!!! però dai, te la cavi sempre alla granmde Panz, complimentissimiiiiiiiiiii

  5. ba dice:

    no pnaz. devi scrivere: non leggete questo post se siete in ufficio. Sto ridendo sotto i baffi da mezz’ora. La scnea della mega c@cc@ durante il bagnetto è da oscar. Immagino la faccia di frolli…

  6. la coniglia dice:

    Dopo essermi asciugata gli occhi dalle risate…Mi chiedo perchè i casini vengano a man bassa uno dietro l’altro…ma non importa, perchè smontandoli come fai tu, sono certa si vive meglio. Stanche ma non sempre musone!

  7. La Meringa dice:

    Senti, sono andata a guardare il tuo pensierino du l’Infedele, e non so come risponderti lì sopra, quindi lo faccio qui: tu non ci crederai, ma i blog di destra esistono eccome e si sono tutti dati appuntamento sul blog di mio marito, i cui ultimi post, probabilmente rispondevano alle loro query bizzarre e praticamente con l’occasione ho scoperto che vanno in giro dando dei dementi a quelli di sinistra che hanno perso le elezioni. Mio marito ha mantenuto abbastanza la calma. Io ho accolto abbastanza a maleparole uno che ha osato fare un commento sul mio di blog….
    Ma che è sta cosa del pensierino su tumblr?

  8. Poesia dice:

    ommioddiooooooo 🙂
    ma soprattutto quella della sindone-di-fango-frollina resterà nella storia per sempre, e la racconteremo ai nostri nipoti tra anni.
    applausi, abbracci e tanta tanta solidarietà, mia carissima Panz!

  9. Mammamsterdam dice:

    Non sei una madre snaturata, sei una madre saggia che sa quando è ora di chiedere aiuto (mai troppo presto comunque) prima di cedere alla sindrome di Erode.

    Io ti dico sempre le stesse cose, ma verrà un giorno, e sarà prestissimo, che ti sveglierai strana chiedendoti “Cosa sarà mai?”

    E dopo un paio di volte che ti succede capisci che stai ricominciando a dormire, ti sentirai di botto piena di energie, orgogliosa di te stessa per come ce l’hai fatta fino a quel momento(e anche un po’ cogliona per non aver chiesto aiuto più spesso prima ecc.) e soprattutto sconvolta all’idea di essere riuscita a fare tante cose al pilota automatico con le poche energie che avevi senza che sia esplosa la bomba atomica.

    Comunque il lavoro resta la nostra grande Fatamorgana, una giornata di lavoro senza interruzioni, il mondo, potremmo conquistare ad avere una giornata così. E chi ce l’ha non si rende conto, ingrati.

    Usa questa prospettiva come la consolazione per tirare un altro po’avanti insieme, come va va, e non farti complessare dalle mamme pseudoperfette. Quelle i problemi gli si ripresenteranno dopo, che i figli repressi, signora mia, poi da grandi si trocano e fanno tante cose brutte.

    Nazimamma ha parlato

  10. zazie dice:

    Il tuo racconto mi ha ricordato un vecchio trauma. Da piccola ero costretta a fare il bagno nella vasca con mia sorella piu’ piccola che puntualmente defecava nella vasca. E io mi incazzavo, ovviamente!

  11. Doc dice:

    * OFF TOPIC *

    Ciao Frò!
    Sul Panzaldone (dove non ho trovato però link per aggiungere commenti) leggo: “Dove cazzo stanno i blog di destra??? dove vivono, scrivono e bloggano coloro che hanno votato la Lega???”
    Se proprio sei sicura – ma arcisicura – di vedere un blog di destra, vatti a vedere il blog di un ex senatore ed ora onorevole di Forzitalia, già giornalista comunista e padre (ampiamente ripudiato) di tre attori comici. Credimi, è quanto di più delirante tu possa immaginare. Brrr…
    Bacioni, Doc

  12. Doc dice:

    PS: sbaglio o nel repertorio dei tuoi aneddoti giovanili c’è anche una cacca galleggiante in piscina? 🙂

  13. il Russo dice:

    Ciao, molti non lo sanno ma oggi è una giornata particolare, vi chiedo un paio di minuti della vostra giornata venendo qua per non dimenticarlo, grazie.

  14. Gallinavecchia dice:

    Consolati, anche mia figlia si è tuffata in una pozza del parco la settimana scorsa, infradiciandosi come nemmeno un tuffo in piscina, scarpe e mutande comprese. Meno male che con noi c’era la mamma di una sua amichetta che abita di fronte al parco e che ci ha provvidenzialmente invitate a casa per asciugarla e le ha prestato un cambio completo. Particolare non trascurabile, mia figlia ne ha quasi 9 di anni! 😉

    baciotti a te e alla Frolly

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