La mosca Tze Tze

Mosca Tze Tze è il soprannome che hanno dato le dade dell’asilo alla frollina. Pare che la piccola pestifera sia solita infilarsi in ogni discussione in cui si intrattengono gli altri bambini.

La sua specialità è farsela con i più grandi: se vede due creature più alte di lei 30 centimetri litigare pare vada a nozze.

Si tuffa nella disputa creando ancora più scompiglio. Oggi ad esempio una bimba (nata a gennaio per cui di un anno più grande di lei!) litigava con un altro per un gioco. Lei -senza dire niente e con un sorriso furbetto – si è infilata in mezzo ai due disputanti e si è portata via l’oggetto della contesa.

E mentre entrambi piangevano disperati per questa intrusione, lei rideva come una matta sventolandogli sotto il naso il gioco che tanto li aveva mossi verso la guerra urbana. Scappava tra le loro gambe con un giocatore di rugby professionista e non si è fatta prendere nemmeno sotto tortura.

Quando i due hanno rinunciato alla preda pare che lei, cattiva come la gramigna, li abbia sbefeggiati andando a restituire il mal tolto.

La ragazza ha capito che essendo uno scriciolo e nata nell’ultimo mese del suo anno, per molto tempo dovrà lottare per tenere testa ai più grandi.

Ha capito anche che i beni materiali sono futili e che è vano lottare per tenerli stretti (vedi i soldini per la sua mamma!) e sta tentando di insegnare alla plebaglia che l’unico bene è nella saggezza.

O almeno questo mi piace credere.

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