Mamme single del nuovo millennio

Da quando la frollina è entrata nella mia vita mi è capitato di conoscere un mucchio di mamme. Alcune le vedo una volta, magari ai giardinetti e poi più, con altre siamo diventate – direi – amiche.

Alcune mi affascinano moltissimo, altre mi terrorizzano per come sono monotematiche e tendenti a vedere nell’atto procreativo l’unica funzione e finalità della loro esistenza.

Per alcune nutro una stima sconsiderata.

Di quest’ultime voglio parlare oggi.

Prima di entrare nel magico mondo dei pannolini credevo che l’era della “ragazza madre”, per noi donne occidentali, di cultura medio-alta e che facciamo figli a età ben più avanzate delle nostre mamme fosse finita. Mi pensavo che – per il fatto che la maggior parte delle coppie oggi SCEGLIE di avere un figlio – ci fossero sempre 2 genitori a crescerlo, soprattutto nei primi anni di età.

Mi sbagliavo alla grande. Sono semplicemente cambiati i modi ma anche nel 2008 moltissime madri (e faccio riferimento a un target simile al mio) crescono da sole i propri figli, fin dai primi mesi di vita.

Dato che non sono una statista e non ho fatto ricerche sociologiche sull’argomento, parlerò per la mia esperienza personale: c’ho un fottìo di amiche, per dirla in modo spiccio, che si sono trovate SOLE con la propria creature.

Ci sono quelle che avevano un marito, hanno deciso di avere un figlio e poi si sono ritrovate con il compagno che è scappato a gambe levate, tutto compreso nella sua sindrome di Peter Pan.

Ci sono quelle che ci si sono trovate in mezzo alla gravidanza, dopo anni di fidanzamento e hanno pensato che a 35/40 anni si poteva fare: anche per loro il maschio inseminatore è sparito come Audinì nel giro di un amen.

Ne ho conosciute parecchie. Troppe.

Ora. Non è che voglio fare quei discorsi femministi dell’ultima ora, da donna incazzata con l’altro sesso, perché il Tino  (se vogliamo dare pane al pane) e tanti altri padri che conosco sono fenomenali e si fanno un culo a capanna, ma a me questa cosa mi lascia sempre un po’ di stucco.

Cioé, non è che abbiamo 18 anni, che allora potrei capire. Siamo ampliamente in un’età che dovremmo avere anche un po’ di voglia di accudire un figlio, dovremmo anche essere abbastanza contenti di averne la responsabilità, oppure dovremmo ALMENO avere il cervello in grado di fare una scelta ponderata per il nostro futuro.

Non è che da un figlio si torna indietro. Non puoi dire “ops! sai cosa? mi sono sbagliato, io non voglio fare il padre, c’ho già i miei problemi a rimanere a galla con il lavoro e tutto il resto e mi piace molto andare agli aperitivi alle 7.30 di sera, invece che imboccare Paolino” e ricacciare i semini indietro o buttarli con un preservativo mai usato.

Un figlio è per sempre: quasi come un diamante, anche se ci investi molti più soldi e energie.

Io vedo queste mamme che sono tutte molto belle e anche serene – pur avendo certe volte dei macigni sul cuore – che crescono i loro figli e lo fanno bene e sapete cosa? si sentono in colpa perché pensano “Oddio e se poi all’annina le viene un trauma perché non abita a casa con papà?” e vedo questi papà che la vita non gli è cambiata per niente e se va bene fanno i genitori del fine settimana, se va male se ne fottono e penso che se la vita non te la cambia un figlio, allora cosa cazzo te la cambia?

Allora penso che si tengano le loro sindromi, i loro cazzi di problemi e spero che un giorno potranno avere il tempo almeno di piangere la perdita, l’enorme perdita che si sono autoinflitti.

E penso a tutte queste mie amiche che quando i figli sono colmi di catarro non hanno mica un Tino che le aiuta a tenerli fermi per usare quell’aggeggio micidiale che è l’aspiracaccole e penso che di fronte alla loro bravura ma anche alle loro paure e ai momenti di difficoltà e alla tristezza e a quando invece guardano proprio i loro figli e si dicono “cazzo ma quanto sono brava!” io mi tolgo il cappello simbolico che porto e mi inchino che sono donne così e mica quelle che vanno sulle copertine con le tette e i culi per aria a rendermi orgogliosa di avere la patata.

E questo post lo dedico a una di loro (per tutte loro) che ogni tanto mi legge, per dirle che da lei ho imparato molte cose e che deve tenere duro perché se sono contenta di essere donna è anche e soprattutto grazie a donne come lei.

E come quella che – probabilmente – diventerà sua figlia.

23 commenti
  1. Trasparelena dice:

    anche io la conosco una mamma così, è la mamma del migliore amico del Mostro. E ogni volta che lo vedo questo bimbo io non posso fare a meno di pensare a quanto sia stupendo, a quanto sia in gamba sua mamma (che ha soli 27 anni, e comunque non è stato un incidente, dato che il bimbo è arrivato dopo 7 anni tra fidanzamento e convivenza) ma soprattutto a quanto si perde il padre, e i nonni paterni che non l’hanno mai voluto conoscere.

  2. cg dice:

    grazie a Dio riesco a lasciare un commento in tutto questo via vai..
    panza che bello questo Post! è come la penso io ..le nostre madri tu, queste donne sono le vere meravigliose donne con LE PALLE (ma pure senza…) e i TINI e gli altri papà presenti sono veri UOMINI con le PALLE (e ci mancherebbe..)

  3. giusi43 dice:

    Splendida Frollina !!!
    Anch’io conosco una mamma straordinaria ( veramente più di una ) : di lei mi ha colpito la forza, la dignità , la fierezza con cui
    ha superato un lungo momento molto difficile, provvedendo da sola, lavorando duro, ai suoi due figli piccoli ( il marito era forzatamente assente..). Anche lei era piccola : 22 anni, ma tantissima volontà e un grande cuore. Ha avuto qualche aiuto , giustamente, ma è soprattutto per il suo impegno che la sua storia ha un lieto fine : ora la famiglia è riunita, il lavoro(tenacemente conservato con sacrificio) c’è e Rami è felice..
    Giusi

  4. Mammamsterdam dice:

    Bravissime tutte. Nella mia famiglia ci sono state un sacco di giovani vedove, e io ho avuto negli anni formativi dei mostri un papà del fine settimana (che si porta pure il lavoro a casa) e delle volte mi chiedevo, ma se questo rientra solo per stressarsi, non starei meglio da sola?

    Giuro, quell’uomo lo amo ed è insostituibile, ma davvero c’è stato un periodo in cui mi dicevo, se proprio devo suonamrela e cantarmela da solla, affanculo, meglio non avere tra i piedi uno che rientra solo per lamentarsi e criticare.

    In realtà dicevo una cazzata ed era tutta stanchezza, i padri sono fantastici e ci vogliono, ma in fondo, a una donna, un padre che è incapace di affrontare la paternità in nome della carriera e degli aperitivi, a che serve? A star dietro pure a lui? No, meglio sole, e ai bambini un non padre così meglio tenerlo a distanza.

    (poi senti, io a mia madre santadonne se proprio dovessi rinfacciare qualcosa è stato il non divorziare da mio padre la volta che ci ha pensato su seriamente. Mi sarebbe mancato da matti, ma vederlo solo durante le vacanze mi avrebbe fatto crescere più sicura e senza tante paranoie. Per dire, che se a una madre proprio le devi rinfacciare qualcosa, gli argomenti non mancano mai, e se non le devi rinfacciare niente, mancano tutti).

  5. liza dice:

    leggendo, ho pianto coi singhiozzi.
    posso dire con orgoglio che sono una di quelle madri , e credimi lo dico co un orgoglio Immenso.
    Guardare mia figlia è la ricompensa più grande che possa esistere, ma grazie anche a te, per le stupende parole che mi hanno ricordato quanto sono stata fottutamente BRAVA!
    Liza

  6. Panzallaria dice:

    tutti i vostri commenti sono bellissimi ma più di tutti mi ha commosso quello di @liza….grazie!

  7. Elisa dice:

    A me quello che mi fa acora più tristezza sono quei padri “presenti fisicamente” che non fanno nulla con i propri figli faccio un esempio , una mia amica si sconvolge a vedere il mio compagno che da da mangiare alla piccola perchè il suo anche se è n casa non lo fà e non sarebbe in grado di farlo … Elisa

  8. Pit dice:

    grazie! anche io sono una di quelle mamme.. e anche io come liza ho pianto con i lacrimoni leggendo questo post.. e sorriso quando hai parlato dell’aspira caccole che è davvero infernale! e devo usarlo prima di ogni poppata per un problema che ha mio figlio.
    Non mi sento brava, anzi… ma sto imparando e spero di riuscire a crescerlo bene e a trasmettergli serenità anche se non potrà mai chiamare qualcuno papà…
    Grazie

  9. Natida dice:

    io sono una mamma esattamente come descritto. e ti ringrazio perché mi capisci e riconosci.

    accetto gli apprezzamenti che fai alla tua amica, e li sento rivolti anche a me, perché onestamente so che sono meritati da tutte quelle come noi, anche se al contrario abbiamo spesso sensi di colpa.

    Pensa un po’. siamo in difficoltà e abbiamo anche senso di colpa noi! anche per me è stato così.

    ora dopo dieci anni dalla nascita di mia figlia SO che invece sono stata e sono coraggiosa e competente. Pensa un po’ che pure il papà della bimba dopo anni oggi me lo riconosce e mi stende un tappeto virtuale, perhcè si è reso conto pure lui a posteriori…

    comunque grazie mille di questa descrizione, fatta da una che non vive queste cose, è molto molto più importante.

    (PS L’aspiracaccole non è poi così necessario, bastano lavaggi nel nasino con un po’ di acqua, non importa distillata, basta bollita! non complichiamoci la vita inutilmente…. Di problemi ne abbiamo tanti… dimenticavo ho letto un libro “Confessioni di una mamma pigra” che mi ha insegnato tanto in questa direzione. inoltre, io come forse molte altre mamme single ho anche problemi economici e tutti i presidi consigliati dai pediatri mi sembrano a volte esagerati)

  10. barbara dice:

    grazieeeee!!!mio figlio ha ancora due anni e lo cresco da sola da quando aveva tre mesi,spesso crollo per la stanchezza a in quei momenti ho paura di non farcela…ma mi rialzo e mi sento una donna sempre più forte!!!!!!!!e sono veramente fiera di me!

  11. zietta05 dice:

    Ciao a tutte!
    Vorrei che la mia sorellina avesse la forza di Liza e di tutte le altre!!!!
    Avrei un consiglio da chiedere: tra quelle di voi che come Pit non hanno proprio una figura paterna a cui il bimbo possa fare riferimento, c’è qualcuna che ha voglia di darmi qualche dritta su come rispondere alla domanda che presto il mio nipotino mi farà?
    ….e cioè…..”perchè io non ho un papà?” oppure…”dove è il mio papà”?
    Grazie mille…..

  12. serena dice:

    Grazie. Sono commossa. Non è facile essere una mamma single. Questa condizione si vive spesso con la paura di non essere all’altezza..di non avere la forza. La cosa peggiore è che tutti i salti mortali che si fanno per tenere tutto in equilibrio (bambino, casa, lavoro, rapporti il più possibile diplomatici con l’ex…)non vengono neanche considerati da quei patetici padri peter pan che vivono ancora con la mamma…che verogna! Siamo forti ragazze!

  13. paola dice:

    grazie hai disegnato il quadretto giusto, specialmente quello delle influenze stagionali con la febbre a quasi-40 e la sospensione granulare schifosa che deve essere ingurgitata a tutti i costi e anche le nostre ansie da trauma indotto per assenza di padre!!! 🙂

    sono contenta che non ti mettiamo in crisi e non pensi , come alcune amiche fanno per tamponare la loro ansia, che in fondo avere un compagno che non ti aiuta molto e’ come essere mammasingle!!!

  14. cristiana dice:

    mi rivedo nella descrizione come sempre riesci con le tue parole a far capire i sentimenti.grazie francesca
    cristiana

  15. Linda dice:

    non mi sembra vero di essere una mamma così anche io..
    oggi il mio pupo compie i suoi primi 2 anni…
    e che cavolo! ho fatto proprio una meraviglia di bambino!!!
    oneri sì ma anche onori…. a me!
    grazie

    Linda

  16. Francesca dice:

    Ho riletto il post oggi!
    Sono fiera di essere una Donna Pensante!
    Fottutamente coraggiosa e forte, nonostante mille dubbi e incertezze.
    Per una volta tanto, praticamente l’unica, mi dico brava da sola!

  17. ilaria dice:

    Si, siamo brave e coraggiose.

    Diciamocelo, allora. Perchè questa bravura e questo coraggio ce li riconoscono spesso le amiche-mamme. Mai un cenno dai parenti, dalle nostre madri o dai padri più meno assenti… Mai un “che brava mamma che sei”.
    E’ chiedere troppo?

  18. barbara dice:

    grazie amiche,ho bisogno di iniezioni di fiducia perche ho deciso di diventare una madre single.ho 36 anni e penso stia per passare l’ultimo treno,lui è d’accordo nel darmi un figlio anche se ormai non ci amiamo piu ma ho una paura fottuta di non essere in grado.e confesso che la paura piu grande riguarda l’aspetto economico,ce la faro con 1100 euro al mese?leggere le vostre testimonianze mi fa pensare che stò facendo una scelta giusta.

  19. marghe dice:

    be ti ringrazio tanto anch’io ..parole che danno la carica e un senso ad una scelta fatta con il cuore…ma spesso nascosta dalla stupidità che ti viene imputata per esserti trovata in questa situazione…grazie di cuore

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