Tornammo

Tornati a casa fummo.

Giorni di fatiche senza sosta: lo straccio per i pavimenti ed io diventati un’unica – inscindibile – cosa.

Ho sviluppato superpoteri e le braccia mi si sono trasformate in comodi e snodabili manici e le mani hanno prodotto stracci per la polvere a volontà.

La mia supervista si è acuita e ora vedo la polvere anche a 100 kilometri. Nelle cavità nasali si sono autoprodotte delle cellule extrasensoriali che sentono l’odore di grasso e sporco e lo segnalano al mio megacervellone, il quale elabora in dieci picoattimi e trova il prodotto adatto all’uopo.

Sono Pulirella – l’eroina fica e bella – che sconfigge lo sporco più duro. Ieri mi è venuto a trovare MastroLindo (che si è innamorato il poverino!) ed è stata durissima convincerlo che in me alberga un animo semplice e voglio rimanere nonsposata con Tino.

Quest’ultimo è stato testimone della trasformazione e mi ha molto aiutata, spostando mobili, montando cose e gestendo il nostro casinaro elettricista (suo padre!).

Attualmente siamo un po’ sbaraccati a causa di una lenta ed economica ricostruzione ma molto felici. Frollina ha cominciato a saltare sul parquè, estremamente contenta di sentire sotto di lei qualcosa di morbido dove mettere i piedini.

Tino ha ripreso un colorito simil normale e si è concesso anche qualche ora di lettura dei suoi adorati manga in total relax.

La sottoscritta non la smette di rimirare la sua cucina e di trovare cose per renderla carina e funzionale. Finalmente abbiamo potuto mangiare in questo luogo che mi piace assai e io ho potuto giocare alla mamma organizzata e con il polso della situazione (il gioco durerà decisamente poco ma fatemi sentire una tipa da pubblicità per qualche giorno!).

Erano 3 mesi che dormivamo tra gli scatoloni. Tre mesi a casa di mia mamma. Tre mesi che passavamo tutti i nostri fine settimana a lavorare ad un cantiere prima, in una casa vuota ma da pulire e riorganizzare dopo.

Io e Pulirella stavamo andando in depressione: vuoi il non trovare più nulla, vuoi il fatto che mi sentivo in prestito ovunque, vuoi che ho questa fottuta orticaria da 2 mesi e mezzo (e non accenna a diminuire), ci sono stati giorni in cui – non lo nascondo – ho pianto come una vite tagliata per molte ore di seguito, evitando la siccità estiva e facendo rischiare una piena al Reno.

Io e Pulirella ci siamo sentite inadeguate. Prima solo ogni tanto, qualche ora al giorno, qualche momento alla settimana, poi sempre.

Inadeguate a camminare per strada. Inadeguate a fare la mamma. Inadeguate a pensare di trovare un lavoro decente. Inadeguate come non moglie.

Ogni tanto però Pulirella mi ricordava – grazie al suo gingol personale – che a casa c’era Valentinalamiacucina ad aspettarmi e mi sentivo subito meglio, mi si chiariva l’obiettivo: fare un soufflè.

Perché un soufflè?

Perché le donne delle case da sogno del sogno americano dei film americani degli anni 60 americani, quelle che assomigliano fottutamente alla faccia che sta sulla confezione del dado knorr, quelle donne lì sono sempre sul punto di tirare fuori un soufflè dal loro forno americano, lindo e profumato di pulito anche dopo che ci hai cucinato dentro una cernia.

E io in quei momenti di splendore depressivo,  mentre mi sembrava che le fatiche e le sfighe e i rompicoglioni di questo 2000 e otto mi cadessero tutti addosso, guardavo Tino – sul punto di portarmi alla Neuro – e gli dicevo “Tino bello Tino, noi torniamo a casa e io preparo un soufflè!”.

Questo pensiero del soufflè e della cucina Valentina e del mio superficobagno con la vasca idromassaggio e io dentro che spunta solo la testa e una tettina sexi e c’ho pure una candela soft accesa di fianco e una quantità di schiuma da esportarne in Uganda, questo pensiero qua mi ha tenuta in vita.

Questo pensiero qua mi ha aiutata a sconfiggere le avversità e a tornare sorridente e amorosa (che c’ho avuto giorni neri in cui ero così nera che la bocca stava sempre tirata all’ingiù) e a pulire e preparare casa e a sistemare la camera di frollinaparlante e saltante e sono tornata a me stessa insieme a Pulirella.

Ovviamente.

Ovviamente non ho fatto il soufflè ma ier l’altro ho preparato un sugo di pomodoro da fare invidia ad uno chef e lo abbiamo sorbito con grazia e rinnovato splendore nella nostra cucina stilosa, sul nostro tavolino piccolo e legnoso, accanto alla nostra parete grigiomoda, in prossimità del bucotagliola dove Tino sta organizzando e progettando il Marone.

Ovviamente mi sono fatta un idromassaggio da paura ma senza candela e la tettina sexi (ecco, a dirla bene io c’ho solo una cosa che potrebbe finire su una rivista e sono due tette da paura che stanno su come se la forza di gravità non esistesse) è fuoriuscita insieme a tutto l’adipe della pancia e alle coscione che sembrano due mirtilloni per via dell’orticaria, ma chi se ne fotte, che a Tino ci piaccio anche così e passiamo le sere a far giochini erotici dei meglio, con lui che mi gratta i bubboni e io che mugulo di piacere.

Tornammo.

Tornai.

Tornò la voglia di scrivere minchiate

A presto

Avrei fatto anche delle foto di villaborghese ma non trovo il cavetto per scaricarle  e per ciò non ve le posto ma ‘desso, appena posso, arrivano.

19 commenti
  1. gio_stregacciabuona dice:

    Ma che meraviglia… Finalmente sei tornata quella di sempre!! Senza sufflè, ok, ma con due tettine supersexi da paura che vengon fuori dall’idromassaggio… E mica ti pare poco!!!!!!

    Vedrai l’aria di casa tua ti farà sentire sempre meglio… e ritroverai la tua pace e le tue cazzaggini!!!! 😀

    Adesso aspetto con ansia le foto della nuova casa… e se ci scappa pure la frollina non sarebbe mica male…

    Baci baci dalla tua stregaccia!!!!!!!!!!!!!

  2. Anna dice:

    Ciao Panzy, bentornata!
    Sono Anna e da un po’seguo silenziosamente il tuo blog. E siccome tra una Frollina e un Tino-UomoAttrezzo mi sono anche un poco affezionata, sono molto felice per te e la tua Happy Family che la vostra casetta sia finalmente pronta! E stai serena, che ha ragione stregaccia: adesso le cose ricominceranno a girare bene, e con i tuoi spazi ritrovati ritroverai anche un tuo equilibrio. Che solo un albero con radici forti poteva fruttificare una Frollina così!
    A.

  3. Mammamsterdam dice:

    Viva le tette, viva i soufflé, viva la cucinavalentina (scusa, ma tu non eri quella che non sapeva cucinare e chiedeva ricette per frollina? Non dirmi ti ci voleva solo la cucina giusta).

    Bacioni, che fra una settimana attacco io con i lavori. e ti penserò tanto, quando gli smadonnamenti tirano giù i passerotti.

    Insomma se ti ronzano le orecchie (e se vuoi sempre andare in Abruzzo) ricordati di me

    Mammamsterdam

  4. Trasparelena dice:

    Bentornata!!
    son contenta che finalmente siete riusciti a ritornare a Villaborgese! Vedrai che ora sarà tutto più facile!
    E auguri per Frollina parlante e saltante che se è come il Mostro ti serviranno 🙂 soprattutto quando inizierà a dirti “mamma, pecchè?”
    grandi abbracci
    p.s. x l’orticaria hai provato a idromassaggiarti con l’amido di riso?

  5. Chiara dice:

    Ma veramenta c’hai l’idromassaggio? INVIDIA! E questo implica che hai anche una vasca in cui stare sdraiata… Nella mia non c’entrerei distesa neanche da lontano e poi il tappo perde e mentre stai ancora dentro si svuota!

  6. Riccioli Neri dice:

    …Ooohhhhhhh, sono proprio contenta che tu sia tornata a scrivere, perchè anche se spesso non lascio commenti ti leggo con assiduità!E di risate ne ho bisogno, sapessi quanto…!!!Bentornata, bentornati!!
    P.S.Avete sempre aperto un invito in questa casetta immersa in vallata paradisiaca alle porte di una rovente Bologna estiva…chiaramente la cucina vorrò vedrla di persona!!!!Baci

  7. cinzia dice:

    ricordo quando la sindrome di pulirella colpì anche me: conoscevo ad una ad una le mie nuove piastrelle ed ogni listello di parquette…ora però mi è passata, e non sarebbe male se, con moderazione, tornasse!ù

  8. SilviaB dice:

    Bentornati a casa! E da domani sulla scatola dei dadi ci devono mettere Panz…con tettina sexi ovviamente;-)!! SilviaB

  9. diVerde dice:

    come ti capiscoooooooooooooooo
    abbiamo i muratori in casa da una settimana per rifare il soffito della camera da letto che si era rotto sparpagliando intonaco ovunque e sono già in piena crisi isterica!! ma resisterò, sisisisisiis (spero)

  10. Anon dice:

    Non capisco come si possa fare pubblicità ai propri rotoli di grasso, e parlare sì spudoratamente di giochi erotici che farebbero rabbrividire anche il più navigato pornofilo e soprattutto decantare un seno che non sente la forza di gravità unicamente perché sostenuto dal grasso che, felice, trasborda da ogni poro … il gusto dell’orrido!

  11. Panzallaria dice:

    @anon: probabilmente ti è incomprensibile perché – mi pare dal tuo commento – non hai nemmeno molto senso dell’ironia, ne’ immagino quello dell’autoironia, dote che in effetti mi invidiano in molti come stai facendo tu 😉

    grazie del prezioso contributo, te ne siamo tutti infinitamente grati; i disturbatori di blog altrui erano un poco calati recentemente e dato che c’è così tanta gente che non ha molto da fare nella propria vita mi chiedevo come fosse che non ne avessi anche io uno personale

    ti stringerei con tutti i rotoli delle mie belle braccia rubate all’agricoltura in un abbraccio d’affetto e comprensione ma immagino che tu inorridisca all’idea e quindi – a malincuore – ne farò a meno!

  12. anon#2 dice:

    No, cara, pur essendo dotato di un ottimo senso dell’ironia, non colgo alcunché di ironico nelle tue affermazioni, piuttosto una squallida ricerca di conferme, che evidentemente non riesci a trovare nell’ambiente in cui vivi e che sei costretta, per non cadere vittima di te stessa e delle tue insicurezze, a magnificare immotivatamente in ogni momento.
    Se ogni intervento non in linea col tuo pensiero viene etichettato come di disturbo, forse non sei pronta ad un democratico confronto di idee, ma mi rendo conto che è più facile etichettare che discutere.
    Infine, rinuncio sinceramente ad un tuo abbraccio. Un po’ perché falsità ed ipocrisia preferisco lasciarli fuori dalla porta ma, soprattutto, per il motivo che tu, in modo molto azzeccato, citi.

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