Relax domenicale

Sono settimane, mesi che non stacchiamo un secondo, a volte girando anche a vuoto. Prima le malattie continue di frollina e le notti insonni poi il lavoro e l’asma e alla fine i lavori in casa.

La famiglia Panzallaria finirà veramente a panza all’aria se continua così. Sabato Tino ed io abbiamo rasato i muri della stanza di frollina, attività che mi ha dato una certa soddisfazione ma che è faticosissima, soprattutto quando fuori ci sono 35 gradi e il tasso bolognese di umidità.

Il nostro bagno borghese è finito e io sono assolutamente soddisfatta, solo che ovviamente ora ci sono tutti i piccoli maroni che vengono alla luce: dove abbiamo comprato il wc ci hanno dato una scheda tecnica sbagliata sulle misure del cesso e noi l’abbiamo passata all’idraulico che ha costruito gli attacchi secondo quella scheda e poi ha buttato la scheda.

Alla fin della fiera il cesso non andava bene ma noi non avevamo più le prove che la scheda tecnica fosse sbagliata e abbiamo dovuto compiere un pellegrinaggio di una giornata per trovare il cesso con gli attacchi giusti: mai pensato tanto a lungo ad un wc senza avere un attacco di caghetta!.

La caldaia – che è stata spostata dal bagno alla cucina – era stata montata con una tolleranza minima rispetto alla cucina componibile e c’era il rischio che non si aprisse il portello del forno. Ho capito che quando inizi un’esperienza come quella di una ristrutturazione devi prenderti una laurea in ingegneria edile e viaggiare a chiappe strettissime e che se mi metto a scrivere un manuale per chi vuole iniziare un iter come questo, con consigli e divieti del caso, potrei diventare miliardaria, perché come dice la mia lattaia “al tuo peggior nemico se non ci vuoi augurare delle malattie che non sta bene, auguragli di rimettere a posto la casa!”.

Le bolle sulle mie mani sono in aumento e sembro un rospo: il disgusto che mi procura il mio corpo è in ascesa, tutto considerato che bella non sono e ci mancavano solo le bolle da orticaria da stress!

Su tutto questo, sabato sera tino et moi – prima di decedere nel nostro talamo a casa di mia mamma – abbiamo deciso che il giorno successivo avremmo spento cellulare e salutato mondo e non pensato a idraulici e muratori e passato una giornata di relax completo.

Ce ne siamo andati al parco acquatico extralusso delle Terme della Salute (vedi un dettaglio) per una giornata all’insegna dell’acqua e della famiglia.

Frollina è stata fin da subito entusiasta: faceva caldissimo e ognuno di noi bramava solo di buttarsi a mollo. La piccola continuava a urlare “acqua! acqua!” e “bibi, bibi” (leggasi: bimbi!bimbi!”) indicando con il suo ditino contro il mondo.

All’inizio era un po’ timorosa ma dopo i primi 10 minuti di abbrancamamma si è sciolta e non la si teneva più: sgambettava, saltava da me a Tino e viceversa e voleva appropriarsi dei salvagenti di tutti.

Con mio sommo orgoglio ho constatato che è proprio un bravo pesciolino e che non avrà problemi quando cuoredimamma la porterà in piscina (che come tutti i figli di ex atleti c’ha un destino segnato, la poverina! ;-)).

La mattina è volata tra una piscina fisioterapica e una con l’acqua di mare: siamo stati quasi sempre a mollo fino all’ora di pranzo, inguainati nella nostra crema protezione totale e senza alcun pensiero se non di stare bene.

Io come al solito ho fatto la mia figura da cioccolataia: dovete sapere che tra le tante cose disperse non si sa dove durante quest’era di vita negli scatoloni, ci sono anche quasi tutte le nostre scarpe e ciabatte. Ieri non trovavamo nulla che potesse assomigliare ad una calzatura da piscina e così abbiamo deciso di indossare i sandali e usarli come ciabattine.

Io ho questo paio di sandali in vero cuio che ormai sono una seconda pelle: ieri mi sono serviti anche per i trasferimenti da una piscina all’altra, solo che non ho affatto considerato il fatto che la suola bagnata rilasciasse colore e così sono stata tutto il giorno preoccupata di nascondere le piante dei miei piedi e l’infradito che erano diventati completamente marroni: ho capito di essermi rilassata quando me ne sono sbattuta altamente e mi sono addormentata sul lettino con la fetta orrendamente marrone piazzata a 30 centimetri dalla faccia di un altro infelice bagnante!

Per risparmiare (è iniziata l’era dei poveretti) avevo cucinato un’enorme insalata di riso e così alle 12 abbiamo pasteggiato con quella: la frollina si è mangiata tutte le olive e il formaggio, noi quel che restava. Nel primo pomeriggio speravamo che il bolide si addormentasse, dopo le 3 ore di nuoto, ma non c’è stato verso di trovare il pulsante off e si è messa a saltare da un lettino all’altro come se fosse al luna park.

Nostra figlia è vagamente iperattiva: ogni cosa nuova rappresenta una scoperta ed è nella fase di Tarzan per cui ogni appiglio sembra adeguato a una nuova e pericolosa avventura.

Negli ultimi giorni, per esempio, le è venuta l’insana idea di fare le scale all’indietro, camminare all’indietro e cercare di afferrare le cose stando voltata. La vedi ogni tanto che si mette in una posizione, si concentra silenziosamente e poi fa tutti questi esperimenti, fin quando non trova il metodo più economico per arrivare al suo scopo.

Nel frattempo tenta il suicidio a ripetizione.

Così anche ieri in piscina è stata durissima farla riposare un poco: c’erano troppi bimbi, si sentivano troppe moto attraversare la bellissima strada di collina che costeggia il parco e ci circondava troppa acqua invitante. Lei si accasciava sulla mia spalla per un poco e poi rialzava la testolina per un “bibi! brum, brum! acqua, acqua!” che la rimetteva di nuovo in moto, così ad un certo punto abbiamo smesso di provare e si è ripreso a saltabeccare da una piscina all’altra fin quando non siamo dovuti tornare a casa.

Io stavo da dio. Rossa come un’aragosta ma da dio. Tino aveva ripreso un volto normale e non tenuto su da tiranti di ferro. Frollina non era affatto nervosa e durante il viaggio ha cantato le sue litanie e le ho raccontato la favola dell’elicottero gino e del cane con le scarpe.

Mi sono resa conto che quando ci sei dentro allo stress non ti accorgi più quanto stai tirando, quanto sei stressato. Non hai la percezione del fatto che sono mesi e mesi che non ti fermi e non fai qualcosa per te, solo per te e per stare bene, costretto nella selva dei “devo, devo”.

Ma quando per un attimo ti si apre una finestrella sul possibile, ecco che c’hai l’illuminazione e d’un tratto ti accorgi che giornate così, passate tra amore e sole e acqua e verde valgono più di tante altre robe doveristiche.

E chissenefrega se non andremo in vacanza: voglio che ci siano giorni di pace e tranquillità e famiglia che tanto è quello che conta e messi come siamo messi, ci basterà una piscina per rigenerarci un poco.

S

6 commenti
  1. cg dice:

    Panz quanto ti capisco!!
    e non ci si può proprio fermare..noi pure opteremo per una rinuncia vacanzifera in quanto il Cicciociccio deve fare un operazione ai denti del valore di 14.ooo euro..che meraviglia..e tutto per mezza dozzina di denti..
    a meno che mi arrivi una buona notizia lavorativa e allora Sardegna..incrocio le dita..e

    porto pazienza..
    senti cara ti ho inviato una mail privata con un annucio di lavoro per te..
    vedi se ti interessa
    baci

  2. Panzallaria dice:

    @cg: ti ho già risposto stamattina,spero ti sia arrivata mail strabbondante di ringraziamenti!!!

  3. Silvia dice:

    La prima volta che sentii parlare del Villaggio della Salute un simpatico giovanotto lo descrisse a me, Paola e altri due suoi colleghi come “un amplesso enorme”…
    io, che sono sorda come una campana, pensai:
    “ecco, come al solito avrò capito male! Devo andare assolutamente dall’otorino”
    (e non riuscivo però a figurarmi il posto se non come un mega set per un film porno).

    Però notai come anche gli altri si fossero ammutoliti.
    Come il soggetto si allontanò ci guardammo tutti seri in faccia e dopo vari secondi uno ebbe il coraggio di chiedere “Ma, ho capito bene???”

  4. Mammamsterdam dice:

    Bravi, che il relax ci vuole. Senti, se poi a cose fatte vuoi farti un paio di giorni in montagna in Abruzzo, io la proposta te l’ho fatta e vale sempre.

    Al mio capo invece, non so se basterebbe un giorno in piscina: oggi va a parlare con il suo capo del fatto che se continua così gli viene l’esaurimento nervoso in due giorni o due mesi. E la nostra ristrutturazione deve ancora iniziare, fra pochi giorni.

    Ciao,
    Ba

  5. Michy dice:

    quello è un posto fa-vo-lo-so…ha un costo un po’ altino ecco, però per i bimbi è perfetto! e per una giornata di relax è davvero l’ideale!e brava la panz famiglia!

  6. charlie dice:

    ah…come siamo sulla stessa barca…io ho un problema con una nonna (stile Crudelia) di una bambina che sostiene che mia figlia (di due anni) sia violenta ed io un cattivo padre, perchè nel giocare è capitato che mia figlia abbia fatto cadere la sua nipotina e qualche altra volta l’abbia spinta (e comunque sempre opportunamente ripresa per il suo comportmento maleducato)nel normale giocare di bambini…(Non tengo in conto le volte che mia figlia le abbia “prese” dagli altri bimbi).
    Diciamo che mentre io catalogo tutto nel faldone “SONO RAGAZZI” la nonna in questione mi provoca costantemente..sono al limite della sopportazione…che faccio:
    A)Ci litigo? Sceneggiata ad effetto tra scivoli e panchine?
    B)Con calma le spiego di smettere di rovinarmi le giornate?
    C)Bomba H?
    D)Rassegnazione? Mia figlia si difende benissimo da sola nel senso che le dà e le prende senza il mio intervento…
    E) Mha…
    Mi sta veramente sul culo che si permettano di giudicare l’educazione che do ai miei figli quando questo è il mio sfozo quotidiano.

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